“Allora Nami dopo vai a fare shopping con Tsuya?” Si può dire che Ino era una di quelle mamma moderne, non frenava i figli in nessun campo, anzi, sembrava che lei stessa si comportasse ancora come una ventenne.

“Si si.”

“Bene, quanti soldi ti servono?”

“Bha, non saprei, tu dammene, caso mai poi di do quelli che rimangono(SE come noXD)”

“D'accordo, ti bastano 100 euro vero?”

“Si”

“Mammaaaa! Io devo andare a prendermi un vestito per sta sera, per la festa a casa dell'hokage...l'arrivo del Kazekage presente? e ho un urgente bisogno di un vestito nuovo! Me ne daresti 350?”

“Mihoko! Te ne ho dati 200 anche ieri!”

“Si ma quelli erano per la parrucchiera!”

“d'accordo ma assicurati di comprarti un bel vestito da far invidia alle altre ragazze!”

“Ovvio mamma!”

No, Ino non era cambiata affatto e sua figlia Mihoko, 19 anni era la sua reincarnazione sia come aspetto fisico, erano due gocce d'acqua, sia come carattere, dovevano sempre essere le migliori di tutte!

“Ma perché a lei glie ne dai di più?”

Nami, 14 anni, era la secondogenita Yhamanaka, nonostante non assomigliasse fisicamente alla madre come la sorella (infatti aveva i capelli neri come il padre, ma gli occhi azzurri come Ino) anche lei aveva nel DNA il gene essere migliori di tutti e ovviamente gli dava fastidio essere inferiore alla sorella, anche se in realtà l'ammirava e copiava in tutto quello che faceva.

“Bhè perché tu hai solo 14 anni e te ne bastano 100!”

“UFFA!”

“Alt! Fermi tutti! Sta sera c'è una festa? E siamo invitati anche noi?” Sachi, 10 anni, il piccolo della casa, capelli gialli e occhi neri, era sopraggiunto nel soggiorno dove si trovavano le donne Yhamanaka, abbastanza sconvolto.

“Si certo tesoro, perché?”

ma il giovane invece di rispondere alla madre si rivolse al padre

“Papà tu lo sapevi?”

“Si!”

“E perché nessuno me lo ha detto?”

“Bhe non lo hai chiesto” rispose Nami con strafottenza.

“Mamma!”

“Nami, modera il linguaggio con tuo fratello. Perché c'è qualcosa che non va Sachi?”

“No, solo che se non vi sentivo, lo sarei venuto a sapere questa sera!”

“Amore, bisogna sempre tenersi informati, sennò si passa per scemi. Capisci tesoro?”

“Si”

“Scemo Scemo Scemo”

“Mamma!”

“Nami smettila!”

…

“Ma alla festa sono invitati anche gli Hyuuga?” chiese paonazzo il piccolo.

“Si, è ovvio che siano invitati anche loro!”

...

“Perché c'è qualche ragazza su qui vuoi far colpo?” chiese maliziosa Mihoko.

“NO!” Si affrettò a dire Sachi, ma alle ragazze Yhamanaka non scappa mai uno scoop così succulento.

“Vediamo....Hai nominato gli Hyuuga per cui potrebbe essere Kin?” ipotizzò Nami.

“Già, però potrebbe usare Kin per arrivare alla cugina Aiko” disse pensierosa Mihoko.

“Magari gli piace Misaki Uchiha e il vostro collegamento con la famiglia Uzumaki o Hyuuga è sbagliato” dichiarò Ino con l'aria di una che se ne intente di queste cose.

Mentre le ragazze, pettegole, sparavano le più assurde ipotesi su chi avesse rubato il cuore al piccolo della casa, quest'ultimo, bordeaux per la vergogna, si diresse verso il padre.

“Papà?”

“Si?”

“C'è un bottone o una spina per spegnerle?”

“Non credo che esista e se esiste è ben nascosto perché non l'ho mai trovato.”

“E quando la mamma inizia a parlare e parlare, che ti viene il mal di testa, come fai a farla smettere?”

Il padre, che era seduto nella sua poltrona preferita e si leggeva il quotidiano, posò il giornale nel tavolino e si mise in posizione di chi deve dare delle importanti lezioni di vita.

“Sachi, quello che ti sto per dire è una regola che noi uomini ci tramandiamo da generazioni e generazioni ed è l'ora che io la dica a te.”

Il giovane Yhamanaka era tutto orecchi.

“Innanzi tutto devi assicurarti del loro stato:

1-se sono arrabbiate e stanno parlando con te, assecondale! Dagli sempre ragione, se vuoi restare vivo. In quel caso non c'è modo di svignarsela facilmente.

2- se sono allegre e ti stanno raccontando la loro giornata, non ascoltarle, diverresti matto! Ma falle credere che le ascolti sennò si arrabbiano e ritorniamo alla regola 1.

3- se ti stanno raccontando qualcosa che le ha innervosite cerca di addolcirle, magari dicendole frasi che si vogliono far sentire tipo amore lo sai come è fatta la gente, ma tu sei superiore o ben fatto amore, sei la migliore, finendo magari con un bel bacio, facendole dimenticare quello che stavano dicendo.

Ricordati! Se poi evitare di affrontarle, evita! Non ti fare scrupoli.

4- Se stanno spettegolando, lasciale spettegolare, ma se proprio vuoi farle smettere, come in questo caso, perché noi siamo i diretti interessati, trova uno scoop più bello, più intrigante! Le vedrei cambiare argomento in un batter occhio, oppure cattura la loro attenzione in qualche modo, ma quella dello scoop è la soluzione che funziona sempre.”

Il piccolo Sachi era meravigliato dalla spiegazione e dritta del padre, che avrebbe messo in atto molto presto.

“Grazie papà! So cosa fare.” così dicendo andò verso la madre e le sorelle che stavano ancora parlando di lui e iniziò:

“Sapete, ho sentito voci, ma non so se sei vero, che Nami ha baciato Ken Nara!!”

“NON È VERO!!!!! IO LO DETESTO QUEL NARA, SE POSSO LO EVITO! PREFERISCO BACIARE UN ROSPO!”

Disse furiosa la diretta interessata, ma le altre due donne non erano soddisfatte della risposta e iniziarono a fantasticare su cosa realmente fosse successo, fregandosene della povera Yhamanaka che cercava in tutti i modi di farle smettere.

“Sachi, vieni qui” lo chiamò il padre.

“Si papà? Sono stato bravo?”

“Sisi, ma dimmi, è vero che hai sentito questa voce? Che la mia Nami ha baciato quel screanzato di un Nara????”

“No papà, me lo sono inventato=)”

“Fiuff, meno male. Bravo ragazzo, vedo che hai già imparato la nobile arte dello sputtanare la gente con storie non vere! Bravo! Questo è il mio ragazzo! Infondo sei mio figlio, del grande Sai!”

Ecco la pazza famiglia più pettegola di Konoha!

Piaciuta? Spero di si!

Al prossimo capitolo

ciaoooo Nala_95