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Autore: angelroy    22/01/2006    1 recensioni
Il biondino era addormentato profondamente. –Certo Malfoy che mentre dormi sembri persino normale... niente aria altezzosa, niente spavalderia, sei solo… tu- La mora si sciolse i capelli che quella sera erano raccolti in una coda alta e lasciò i boccoli liberi di ricaderle sulle spalle. Poi tornò a guardare quei lineamenti così fini del viso del ragazzo. Era così bello, così particolare e così dannatamente Draco Malfoy.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Hai capito benissimo Malferret

“Draco… com’è andata?” Blasie gli si era avvicinato al biondo affiancandolo  mentre si dirigevano entrambi verso l’aula di pozioni.

“Draco.. allora?”

“Blay non me ne frega nulla di quello che possa decidere Silente come mia punizione. La cosa non mi tocca assolutamente. Anzi, sono contento di aver sistemato almeno in parte Potter”

Draco era molto pensieroso e irascibile, quel pizzico di “gioia” che aveva provato poco prima mentre parlava con l’amico, stesi sull’erba davanti al lago, era totalmente svanito quando aveva visto Brenda uscire dall’ufficio di Silente. Forse lo capiva solo ora… forse… non l’avrebbe mai più riavuta. Il pensiero lo fece rabbrividire mentre, entrato nell’aula grigia e tetra di pozioni, posava i suoi libri su un banco. Si sedette e si prese la testa fra le mani ignorando gli sguardi apprensivi di Piton e dell’amico che prese posto al suo fianco.  Poco dopo nell’aula arrivarono anche i grifondoro, Potter compreso. Ma perché diamine dovevano avere sempre lezione insieme?? Possibile che Silente riuscisse ad essere così sadico certe volte??

Vedendo entrare il magnifico trio, Draco riacquistò la sua posa composta e austera. Magari quei tre avrebbero addirittura potuto pensare che stesse male per aver litigato con Potter e preso una punizione… per Merlino sia mai!

La lezione iniziò e tutti si prepararono per preparare la pozione del giorno: Distillato della morte vivente.

 

 

Suonò la campana delle 12 e mezza… era ora di pranzo. Gli studenti si precipitarono fuori dal sotterraneo per raggiungere la Sala Grande e fare una meritata pausa.

“Draco. Devo parlarti. Aspettami qui.” Piton uscì dall’aula con un fruscio del mantello.

-Severus stai diventando noioso…e fin troppo prevedibile… non riuscirai a convincermi… come te lo devo spiegare??- Draco si accomodò dietro la scrivania del professore, sulla sua morbida poltrona di pelle scura.

“Eccomi.” Il suo volto appuntito e incorniciato dai lunghi capelli neri era piuttosto teso e duro. Assicurandosi che in corridoio non ci fosse nessuno, chiuse la porta dell’aula e la sigillò con un incantesimo in modo che la loro conversazione potesse essere totalmente privata.

Negli occhi del ragazzo si accese come una scintilla… forse non avrebbe dovuto subire l’ennesima paternale sul suo futuro… forse…

“Ci sono delle novità?” chiese con un fil di voce.

“Sì.”

“…” finalmente era arrivato quel giorno… finalmente si sarebbe allontanato da quella scuola dove faceva finta di essere ciò che non era… finalmente pensava che allontanandosi, avrebbe smesso di soffrire per Brenda.

“Tra due settimane”

“Cosa…?”

“Fra due settimane….”  La sua voce si interrompeva per lo sconforto…quel ragazzo non aveva idea di cosa avrebbe passato…

“Severus mi vuoi spiegare?” il biondo si era alzato dalla poltrona e fronteggiava il professore.

