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Autore: L_Fy    23/01/2006    23 recensioni
E’ credenza comune che la migliore scuola del mondo magico sia la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. In realtà, una certa megalomania prettamente inglese ha influenzato il pensiero popolare. Per gli addetti ai lavori, per coloro, cioè, che possono valutare con cognizione di causa la preparazione degli studenti che terminano gli studi, è indubbio che la migliore scuola del mondo magico sia la scuola di magia e stregoneria di Durmstrang.
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 38 : Presi!

 

Per un agghiacciante momento, Sasha e Costanza rimasero immobili nel bel mezzo della stanza ancora abbracciati, come due amanti pietrificati. Poi, mentre il preside Karkaroff metteva piede nell’ufficio del quinto piano, sogghignando esultante, si staccarono lentamente l’uno dall’altra, sulle facce due identiche espressioni di gelida e cupa determinazione.

"Cosa vedo qui?" cinguettò Karkaroff, rabbioso e giubilante "Due teneri piccioncini beccati in piena infrazione di almeno un migliaio di regole dell’istituto. E non due piccioncini qualunque: il signor Valenskij e la signorina Malatesta, i miei studenti preferiti! Erano anni che non mi capitava una fortuna così sfacciata!"

"Ci hanno ingannati" osò ringhiare Sasha, un passo avanti a Costanza "Ci hanno mandato dei biglietti per tenderci questa trappola!"

"Davvero?" domandò Karkaroff, fingendo innocente stupore "Oh, sono certo che il corpo insegnanti sarà lieto di analizzare le vostre prove. Dove sono i vostri biglietti?"

Costanza si mise immediatamente una mano in tasca dove aveva riposto il biglietto, ma trovò solo un piccolo mucchietto di cenere. Karkaroff scoppiò in una risata deliziata.

"Ma che peccato! Bè, dopotutto il motivo per cui vi trovate qui è ininfluente. Siete in una zona proibita della scuola, a mezzanotte, soli ed in chiaro atteggiamento equivoco. Uno solo di questi fattori comporterebbe l’immediata espulsione da Durmstrang, quindi mi sento in dovere di avvisarvi che non avete molte speranze di redenzione, cari signori."

Costanza strinse le labbra livide in una smorfia disgustata e Karkaroff rise ancora più forte.

"Signorina Malatesta, quanto disappunto! Devo ammettere che agognavo questo momento da sette anni: il momento in cui l’avrei bandita per sempre dalla mia scuola. E’ proprio vero che i sogni si avverano, a volte."

Costanza sbatté più volte le ciglia, ancora annichilita: Sasha le sfiorò un braccio col proprio, in un muto segno di solidarietà.

"E che dire del prode signor Valenskij?" continuò Karkaroff, gioiosamente "Un giovane così promettente! Così attraente, così palesemente affascinante! Capitano della squadra di Quidditch, indiscusso idolo dei più giovani, figura carismatica per eccellenza…avevo già pensato di indirizzarla verso la carriera politica, se non avesse poi mostrato attitudini così pessime da farmi perdere interesse verso di lei. Peccato che, insieme all’espulsione, si porti a casa anche una denuncia da parte di una minorenne che è stata molestata…sa di chi sto parlando, vero?"

"Natasha" ringhiò Sasha con gli occhi lampeggianti di furore "Né quella pazza né lei, preside, la passerete liscia"

Karkaroff mimò di nuovo una blanda sorpresa mentre picchiettava pigramente la bacchetta magica sulle nocche della mano sinistra.

"Mi sta minacciando, signor Valenskij? E che scuse avrebbe da presentare per diffamarmi?"

Sasha e Costanza si girarono contemporaneamente verso la lunga e disordinata fila di ampolle polverose, attirandosi una nuova risata di scherno da parte di Karkaroff.

"Oh, il mio pensatoio, dite? No…in confidenza, se qualcuno dovesse venire qui a cercare qualcosa di equivoco, non troverebbe altro che i ricordi di noiosissime riunioni col personale docente."

"No…" mormorò Costanza mentre una diaccia sensazione di panico cominciava a invaderle le membra.

