21/03/2011
2 recensioni02. La vita continua.
«Le sue ferite sono
guarite, Pain, le serve solo un po' di riposo.»
Era una voce femminile, lontana.
Il mio respiro era tornato normale, ma la mia testa era altrove; ero in un posto buio, con la mia vecchia divisa ninja. Cominciai a camminare senza sapere dove andare, tutto era coperto di nero.
Improvvisamente, in lontananza, una luce accecante si faceva spazio in quel posto. Accelerai fino a correre e attraversai quella luce calda. Inizialmente chiusi gli occhi, ma piano piano li riaprì.
«Questo è.. Il Paradiso?»
C'era l'eco, potevo sentire il rimbombo dei miei passi, e poi altri. Girai sul posto senza trovare nessuno e, tornando alla posizione iniziale, trovai la mia vecchia amica e compagna di team sorridermi.
«Sì, è il Paradiso!» La sua voce era come cinque mesi fa': dolce e allegra.
«Quindi io.. Sarei morta?» chiesi confusa.
«No, diciamo che c'eri vicino..» rispose seria mentre i ricordi dell'altra ricopersero la mia testa.
«Allora spiegami, cosa ci faccio qui?»
«Stanno decidendo. Decidono se puoi restare qui oppure tornare alla tua vita di sempre.»
Scossi la testa per liberare la mente e tornai a fissare Yuki.
«Ti sembra strano parlare con una tua amica morta cinque mesi fa', vero?» chiese ridendo.
Aveva ragione, tutto ciò mi sembrava un sogno, o meglio, un incubo.
«In effetti.. Un po' strana questa situazione lo è.» dissi facendo un mezzo sorriso mentre Yuki continuava a ridere.
«Sei stata un po' stupida, non dovevi smettere! Dovevi continuare, eri forte, Ai..»
Abbassai lo sguardo, triste. Era capitato tutto all'improvviso, avevo paura così lasciai stare la vita da ninja.
«Stanno bene anche senza di me, Yuki. Il team senza te e Kenichi non è il più forte del villaggio.» risposi stringendo i pugni, arrabbiata. Yuki mi posò una mano sulla spalla e mi sorrise, gentile.
«Ai, la vita continua. Tu eri il capo del gruppo, sei forte e sei nata per essere un ninja» l'oscurità cominciò a inghiottirmi mentre Yuki lasciava la presa «ora vai, torna ad essere quello che eri, fatto per me e per Kenichi.»
Aprì gli occhi di scatto, cercando di capire dove fossi. Sentivo che c'era qualcuno al mio fianco, girai la testa e incontrai degli occhi neri, dove potevo specchiarmi.
«Finalmente ti sei svegliata.»
«Chi diavolo sei tu? E Yumi? Yumi dov'è?» chiesi subito alzandomi a sedere e togliendo le coperte. Il ragazzo mi fermò per le spalle, firmandosi a pochi centimetri di distanza dal mio viso.
«Non importa chi sia io, e, la tua amica, sta' bene. Si è svegliata prima di te ed ora è a mangiare qualcosa.» rispose calmo e privo di emozioni.
L'osservai attentamente, cercando di ricordare chi fosse, poi capì. Era il ragazzo dagli occhi rossi, ora neri come la pece, e doveva chiamarsi Itachi. Quel nome non mi era nuovo, in passato era nella bocca di tutti.
Itachi. Occhi rossi. Strano mantello a nuvole rossi.
Trattenni un urlo e mi liberai dalla sua presa, dandogli una ginocchiata allo stomaco.
«Tu sei Itachi Uchiha! Come ci sono finita nel covo dell'Akatsuki?» gridai avvicinandomi al nukenin, prendendolo per il colletto della tunica. Con una semplice spinta, Itachi inverti le posizioni.
«E tu sei un ninja di Ame.»
Lo allontanai con forza, mandandolo a sbattere contro il letto «Come fai a saperlo?»
Dalla manica tirò fuori il mio vecchio copri fronte e lo fece sventolare «Era dentro la tua borsa. Devo dire che ci sapevi fare.»
Mi rialzai velocemente e mi avvicinai a Itachi, togliendogli dalle mani il copri fronte «Non sono cose che ti riguardano, Uchiha.» dissi acida.
Non disse nulla, si limitava solo a fissarmi senza mostrare emozioni.
«Questo posto non mi piace.» dissi mettendomi seduta e guardando negli occhi il moro.
«Se vuoi puoi andartene.»
