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Autore: CherryBomb_    20/03/2011    4 recensioni
Arianna e Ilaria, sedicenni, amiche da qualche anno. Fanno parte di quelle ragazze che sono convinte che il principe azzurro non esiste.
Arianna non ha mai avuto il ragazzo, Ilaria non lo ha da due anni e mezzo. Ormai sono abituate a questo loro stato di "zitellaggio", ma una serata diversa cambierà le loro vite. Ci saranno molti intrecci, ritorni di fiamma, non sarà tutto semplice, anche se all'inizio potrà sembrare così.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 37

Natale (POV Ary) 

Ary POV
Giorno di Natale. I ragazzi, io e la Ila avevamo convinto i nostri genitori a fare il pranzo tutti insieme.
C’eravamo proprio tutti: io ed Edo, mia mamma e mio papà, Ila e Simo, sua mamma con il suo ragazzo, i genitori di Edo, i genitori di Simo, il fratello di Edo e sua moglie, Veronica e Mattia.
Si, purtroppo c’erano anche loro, ma non potevamo farci assolutamente niente.
Erano una coppia collaudata ormai, formavano una coppia da tantissimo tempo e sembravano innamorati.
Non poteva non partecipare la stronza, era pur sempre la sorella di Edo e non potevamo non invitarla, anche se non ero del tutto felice di avercela tra i piedi quel giorno.
Ero a casa della Ila che ci stavamo preparando.
Ci eravamo messe d’accordo per prepararci insieme e poi andare al ristorante con sua mamma.
Il tempo era perfetto, c’era fresco e si prevedeva neve per quel giorno, sarebbe stato davvero il massimo.
Ci stavamo vestendo e stavamo chiacchierando o meglio, lei stava chiacchierando, io stavo pensando bellamente ai fatti miei.
Stavo ripensando a questo anno, immancabilmente ogni volta che si stava per avvicinare la fine dell’anno facevo le mie considerazioni, riportavamo alla mente i ricordi di quell’anno e cercavo di fare una specie di bilancio.
-Tu lo fai mai il bilancio dell’anno a fine anno?- chiesi improvvisamente a Ila bloccando il suo discorso.
-Certo, ma non mi limito a fare solo quello. Quando tipo finisce la scuola tendo a fare un bilancio anche di quella, non di certo “Sono andata bene” “Ho fatto cagare” “Potevi fare più la secchiona”, ma tipo il mio anno con i compagni, con la mia vicina di banco fuori di testa, litigi dell’anno, amicizie all’interno della scuola. Si, tendo tanto a fare i bilanci di quando finisce qualcosa, be, più che bilanci potremmo chiamarli quasi dei fllashback, ricordi i momenti passati e ti fai quasi un esame di coscienza, diciamo.- mi rispose lei pensierosa e seria.-Tu li fai?
-Si, certo che li faccio, ma solo a fine anno e quando finisce un’amicizia o un amore.- con l’ultima parola feci scoppiare a ridere Ila.- Perché ridi, stupida.- le chiesi infastidita.
-Perché adesso puoi dire anche tu la fine di un amore, anche se questo amore sta andando avanti anche adesso.- mi sorrise.
Eh si, il mio amore era finito e poi ci siamo rimessi insieme. Be, non era finito del tutto, io lo chiamavo il periodo di pausa.
-Senti, stavo pensando per l’ultimo dell’anno, potremmo invitare anche la Fede e invitiamo anche Lorenzo. È da un sacco di tempo che voglio farglielo conoscere, ma declina sempre l’invito. Sono stufa ed io che volevo darle una mano. Non mi frega all’Ultimo viene, a costo di andarla a prendere a casa e di prenderla di peso. – disse lei sicura di quello che stava dicendo. Risi.
-Chiamala e diglielo. Non penso che i ragazzi abbiano problemi, sono stati anche loro ad organizzare gli altri incontri a cui lei non è mai venuta. Non serve chiedergli se siano d’accordo.- le dissi mettendomi la maglietta.
Lei già pronta e vestita, stranamente, prese in mano il telefono e chiamò la Fede mettendo in vivavoce.
-Pronto.
-Ciao Fede, come va?- le disse lei sorridendo.
-Bene, tu?- rispose lei.
-Benissimo. Senti hai un minuto da dedicarmi?- le chiese speranzosa mentre mi infilai i pantaloni.
-Certo. Dimmi tutto.
-Tu per l’ultimo torni in su, vero?- Si, perché la Fede era andata a trovare i parenti in Basilicata e aveva detto che sarebbe tornata per il capodanno, ma era sempre per essere sicure.
-Sisi. Vengo su il giorno dopo S. Stefano. Perché?- le chiese la Fede immaginandosi che avesse in mente qualcosa.