"E invece sì, signorina Malatesta. E poi, francamente…chi volete che ascolti i vaneggiamenti di due ragazzi espulsi perché trovati ad amoreggiare in un luogo proibito? Sembrerebbe tanto una inutile ed infantile ripicca…almeno per chiunque faccia parte del ministero di stato bulgaro, ovviamente."

"Forse il ministero bulgaro non ci ascolterà" intervenne Sasha, deciso "Ma il Wizengamot internazionale sarà felice di sapere cosa bolle in pentola, qui a Durmstrang."

"Davvero?" domandò Karkaroff con un sorriso maligno "Il Wizengamot è un ente subissato dalle richieste di mitomani e pazzi furiosi che invocano attenzione. Non vi riceverà nemmeno una volta se non avete uno straccio di prova da presentare. Nemmeno. Una. Volta."

Un lampo di genio attraversò la mente di Costanza: i draghi! Quelli erano la prova che Kakraroff avrebbe fornito ai Mangiamorte per sostenere la sua nuova versione di Durmstrang. Contemporaneamente, potevano risultare anche come prova a carico!

"Ma noi una prova ce l’abbiamo!" esclamò esultante.

Karkaroff si lasciò sfuggire un sorrisetto viscido.

"Volete dire…i vostri draghi?" domandò serenamente "Oh, quelli…sapete, i draghi sono di proprietà del governo bulgaro e verranno molto presto trasferiti nelle riserve in Romania. Dubito che chiunque avrà mai il permesso di rintracciarli, fosse anche il Wizengamot internazionale."

Sasha e Costanza ammutolirono definitivamente: una crescente sensazione di soffocamento stringeva i polmoni di Costanza che allungò una mano gelida per afferrare quella di Sasha che la strinse con forza.

"Ma ora abbiamo parlato anche troppo" decise Karkaroff, compiaciuto "Immagino che sarete così gentili da seguirmi nelle celle di detenzione dove passerete la notte, in attesa di essere accompagnati fuori dalla scuola, domattina."

"Balthus" mormorò Costanza, lottando furiosamente contro le lacrime che volevano traboccare dalle ciglia "Non possiamo lasciare solo Balhus…è ancora debole…"

Karkaroff si avvicinò ancora di un passo, gli occhi brillanti di maligna soddisfazione: Costanza poté sentire il tanfo nauseabondo del suo alito.

"Non ti devi preoccupare di lui, Malatesta" sibilò esultante "Temo che il vostro meraviglioso Pungolo Islandese non raggiungerà mai le riserve."

Le parole di Karkaroff caddero in basso, rimbalzarono contro le pareti e colpirono i due ragazzi immobili, una volta, due volte…Costanza non riusciva a respirare, affogata dalla disperazione nel vedere tutti i suoi progetti cadere ad uno ad uno, come piccoli castelli di carte in mezzo ad un vento furioso.

"Sapete, gli studenti che si diplomeranno quest’anno avranno il vincolo di non parlare di quanto si insegna a Durmstrang…un antico incantesimo che fa parte della tradizione della scuola e che ho trovato oltremodo utile, in questo frangente! Ma voi, piccioncini…voi siete espulsi ed io non posso permettere che la vostra prova, il vostro drago, sopravviva…capite, vero?"

La mano di Sasha che stringeva quella di Costanza era diventata come una morsa di acciaio: i due giovani, senza bisogno di parlare, arrivarono contemporaneamente alla stessa, identica conclusione ed entrambi fecero scivolare la bacchetta magica nella mano libera.

"Lei …vuole uccidere Balthus?" soffiò fuori Costanza, supplicando una negazione impossibile.

"Oh no, io non sono un assassino!" esclamò Karkaroff ghignando perversamente "E’ solo che i Guardiani del Bosco delle Querce Oscillanti detestano i draghi e Balthus è ancora troppo piccolo per difendersi come si deve. Sapete, quando un drago fugge dalla scuola, poco si può fare per salvarlo."