«Lo farei volentieri ma, nelle mie condizioni, non andrei molto lontano.» risposi pronta.
Itachi sorrise, sedendosi alla mia sinistra.
«Lo prendo come un grazie, per averti salvato ieri.»
Feci una smorfia contrariata, che doveva essere buffa dal modo in cui ampliò il sorriso.
«Prendilo come ti pare, io ti avevo chiesto solo di salvare Yumi.»
Velocemente tornò serio e, con la stessa velocità, si alzò dal letto.
«Credi che lei avrebbe fatto lo stesso? L'amicizia e l'amore solo dei sentimenti stupidi.»
Mi alzai anch'io, arrabbiata.
«Dici una sacco di scemenze! Prima di ucciderlo, tu un amico ce l'avevi! Fino a quel momento, del bene lo provavi per lui.» risposi.
Si voltò, dall'espressione sembrava arrabbiato ma non mi importava. Non avevo paura di lui.
«Non sono affari che ti riguardano. Tu non sai cosa si prova a perdere un amico.»
Chiusi i pugni, affondando le unghie nella carne. Sapevo benissimo cosa volesse dire, perdere un amico. Non solo i più cari amici, anche la famiglia.
«Lo so' benissimo, invece!» urlai perdendo il controllo di me stessa «cinque mesi fa' ho perso i miei compagni di strada, al ritorno di una missione di livello C. Eravamo vicino al villaggio, dei ninja traditori ci hanno teso un'imboscata.»
Caddi sulle ginocchia, battendo i pugni sul pavimento. «Due di loro mi tenevamo impegnata, mentre gli altri due..» senza rendermene conto, cominciai a singhiozzare e non riuscì più a continuare. Itachi aveva capito tutto, si era piegato verso di me e mi tirò su.
«La vita continua, devi andare avanti per la tua strada» in quel momento ricordai le parole di Yuki, dovevo andare avanti.
Amavo essere un ninja, aiutare il villaggio e le persone.
Itachi mi fece sedere di nuovo sul letto, coprendomi «Mi dispiace, ora però dovresti riposare un po', Konan ha detto..»
Appena sentì la parola "risposare" allontanai di nuovo le coperte e mi alzai, decisa.
«Non c'è tempo per riposare, io devo continuare ad essere un ninja..» dissi «e tu, Itachi, mi aiuterai.»
«Perché dovrei?» chiese alzando il sopracciglio
«Sono fuori allenamento. E ti dirò di più, inizieremo oggi stesso. Dammi solo dei vestiti decenti.» risposi indicando il mantello dell'Organizzazione.
«Non ti piace?»
«Se avessi qualcosa da mettere sotto, potrebbe essere accettabile.» risposi acida.
Come risposa ricevetti un sorriso, per niente casto, e con la mano mi indicò l'enorme armadio davanti al letto.
«Konan sapeva che avresti avuto bisogno di cambiarti, cerca lì.»
Mi allontanai da lui e aprì l'armadio, frugando tra i vestiti. «Bene, ora puoi anche andartene.»
«Prima di andare, vorrei sapere il tuo nome.» disse con tono divertito. Voltai leggermente la testa verso di lui, pensando se dirgli il mio vero nome o no.
«Ai. Il mio nome è Ai.»
Sorrise ancora, stava cominciando a infastidirmi, e con un cenno della testa mi salutò, andando via.
Trovai subito qualcosa da mettere: una canottiera nera, dei pantaloncini neri più chiari e i sandali neri da ninja. Mi avvicinai al comodino, dove avevo lasciato il copri fronte, per poi andare davanti allo specchio.
Avevo ancora i segni del kunai, anche se leggeri, i capelli neri e corti erano un po' in disordine mentre gli occhi verdi erano lucidi. Sistemai i capelli facendoli tornare lisci e allacciai il copri fronte al collo, come mesi prima.
«Kenichi, Yuki.. Non vi deluderò.»
Uscì dalla porta, trovandomi davanti a un lungo corridoio pieno di porte. Arrivai dall'altra parte e girai a destra, trovando una porta. Si sentivano risate e rumore di piatti, Yumi doveva trovarsi lì. Aprì la porta e subito dopo la richiusi alla mie spalle, trovandomi gli occhi di tutti puntati.
«Ai! Ai! Ti sei ripresa!» Yumi mi era letteralmente saltata in braccio, stringendomi forte e ricambiai
«Sono contenta che stai bene.» dissi sorridendo sciogliendo l'abbraccio
«Oh Ai! Era da tempo che non ti mettevi il copri fronte.. E mi fa' piacere rivederti così!»