“Fra due settimane ci sarà l’uscita ad Hogsmede…nei paraggi della Stamberga strillante un servo del Signore Oscuro ti aspetterà e ti porterà da lui”

“L’iniziazione… fra due settimane avrà inizio…”

“No. Prima di essere marchiato, come ti era già stato detto, verrai sottoposto ad un addestramento speciale… per il ruolo che ti competerà”

“Già… me ne ero scordato”

L’uomo lo guardava con aria di rimprovero… ma non avrebbe potuto dirgli nulla per fargli cambiare idea.. aveva provato ed era stato inutile… e in ogni caso ormai era troppo tardi. Troppo tardi.

 

 

 

 

“Signorina Slyte vuole dirmi lei le caratteristiche di un Diricawl?” la professoressa Caporal, che avrebbe sostituito Hagrid nel periodo della sua assenza (era in missione per conto dell’Ordine),   guardava la ragazza persa nei suoi pensieri…

“Signorina Slyte… è tra noi oggi?”

“Eh.. sì.. scusi…”

“Bene, allora ci dica le caratteristiche di un Diricawl. Stiamo aspettando”

“Un Diricawl è un uccello grassoccio e che non sa volare, ma è molto abile nello sfuggire ai pericoli. Può apparire in uno sbuffo di piume e riapparire poi da altre parti.. come le fenici.”

“Ottimo.. 10 punti a serpeverde… ora guardate queste creature.. le ho dovute mettere in questa teca incantata perché altrimenti sarebbero potute scomparire…”

l’insegnante continuava a parlare di quegli strani animale che tra i babbani erano comuni come i dodo ma Brenda non le prestava la benché minima attenzione…

-O nonna.. sono sicura che se tu fossi sapresti consigliarmi cosa fare… i suoi occhi… quello sguardo… quel brivido… tutto di lui mi manca terribilmente. Nessuno, nemmeno Harry Potter alias salvatore del mondo, il ragazzo con cui ogni adolescente si sentirebbe al sicuro, può farmi sentire così viva solo sfiorando le mie labbra con le sue. Mi chiedo se questa guerra finirà abbastanza in fretta per permetterci di ritrovarci… ma anche se finisse… lui non rimarrebbe pur sempre un mangiamorte? Non verrebbe processato e condannato ad Azkaban come era già successo una volta ai seguaci di Voldemort? – la ragazza inorridì al pensiero che il suo amore avesse potuto rischiare di essere rinchiuso dentro una cella di quella prigione per maghi… rischiando per di più il bacio del dissennatore… no. Non poteva accadergli una cosa simile.

-Amore… Draco… io ti vorrei stare vicino.. ma come faccio? Forse ormai è troppo tardi per far tornare ad incontrarsi le nostre strade… Ricordo come fosse ieri quel maledetto giorno di San Valentino in abbiamo detto di amarci… e in cui ci siamo separati per le nostre scelte di vita… tu nero.. io grigio.. forse è troppo tardi per provare a convincerti… anche se avevo giurato a me stessa che non ci avrei provato.. perché in cuor mio ho sempre saputo che tu non ti saresti lasciato convincere…

Cosa devo fare??

Mi sento persa senza te…

Ma ormai è tardi…

Abbiamo preso le nostre decisioni… e dobbiamo seguirle.-

 

 

 

 

“Scordato?” Severus aveva alzato un sopracciglio con aria interrogativa.

“Sì.. me ne ero scordato…” rispose stizzito “ e non gliel’ ho nemmeno detto…” concluse più per sé che rivolto al professore… che in risposta lo guardava con uno sguardo  inquisitorio più del precedente.

-Le ho detto che partivo… sarei stato marchiato… ma non dell’allenamento. Non sa che mi assenterò da scuola… non sa nulla.. ma anche se sapesse??cosa cambierebbe? Tsk.. meglio così.. tanto chi la consola ce l’ha già… perché dovrei farmi dei problemi proprio adesso? Io ora mi sto incamminando verso la gloria… La gloria che mi darà il mio Signore Oscuro.-

“Draco..” l’uomo richiamò il ragazzo che gli sembrava perso nei propri pensieri.

“Severus c’è altro che devo sapere?”