-Sia chiaro che non accettiamo una risposta negativa. Tu a capodanno vieni con noi. Se non vieni, vengo a prenderti a casa e ti prendo di peso. L’Ultimo tu lo passi con noi. Punto e stop. Non accetto repliche, non accetto scuse, non accetto niente.- la Ila aveva usato il suo tono autoritario e duro. Difficilmente riuscivi a dirle di no, almeno io difficilmente riuscivo a dirle di no. La Fede non era me.
-NO. Categoricamente ed assolutamente no.- la Fede si mise ad urlare e mi fece prendere paura.
-Fede, ti ho detto che non accetto un no. Non mi frega, tu vieni. Mi offendo profondamente se non vieni.- la sua voce assunse un tono più dolce.
-Non voglio fare la terza incomoda.- sbuffò.
-Non farai la terza incomoda. Ci saranno altre persone.- la Ila sorrise vittoriosa.
-Ok, va bene. Verrò.- sbuffò nuovamente.
-Grazie. Ah e buon Natale. Ci sentiamo per metterci d’accordo.- le disse lei sorridente e felice.
-Buon Natale anche a te. Ciao.- chiuse la chiamata.
-Ce l’abbiamo fatta. Ce l’abbiamo fatta.- cantò la Ila mettendosi a ballare.
La scena era alquanto pietosa, ma ero felice che finalmente la Fede avesse accettato. In realtà non ci sarebbero state altre persone, solo Lorenzo, un amico di Edo e Simo che volevamo farle conoscere da un po’. Noi non lo avevamo ancora visto, ce ne avevano parlato solo Edo e Simo e sembrava un ragazzo a posto. Lo avremmo conosciuto anche noi lo stesso giorno in cui lo conosceva la Fede.
Finimmo di prepararci e di truccarci, cantando e ballando come delle sceme, ma almeno non eravamo da sole.
Carla, la mamma della Ila, salendo dalla doccia, aveva cominciato a ballare e a cantare anche lei. Diciamo che si mise in mezzo anche il cane in un modo o nell’altro.
Passammo quasi mezz’ora così, fin quando Carla non chiese aiuto per i vestiti.
Dovevamo essere pronte e scattanti entro le undici perché sarebbe arrivato Diego, il ragazzo della mamma della Ila, a prenderci e se non fossimo stati pronti, si sarebbe incazzato.
Io e la Ila eravamo pronte, ma bisognava pensare alla Carla.
Rovistammo nel guardaroba e optammo per un gonna tubino in pelle, calze a rete, camicia, cravatta e tacco alto nero.
Quando suonò il campanello la Carla si era appena messa su le scarpe. Incazzatura scampata.
La Ila sperava tanto che il ragazzo di sua mamma non venisse. Non lo voleva in mezzo ai piedi e non andavano tanto d’accordo.
Lo odiava ancora di più da quando aveva detto a Simo delle cose poco carine su di lei, cosa che in teoria Simo non avrebbe dovuto sapere o almeno non in quel momento.
Simo non ci aveva nemmeno fatto caso, lei si era incazzata litigando con Diego e dicendogli di farsi i cazzi suoi. Lui la stava quasi per picchiare, ma ci sorvolò sopra. Ebbe anche una piccola discussione con Simo perché non riusciva a capire come lui potesse stare tranquillo. Lui le aveva risposto che non gli importava, non si ricordava nemmeno cosa gli avesse detto esattamente.
Dopo quel momento la Ila aveva smesso di parlarci e faceva come se non esistesse. Simo, invece, lo salutava per educazione, ma poi non lo cagava molto.
Diciamo che Diego aveva trovato un modo per farsi odiare, già non era molto simpatico, poi se si comportava anche in quel modo.
In macchina io e la Ila ascoltammo la musica con il suo mp3 improvvisando balletti con le braccia e ridendo come cretine.
Davanti Carla e Diego parlavano di qualcosa di cui sicuramente non mi importava niente e poi non erano fatti miei.
I ragazzi avevano prenotato un ristorante carino nella periferia di Brescia, che reputavano carino ed accessibile.
Guardando le strade non sapevo nemmeno dove mi trovassi.
Per me era come se fossimo all’altro capo del mondo.
Parcheggiammo nel parcheggio di un ristorante davvero molto carino.
Ad aspettarci c’erano già tutti.
Edo con i suoi genitori. Sua sorella con Mattia. Simo con i suoi genitori. Davide con Camilla.
Tutti ci sorrisero. Fortunatamente né io né la Ila avevamo deciso di metterci i tacchi, in quel parcheggio ciottoloso sicuramente avremmo fatto qualche volo o almeno, io ne avrei fatto qualcuno.
Davide venne verso di noi.
-La mia cognatina preferita.- disse prendendo in braccio la Ila.
-Per la verità la tua cognatina sarebbe lei.- disse indicandomi.