Mi grattai la testa, imbarazzata, mentre con lo sguardo cercavo Itachi.
«E tu sei?» chiese un ragazzo biondo con una frangetta lunga che gli copriva un occhio.
Un altro nukenin dai capelli arancioni e il volto pieno di piercing si avvicinò, girandosi poi verso gli altri
«Lei è Ai, è stata trovata insieme a Yumi l'altra sera per i motivi che già sapete» ritornò a guardarmi e sorrise appena «Io sono Pain, il capo dell'Organizzazione.»
«Io sono Tobi!» gridò uno di loro, con la maschera arancione.
«Non gridare, Tobi! Io invece sono Deidara.» si presentò il biondo di prima.
«Io sono Kakuzu.» Era l'uomo coperto dagli occhi verdi, mi ricordavo bene di lui e gli altri.
«Tu sei Hidan» dissi indicando il ragazzo dai capelli argentei accanto a Kakuzu «mentre tu sei Kisame» e indicai l'uomo-pesce, che mi sorrise «infine Itachi.»
Incontrai lo sguardo di quest'ultimo e mi persi di nuovo nei suoi occhi.
«Pronta per l'allenamento?» chiese
«Prontissima.» risposi sorridendo.
Mi portò fuori al cortile, una distesa verde non tanto grande. Il sole era già alto e picchiettava sulla pelle chiara.
«Per cominciare, qual'è il tuo elemento?» chiese il moro mentre si slacciava il mantello
«Fuoco.» risposi vaga, cercando di guardare qualcos'altro.
«Vediamo come te la cavi.» disse mentre correva per sferrare un colpo.
Buona sera (o forse buona notte? o_o) a tutti! :3
Che ve ne pare di questo capitolo? Io sono abbastanza soddisfatta,forse o_o, cosa che non accade mai.. xD
Mi sono sbrigata a finire questo capitolo entro oggi, perciò lo pubblico un po' tardi ^^''
Ora devo scappare, scusatemi tanto >.<
Se ci sono errori chiedo scusa, non ci capisco nulla con tutto questo sonno >___>
Grazie mille a tutti, sia chi recensisce sia chi segue la storia, vi ringrazio davvero <3
Un bacione.
Roxas ©
Era una voce femminile, lontana.
Il mio respiro era tornato normale, ma la mia testa era altrove; ero in un posto buio, con la mia vecchia divisa ninja. Cominciai a camminare senza sapere dove andare, tutto era coperto di nero.
Improvvisamente, in lontananza, una luce accecante si faceva spazio in quel posto. Accelerai fino a correre e attraversai quella luce calda. Inizialmente chiusi gli occhi, ma piano piano li riaprì.
«Questo è.. Il Paradiso?»
C'era l'eco, potevo sentire il rimbombo dei miei passi, e poi altri. Girai sul posto senza trovare nessuno e, tornando alla posizione iniziale, trovai la mia vecchia amica e compagna di team sorridermi.
«Sì, è il Paradiso!» La sua voce era come cinque mesi fa': dolce e allegra.
«Quindi io.. Sarei morta?» chiesi confusa.
«No, diciamo che c'eri vicino..» rispose seria mentre i ricordi dell'altra ricopersero la mia testa.
«Allora spiegami, cosa ci faccio qui?»
«Stanno decidendo. Decidono se puoi restare qui oppure tornare alla tua vita di sempre.»
Scossi la testa per liberare la mente e tornai a fissare Yuki.
«Ti sembra strano parlare con una tua amica morta cinque mesi fa', vero?» chiese ridendo.
Aveva ragione, tutto ciò mi sembrava un sogno, o meglio, un incubo.
«In effetti.. Un po' strana questa situazione lo è.» dissi facendo un mezzo sorriso mentre Yuki continuava a ridere.
«Sei stata un po' stupida, non dovevi smettere! Dovevi continuare, eri forte, Ai..»
Abbassai lo sguardo, triste. Era capitato tutto all'improvviso, avevo paura così lasciai stare la vita da ninja.
«Stanno bene anche senza di me, Yuki. Il team senza te e Kenichi non è il più forte del villaggio.» risposi stringendo i pugni, arrabbiata. Yuki mi posò una mano sulla spalla e mi sorrise, gentile.
«Ai, la vita continua. Tu eri il capo del gruppo, sei forte e sei nata per essere un ninja» l'oscurità cominciò a inghiottirmi mentre Yuki lasciava la presa «ora vai, torna ad essere quello che eri, fatto per me e per Kenichi.»
