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Autore: Phantom of a Rose    22/03/2011    5 recensioni
Pur avendo sempre trovato i tritoni attraenti, Kurt non aveva mai realizzato che la cosa potesse valere anche per gli umani. Questo umano era di gran lunga la persona più attraente che avesse mai visto. I suoi capelli scuri e ricci erano semplicemente fantastici. Alcune ciocche cadevano sul suo viso, sul quale campeggiavano meravigliosi occhi nocciola e un gran sorriso.
Traduzione di una fanfiction americana liberamente ispirata al film di animazione Disney "La Sirenetta".
[Klaine]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Kurt Hummel
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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KISS THE BOY

2. Non Sei Quello Che Credevo

Gli occhi di Kurt bruciavano per le lacrime. Il liquido salato si mescolò con l'acqua salata attorno a lui. Kurt accarezzò la guancia della statua rotta del principe Blaine.
Opera di suo padre.
Kurt tirò su col naso. Come poteva suo padre sostenerlo nel suo essere gay ma non nel suo amare un umano? Secondo Kurt era assolutamente ipocrita.
La rabbia gli faceva ribollire il sangue e rese la decisione di andare a trovare Karofsky molto più facile di quanto non avrebbe dovuto essere, anche se le viscide anguille davano i brividi a Kurt.
Naturalmente, questo era nulla in confronto a quello che provò Kurt quanto fu finalmente nella grotta di Karofsky. I suoi tentacoli erano neri e ondeggiavano in una maniera inquietante. "Ah, Hummel, sapevo che saresti venuto." Mise il braccio attorno alle spalle di Kurt. A Kurt venne la pelle d'oca.
"Ho sentito che hai una piccola cotta per un certo giovane umano." disse Karofsky, trascinandolo al di là delle strane creature che abitavano il fondale all'entrata della grotta.
"Come lo sai?" chiese Kurt lentamente. Stava cercando di divincolarsi dalla sua presa. Naturalmente suo padre, e praticamente chiunque altro in tutto il regno, l'avevano avvertito per anni di evitare il Bullo del Mare.
"Ho i miei metodi," ghignò Karofsky. Con grande sollievo di Kurt, lo lasciò finalmente andare. "Ora, tu vuoi che questo principino si innamori di te, giusto?" chiese.
"Beh, sì," disse Kurt lentamente. "Ma è impossibile. Non sa nemmeno che esisto. Io sono quaggiù e lui..."
"Bene, la soluzione del tuo problema è semplice," disse Karofsky. "L'unico modo per avere ciò che vuoi, è diventare anche tu una creatura umana."
Kurt si congelò. "E tu... sei in grado di farlo?"
Karofsky ridacchiò. "E' quello che so fare meglio, Hummel."
Karofsky spiegò a Kurt il procedimento, ma Kurt non era ancora sicuro. Non voleva lasciare la sua casa. E poi c'era il pagamento di Karofsky...
"La mia voce?" squittì, mentre la sua mano correva alla gola. La voce di Kurt era qualcosa di cui lui faceva tesoro. Sua madre, prima che morisse, aveva sempre ammirato le sue magnifiche qualità.
"Proprio così, non potrai più parlare, cantare, niente di tutto ciò." ghignò Karofsky,
"Ma senza la mia voce come potrò farlo innamorare di me?" chiese Kurt.
"Avrai sempre la tua bellezza, il tuo bel faccino e inoltre non devi sottovalutare l'importanza del linguaggio del corpo," Karofsky rise forte.
Karofsky iniziò a raccogliere un fascio di ingradienti spaventosi, buttandoli dentro ad uno strano calderone. Ci fu un'esplosione e diversi fumi colorati. Kurt non era ancora sicuro se dovesse farlo o meno... ma voleva Blaine. Voleva che Blaine lo guardasse con amore negli occhi.
E così Kurt firmò il contratto e cantò fino a dar via la sua voce.
La sensazione che seguì fu strana. Kurt sentì come se la sua pinna venisse allungata e strappata.
E poiKurt sentì il petto in fiamme. Aria, aveva bisogno di aria.
Mercedes e Rachel apparvero improvvisamente accanto a lui, tirandolo sempre più su. Kurt era pià leggero ora, per qualche ragione. Galleggiava più facilmente. Ma il petto di Kurt, oh signore, aveva bisogno di uscire dall'acqua.
A poi un dolce sollievo. La sua testa ruppe l'acqua, il sole della prima mattina che brillava sulla sua pelle. Kurt inghiottì l'aria. Non era mai stato così bello prima.
Mercedes e Rachel lo stavano ancora trascinando, e finalmente si stavano sistemando vicino alla spiaggia. Kurt si sedette appoggiandosi ad una roccia, sospirando. Si tolse una ciocca di capelli dagli occhi, guardando in basso.
Di fronte a lui c'erano un paio di cose dall'aspetto nodoso. Com'è che si chiamavano? Ah, sì, ginocchia.
Il cuore di Kurt sobbalzò. Aveva delle ginocchia.
Kurt sollevò piano la sua gamba - la sua gamba! - destra dall'acqua. Dal ginocchio in giù c'era un lungo pezzo di carne pallida e poi un piede.. Kurt rimase un momento sovrappensiero prima di provare a muovere le dita. Kurt rimase senza fiato. Era una sensazione strana, ma era in qualche modo simile a muovere le pinne.
"Oh, no!" disse la voce di Rachel alla sua destra. Era appoggiata su una roccia e fissava le gambe di Kurt scioccata. "Che cosa dirà tuo padre, Kurt? Tu hai delle gambe! Delle gambe!" la sua voce salì di alcune ottave.
Kurt aprì la bocca, già con una smorfia sulla faccia, pronto a zittire Rachel. Certo, era sua amica, ma non doveva rovinare il suo buonumore.
Niente uscì dalla sua bocca.
Oh, giusto. Niente voce. La cosa lo intristì più di quanto pensava avrebbe fatto.
"E sei andato a dar via la tua voce al Bullo del Mare!" sbuffò Rachel. "Come hai potuto essere così stupido?"
