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Autore: Kaimy_11    20/03/2011    2 recensioni
[Era la ragazza più antipatica, viziata, odiosa e saputella che avessi mai conosciuto. Mi batteva nei duelli, era più furba di me. Era migliore di me. Tuttavia, quando capiva di non aver speranza, di aver perso, usava l'arma più crudele, eppure più potente, che conosceva: Le sue lacrime. Anche adesso, io sono qui a dirle che me ne devo andare, che sono un assassino e che non posso stare con lei, ma lei piange. Ed io come faccio a dirle che la amo? Come faccio a dirle che non vorrei lasciarla ma che devo, per il suo bene... Mi basta un suo sorriso per capire che non sono altro che un satellite attratto dalla forza di gravita che esercita su di me il pianete che lei è...] Storia già pubblicata ma cancellata durante un momento di follia. Ovviamente revisionata, spero che vi piaccia rivivere i setti anni ad Hogwarts visti da una ragazza che seguirà la vita di…Draco! Se amate questo personaggio e volete vedere come sono stati i suoi anni a scuola e come ha vissuto la battaglia contro Voldemort…leggete!. (la storia segue i Film e i libri)
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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34. Petali di rosa.

 

 

 

 

Due occhi blu si aprirono scrutando una stanza sconosciuta e vuota, fuori da essa il silenzio era quasi irreale. Il sole stava iniziando a calare, ma ci avrebbe messo ancora un po’ prima che arrivasse il buio della sera. La tenda verde scuro attorno al letto non era del tutto chiusa, ma aveva creato una zona leggermente più buia, e adesso lo era ancora di più.

Areal si rigirò urtando leggermente contro un altro corpo, sussultò, ma un braccio si mosse per abbracciarla. La ragazza era leggermente confusa, ma quando anche Draco aprì gli occhi e fece quel suo sorrisino beffardo, capì che era al sicuro e che era tutto apposto.

Il ragazzo la strinse e sé, si sollevò leggermente per aggiustarle il cuscino e poi la baciò sulla fronte. Risero, si rubarono un bacio a fior di labbra.

-Devo andare…-

-Ci vorrà ancora un po’ prima che arrivino. Rimani- Lui perse ad accarezzarle i capelli.

 

-Mai partecipato a festa più noiosa- Si lamentava Blaise, dopo essere entrato nella sua sala comune.

-C’era da aspettarselo, altrimenti Silente non ci avrebbe dato il permesso di andarci- Sghignazzò Goyle.

Loro due e Tiger salirono le scale fino alla loro camera e, aprendo la porta, trovarono le tende del letto di Draco tirate.

Blaise fece cenno agli altri due di tacere e avvicinandosi di soppiatto al letto dell’amico, aprì di scatto le tende facendo sussultare chi ci stava dentro.

Tiger rise. –Non sei venuto alla festa per dormire, Draco?-

Draco si guardò in torno, nudo fra le lenzuola. Si grattò la testa, era confuso, ma attorno a lui non c’era nessun altro a parte i suoi compagni di stanza.

 

Non appena Draco si era riaddormentato, Areal era sgattaiolata via. Si era rivestita ed aveva attraversato la sala comune dei Serpeverde impaurita. I divani neri sembravano molto comodi, a terra c’erano tappeti verdi e dalle finestre entrava la luce verdastra del fondale del lago. A dire il vero la sala sembrava una prigione, per i suoi gusti, con le lampade verdastre che scendevano dal soffitto anche se l’unica luce era fornita dal camino enorme. La ragazza fece scorrere un muro e fuggì via il più in fretta possibile dai sotterranei senza destare sospetti.

Quando Canni tornò dalla festa, entrando per prima nel suo dormitorio, trovò Areal al centro del proprio letto, seduta con le ginocchia al petto. Indossava la camicia da notte ed i capelli erano ancora umidi. In verità Areal sembra un cucciolo impaurito, con gli occhi spalancati e stretta com’era nelle spalle.

-Ti senti bene?- Le chiese Canni, aggirando il letto per sedersi accanto all’amica.

Areal non rispose. Dopo averla guardata negli occhi  le si gettò al collo abbracciandola.

-Posso sapere cosa ti prende?-

-Niente- squittì Areal –credevo che fosse il momento in cui un’amica dovrebbe ricevere l’abbraccio di un’altra amica…-

Canni la scansò bruscamente dalle spalle e la tenne per qualche altro minuto mentre le due si scambiavano uno sguardo significativo.

Canni spalancò gli occhi. –Tu hai…?-

Areal fece un cenno, stretta ancora nelle spalle e con l’espressione da bambina.