La mano di Saha su quella i Costanza si allentò e si strinse di nuovo: prendi tempo. Costanza capì il segnale anche se il cuore batteva impazzito in gola.

"Le nostre famiglie non saranno felici di sapere che i loro figli sono stati espulsi con l’inganno" disse febbrilmente mentre Sasha ruotava millimetricamente verso la porta "E qualcuno sarà disposto ad ascoltarci: esistono i giornali, preside Karkaroff!"

"Ho pensato anche a quello, mia cara" sospirò Karkaroff, così soddisfatto di sé da girar loro leggermente le spalle "Diciamo che ho un accordo con…"

Sasha strizzò la mano di Costanza: adesso! Il preside nemmeno si accorse che i due si erano mossi: fulminee, le bacchette erano puntate verso di lui mentre le voci dei due ragazzi si intrecciavano rapidissime.

"Stupeficium!"

"Ricrusempra!"

Karkaroff venne colpito da due getti gemelli di luce carminio e, prima ancora che il suo viso si atteggiasse ad una smorfia sorpresa, volò lungo la stanza andando a sbattere con forza contro agli antichi scaffali. Una pioggia di ampolle polverose gli crollò addosso mentre Costanza e Sasha scattavano verso la porta e la chiudevano con forza dietro le spalle prima ancora che Karkaroff avesse capito cos’era successo. Sasha in testa e Costanza in coda, i due si gettarono lungo il corridoio correndo a perdifiato. Nessuno dei due era ben cosciente di quello che stava facendo: i loro corpi si muovevano mossi dal puro istinto di sopravvivenza e le loro facce sconvolte esprimevano appieno la loro totale sorpresa per quello che stava succedendo. Eppure, nonostante tutto, continuarono a fuggire e travolsero un elfo domestico che stava di guardia sulla sommità della scala a chiocciola proprio mentre la voce furibonda di Karkaroff rotolava con forza giù dal quinto piano.

"PRENDETELI!"

Tutto d’un tratto, l’aria sembrò vibrare: con piccoli scoppiettii attutiti, alcuni elfi domestici si materializzarono davanti ai due ragazzi, costringendoli a puntare di nuovo le bacchette. Un elfo si aggrappò alla gonna di Costanza facendola inciampare e rotolare per terra. Sasha gli sparò un "Wingardium Leviosa!" e strappò dalle mani dell’elfo la gonna di Costanza, poi venne sfiorato da un nuovo "Stupeficium!" della ragazza che schiantò un elfo alle sue spalle, pronto a placcarlo. Spintonando e schiamazzando in qualche modo, i due raggiunsero Ispiration Point e crollarono con un gran rumore nel corridoio di Torre Centrale, ansimanti e con gli occhi sbarrati dal terrore. Bloccarono la porta con l’enorme orso impagliato, precauzione inutile in quanto gli elfi potevano smaterializzarsi e con sonori CRAC! spuntarono come funghi alle loro spalle.

"Impedimenta! Impedimenta!" strillò Costanza, bloccando gli elfi man mano che comparivano, ma erano davvero troppi: Sasha le afferrò la mano e la trascinò con forza lungo il corridoio.

"Di qua, Costanza!"

La ragazza lo seguì correndo, china sotto la pioggia di lampi degli schiantesimi degli elfi. Le gambe andavano avanti per puro istinto poiché la sua mente era ancora bloccata al momento in cui Karkaroff infilava il suo naso grifagno al quinto piano: tutto quello che succedeva intorno sembrava un sogno particolarmente colorato e spiacevole, ma assolutamente irreale. Eppure era vero, naturalmente: glielo confermava un dolore persistente e lancinante al braccio dove era rimasta ferita. Zigzagando e sparando maledizioni, si liberarono degli elfi nel dedalo dei corridoi del primo piano e si arrischiarono a guardarsi negli occhi, allucinati ed attoniti..

"Che facciamo adesso?!" gridò Costanza senza smettere di correre: uno schiantesimo le aveva strappato la manica della divisa ed i capelli si erano mezzi sciolti in un groviglio informe sulla nuca.