“No. Ricorda solo il massimo della riservatezza”

“Ma… se io sparisco… Silente-”

“Silente non saprà nulla esattamente come me.. anzi, io sarò con lui… nemmeno i tuoi amici dovranno sapere nulla.”

“Blasie.. nemmeno?”

“No. Se mai li interrogassero devono essere puliti”

“SEV!! Non posso non dire nulla a Blasie…”

“Draco..verrebbero a sapere tutto… e non deve succedere. Nes-su-no saprà nien-te.” Quelle parole scandite con molta sicurezza risuonarono quasi come una minaccia.

Ma tanto a cosa sarebbe andato Draco?

Cosa avrebbe perso?

Nulla..

Non sarebbe cambiato assolutamente niente… anzi.. almeno così avrebbe avuto l’occasione di salutare il suo amico.

 

 

 

Quando arrivò al tavolo serpeverde per il pranzo molte persone avevano già terminato e si apprestavano a rientrare nei loro dormitori per terminare la pausa prima dell’inizio delle lezioni pomeridiane. Si sedette vicino a Blasie che stava parlando animatamente con una ragazza. Il profumo di questa lo investì e gli fece perdere un battito… conosceva sin troppo bene quell’essenza… si voltò lentamente a guardare con più attenzione la ragazza con cui Blasie parlava…

Ma come aveva fatto a non notarla prima??

La notava anche al fondo di un corridoio affollato e quel giorno non l’aveva proprio vista… era troppo perso nel pensiero di lei  da non accorgersi di averla vicino…

Era la prima volta, da quando si erano lasciati, che si trovavano così vicini…

Brenda sentendosi fissare si voltò verso il ragazzo che si era appena seduto vicino a Blasie ad un posto di distanza da lei…

Vuoto.

Il suo volto si bloccò a fissare quello diafano di lui che non accennava a voler abbassare lo sguardo…

Occhi negli occhi…

Ghiaccio e fuoco animavano quegli sguardi.

“Hei Bre, stavi dicendo?? Ma che ti è…- anche il moro si voltò in direzione di quello che guardava Brenda- ah! Draco… ce l ’hai fatta… beh.. non mangi?”

doveva ammettere che la situazione era piuttosto imbarazzante… si sentiva di troppo in mezzo a quei due…

“Scusate non volevo disturbarvi… Blay, più tardi ti devo parlare” il biondo aveva abbassato la testa e si stava alzando dal tavolo.

“Aspetta…”

Un brivido gli ghiacciò il sangue bloccandogli il cuore per quelli che sembravano momenti infiniti…

“Perché devi andare a mangiare da un’altra parte? Se volevi parlare con Blasie…  vado via io…” Anche Brenda si alzò dal tavolo, pronta ad andarsene ma con lo sguardo ancora incatenato al viso del ragazzo che tornò a guardarla senza riuscire a proferire parola.

Blasie, che era rimasto seduto ad osservare la scena, decise che era il suo turno di intervenire. “Ragazzi… se rimaneste qui entrambi? Così tu Draco - qui si era voltato verso il biondo ancora imbambolato- mangi qualcosa… eh direi che tu ne abbia proprio bisogno… e tu Brenda – ruotò di 180° per guardare in faccia la ragazza- mi finisci di raccontare… siamo tutti d’accordo no?”

Si risedette sulla panca con aria soddisfatta… dopotutto c’era il 50 per cento  di possibilità che stessero tutti e tre al tavolo come facevano tempo addietro… magari avrebbero anche parlato quei due… c’era anche il 50 per cento negativo… ovvero quei due se ne sarebbero andati entrambi lasciandolo solo.. doveva solo aspettare….

……

……

……

Draco con un movimento molto lento tornò a sedersi. Brenda accennò un lieve sorriso e si accomodò anche lei

Blasie sfoggiò una dei suoi migliori sorrisi a trecento denti e mentre augurava buon appetito a Draco tornava a parlare con Brenda.

