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Autore: elleonora    20/03/2011    8 recensioni
Emily è una ragazza razionale, ha sempre tutto sotto controllo, ma si sa, alle feste universitarie non c'è posto per la razionalità. Da un errore di valutazione, dall'irrazionalità, può nascere qualcosa di importante? Emily lo scoprirà molto presto...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EDV_ cap2



Secondo errore di valutazione.

 

Ad Emily gli errori, soprattutto quelli di valutazione, non erano mai piaciuti. Mai. In tutta la sua vita aveva sempre cercato di non farli.. Soprattutto quelli valutativi significavano che lei non riusciva a fare delle previsioni corrette, significavano che lei aveva sbagliato qualcosa nella valutazione di qualcos’altro e a lei non piaceva mai sbagliare. Lei non era mai stata abituata a sbagliare, negli esami, nei compiti, nelle cose che diceva, nella vita.
 
Non è possibile, è un altro dannatissimo errore.. pensò Emily una volta che aveva aperto la porta dell’appartamento e si era fermata lì, immobile da due minuti davanti al ragazzo che aveva baciato alla festa. In realtà si erano baciati, lui aveva baciato lei e lei aveva baciato lui.
 
Ho le allucinazioni, è l’unica spiegazione possibile.. pensò ancora chiudendo la porta dell’appartamento per poi riaprirla subito dopo. No, fanculo, non è un’allucinazione.. E ho appena fatto un’altra figura di merda..
 
“Oh cazzo..” disse Emily a bassissima voce.
“Emily..” una voce calda, ferma, tranquilla e maschile fece tremare le gambe di Emily con una singola parola. E non una semplice parola, era il suo nome.
Dio, è sexy.. Non me lo ricordavo così sexy.. Pensò Emily un secondo prima di maledirsi per quel pensiero.
“Cinese! Cinese! Cinese!” Rebecca salvò in corner la povera Emily entrando saltellando in accappatoio in sala con il languorino in bocca.
“Ehm..” Emily provò a dire qualcosa ma Rebecca la raggiunse alla porta guardando fuori. Guardando chi c’era fuori da quella porta..
“Uhm.. Lui è decisamente meglio di un semplice involtino primavera..” commentò Rebecca portandosi una mano sotto al viso.
Lo so anche io.. Pensò Emily ma ebbe l’accortezza di non dirlo davanti a lui.
“Aspettavate qualcun altro?” chiese il ragazzo con un sorriso divertito.
“Ehm.. Sì.. Cinese.. Cibo cinese..” biascicò Emily.
“Cosa vuoi?” chiese Rebecca continuando a guardarlo.
“Cercavo Emily..” rispose tranquillamente il ragazzo.
“Entra pure allora, anche se non hai gli occhi a mandorla.. Io torno dopo sperando che il cibo ci sia davvero..” disse Rebecca sparendo nel giro di due secondi.
Lo fa entrare? E’ pazza? pensò Emily facendolo entrare nel loro appartamento.
 