"Di qua!" rispose Sasha travolgendo una porta e quasi ruzzolando giù dalle scale buie.

"Lumos! Dobbiamo andare da Balthus!" strepitò Costanza mentre un elfo compariva davanti a Sasha e riusciva a disarmarlo prima che uno schiantesimo di Costanza lo sbattesse con forza contro il muro.

"Va bene! Alle stalle!" ansimò Sasha recuperando la bacchetta mentre un taglio sulla tempia cominciava a sanguinargli copiosamente.

Chissà come, correndo per i corridoi, riuscirono a trovare l’uscita di servizio: l’aria frizzante e immota della notte venne di colpo interrotta dagli scoppiettii e dalle grida concitate degli elfi inseguitori. Tanto frastuono nel bel mezzo della notte non era certo passato inosservato: progressivamente, con snervante lentezza, alcune luci si accesero nelle Torri e qualche faccia assonnata fece capolino dalle finestre.

"Che succede?"

"Cos’è questo baccano?"

"Stiamo subendo l’invasione degli ultracorpi?"

Studenti e insegnanti si accorsero immediatamente dell’inseguimento in corso: era impossibile non notare la salva di scintille luminose degli schiantesimi che circondava e seguiva i due giovani in fuga.

"PRENDETELI, HO DETTO!" ruggì la voce di Karkaroff, così potente che non ci fu studente in tutta la scuola che non lo sentì. Nadja Iliovich, correndo verso le finestre affollatissime, per la prima volta in vita sua aveva perso il sorriso e i suoi occhi blu erano il ritratto del terrore. Quando riuscì ad arrivare davanti al vetro, vide due figure scure che zigzagavano nel prato: una di queste si voltò e sparò uno schiantesimo verso il professor Frankenberg che era uscito all’inseguimento, bardato con una improbabile vestaglia vinaccia lunga fino ai piedi. Era Costanza Malatesta.

"Merlino!" sussurrò Nadja, sconvolta "Costanza! Sasha!"

"Sono …Malatesta e Valenskij!" strillò una ragazza, talmente stupefatta che si lasciò spintonare immobile mentre la sua finestra veniva invasa dai curiosi.

"Malatesta?"

"Che succede, qualcuno me lo vuole dire?!?"

"Valenskij!! E’ proprio lui!"

"Li stanno inseguendo!"

"Costanza è ferita!"

Nadja capì tutto quando vide dove erano diretti e, soprattutto, da chi erano inseguiti. Stava per schizzare verso il dormitorio per recuperare la bacchetta magica e correre in loro aiuto, quando la professoressa Bilenska, chiaramente esagitata, alzò le mani verso la massa di studenti davanti a lei e strillò "Immobilus!". Il brusio frenetico cessò di colpo: solo gli occhi di tutti si muovevano, affannosi, alla ricerca di un appiglio per smetterla di fluttuare nell’aria come inutili piume.

Costanza e Sasha, intanto, erano arrivati alle stalle: piombarono dentro scardinando la porta in corsa con un "Alohomora!" mezzo singhiozzato. I draghi, notoriamente sensibili, erano già svegli e scalpitanti, con le narici dilatale che sbuffavano fumo ed i loro "Rah!" spaventati ebbero per lo meno il potere di rallentare gli elfi domestici, intimiditi. Quasi incespicando, Sasha e Costanza aprirono la cella di Balthus che se ne stava ritto sulle zampe, gli occhi spalancati e le narici frementi di sospettoso allarme.

"Prendi le briglie!" gridò Sasha mentre, protetto da una colonna, sparava schiantesimi verso l’ingresso sempre più affollato.

"Che vuoi fare?!" gridò Costanza, ubbidendo e imbrigliando un agitatissimo Balthus.

"Tu e Balthus dovete scappare!" gridò Sasha girando appena il viso congestionato verso di lei. Costanza si interruppe e gli lanciò uno sguardo orripilato.

"No!" urlò con forza, indietreggiando di un passo "Non se ne parla nemmeno!"

