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Autore: Josie Walking_Disaster Vengeance    21/03/2011    5 recensioni
Da dietro l’angolo, Brian, vide un ragazzino correre mezzo sfiatato verso il giardino di casa sua con dietro altri tre ragazzi più o meno della sua età, che se la ridevano di gusto e gli correvano dietro.
“Vai Baker corri!”
“Più veloce o ti raggiungiamo!”
A quelle parole, Brian vide il ragazzino strizzare gli occhi e con enorme sforzo correre più veloce. Una volta svoltato l’angolo arrivò davanti al cortile di casa sua e si nascose dietro un cespuglio, quasi ritrovandosi in mezzo ai rovi per paura di essere scoperto.
[Synacky]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Synyster Gates, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Nel capitolo precedente…
L’autobus partì e Brian si girò  verso il finestrino per vedere l’uomo della sicurezza che si faceva sempre più piccolo alla sua vista. Si sedette su un posto vuoto appoggiando, esausto, la testa al finestrino, mentre Zack gli si sedette davanti.
“Tu mi farai finire nei guai” gli disse dopo averlo fissato per qualche secondo. Lo conosceva da due giorni e lo aveva coinvolto in una rissa, gli aveva fatto saltare il suo primo giorno di scuola ed erano arrivati tanto così a farsi sbattere in prigione.
Per tutta risposta Zack gli sorrise divertito.