“Ti vuoi.. Ti.. Vuoi sederti?” chiese Emily al ragazzo di quasi due metri che stava nel suo salotto.
“Sì, grazie..” rispose tranquillamente a lui.
“Io.. Ecco.. Tu.. Cosa?”
“Cosa faccio qui?” chiese per lei.
“Esatto..” rispose lei annuendo.
“Ti stavo cercando..”
“Cosa?” chiese Emily totalmente sorpresa.
“Stavo cercando te, Emily..”
“No.. Non è possibile..” disse Emily scuotendo la testa.
“Anche alla festa.. Cercavo te..”
“Non è possibile, ti ripeto..” rispose lei con fermezza.
“Invece sì..”
“Ti cercavo e il motivo è semplice.. Potresti non crederci..”
“Dimmelo allora e poi deciderò..” rispose Emily. La ragazza in effetti era molto curiosa, non si aspettava che lui sapesse chi era e dove abitava, credeva solo che lui fosse un semplice ragazzo di una festa. Uno come tanti altri, dopotutto sapeva benissimo che l’amore non si poteva trovare a una festa. Alle feste si va per fare altro.
“Tu.. Ecco.. Tu non ti sei mai accorta di me, sono nel tuo stesso corso di architettura da quest’anno..”
“Non è vero..”
“Non ti accorgi mai delle ultime file nell’aula, vero?”
“Ehm..”
“Esatto.. Non ci eravamo mai presentati prima della festa..”
“Sinceramente non ricordo il tuo nome..” ammise Emily tranquillamente.
“Immaginavo.. Mi chiamo Mark..”
“Mark..” disse Emily velatamente. Mark nel corso di Architettura.. Oh cazzo.. Quel Mark.. aggiunse nella sua testa Il Mark che ha dei voti impressionanti, molto simili ai miei.. Non sapevo fosse così.. Figo? Emily non aveva mai capito chi fosse e da dove fosse sbucato con quei voti impressionanti, non che avesse un bel rapporto con i suoi compagni di classe, ma non se n’era mai preoccupata. Mai, fino ad ora.
“Quindi?” chiese lui con aria divertita.
“So chi sei..” ammise Emily. “Ma non so perché sei qui..”
“Volevo darti delle spiegazioni..” disse Mark stringendosi nelle spalle.
“Non ho bisogno di spiegazioni.. Dopotutto era una festa..” disse Emily cercando di sembrare il più tranquilla possibile.
“Lo so.. Era una festa.. Ma io volevo conoscerti lì.. Volevo che tu sapessi chi ero io..”
“Ora lo so, Mark..” disse Emily non riuscendo a trattenere un sorriso.
“Ma non vuoi delle spiegazioni..”
“Sì, le voglio..” disse Emily spiazzandolo.
“Quella che c’era l’altra sera.. Quella che ci ha interrotti.. Non era la mia ragazza.. O meglio, non lo era più.. Ogni volta che beve e che siamo alla stessa festa, il che capita molto di rado, si atteggia da mia fidanzata..”
“Ma..?”
“Ma non lo è..”
“Uh..”
“Può sembrare strano, lo so..”
“Effettivamente è tutto molto strano.. Tra la festa, la tua ex, tu, oggi.. Come sei arrivato fin qui?”
“Chad è uno dei miei coinquilini..” rispose Mark sicuro di sé.
“Quel Chad? chiese Emily.
“Rebecca ha dato abbastanza spettacolo questa notte e oggi.. Prima di uscire ha lasciato scritto l’indirizzo e il numero dell’appartamento.. C’era il suo nome e ha messo anche il tuo.. Ho fatto due più due e ho sperato che il destino mi aiutasse..” Mark parlò tutto d’un fiato.
“E ti ha aiutato?” chiede Emily divertita.
“Bhe, direi di sì. Sono qui con te ora..”
“Ah.. Allora perché non l’hai fatto prima? Perché non ti sei mai fatto avanti prima?” chiese Emily.
“Domanda legittima.. Ma non lo so.. So solo che quando ti ho visto sabato a quella festa.. Non ho capito più nulla.. Ho capito che volevo te e che forse, per una volta, avrei potuto averti..”
“Per una volta?” chiese Emily.
“Bhe sì, un tentativo valeva la pena farlo.. Poi subito dopo volevo che ce ne fossero altre di volte.. Dopo quel bacio.. Io..”
“Tu?”
“Dovevo vederti, o meglio, rivederti.. E capire se per te ero un semplice ragazzo della festa oppure no..”
“E io come faccio a saperlo?” chiese Emily alzando un sopracciglio.
 
Prima che potesse anche solo pensare a qualcosa, Mark si avvicinò sul divano a una velocità impressionante e mise le sue labbra su quelle di Emily. Subito dopo Mark la tenne stretta a sé ed Emily si riprese subito da quel gesto improvviso, mise le sue mani nei capelli ricci di lui, lo tenne lì fermo quando entrambi approfondirono quel semplice bacio. Lei si ritrovò a cavalcioni su di lui, stretta a lui, il suo seno era schiacciato sul torace muscoloso di lui, le gambe di lei erano aperte e lui la teneva lì, ferma su di lui.
Si erano entrambi lasciati andare. Emily non aveva previsto il bacio e non aveva di certo previsto di lasciarsi andare. La lingua di lui accarezzava quella di lei, danzavano insieme trascinando entrambi in un mondo a parte, dopo c’erano solo loro due. Dopo un tempo che ad entrambi sembrò infinito si staccarono ansanti e si sorrisero. Oh cazzo, è anche meglio di quanto ricordassi pensò Emily quando riprese contatto con la realtà.
 