-Oooh, ma questi sono dettagli.- rise e la fece girare.
-Ma perché la mia ragazza devi salutarla prima tu?- gli fece notare Simo. Sembrava geloso anche del suo fratello acquisito.
-Perché lei è mia.- appoggiò Ila per terra e la strinse.
-Non ti sembra di esagerare? Ti ricordo che sei sposato ed io sono minorenne.- gli fece notare la Ila ridendo.
-Per essere ancora minorenne non è un problema, non mi sembra che Simo si faccia tanti problemi quando ti porta a letto.- Davide rise lasciando la Ila.
Lei sbiancò e poi arrossì. Tutti scoppiarono a ridere.
-Davide. – gli urlò Simo riprendendolo.
-Ma scusa è vero. Non mi sembra che tu ti sia fatto tanti problemi a farlo con lei…- disse lui guardando Simo.
Era comica come scena, anche se mi sentivo in imbarazzo io per la Ila.
-Davide, smettila.- gli disse Simo ringhiando. L’avevo sentito solo una volta ringhiare, quando quella scema della Ila lo aveva fatto ingelosire parlando dell’amichetto di Mattia.
A proposito di Mattia, lui assisteva alla scena allibito circondato dagli altri che ridevano.
-Dai, ragazzi smettetela. Ma perché tutte le volte che vi vedete dovete quasi picchiarvi? Non siete più dei bambini o dei ragazzini. Siete adulti, uomini. Quindi vedete di piantarla, chiaro?- disse la Bea passando in parte ai due e dirigendosi verso Carla e Diego, per presentarsi a quest’ultimo.
-Ha ragione tua madre, Simo. Dovresti piantarla e poi non è più un segreto che voi due lo fate. – disse passando Ale dando una pacca sulla spalla al figlio.
-Papà- lo riprese Simo. Lui rise.
Mi sembrava che in mezzo a tutta quella mischia mancasse qualcuno.
Infatti vidi arrivare la macchina dei miei genitori in quel momento, che parcheggiarono.
Edo mi si avvicinò e mi baciò con passione, anche se non mi sembrava il caso dato che mio papà non sapeva nulla della nostra attività sessuale e non volevo che lo scoprisse proprio in quel momento.
Mi prese per mano e ci dirigemmo verso i miei genitori.
-Ciao. Avete fatto fatica a trovare il posto?- gli chiesi.
-Nono. Tutto a posto. Siamo gli ultimi?- mi domandò mia mamma.
-Si, stranamente si.- risi.
-Ciao Paolo. Ciao Paola. Come state?- gli chiese lui cortese.
-Bene, grazie e tu?- rispose mia mamma sorridendo.
-Bene.- sorrise.
Tornammo dagli altri seguita da loro.
Gli presentai tutti, uno per uno, finché non dovetti presentargli i loro suoceri. Edo era in parte a me che vegliava su ogni mia azione.
-Mamma, questa è la mamma di Edo, Maria. Maria questa è mia mamma Paola.- dissi facendo le presentazioni.
-Lieta di conoscerla.- le disse mia mamma educata, allungando la mano.
-Oh, non diamoci del lei. Avremo più o meno la stessa età.- le rispose Maria stringendole la mano.
-Maria, questo è mio papà Paolo.- le dissi facendoglielo vedere con una mano.
-Paolo e Paola che carini. Piacere.- gli disse sorridendo e stringendogli la mano.
-E questo è Marco, il papà di Edo.- gli dissi indicandolo.
Rimasi spiazzata dalla bellezza dell’uomo.
Era vestito in giacca e cravatta in modo davvero elegante.
La sua figura era fasciata perfettamente dal suo completo.
-Piacere di conoscervi.- disse stringendo la mano sia a mio papà che a mia mamma.
Anche mia mamma sembrava al quanto provata dalla visione che aveva davanti, ma poi si riscosse dai suoi pensieri.
Entrammo tutti insieme e prendemmo posto cercando di dividere i giovani dai vecchi.
La tavolata era divisa in due parti: a destra i vecchietti e a sinistra i giovani. Io avevo vicino Simo ed a capo tavola Edo, la Ila non era vicino a me perché Davide voleva averla vicina e Simo pure quindi, ero circondata da maschi. Davanti a me quella persona che mi stava davvero molto simpatica, la Veronica con vicino Mattia che era esattamente davanti a Simo che lo guardava decisamente male. Vicino a Mattia la moglie di Davide che sembrava pienamente a suo agio in quella famiglia. Forse c’era abituata al marito fuori di testa che non voleva stare vicino a lei, ma ad un’altra. A quanto pareva la prendeva sul ridere e poi si vedeva che la Ila e Davide andassero d’accordo come amici e se anche solo Davide avesse provato ad allungare le zampe, c’era Simo pronto all’attacco. Quindi non bisognava preoccuparci. 
 