***


Scesi dall’autobus, Brian seguì Zack che lo condusse, per gustarsi in tranquillità la birra che avevano appena preso, in una specie di parco giochi per bambini che a giudicare dall’aspetto doveva essere abbandonato. Scivoli e altalene erano mezze cadenti, le parti in ferro arrugginite e in più l’erba era cresciuta incolta, tanto che arrivava all’altezza della ginocchia.
Lo attraversarono fino ad arrivare ad un muretto che dava sulla strada deserta, dove Zack si arrampicò e cominciò a sorseggiare la sua birra.
Brian lo raggiunse e si mise a sedere davanti a lui.
“Carino questo posto è?” gli fece Zack, mentre Brian si guardava intorno per cercare di capire cosa avesse di carino quel posto “ci venivo sempre da piccolo con mio padre”
Brian si girò verso i giochi che cadevano a pezzi e provò ad immaginarsi il parco a nuovo con un Zack bambino che scorrazzava felice in compagnia di suo padre. Al solo pensiero gli venne da ridere.
“Perché ridi?” gli chiese Zack guardandolo sospettoso.
“Niente niente” rispose subito Brian.
Rimasero li a parlare del più e del meno e il discorso tornò inevitabilmente alla Gibson rossa che Zack aveva visto al negozio. Ne era praticamente ossessionato!
Dopo che le bottiglie furono svuotate e la sete placata, sentirono una voce chiamarli da lontano.
“Ehy Baker!”
Brian si irrigidì all’istante. Possibile che fossero altri guai? A quanto pare quel ragazzino attirava solo persone che cercavano di pestarlo/insultarlo/corrergli dietro.
Per fortuna però, quando Zack si voltò verso colui che l’aveva chiamato si lasciò andare ad un largo sorriso.
“Matt!” urlò scendendo dal muretto e buttandosi praticamente fra le braccia del ragazzo che era appena arrivato seguito da altri due.
“Ciao piccolo” lo salutò Matt andandogli a scompigliare affettuosamente i capelli.
“Jimmy! Johnny! Quando siete tornati!?” chiese Zack andando a salutare anche gli altri due. Si vedeva lontano un miglio che era fuori di sé dalla gioia.
“Oggi no? Ma sei bacato Baker? Te lo abbiamo detto un milione di volte che saremmo tornati oggi” sbuffò divertito il ragazzo più alto dei tre.
“Ah già” fece Zack.
Brian guardava la scena da sopra il muretto. Zack era così su di giri che doveva essersi dimenticato della sua presenza, così tossì schiarendosi la gola per attirare l’attenzione. Zack si voltò verso di lui “ah ragazzi questo è Brian” lo presentò “è a scuola con noi, oggi era il suo primo giorno”
“Ciao Brian, io sono Matt” gli si presentò il ragazzo avvicinandosi “e questi sono Jimmy” disse indicando il più alto, che gli fece un cenno con una mano “ e quel nanerottolo a fianco a lui è Johnny”
“Ehy!” controbatté Johnny “nanerottolo a chi? Pensa ai fatti tuoi palestrato senza cervello che non sei altro! Comunque piacere Brian” disse sorridendo verso Brian che ricambiò.
“Sarò anche palestrato, ma senza cervello ci sarai tu nano da giardino!” gli rispose Matt che sembrava non volergliela lasciare vinta.
Fra i due cominciò una discussione su chi era quello con meno cervello che andò avanti per parecchio, mentre Zack lo guardò come a volergli dire, non farci caso fanno sempre così!
Brian li osservava divertito. Erano veramente uno strano gruppetto, ma pensò che gli sarebbe piaciuto diventar amico loro.
Comunque, vedendo che quei due non erano decisi a smetterla decise di intervenire Jimmy “Sentite voi due cerebrolesi, smettetela subito prima che Brian capisca che siamo un gruppo di psicopatici e scappi a gambe levate!” disse così tanto per avere una scusa per fargli terminare la discussione, facendo ridere Brian.
I due finalmente si placarono anche se ancora si guardavano in cagnesco.
Jimmy si avvicinò a Johnny, lo prese per mano e gli diede un bacio sulle labbra “cerca di stare calmo piccoletto”
Alla vista della scena Brian spalancò gli occhi sorpreso e Matt sembrò accorgersene “ragazzi se continuate così a Brian lo facciamo scappare davvero” disse scoppiando a ridere.
Brian si ritrovò tutti gli sguardi puntati verso di lui e arrossì impercettibilmente, un po’ per ciò a cui aveva appena assistito e un po’ perché stare al centro dell’attenzione non gli era mai piaciuto.
“Hai dei problemi con questa cosa?” gli chiese Jimmy e Brian sapeva a cosa stava alludendo.
“Assolutamente no” ed era vero. Era solo che non se lo aspettava.
“Benissimo” disse Jimmy e con una mano spostò il mento di Johnny verso di se e lo baciò di nuovo.
“Fantastico, ora smettetela che siete da diabete con quelle facce frogiosamente felici!” li intimò Matt.
Jimmy continuò a baciare Johnny mostrando il dito medio a Matt, che si mise a ridere.
“Vabbè lasciamoli in pace va” disse Matt voltandosi verso Brian e Zack.
“Non credo di averti mai visto qui nei dintorni” disse rivolgendosi a Brian.
“Perché mi sono appena trasferito. Cioè in realtà sono qui da un paio di settimane e ho girato parecchio, più che altro per la spiaggia, ma neanche io vi ho mai visti prima”
“Perché siamo appena stati in Europa con un progetto della scuola e siamo tornati solo ieri sera tardi. Zack non l’hanno preso perché è troppo ritardato” ridacchiò.
“Io non sono ritardato Matt! E’ solo che oltre alla scuola ho anche altri interessi, non come voi secchioni”
“Secchioni noi? Sei tu che non prendi una sufficienza dall’era avanti Cristo”
“E’ che faccio troppe assenze, quindi perdo il filo e non ci capisco un cazzo quando vado a studiare!”
“Perché sei un coglione Baker” disse ridendo e lo strinse in un abbraccio stritolatore. Era grosso almeno il doppio di Zack “ci sei mancato che neanche ti immagini”
Zack sorrise dimenticandosi del fatto che stavano discutendo “era tutto uno schifo senza di voi” gli spiegò “fino a che non ho incontrato Brian” disse voltandosi verso di lui e facendo un sorriso a trecentomila denti.
“In quanti casini ti ha già cacciato?” chiese Matt divertito “ti ha coinvolto in qualche rissa? Ufficio del preside? Galera per una notte?”
“La prima” rise Brian “e per la galera in una notte ci eravamo quasi!”
“Ti ci dovrai abituare!” disse Jimmy spuntando da dietro a Matt insieme a Johnny.
“Avete finito di limonare come due arrapati?”
“Si grazie Matt” gli rispose Johnny.
“Devi essere un tipo veramente forte di spirito, Brian, se sei riuscito a sopravvivere a due giorni di Zack e a mezz’ora di noi quattro senza scappare a gambe levate” disse Jimmy “potresti essere dei nostri”
Brian sentì un immensa felicità salirgli da qualche parte infondo all’ anima.
“Perché no” rispose solamente. Stava quasi per mettersi ad urlare di gioia, ma non voleva fare la parte del disperato, già si considerava abbastanza sfigato di suo.

