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Autore: glenn    23/03/2011    2 recensioni
Ogni sogno perso ormai da tempo mi ha condotto dove sei tu.
“Grazie, Dora. Non voglio essere compatito, comunque.”
“Oh, non ti azzardare, eh! Se ricominci, non ho paura di usare qualche incantesimo che potrebbe fare al caso mio!”
“Oooh, tremo di paura!” - sghignazzò Remus.
“Così ti voglio, Remus! Finalmente! Hai un bel sorriso, tiralo fuori più spesso,no?”
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Buonaseeera ^^ Eccomi di nuovo qui a rompere le balle con un nuovo capitolo! spero che vi piaccia e che non risulti troppo noioso, in ogni caso fatemi sapere ok?
Ne ho bisogno! Grazie in anticipo :)

Buona lettura!




Allora, che cos'ha che non va la mia musica,eh, Remus?”

Perché insisteva sempre nel chiamarla con quell'orrido nome?

La prendeva in giro, lo faceva apposta. Di sicuro era così. D'altronde, cosa poteva aspettarsi dal migliore amico di Sirius?

“ Oh, niente, niente...forse i cantanti urlano un po' troppo per i miei gusti, però..”

“ Dici? A me ispirano adrenalina,invece. Soprattutto alla mattina quando devo presentarmi in quel posto di matti.”

“ In effetti,cuginetta, non capisco perché tu continui ad andarci. Caramell non capisce niente, e probabilmente ci sono degli infiltrati,sarà come l'ultima volta. Ti ricordi, Remus? L' Imperius era diventato così di moda! Ci mancava solo che lo scrivessero anche sui vestiti!

 

Fashion Imperius: Why did you not use it yet?”

 

“ Sirius, non è il caso di fare del sarcasmo..”

Remus stava osservando l'amico parlare, e alla sua ultima affermazione aveva scosso la testa.

Ma cos'aveva in mente quel giorno in cui erano diventati amici? Segatura? Pura lana Merinos?

Tonks si mise a ridere, e sembrava non voler smettere così presto. Remus si rassegnò.

Ma perché tutte a me??

 

Eppure la sua risata era così fresca, allegra,limpida, come l'acqua di un ruscello di montagna....

 

Ok,ora basta, Remus. Datti una regolata. Non puoi metterti a pensare certe cose. Non su di lei, poi. Perchè non potrai mai avere una storia, non potrai mai amare. Non puoi, non ne hai il diritto. Sei un mostro e tale resterai, finchè la morte, tua unica speranza, non verrà a prenderti, finalmente. Anche se qui ti rimane Sirius, vorresti rivedere James e Lily, qualche volta. La morte, questo, può farlo. Può farlo per te, Remus. Può farteli rivedere.

 

Ma forse non vorranno stare con te, magari ci avranno ripensato e avranno capito che sei solo un mostro, che non meriti la loro amicizia. E forse si convincerà anche Sirius. In ogni caso, se lui avrà la fortuna di sopravvivere a questa maledettissima guerra, avrà la possibilità di farsi una famiglia, prima o poi. Tu no.

 

Questi erano i pensieri che gli si arrovellavano in testa, velocemente, senza controllo, mentre Sirius replicava,scocciato:

“ Oh insomma, Remus, non essere così pignolo. Era per sdrammatizzare un po'.”

“ Tu sdrammatizzi troppo, Sirius.”

“ Per me fa bene. Già abbiamo a che fare con questa guerra tutti i giorni, fuori da questa casa, almeno qui un po' di allegria ci vuole. E poi, è nella mia natura, dovresti saperlo. E dovresti avere anche tu un po' di questa natura. Una volta l'avevi, Remus. Se fossimo tutti come te, a quest'ora ci saremmo già impiccati per depressione cronica.”

Sirius si stava leggermente alterando. A volte non lo capiva proprio, quel lupo da strapazzo. Certo, James e Lily erano morti, e lui aveva passato 12 anni in prigione, ma non era così depresso dopo tutto quel tempo, per la miseria!

Come quando erano a scuola, Remus prendeva fin troppo sul serio i problemi. E questo non era affatto un bene.

“ Scusate tanto, se io sono condannato sin da quando ero piccolo. Non è depressione, la mia. È solo rassegnazione. Rassegnazione a una vita che non mi ma mai risparmiato niente. Ora, se volete scusarmi.”

Detto questo, l'ex professore si alzò in fretta e uscì dalla cucina, sbattendo con forza la porta. Gli altri due non fecero nemmeno in tempo ad alzarsi per fermarlo. Erano allibiti.

“ Ma che gli è preso?” Tonks era sbalordita. Non l'aveva mai visto comportarsi in quel modo.

“ Credo che sia di nuovo in una delle sue fasi da depresso odiato dal mondo, sai. Solo che stavolta è un po' più complicata la faccenda. Per lui, almeno. Per te non credo ci siano cos' tanti problemi. E dire che di solito è la donna quella complessata. Mah.”

La ragazza fissò il cugino, non poco confusa. Cosa stava blaterando?

“ Eh?”

“ Niente, lascia perdere.”

“ Sì, ma continuo a non capire! Insomma, a Hogwarts aveva voi,e anche dopo...Voglio dire, anche noi dell' Ordine, lo sappiamo tutti, del suo problema. Ha noi, anche se là fuori è considerato al pari di una bestia, ha pur sempre noi.”

Sirius sorrise. Per fortuna non tutto il marcio del sangue dei suoi era sopravvissuto.

“ Sì, questo lo sa, ma il suo vero problema è che non ha abbastanza autostima. E cervello. A volte gli viene in mente che potrebbe essere un peso, di non meritare nessuno. Pensa che, a scuola, quando io e James gli avevamo detto che sapevamo, che avevamo scoperto quello che aveva, non ha voltuo nemmeno guardarci in faccia. È rimasto lì, davanti a noi, in lacrime. Noi eravamo un po' delusi, ma perchè avremmo voluto saperlo prima, per poterlo aiutare. Dopo l'abbiamo fatto ragionare, e l'ha capito, che poteva contare su di noi.”

“ Comunque sia, non voglio lasciarlo in quello stato, Sirius. Proviamo a farlo ragionare, no?”

“ D'accordo. Vai tu, però. Poi dimmi.”

Tonks gli lanciò un'occhiataccia.

“ Perchè non vieni anche tu? É il tuo migliore amico!” Sembrava indignata.

“ Ha già sentito troppe volte la mia voce perché possa contare ancora qualcosa. Dammi retta. Se gli parli tu forse si rende meglio conto che deve piantarla di fare il depresso cronico e godersi la vita e i suoi amici. Faglielo capire, che lui ha degli AMICI. E forse non solo quelli.”

“ Che intendi dire, cuginetto?”

“ Niente di più di quello che ho detto. Dai, vai, c'è caso che abbia già rimediato la corda da Kreacher.”

Ridacchiarono per qualche secondo, poi la ragazza si alzò e uscì, dirigendosi di sopra a passo spedito. Certo che quel Black era proprio strano.

  
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