Sasha riuscì a far crollare il fienile sopra la stalla e l’aria si riempì di centinaia di dorati fili di fieno. Il giovane si girò verso Costanza e lei vide nei suoi occhi una determinazione così cupa e selvaggia che ammutolì, angosciata. Sasha aprì la bocca per parlare, ma i draghi alle sue spalle iniziarono a starnutire, irritati dalle polveri del fieno; tempo qualche secondo e l’aria fu un ribollire di scintille di fuoco. Mentre i draghi si agitavano fra le fiamme ed i primi "Aguamenti!" rimbombavano dal di fuori della stalla, Sasha e Costanza agitarono le bacchette, aprendo con forza tutte le porte e liberando i draghi i quali iniziarono a sciamare rumorosamente verso le uscite.

"Seguimi!" strillò Sasha. Agguantò le briglie di Balthus e si ficcò in mezzo al pandemonio creato dai draghi, sibilando a destra e a manca l’incantesimo "Freddafiamma!" per ripararsi dal fuoco che ormai impazzava dovunque.

Come una mandria impazzita, il gruppo di draghi uscì dalla stalla in fiamme, sputando fuoco e scalpitando. Alcuni draghi presero il volo, tra cui Bergil che strillava delirante mentre disegnava lenti cerchi sulla Torre dei Lupi; altri, come per esempio Fifì, corsero verso il Bosco delle Querce Oscillanti, non prima di aver abbrustolito qualche elfo con i loro rabbiosi sputi infuocati. Nascosti da un paio di voluminosi draghi, correndo tra le fiamme altissime e roventi, Sasha, Costanza e Balthus riuscirono ad infilarsi non visti nella foresta. Dopo qualche centinaio di metri tra la fitta vegetazione, i tre crollarono a terra, ansimando, tremando e sputacchiando. Costanza aveva il viso completamente nero di fuliggine e gli occhi che lacrimavano copiosamente; Sasha aveva la parte destra del viso completamente imbrattata di sangue uscito dalla ferita sulla tempia e una brutta bruciatura lungo il braccio destro. L’unico incolume era Balthus che continuava a guardarsi intorno disorientato, mormorando alcuni "Rah?" accorati e agitando la lunga coda, spaventatissimo. Sasha non perse tempo a riprendere fiato: si sollevò subito in piedi e caracollò verso il drago, mormorando qualche confusa parola per tranquillizzarlo.

"Costanza, non abbiamo tempo" disse poi con la voce arrochita dal fumo e dal troppo gridare porgendo impaziente una mano alla ragazza accasciata a terra. Costanza rimase immobile a guardarsi le mani tremanti, incapace di capacitarsi dell’accaduto.

"Costanza" la chiamò Sasha, con urgenza e supplica e finalmente la ragazza si girò verso di lui uno sguardo vacuo.

"Cosa…?" mormorò, ma Sasha la afferrò per il braccio e la costrinse ad alzarsi in piedi, rudemente.

"Non abbiamo tempo" farneticò con voce rotta "Sali su Balthus e scappa via."

Costanza si guardò intorno spaesata.

"Non ce la farà a reggermi" mormorò infine, confusa "E’ ancora troppo debole…"

"Ce la farà" dichiarò Sasha mentre alcune voci concitate si avvicinavano pericolosamente, provenienti dalla scuola "Presto, sali!"

"Non posso!" proruppe Costanza, liberando il braccio dalla morsa di Sasha.

"Non dire sciocchezze" ribatté con urgenza il giovane "Tu sei più leggera di me. Sali su Balthus, presto!"

"Non posso lasciarti qui!" strillò Costanza, afferrandogli il bavero bruciacchiato della giacca mentre grosse lacrime trasparenti le rotolavano sul viso congestionato "Non…non posso…"

"Costanza" mormorò Sasha posando le mani su quelle tremanti e ghiacciate di Costanza "Karkaroff non avrà il coraggio di farmi del male e se tu riuscirai a trovare qualcuno del Wizengamot disposto ad ascoltarti ne usciremo entrambi."

"Ma io…" singhiozzò Costanza, ma Sasha no la lasciò finire.