Passarono tutta la giornata a scherzare, prendersi in giro girando la città, fermandosi a mangiare di tanto in tanto per via di Zack che aveva sempre fame. Era veramente piccoletto per mangiare così tanto!
Solo quando il sole cominciò a calare lentamente oltre la linea dell’orizzonte del mare, cominciarono ad incamminarsi verso casa. Jimmy e Johnny si separarono per primi, dato che abitavano nella zona  più a ovest della città, così Brian rimase con Matt e Zack.
“Ok ragazzi, ci vediamo domani” disse Matt fermandosi davanti al vialetto di quella che doveva essere casa sua “è stato un piacere Brian, tanto ci vediamo domani a scuola no?”
“Certo” gli sorrise Brian.
“Bene” gli sorrise di rimando poi si voltò verso Zack “ci vediamo domani piccoletto” disse e gli diede un bacio a fior di labbra, scompigliandogli i capelli, facendo quasi venire un colpo a Brian e con un ultimo gesto della mano s’incamminò nel vialetto di casa.
“Andiamo” gli disse Zack e ripresero a camminare in silenzio.
Brian teneva lo sguardo fisso per terra. Non era normale quel moto di gelosia che l’aveva attanagliato mentre vedeva Matt baciare Zack. Questo voleva dire che stavano insieme o che? Non riusciva a comprendere perché questa possibilità gli desse così fastidio.
Brian sapeva che non ci avrebbe dormito la notte senza saperlo così decise di chiederlo a Zack.
“Senti Zack” cominciò, mentre l’altro si voltava verso di lui.
“Dimmi Brian”
Brian si morse il labbro. Non sapeva come introdurre il discorso. Meglio essere diretti.
“Ma tu e Matt… cioè fra voi due… nel senso” cominciò incescpicandosi più volte.
“Se io e Matt stiamo insieme?” gli venne incontro Zack, facendolo arrossire.
“Si…”
“Assolutamente no!” disse Zack scoppiando a ridere “è il mio migliore amico e basta, ma tu non farci caso noi salutiamo sempre così!”
“Ah ok” disse indifferentemente Brian, anche se dentro la sua testa sentiva i cori che cantavano l’alleluja.
Senza che Brian se ne accorgesse erano arrivati davanti casa sua.
“Allora ci vediamo domani a scuola, ti giuro che domani non salteremo lezione!”
“Non mi è dispiaciuto così tanto!”
Zack scoppiò a ridere, illuminando gli occhi verdi alla luce del sole che stava tramontando, facendo imbambolare Brian che non poteva fare a meno di fissarli incantato.
Senza che il suo corpo si mettesse d’accordo con la sua mente, Brian prese Zack per lo scollo della maglia e lo baciò attirandolo a se.
Fu un istante e poi lo lasciò subito, troppo scioccato per capire cosa aveva appena fatto. Anche Zack sembrava leggermente sotto stato di shock.
“Bene allora a domani ciao Zack” disse tutto d’un fiato senza aspettare risposta, correndo dentro casa e chiudendosi la porta alle spalle.





Benvenuti a tutti, Josie 182 Production presenta… l’entrata in scena di Jimmy, Johnny e Matt! XD Un applauso a loro u.u Non potevo assolutamente non inserirli! :D
Perdonatemi se c’è qualche errore, ma ora è tardi e sicuramente ho il cervello sconnesso u.u
Grazie a tutti quelli che hanno letto e in particolare a quelle ragazze coraggiose e temerarie che hanno anche recensito lo scorso capitolo u.u Ovvero friem, Fluorescent, Vibeke Vengeance_Sevenfold(smettila di farti mettere in punizione!  è____è huahah :D) e Frankie Sullivan GhostVengeance. Grazie infinite! *.*

Al prossimo capitolo gentaglia! :D

Josie.
   
 
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