Aprì gli occhi di scatto, cercando di capire dove fossi. Sentivo che c'era qualcuno al mio fianco, girai la testa e incontrai degli occhi neri, dove potevo specchiarmi.
«Finalmente ti sei svegliata.»
«Chi diavolo sei tu? E Yumi? Yumi dov'è?» chiesi subito alzandomi a sedere e togliendo le coperte. Il ragazzo mi fermò per le spalle, firmandosi a pochi centimetri di distanza dal mio viso.
«Non importa chi sia io, e, la tua amica, sta' bene. Si è svegliata prima di te ed ora è a mangiare qualcosa.» rispose calmo e privo di emozioni.
L'osservai attentamente, cercando di ricordare chi fosse, poi capì. Era il ragazzo dagli occhi rossi, ora neri come la pece, e doveva chiamarsi Itachi. Quel nome non mi era nuovo, in passato era nella bocca di tutti.
Itachi. Occhi rossi. Strano mantello a nuvole rossi.
Trattenni un urlo e mi liberai dalla sua presa, dandogli una ginocchiata allo stomaco.
«Tu sei Itachi Uchiha! Come ci sono finita nel covo dell'Akatsuki?» gridai avvicinandomi al nukenin, prendendolo per il colletto della tunica. Con una semplice spinta, Itachi inverti le posizioni.
«E tu sei un ninja di Ame.»
Lo allontanai con forza, mandandolo a sbattere contro il letto «Come fai a saperlo?»
Dalla manica tirò fuori il mio vecchio copri fronte e lo fece sventolare «Era dentro la tua borsa. Devo dire che ci sapevi fare.»
Mi rialzai velocemente e mi avvicinai a Itachi, togliendogli dalle mani il copri fronte «Non sono cose che ti riguardano, Uchiha.» dissi acida.
Non disse nulla, si limitava solo a fissarmi senza mostrare emozioni.
«Questo posto non mi piace.» dissi mettendomi seduta e guardando negli occhi il moro.
«Se vuoi puoi andartene.»
«Lo farei volentieri ma, nelle mie condizioni, non andrei molto lontano.» risposi pronta.
Itachi sorrise, sedendosi alla mia sinistra.
«Lo prendo come un grazie, per averti salvato ieri.»
Feci una smorfia contrariata, che doveva essere buffa dal modo in cui ampliò il sorriso.
«Prendilo come ti pare, io ti avevo chiesto solo di salvare Yumi.»
Velocemente tornò serio e, con la stessa velocità, si alzò dal letto.
«Credi che lei avrebbe fatto lo stesso? L'amicizia e l'amore solo dei sentimenti stupidi.»
Mi alzai anch'io, arrabbiata.
«Dici una sacco di scemenze! Prima di ucciderlo, tu un amico ce l'avevi! Fino a quel momento, del bene lo provavi per lui.» risposi.
Si voltò, dall'espressione sembrava arrabbiato ma non mi importava. Non avevo paura di lui.
«Non sono affari che ti riguardano. Tu non sai cosa si prova a perdere un amico.»
Chiusi i pugni, affondando le unghie nella carne. Sapevo benissimo cosa volesse dire, perdere un amico. Non solo i più cari amici, anche la famiglia.
«Lo so' benissimo, invece!» urlai perdendo il controllo di me stessa «cinque mesi fa' ho perso i miei compagni di strada, al ritorno di una missione di livello C. Eravamo vicino al villaggio, dei ninja traditori ci hanno teso un'imboscata.»
Caddi sulle ginocchia, battendo i pugni sul pavimento. «Due di loro mi tenevamo impegnata, mentre gli altri due..» senza rendermene conto, cominciai a singhiozzare e non riuscì più a continuare. Itachi aveva capito tutto, si era piegato verso di me e mi tirò su.
«La vita continua, devi andare avanti per la tua strada» in quel momento ricordai le parole di Yuki, dovevo andare avanti.
Amavo essere un ninja, aiutare il villaggio e le persone.
Itachi mi fece sedere di nuovo sul letto, coprendomi «Mi dispiace, ora però dovresti riposare un po', Konan ha detto..»
Appena sentì la parola "risposare" allontanai di nuovo le coperte e mi alzai, decisa.
«Non c'è tempo per riposare, io devo continuare ad essere un ninja..» dissi «e tu, Itachi, mi aiuterai.»