"Ti prego" le sussurrò, accorato "Non mollare proprio adesso. Sei la persona più coraggiosa e testarda che io conosca: ho fiducia in te e so che non mi lascerai qui a marcire con Karkaroff. Ti prego, sali."

Costanza lo guardò negli occhi per un lungo momento, frugando dentro di lui per trovare le risposte alle sue mille domande. Le trovò, in fondo, nella sua tranquilla certezza e in una sconfinata fiducia che le scese dentro come un balsamo lenitivo.

"Va bene" disse, incerta "Va bene."

Sasha la strinse forte a sé fino a farle male: poi, incalzato da rumori sempre più vicini, la spinse con dolce urgenza verso Balthus che tremava e fremeva vicino a loro.

"Dirigiti a nord ovest" ordinò Sasha mentre Costanza saliva a cavalcioni di Balthus che si agitò, disturbato dal suo peso "Se riesci, arriva fino in Inghilterra e cerca Albus Silente. Sono certo che lui ti ascolterà."

"Sì." annuì Costanza, stringendo con foga le briglie tra le mani. Si guadarono di nuovo ed entrambi sentirono il peso di tutto quello che volevano dirsi e che non potevano, schiacciati e dilaniati da qualcosa che, in entrambi i sensi, era più grande di loro. Alcuni arbusti alla loro destra presero a agitarsi, vicinissimi.

"Vai." ordinò in un soffio Sasha, facendo scivolare un’ultima carezza lungo la sua coscia e allontanandosi di un passo.

Costanza aprì la bocca per parlare, ma in quel momento un elfo domestico spuntò dalla vegetazione e squittì a voce altissima: "Sono qui!! Presto, li ho trovati!"

Sasha si girò verso di lui e sparò uno schiantesimo nella sua direzione: Balthus, spaventato, scalpitò e Costanza dovette aggrapparsi al suo lungo collo per non essere disarcionata.

Intorno a loro la vegetazione cominciò a fremere, annunciando l’arrivo di parecchi ospiti indesiderati.

"BALTHUS, VAI!" ruggì Sasha impugnando la bacchetta e il drago ubbidì: corse goffamente sulle zampe posteriori, spiegando le grandi ali membranose con Costanza sempre aggrappata al suo collo: fece un balzo, poi un altro e cercò di spiccare il volo, ma proprio in quel momento, dal nulla spuntò la figura alta e minacciosa di Kakaroff davanti a lui.

"Crucio!" urlò il preside furibondo e un potente fiotto di luce verde colpì il drago, che scartò con un doloroso sibilo di terrore. Costanza venne bruscamente disarcionata ed atterrò sul tappeto erboso, rotolando proprio verso Karkaroff. Quando le fu a tiro, il preside le puntò la bacchetta contro e rinnovò la sua maledizione: "CRUCIO!"

Un dolore immenso colpì ogni singola fibra del corpo di Costanza che si inarcò fin quasi a spezzarsi, stesa per terra: un grido rauco le uscì dalla gola contratta, ogni pensiero razionale spazzato via dal terribile dolore che l’aveva invasa di colpo.

"Costanza!" ruggì Sasha accorrendo verso di lei, ma fu bruscamente scaraventato lontano da uno schiantesimo. Karkaroff si avvicinò a Costanza, raggomitolata a terra, con due lunghe falcate furibonde: sembrava talmente arrabbiato da poter fare qualsiasi cosa.

"Credevi davvero di poter scappare, maledetta ficcanaso?" gridò il preside con voce piena d’odio "Crucio!"

Una nuova ondata di violento dolore strizzò fuori l’anima di Costanza che non ebbe nemmeno la forza di urlare.