 

 

“Davvero ha fatto lezione sui Diricawl? Bah.. non pensavo si potessero catturare….”

“Ma infatti-”

“Se li metti in una teca di cristallo non si possono spostare” precisò Draco in tono piatto

“Ecco. È quello che stavo per dire…” replicò la mora un po’ infastidita.

“Scusi.. signorina… non volevo interrompere la lezione…” la guardava con un’aria strana… la sfidava seppur con freddezza.. ma non aveva il suo solito ghigno… era semplicemente strano…

“Oh.. per questa volta eviterò di tagliarle la lingua… solamente perché apprezzo che le sue conoscenze da mangiamorte le fruttino qualcosa”

Blasie si sentì morire per le parole dell’amica… Ma perché diavolo doveva tirar fuori la storia del mangiamorte??

“La mia è cultura generale… ad un mangiamorte non serve saper catturare un piccione…”

“Cultura generale dici?? E da quand’è che tu studi…???”

“Hai già dimenticato i miei ottimi voti?”

“Ottimi?” la mora sapeva bene quanto Draco fosse permaloso riguardo alla sua rendita scolastica. Voleva essere tra i migliori…

“Sì. Ottimi” il suo ghigno era apparso sul volto diafano.

“Tsk.. accettabili se mai”

“HO DETTO OTTIMI”

“Scadenti… rispetto ai miei poi”

“Ci credo… sei un topo da biblioteca!”

“OHI!! Ha parlato il furetto platinato!” Brenda ormai rideva di gusto…

 

Blasie guardava i suoi due amici a bocca aperta… Ma che diavolo si era perso?? Sembrava di essere tornati all’inizio della scuola quando non facevano altro che battibeccarsi… no.. era impossibile.. o stava sognando o si era perso qualcosa… di certo.

 

 

“Come mi hai chiamato??”

“Hai capito benissimo Malferret!” la mora si era sporta in avanti con fare provocatorio.

Blasie era sempre più allibito e anche Draco aveva alzato un sopracciglio stupito

“Non sai con chi stai scherzando piccola impertinente…” la sua voce era scesa di tono… cercava (con scarsi risultati ndBrenda) di essere minaccioso…

“Oh.. invece sì… ed è per questo che mi permetto di parlare…” gli fece la linguaccia.

Draco non sapeva cosa dire… o meglio non gli andava di rovinare tutto azzardando qualche altra risposta…

-Mi sembra un sogno.. tutto come prima… i tuoi occhi brillano di nuovo per me…di nuovo mi prendi in giro e ci battibecchiamo come cane e gatto… ti sento mia… di nuovo. È stupendo.-

 

“Vedo che ti sei arreso.. Ah! Vinco sempre io!”

-Draco… quanto mi mancavi! Mi sembrava impossibile tornare a scherzare con te… il mio cuore batte a mille… forse ora le cose cambieranno… ne sono certa. Tutto cambierà! Tutto questo tempo perso a soffrire sembra essersi dissolto nell’attimo in cui i nostri sguardi si sono incrociati di uovo… ho i brividi se penso che… potresti essere di nuovo mio…-

 

Bene, in quella situazione, con Brenda e Draco che sembravano attirarsi come delle calamite Blasie si sentiva di troppo… lì, in mezzo… non centrava proprio nulla!!

“Ragazzi.. io vado…” sperava di rompere quell’incanto che si era ricreato tra i due…

“Dove vai Blay?”

Blasie strabuzzò gli occhi -Draco ma che te ne frega!!! Sei qui che di nuovo parli con Bre per chissà quale grazia divina e mi chiedi dove vado???-  “In sala comune… devo prendere dei libri”

“Vengo anche io.. tra poco ho lezione” Brenda si alzò e si apprestò a seguire l’amico.

-Certo che anche tu Brenda… ma cosa vieni con me?? Merlino.. ma che amici deficenti che ho!!-

“Vi seguo anche io…” Draco si accodò ai due mentre si dirigevano nei sotterranei serpeverde.

  
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