Canni rimase ad occhi sbarrati. Improvvisamente si fece seria. –Inutile chiederti con chi, giusto?-

Areal fece un’espressione dispiaciuta.

-Certo- fece Canni –Avrei preferito qualcun altro per te, ma credo di non poterci fare nulla- Sembrava scocciata.

Areal si fece avanti. –Canni io non volevo dirlo a nessuno, ma dovevo dirlo a te! Sei la mia migliore amica, io ho bisogno che tu sappia che….

-Che lo ami?- Canni alzò un sopracciglio, un sorriso furbo a piegarle le labbra.

Areal si appiattì contro la spalliera del letto, gli occhi bassi.

-Cosa c’è? Non ci avevi mai pensato? Solo perché non hai mai avuto il coraggio di dirlo ad alta voce, non si significa che non fosse evidente!...-

Areal rimase immobile, lo sguardo fisso sui suoi piedi. Non ci aveva mai pensato, non lo aveva mai detto, ma era la verità. Lei… non riusciva neanche a pensarlo ma….

-Cosa c’è?- chiese Canni –Ne dubiti ancora? Sono sei anni che non fate altro che comportarvi come due sfere che scivolano l’una contro l’altra ma che non appena si toccano parto in direzioni opposte-

Areal abbassò la testa e sorrise, Canni aveva usato la stessa similitudine che aveva usato lei parlando con Draco, quando avevano litigato dopo che l’Umbridge aveva scoperto l’ES alla fine del quinto anno.

Prima del loro primo bacio

Poco dopo però la ragazza si intristì. –Ma se ammetto di amarlo… io… soffrirò! Vorrà dire sentire sempre la sua mancanza, desiderarlo accanto a me, e sentirmi morire quanto non sarà così e…-

-Non è già quello che fai adesso? Non è quello che fate da sei anni?-

Quando Emma e Jude entrarono nella loro stanza, videro Canni ed Areal abbracciate. Rimasero stupide e sorrisero, solitamente erano entrambe troppo orgogliose per quei gesti. Chissà cos’era accaduto di tanto speciale.

 

La mattina a colazione Areal sedeva dando le spalle all’ingresso. Le sue amiche non ricordavano di averla mai vista tanto allegra, soprattutto negli ultimi periodi. La ragazza dai capelli corvini rideva allegramente ed in quel momento teneva in mano il suo calice, bevendo qualche sorso di tanto in tanto. Non credeva di potersi sentire più felice di com’era, a dire il vero.

Ma si sbagliava.

Qualcuno le arrivò alle spalle, le posò un bacio fra i capelli e sistemò un rosa rossa accanto alla sua mano destra poggiata sul tavolo.

Areal arrossì leggermente e si voltò appena, risistemandosi con grazia i capelli dietro l’orecchio, mentre incrociava il sorrisino divertito di Draco, che si allontanava per raggiungere il suo tavolo.

La cosa non passò poi tanto inosservata.

Prima di tutto un Serpeverde che si avvicina al tavolo dei Corvonero non era una cosa abituale. Secondo, Draco Malfoy non passava mai troppo inosservato. Ad ogni mondo tutti gli amici di Areal si erano goduti la scena sorridendo, altri bisbigliavano.

-Jude, credo che dovrò mettere gli occhiale- Esclamò Emma a bocca aperta –Perché credo di aver appena visto Draco Malfoy regalare un fiore alla mia amica e non mi sembra poi tanto possibile-

-Io credo che lo sia- Disse Jude con tranquillità –Non dimenticarti del bacio!-

Areal aveva un sorriso radioso, prese la rosa rossa fra le mani e ne accarezzò i petali. Era la rosa più bella che avesse mai visto. Si scambiò uno sguardo con Canni, che le sorrideva astutamente.

-Cosa mi sono perso?- chiese Erick, arrivando in quel momento, sovrappensiero. Si sedette accanto a Canni, seguito da un suo amico troppo impegnato ad aggiustarsi il mantello.

-Draco Malfoy che augurava un dolce buon giorno alla nostra Areal- Disse Canni, senza smettere di sorridere in quel modo antipatico ad Areal.

In tutta risposta, Areal le fece una linguaccia.

 

Il sole attraversava le foglie creando giochi di luce sull’erba, ma i due ragazzi distesi a guardare le nuvole non badavano minimante ai riflessi sulla loro pelle.

Draco sollevò il braccio sinistro verso i raggi del sole, permettendo alla ragazza di osservare con più attenzione il marchio nero impresso sulla sua pelle candida.