“Ora puoi saperlo?” chiese lui spostando una ciocca di capelli di Emily dietro il suo orecchio.
“Mmmh.. Forse?” rispose lei sorridendo.
“Dato che è un forse.. Vieni con me fuori a cena, domani..” propose Mark.
“E’ un invito a un appuntamento?” chiese Emily quasi sconvolta.
“Certo..” rispose lui.
“Digli di sì, forza!” una voce allegra fece capolino in sala.
“Cosa ci fai tu qui?” chiese Emily.
“Aspetto il cibo cinese.. E anche una tua risposta a lui..” rispose Rebecca stringendosi nelle spalle.
“Vai di là, forza Becca..” rispose Emily.
“Tu gli rispondi di sì? E’ ora che il tuo bel faccino esca un po’ da questo posto.. Forza Em..” disse Rebecca.
“Vai..” rispose Emily scuotendo la testa. “Poi facciamo i conti..”
“Non vincerai mai con me..” disse sorridendo Rebecca prima di tornare in camera sua.
“Allora…?” chiese Mark sorridendo.
“Cosa?” chiese Emily pendendolo in giro.
“Cena? Domani?”
“Ok..” rispose Emily.
“Passo a prenderti alle otto?” propose lui.
“Va bene..”
“Quindi.. Abbiamo un appuntamento?” chiese lui.
“Certo Mark.. Parleremo tantissimo domani..”
“Quindi ora posso baciarti un’altra volta?”
“Perché no?” rispose sorridendo Emily.
Mark si riavvicinò a Emily, posando le labbra su quelle di lei. Schiusero e approfondirono il bacio insieme, le loro lingue tornarono a conoscersi, a danzare, a volare.. Le mani di lui l’accarezzarono e lei rabbrividì. Lei lo tenne vicino e quando si staccarono e respirò il suo profumo. Profuma di buono.. pensò lei e lui le sorrise passandole una mano tra i capelli lunghi.
 
..
 
Quella sera Mark se ne andò dopo aver chiacchierato un po’ con Emily, Emily parlò anche con Rebecca che ammise di aver intravisto Mark in casa di Chad e aver inavvertitamente scritto sul bigliettino per Chad anche il suo nome. Santa Becca.. pensò divertita Emily quando suonarono alla porta e questa volta era davvero il cibo cinese.
 
Il secondo errore di valutazione di Emily era questo: Mark non era solo il ragazzo della festa ma qualcosa di più e aveva anche un appuntamento con lui il giorno dopo.
 
Merda.. pensò Emily mettendosi sul divano e mangiando cibo cinese.
 
 
 
***
 
Piccolo spazio di E.
 
 
Buona sera e ben ritrovati o benvenutissimi a tutti, come sempre dipende dai punti di vista. Lo so, sono indietro con tutte le storie dopo che avrò pubblicato questo secondo capitolo ma.. Amen. Nel senso, il tempo purtroppo è quello che è, gli esami li devo fare e non decido io quando farli, sono sempre in quella stra maledetta università, l’ispirazione viene quando vuole lei e non mi piace scrivere per scrivere cazzate, quindi scrivo quando io ne ho voglia e soprattutto tempo (più che altro è il tempo quello che manca, diamine) e quindi ho deciso or ora che chiederò al Mistero della Magia di darmi una dannata Gira Tempo per fare tutto.. Sì la smetto. Bando alle ciance, parliamo di cose serie..
 
Come vi sembra Emily? Io la adoro, non c’è nulla da fare.. Nonostante io non sappia da dove sia uscita fuori lei, Becca, Mark e Chad.. Son tutti qui e mi sto affezionando. La povera Emily continua a fare errori di valutazione.. Questi errori, al momento, si stanno dimostrando degli ottimi errori.. Lei ora ha un appuntamento a cena con Mark.. Oh si.
 
Passo e chiudo, non ho voglia di dilungarmi troppo..
Alla prossima!
 
Un abbraccio.
E.
 
PS: Grazie a tutti coloro che hanno letto, commentato, recensito, che leggono e che stanno zitti zittissimi, che hanno anche inserito questa cosa qui nelle preferite, seguite o ricordate.. Grazie, davvero. Grazie dal profondo del cuoricino di Citty.
   
 
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