"Vorrei poter avergli dato la tua voce," pensò Kurt cupo. Ignorò Rachel. Invece, Kurt decise che voleva testare le sue nuove gambe. Si spinse su con le braccia, ... con le sue nuove ginocchia. I muscoli delle gambe erano nuovi,ma sembravano forti. Era certo che fossero fatti della sua vecchia pinna.
Kurt si alzò in piedi tremante. Il suo cuore spiccò il volo. Stava in piedi!
E poi iniziò a cadere. Seguì un enorme splash.
Il camminare probabilmente avrebbe richiesto tempo.
Proprio in quel momento arrivò Finn. Gli ci volle qualche minuto per notare le nuove gambe di Kurt, poi Mercedes spiegò il patto che aveva stretto con il Bullo del Mare. Finn aggrottò le sopracciglia. Odiava il Bullo del Mare.
"E adesso deve fare innamorare il principe e lui deve baciarlo - in tre giorni!" disse Mercedes.
"E non può nemmeno parlare," sbuffò Rachel.
"Il nostro ragazzo può tranquillamente affascinare quel principe anche senza la sua voce," insistette Finn. "Potrebbe aver bisogno del nostro aiuto, ma vedremo come andrà. Prima abbiamo bisogno di procurargli dei vestiti."
Kurt alzò un sopracciglio. Era sempre stato interessato al modo di vestire degli umano, ma essendo un tritone, non gli serviva a molto nulla di quello che creavano.
Finn trovò una specie di grossa tela e Kurt si alzò di nuovo in piedi. Questa volta, sapeva che cosa aspettarsi. Una specie di equilibrio naturale venne in suo aiuto. Inciampò molte volte e una volta cadde, ma arrivò ad un grosso masso. Prese la tenda e se la arrotolò attorno al corpo in un modo simile ad un certo dipinto che aveva nella sua collezione. Beh, che aveva avuto.
Era poggiato su una spalla e legato al fianco con una corda che aveva trovato Rachel-
"Stai bene," disse Mercedes. Kurt sorrise e portò una mano ai capelli. Era strano che fossero quasi asciutti. Non ricordava che fosse mai accaduto.
E poi ci fu quel suono forte. Quel suono che faceva quella creatura, Max.
"Max! Vieni qui!"
"E' l'umano!" disse Rachel con tono spaventato. Era sistemata in una piccola tasca della tela.
"Dobbiamo andare!" disse Mercedes. "Buona fortuna, Kurt!" si tuffò nell'acqua, non la si vedeva più. Finnvolò via, ma Kurt lo vide fermarsi a poche dozzine di piedi di distanza.
La creatura chiamata Max arrivò correndo in vista. Kurt voleva urlare, invece di arrampicò sul masso. Max gli stava abbaiando contro, le zampe anteriori sulla roccia.
"Max, che cosa stai facendo?" rise Blaine, arrivando anche lui in vista. "Oh."
Kurt spostò gli occhi dalla creatura pelosa per posarli su Blaine. Il suo cuore si fermò. Era esattamente bello quanto prima. "Oh, adesso capisco," disse, raggiungendo Kurt.
Kurt stava cercando di aggiustare i capelli che si stavano asciugando, portando le ciocche indietro. Sorrise più che poté. Eccolo lì, Blaine, così vicino.
"Stai bene?" chiese Blaie, in piedi di fronte a Kurt. Si abbassò per accarezzare Max.
"Mi dispiace se questo stupidone ti ha spaventato. E' del tutto innocuo e..."
Kurt si bbassò mentre Blaine si alava. I loro volti erano vicini. Blaine era a bocca aperta e Kurt sorrise. Si chiese se sarebbe stato riconosciuto... però Blaine l'aveva visto solo per un momento sulla spiaggia.
"Hai un'aria... molto familiare..." disse Blaine lentamente. "Non ci siamo già incontrati?"
Kurt annuì furiosamente, il cuore che batteva veloce. Era davvero possibile che fosse in grado di finire il lavoro il primo giorno?
"Lo sapevo," sussurrò Blaine. Prese le mani di Kurt nelle sue. La pelle di Kurt formicolò al contatto. "Sei tu! Sei lui! Sei quello che stavo cercando! Come ti chiami?"
Kurt aprì la bocca, il suo nome sulle labbra... ma niente ne uscì. Per quanto cercasse di far uscire le parole, quelle si rifiutavano di farlo. La mano gli corse alla gola e le sue sopracciglia si aggrottarono.
"Che cosa c'è?" chiese Blaine. Kurt batté sulla gola. "Non puoi parlare?" Kurt scosse tristemente la testa. Blaine apparve chiaramente deluso. "Oh," disse Blaine. "Allora non sei quello che credevo..."
Kurt non voleva sprecare questa opportunità. Cercò di esprimere le parole a gesti. Blaine cercò di indovinare, ma come poteva qualcuno spiegare a qualcun altro che una volta era un tritone e ora un umano?
Nella fretta, Kurt perse l'equilibrio e iniziò a cadere dal masso. Le mani forti di Blaine presero Kurt e si poggiarono sul suo fianco. La mano di Kurt affondò nel tessuto liscio della sua maglia.
Era così giusto...
"Hai l'aria di chi ha passato un mare di guai," disse Blaine, non più deluso, ma preoccupato. "Vieni, ti aiuto io."
Blaine portò Kurt via dalla spiaggia fino al grande castello. Magari non sarebbe stato così male, pensò Kurt. Forse non aveva ancora ottenuto il bacio, ma Blaine era molto carino con lui. Forse poteva convincere il Principe. Dirgli senza parole chi fosse. Almeno pareva che il Principe lo stesse cercando, il che era confortante.
I pensieri di Blaine non erano per l'uomo inequivocabilmente attraente che stringeva tra le braccia, ma per l'uomo misterioso. Quella melodia, la stessa che sua madre gli cantava, era nei suoi sogni la notte e nelle sue orecchie durante il giorno. Il viso gli fluttuava davanti agli occhi, così simile a quello che aveva quest'uomo.
Ma la voce. Quella splendida voce... non poteva essere dell'uomo silenzioso con lui ora.
Il cuore di Blaine sprofondò. Avrebbe mai trovato quell'uomo?
Molto lontano, molte miglia sotto il mare, Karofsky guardò la coppia da una sfera di cristallo. Rise cupo.
"Kurt non avrà il principe," meditò cupamente tra sé e sé. "E poi sarà mio. Per sempre."