 

 

 

 

 

 

Buonasera! O tra un po’ dovrei dire buonanotte, ma va bè. Mi sono persa un po’ via tra le nuvole (sono così tenere e coccolose *_* ok, sono scema xD) e quindi sto postando adesso, alle dieci e passa di sera. Ho pensato di postare direttamente domani, ma poi ho pensato che non volevo farvi aspettare. =)
Allora, questo è il primo capitolo dei 4 che poi andranno a formare la giornata di Natale. Questo è dal punto di vista di Ary che ci racconta tutta la mattina, dalla preparazione più chiamata a Fede per l’ultimo, all’arrivo al ristorante.
Be, non c’è molto da dire.
Ah sì, chiarisco una cosa. Ila e Ary stanno cercando in un qualche modo di far fidanzare Fede, solo che lei non ne vuole sapere. Volevano farle conoscere Lorenzo, un amico di Simo ed Edo, un ragazzo simpatico, carino e con la testa a posto. Ila e Ary non l’hanno mai conosciuto, ma si fidano del giudizio dei loro ragazzi. Tutti e quattro hanno organizzato degli appuntamenti, ma Fede non si è mai presentata perché, a detta sua, non voleva un ragazzo, non volevo avere degli appuntamenti al buio, ma questa non è la verità. Lei si è sempre lamentata di voler una storia seria, ma non ha mai trovato il ragazzo giusto, Ila e Ary in un qualche modo stanno cercando di farglielo conoscere, ma lei non capisce niente. -.-  Questa cosa l'avrei spiegata meglio nella storia che avrei dovuto scrivere, il seguito di questa, ma che poi alla fine ho deciso di non scrivere. In quella storia avrei spiegato meglio tutto, ma poi ho deciso di non scriverla più, o meglio, di non pubblicarla. =)
Ma alla fine Fede è ceduta e dovrà andare all’ultimo con loro *_* Va be, poi per quel capitolo dovrete aspettare un pochino, prima deve finire il “lungo” Natale. xD
Ringrazio tutte le persone che continuano a leggere e recensire la storia, che l’hanno inserita nelle seguite, preferite e ricordate. Davvero grazie a tutte *_*
Alla prossima ^_^
 
   
 
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