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Autore: Lyla    22/01/2006    4 recensioni
Draco è solo in infermeria. Mentre si tormenta pensando alla sua missione, riceve la visita di una persona che gli è molto vicina...
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao a tutti

Ciao a tutti! Ho scritto questa fanfiction di getto, e non ho idea di come sia venuta…è la prima che scrivo su Harry Potter, se vi va, lasciate un commento (anche negativo…mi servirebbe a migliorare!) e ditemi cosa ne pensate...grazie in anticipo! Credo che ci siano veramente poche fanfictions su questa coppia, e ho cercato di rendere al meglio i sentimenti di Draco e Pansy prendendo spunto da quella scena che nel libro è solo accennata...Bè, che dire...buona lettura! J

Ferite

 

Disteso su un letto dell’infermeria, Draco fissava il soffitto in silenzio, con aria afflitta.

L’eco delle parole di Piton rimbombava ancora nella sua testa. Non gli davano tregua.

"Può darsi che restino delle cicatrici, ma se prendi subito del dittamo…"

Sperava solo che avesse ragione.

Madama Chips si era allontanata un attimo, dopo averlo obbligato a trangugiare quella che si era rivelata la pozione in grado di evitare i possibili danni permanenti a cui aveva accennato Piton poco prima, mentre lo accompagnava fuori dal bagno…

Forse, i segni delle ferite erano già scomparsi.

Ripensò a quello che era successo.

Potter…come aveva fatto a scoprire dove si trovava?

Non aveva ancora smesso di tremare, da quando gli aveva lanciato quella maledizione…

Non aveva mai provato un dolore così forte, prima d’ora.

Non credeva che Potter, per quanto lo odiasse, potesse colpirlo con un incantesimo così potente e doloroso.

Ma il dolore più grande, la ferita che gli bruciava nel petto era provocata da ben altri motivi…

Potter l’aveva visto piangere…

L’aveva visto mentre piangeva chinato sul lavandino…e non riusciva a tollerarlo.

Potter aveva scoperto che lui era un debole.

Come se non fossero già tanti, quelli che lo pensavano da quando il Signore Oscuro gli aveva affidato la sua missione…

Era sicuro che Piton gli stesse addosso proprio per questo. Si era offerto di aiutarlo.

Non avrebbe mai, mai permesso che quel miserabile lo aiutasse.

Non gli importava minimamente il fatto che era un Mangiamorte e una spia fidata del Signore Oscuro.

La missione era stata affidata a lui e a lui soltanto.

Voleva fare tutto da solo, anche se si era rivelata una cosa più difficile del previsto.

Voleva rendere fieri i suoi genitori.

Se suo padre avesse saputo che tutti i suoi tentativi di uccidere Silente erano falliti…

Ma era questione di tempo.

Presto avrebbe trovato il modo di dimostrarsi un servitore di Voldemort all’altezza di suo padre…forse, anche di più.

Le lacrime tornarono a rigargli silenziosamente il volto, e lui non si curò di asciugarle.

Non c’era nessuno, in quel momento, che potesse vederlo in quello stato.

Quanto tempo ci sarebbe voluto, prima di vedere Silente morto ai suoi piedi e di avere salva la vita?

Ne aveva già perso troppo. E lui…lui non voleva morire.

Il pensiero che, se non si fosse sbrigato a portare a termine il suo compito, Voldemort avrebbe messo fine alla sua vita con una terribile maledizione, l’aveva sconvolto nel profondo.

Lui stesso non riusciva più a riconoscersi quando incontrava il proprio riflesso in uno specchio.

Nei suoi occhi non c’era più l’ombra dell’antica sicurezza che aveva ostentato per anni davanti a tutti…

Ed era pallido…Pallido di un pallore mortale.

"Draco…"

Il ragazzo sussultò, asciugandosi le lacrime dagli occhi, cercando di mostrarsi forte…

Come se niente fosse successo.

Guardò la figura che gli stava davanti e che lo fissava con apprensione.

Non si era accorto che era entrata…

"Pansy…non ti ho sentita arrivare…"

La voce gli tremava leggermente, anche se aveva fatto di tutto per fare in modo che suonasse fredda e sicura.

Si odiava, per questo.

Prima che potesse dire un’altra parola, la ragazza gli si gettò al collo, stringendolo fortemente a sè.

Draco rimase disorientato per un attimo.

"Oh, Draco…" stava piangendo. "Stai bene…Ho incontrato il professor Piton, è stato lui a dirmelo…ti stavo cercando, non ti vedevo in giro da ore e…mi sono preoccupata così tanto!"

Pansy si staccò da lui, guardandolo negli occhi di un azzurro ormai spento, ancora umidi di lacrime…

"Non voglio che tu mi veda così, Pansy. Lasciami solo," le disse, ostentando la sicurezza che non aveva.

"Non voglio andarmene. E sai benissimo il perchè,"

Il ragazzo la guardò negli occhi. Aveva fatto di tutto per non mostrarsi debole, per non mostrarle le sue paure e le sue lacrime…e lei adesso era lì…

"Io ti amo, Draco. Se tu fossi morto…avevo paura che saresti rimasto sfigurato, e…" cominciò Pansy, ma lui la rassicurò, rivolgendole un debole sorriso.

"E’ stato Potter. Mi ha aggredito prima che potessi farlo io, ma avrà quello che si merita. Piton gliela farà pagare, e neanche gli altri saranno da meno. Non preoccuparti," disse il ragazzo, accarezzandole un braccio.

All’improvviso, lei si scostò e assunse un’aria ferita. Non era difficile capirne il motivo.

"Draco…dimmi cosa ti succede…Perchè non vuoi confidarti con me? Perchè continui a piangere nascondendoti nei bagni, quando sai benissimo che io sono sempre pronta ad ascoltarti?"

Era incredibile come Pansy diventasse fragile quando si trovavano soli.

I suoi sentimenti per lui erano così forti che la sicurezza della ragazza svaniva di colpo, quando succedeva qualcosa di terribile a Draco.

Il giovane sorrise.

"Voglio solo che tu stia fuori da questa faccenda. E’ una cosa che riguarda me…e lui," le disse. "E poi, presto si sistemerà tutto," aggiunse, sentendosi improvvisamente più sicuro solo pronunciando quelle parole.

"Ti credo, Draco, e non ti farò più domande. Vorrei solo vederti felice come un tempo," disse la ragazza.

Si sedette sul bordo del letto, e gli strinse una mano. Era gelida. La strinse più forte, come a volergli trasmettere un pò di calore.

Draco alzò i chiari occhi grigi su di lei, e come le succedeva ogni volta che lui la guardava, Pansy si sentì trapassare da parte a parte. Le mancò il respiro.

"Bè, sei venuta a trovarmi. Mi hai già fatto sentire meglio," disse il giovane, senza mentire.

Pansy lo aveva visto piangere, e nonostante tutto non lo riteneva un debole. Era un pensiero incoraggiante.

Le loro labbra si unirono in un bacio appassionato, che tolse il respiro a entrambi.

"Sarà meglio che vada…vedi di uscire presto dall’infermeria," mormorò Pansy quando si separarono.

"Vedrai…tornerò in piedi in un baleno," disse Draco con uno strano sorriso.

Era tempo di smetterla di lagnarsi.

Doveva essere forte.

Presto avrebbe trovato il modo di uccidere Silente…ne era certo.

Dopotutto…era o non era Draco Malfoy, il figlio di uno dei più fedeli Mangiamorte dell’Oscuro Signore?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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