«Perché dovrei?» chiese alzando il sopracciglio
«Sono fuori allenamento. E ti dirò di più, inizieremo oggi stesso. Dammi solo dei vestiti decenti.» risposi indicando il mantello dell'Organizzazione.
«Non ti piace?»
«Se avessi qualcosa da mettere sotto, potrebbe essere accettabile.» risposi acida.
Come risposa ricevetti un sorriso, per niente casto, e con la mano mi indicò l'enorme armadio davanti al letto.
«Konan sapeva che avresti avuto bisogno di cambiarti, cerca lì.»
Mi allontanai da lui e aprì l'armadio, frugando tra i vestiti. «Bene, ora puoi anche andartene.»
«Prima di andare, vorrei sapere il tuo nome.» disse con tono divertito. Voltai leggermente la testa verso di lui, pensando se dirgli il mio vero nome o no.
«Ai. Il mio nome è Ai.»
Sorrise ancora, stava cominciando a infastidirmi, e con un cenno della testa mi salutò, andando via.
Trovai subito qualcosa da mettere: una canottiera nera, dei pantaloncini neri più chiari e i sandali neri da ninja. Mi avvicinai al comodino, dove avevo lasciato il copri fronte, per poi andare davanti allo specchio.
Avevo ancora i segni del kunai, anche se leggeri, i capelli neri e corti erano un po' in disordine mentre gli occhi verdi erano lucidi. Sistemai i capelli facendoli tornare lisci e allacciai il copri fronte al collo, come mesi prima.
«Kenichi, Yuki.. Non vi deluderò.»
Uscì dalla porta, trovandomi davanti a un lungo corridoio pieno di porte. Arrivai dall'altra parte e girai a destra, trovando una porta. Si sentivano risate e rumore di piatti, Yumi doveva trovarsi lì. Aprì la porta e subito dopo la richiusi alla mie spalle, trovandomi gli occhi di tutti puntati.
«Ai! Ai! Ti sei ripresa!» Yumi mi era letteralmente saltata in braccio, stringendomi forte e ricambiai
«Sono contenta che stai bene.» dissi sorridendo sciogliendo l'abbraccio
«Oh Ai! Era da tempo che non ti mettevi il copri fronte.. E mi fa' piacere rivederti così!»
Mi grattai la testa, imbarazzata, mentre con lo sguardo cercavo Itachi.
«E tu sei?» chiese un ragazzo biondo con una frangetta lunga che gli copriva un occhio.
Un altro nukenin dai capelli arancioni e il volto pieno di piercing si avvicinò, girandosi poi verso gli altri
«Lei è Ai, è stata trovata insieme a Yumi l'altra sera per i motivi che già sapete» ritornò a guardarmi e sorrise appena «Io sono Pain, il capo dell'Organizzazione.»
«Io sono Tobi!» gridò uno di loro, con la maschera arancione.
«Non gridare, Tobi! Io invece sono Deidara.» si presentò il biondo di prima.
«Io sono Kakuzu.» Era l'uomo coperto dagli occhi verdi, mi ricordavo bene di lui e gli altri.
«Tu sei Hidan» dissi indicando il ragazzo dai capelli argentei accanto a Kakuzu «mentre tu sei Kisame» e indicai l'uomo-pesce, che mi sorrise «infine Itachi.»
Incontrai lo sguardo di quest'ultimo e mi persi di nuovo nei suoi occhi.
«Pronta per l'allenamento?» chiese
«Prontissima.» risposi sorridendo.
Mi portò fuori al cortile, una distesa verde non tanto grande. Il sole era già alto e picchiettava sulla pelle chiara.
«Per cominciare, qual'è il tuo elemento?» chiese il moro mentre si slacciava il mantello
«Fuoco.» risposi vaga, cercando di guardare qualcos'altro.
«Vediamo come te la cavi.» disse mentre correva per sferrare un colpo.
Buona sera (o forse buona notte? o_o) a tutti! :3
Che ve ne pare di questo capitolo? Io sono abbastanza soddisfatta,forse o_o, cosa che non accade mai.. xD
Mi sono sbrigata a finire questo capitolo entro oggi, perciò lo pubblico un po' tardi ^^''
Ora devo scappare, scusatemi tanto >.<
Se ci sono errori chiedo scusa, non ci capisco nulla con tutto questo sonno >___>
Grazie mille a tutti, sia chi recensisce sia chi segue la storia, vi ringrazio davvero <3
Un bacione.
Roxas ©