-Non è male come sembra- buttò lì Draco. –Quando lo mostro a qualcuno lo terrorizzo e lo costringo a fare tutto quello che voglio-

Areal lo guardò perplessa, non sembrava poi tanto convinto. A dire il vero sembrava la vecchia voce di Draco, quando era solo un ragazzino dispettoso. Erano distesi sull’erba umida, le teste vicine, era abbastanza scomodo guardarsi negli occhi.

-Ti dà fastidio, ogni tanto?-

Draco fece un mezzo sorrisino. –Piton dice che è normale all’inizio, brucia sempre di più. Ma con il passare del tempo si abitua al tuo corpo, o meglio, sei tu ad abituarti a lui…-

Calò nuovamente il silenzio, ma fu il ragazzo a romperlo.

-Quando lo vedevo sul braccio di mio padre e gli sentivo raccontare le sue avventure fra i Mangiamorte, pensavo che un giorno sarei stato come lui. Pensavo che lo avrei seguito nelle sue cacce anti-babbano, che avrei servito con onore l’Oscuro- fece una pausa, guardando il suo braccio marchiato ancora sollevato contro il cielo –Ma mio padre non c’era ad essere fiero di me quando mi è stato impresso il marchio. Ero felice all’inizio, facevo parte dell’esercito del Signore Oscuro. Avremmo vinto e i Purosangue avrebbero regnato su tutti-

Areal si appoggiò alla sua spalla, silenziosa.

-Ma ogni cosa ha il suo peso- Concluse il ragazzo.

-Tu lo hai visto, Draco?-

Il ragazzo non rispose, serrò la mascella. Era ovviamente un sì.

-Condividi a pieno le idee dei Mangiamorte, vero?-

-Decisamente, ma non sono un assassino-

-Non devi diventarlo per forza- precisò Areal

Draco scoppiò a ridere, una risata totalmente priva di gioia. In un attimo tornò il Draco adulto e serio d’inizio anno.

-Draco, qual è la missione che ti ha affidato? Non oso immaginare quanto deve essere brutta, se ha avuto così tanto effetto su di te-

Il ragazzo si sollevò di scatto e rimase seduto sovrastando la ragazza, con le mani poggiate ai lati della sua testa. –Ascoltami bene- le disse guardandola seriamente negli occhi –Tu stai con Draco Malfoy, non con un Mangiamorte. Quindi rimani fuori da tutto ciò che riguarda Lui, chiaro?-

Come poteva Areal contraddire Draco quando aveva quell’espressione fredda e seria stampata in viso? Si sollevò mettendosi a sedere, ad un palmo dal suo naso. Gli prese delicatamente il volto fra le mani, ricambiando il suo sguardo con decisione.

-Ho accettato di stare con te, Draco, e sappi che non ho alcuna intenzione di andarmene via quando le cose si faranno difficili. Io rimango con te, qualsiasi cosa accada-

Draco le prese una mano e la baciò. –Lo so. Tu non puoi neanche immaginare quando sei importante per me. Ma proprio per questo voglio che ne rimani fuori- le accarezzò una guancia –Tu sei così buona, difendi sempre i più deboli, odi i prepotenti. Saresti un’alleata perfetta per Potter, e lo sei anche adesso. Ti permetto di starmi accanto perché io per primo non posso fare a meno di te, ma non farò mai niente che macchi anche la tua anima-

Areal scosse la testa, gli occhi blu più seri che mai. –Io ti conosco, Draco, io voglio proteggere te. So che non ti faranno mai santo, so quali sono le tue idee. Ma la tua anima non ha neanche un’ombra, fidati-

Draco abbassò la testa, parve nascondere un sorriso sadico e triste, poi tornò a ricambiare il suo sguardo. –Lascia perde la mia anima, è già segnata- Le ricordò lanciando un’occhiata al braccio sinistro scoperto. –Ma la tua ancora no e non ho intenzione che accada. Non ti permetterò di fare mai nulla di cui un giorno dovrai pentirti-

Areal mosse appena le labbra, ma Draco prese parola per primo.

-Ti chiedo di farlo per me, Areal. Non immischiarti in quello che faccio, stanne totalmente lontana-

Areal abbassò la testa.

-Voglio che me lo prometti- Disse Draco, sollevandole il mento.

Guardandolo dritto negli occhi, Areal sapeva di non poter dire di no a quelle iridi verde chiaro, così penetranti, profonde, magnifiche. E tristi.

-Te lo prometto, Draco-.

 

 

 

 

 

Continua…

 

 

Grazie a tutti i lettori e soprattutto a BumBj, Nocticula_Nott e kicchan_96 per aver recensito ^^

   
 
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