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Autore: Tinotina    23/03/2011    6 recensioni
Erano fuggiti da Godric’s Hollow per un pelo. Combattere Voldemort, continuare a cercare gli Horcrux, vagabondare, essere abbandonati da Ron. - Stava diventando troppo faticoso continuare cosi - Avete mai pensato che potesse esistere un'altra soluzione?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Memory Charm

Racconto per una storia dimenticata dal tempo

Erano fuggiti da Godric’s Hollow per un pelo.
Combattere Voldemort, continuare a cercare gli Horcrux, vagabondare, essere abbandonati da Ron.

- Stava diventando troppo faticoso continuare cosi -
Harry Potter era ancora dentro la tenda, l'unica casa che gli era rimasta, quando Hermione Granger  si rese conto di avere certi pensieri negativi che gli frullavano nella testa. Fino ad ora era sempre stata convinta di dover rimanere e combattere.
Doveva combattere; per aiutare il suo migliore amico, i suoi amici, i suoi genitori, se stessa.
Tutti coloro che ancora credevano di poter sconfiggere Colui – che – non – deve – essere – nominato si aspettavano che lei e, soprattutto, Harry portassero l’Ordine della Fenice a splendere, sconfiggendo Lord Voldemort una volta per sempre.
Ma nessuno di loro sapeva che per porre fine a tutto ciò Harry, il loro paladino, ora stava svenuto su un misero materasso al freddo, nel vano tentativo di recuperare un minimo della sua forza, ed Hermione, la coraggiosa e sempre forte Hermione, adagiata ad tronco con gli occhi chiusi e riscaldata da una coperta fatta a mano, al di fuori della tenda, pensava tranquilla ma terrorizzata al contempo.
Tranquilla perché sapeva di star in un luogo sicuro, protetto dai suoi migliori incantesimi di protezione. Ora nessuno poteva udirli o vederli.
Terrorizzata perché al di fuori di questa boccia sicura, i Mangiamorte stavano raccogliendo sempre più forze, terreni, alleati.
Il mondo si stava sgretolando.

«Herm! Dove sei? » chiese una voce da dentro la tenda.
«Qui fuori, Harry.» rispose flebile.
«Herm dov’è la mia bacchetta?»
«Harry … Harry mi dispiace tanto. Purtroppo quando … quando ho lanciato quell’incantesimo per scappare... ecco, lui è rimbalzato dappertutto colpendo la tua bacchetta … ho provato ad aggiustarla ma … sai com'è con le bacchette... »
Il ragazzo rimase impassibile alla descrizione della fine della sua bacchetta, da sempre indissolubile legame con quel mondo che a partire dagli undici anni era diventato anche il suo, di mondo.
«Non importa Hermione. Sarà stato il destino. Non farne un dramma.»
«Harry … » sospira la ragazza guardando il terreno
«Herm, davvero! Non sono arrabbiato.»
«No, no. Non è questo. Ti devo chiedere una cosa.»
«Qualunque cosa.
» rispose prontamente «Sempre che tu non  voglia fare amicizia con Bellatrix. In quel caso, beh non posso aiutarti poi molto. Sai. Non le sto molto simpatico. Possiamo dire tranquillamente che giocherebbe volentieri con la mia testa.» scherzò.
«No» rise l’amica «Non preoccuparti. Non è tra i miei più vivi desideri.»
«E allora c’è Herm?»
«Volevo … ehm... volevo parlarti … proporti una cosa, più che altro …»
«Hermione, non sei una coraggiosa Griffondoro? Avanti, sputa la pozione!»
«Harry, non hai mai pensato che potremmo restare qui ed invecchiare? Fregarcene di tutto. Degli Horcrux, di Vodemort, della magia!»
Il suo interlocutore si rabbuiò. «Herm ma cosa stai dicendo? Vuoi abbandonare tutto?»
«Non penso che dovremmo considerarlo un abbandono, Harry.»
«E come dovremmo considerarlo?»
«Riappropriamento della propria vita. In fondo, nessuno ha il diritto di mandarti a morire contro Lord Voldemort o anche solo per tentare di ucciderlo. Guardati. Guardaci! Siamo appena appena sopravvissuti, e non ancora del tutto ripresi! E abbiamo solo affrontato il suo serpente! Come pensi di riuscire a sconfiggerne il padrone?
» Il tono di Hermione sembrava urgente, preoccupante e, cosa che non aveva mai sentito nella voce dell'amica, supplichevole.
«Non devi morire per forza, Harry.» sussurrò poi «Possiamo invecchiare qui, insieme. Vivere altri 50 anni. In fondo non credi di aver rinunciato a fin troppe cose? Siamo solo dei ragazzi. Non possiamo farcela da soli.»
«Herm, ma che dici?» chiese, pieno di stupore «Noi non siamo soli. C’è l’Ordine, Ron, tutti pronti a combattere per noi.»
«Ron se ne è andato, ricordi?  E forze è meglio così. Lui ha la sua famiglia e …»
«Anche tu hai la tua famiglia. Non puoi abbandonarla.»
«Harry.» annunciò, ferma. «Loro non si ricordano nemmeno di avere una figlia. Non sentiranno la mia mancanza se decidessi di rimanere qui. Però devi volerlo anche tu.»
«Forse, forse hai ragione Herm. Ma mi sentirei un verme a vivere qui, in una gabbia, mentre fuori la gente muore.»
«Non sentirai niente se non ne avrai il ricordo.» mormorò.
«Herm tu vuoi…»
«Esattamente»
E solo dopo che Harry chiuse gli occhi in cenno di assenso, Hermione pronunciò quell’incantesimo che cambiò la loro vita.


Oblivion...
  
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