NOTE della TRADUTTRICE

Ma salve!
Perdonate l'enorme ritardo, ma sono stata impegnatissima e in tutto ciò ho anche una long tutta mia da aggiornare... giuro che tenterò di tradurre e postare al più presto il prossimo capitolo... intanto vi ringrazio per i vostri commenti e le vostre aggiunte a preferiti, seguite e da ricordare... siete fantastici e magnifici, vi adoro! E con me vi adorano anche la nostra simpatica pesciolina Mercedes, la nostra granchietta peperina Rachel e naturalmente i nostri amati principi Kurt e Blaine... e, udite udite, vi adora anche il nostro Bullo del Mare preferito, il nostro Dave!! xD
...Finn, dite? No, mi dispiace, Finn non riesco veramente a sopportarlo, devo far finta che non esista, ne va della mia salute mentale... u.u xD
Ok, tralasciamo il mio odio per Finn... spero che il secondo capitolo vi sia piaciuto!

Hugs&Butterfly Kisses,
DreamGirl<3
P.S.: Riguardo alla puntata 2x16 ho solo un'unica cosa da dire: I'M SO OVERCOME WITH LOVE!!<333 Ah, sì, e anche che ho adorato le canzoni originali... naturalmente la più geniale è  Only Child("...the only Berry on my family tree!!"xD)... almeno in questo episodio. La più geniale in assoluto è My Headband(c'è qualche fan Starkid tra voi?? Perfavore, ditemi che non sono l'unica cretina ad aver pensato a Ron per tutto il tempo!!xD)... sono sclerata, lo so, me ne rendo conto, perdonatemi^^
  
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