"COSTANZA!" gridò Sasha, colpito da uno schiantesimo sulla schiena e rotolò carponi. In mezzo a quella baraonda, Balthus sembrava non raccapezzarsi: si guardava intorno spaventato, indietreggiando ed emettendo qualche flebile "rah…" di supplica. Ma, quando vide Karkaroff che per la terza volta lanciava una maledizione Cruciatus a Costanza, ormai inerme, cambiò di colpo atteggiamento: gli occhi gialli fiammeggiarono, le narici fumarono pericolosamente e il lungo collo si erse per tutta la sua altezza. Alcuni elfi, vedendolo così grosso e furibondo, si tuffarono spaventati in mezzo alla vegetazione. Balthus spiegò le ali: mentre Karkaroff puntava la bacchetta verso Costanza, uscì in un potentissimo "RRRRRAHHHH!!" seguito dal più spettacolare spruzzo di fuoco che avesse mai prodotto. Il preside fu avvolto da una rovente nube infuocata ed iniziò ad urlare di rabbia e di dolore. Sasha gattonò febbrilmente verso Costanza che giaceva a faccia in giù sull’erba. La rivoltò chiamandola per nome, le mani che tremavano fortissimo. Quasi svenne di sollievo quando vide, in mezzo alla faccia sporca ma pallida come gesso due occhi ancora vividi e presenti.

"Presto, dobbiamo scappare…alzati Costanza…"

Cercò di sollevare la giovane, che rimaneva stesa mollemente sul terreno, gli occhi spalancati puntati verso il cielo. Karkaroff si agitava ancora febbrilmente, avvolto dalle fiamme: Balthus si stava avvicinando ai suoi padroni, zampettando incerto sulle zampe uncinate.

"Presto, Costanza!" mormorò angosciato Sasha, ma le mani di Costanza si arrampicarono faticosamente lungo la sua manica e gli accarezzarono la guancia contratta.

"Tu…" esalò, con un soffio di voce.

Sasha scosse il capo deciso, strattonandole un braccio.

"Non dire stupidaggini!" gridò spaventato "Alzati, Costanza, alzati!"

Sempre stesa a terra, Costanza scosse piano il capo: due lacrime argentee rotolarono lungo le sue tempie mentre lo sguardo diventava duro ed adamantino.

"Io…non…riesco…tu…Balthus…" le parole uscivano dolorosamente dal petto, accompagnate da un preoccupante sibilo nella gola. Costanza fissò lo sguardo supplice su Sasha, determinata. "Tu…torni…" mormorò, e non era una domanda, ma una incrollabile convinzione.

Sahsa si guardò intorno: Bathus si agitava, gli elfi si avvicinavano di nuovo, minacciosi, Karkaroff aveva quasi finito di spegnere le fiamme ed il suo sguardo era più furibondo che mai.

"Costanza, non posso" mormorò con voce rotta, stringendole la mano così forte che Costanza gemette.

"Tu….torni…prometti…"

Karkaroff, fumante e bruciacchiato, si girò verso di loro.

"VOI!" tuonò, inferocito puntando la bacchetta. Balthus si frappose fra lui ed i suoi padroni, vomitando un nuovo getto di fuoco, ma questa volta Kakraroff era pronto: con un Incantesimo Scudo deviò le fiamme che incendiarono una delle querce secolari la quale iniziò a fremere e ad agitarsi con raccapriccianti scricchiolii.

"Sasha…Vai!" supplicò Costanza mettendo in quelle faticose parole tutto il suo cuore. Sasha si decise: si alzò in piedi con la bacchetta stretta nel pugno e la bocca pressata in una smorfia dolorosa, balzò sul dorso di Balthus che sbatacchiò le ali, sorpreso e si aggrappò al suo collo.

"Tornerò a prenderti!" gridò con un tale tono di comando nella voce che Costanza non venne nemmeno sfiorata dal dubbio: annuì, sempre distesa per terra in una posa innaturale, mentre Balthus prendeva la rincorsa e, dopo quattro lunghi passi faticosi, spiccava il volo. Il Bosco bruciava: le urla si alzavano, gli strepiti di Karkaroff si alzavano terribili verso l’alto e l’ombra del drago beccheggiò insicura sopra le fronde.

"Lo giuro!" gridò una voce sopra di tutto, potente e inevitabile come lo scorrere del tempo. Costanza sbatté gli occhi, sfinita, le lacrime che le bagnavano copiose le tempie.

"TORNA INDIETROOOO!" ululò Kakaroff con voce spaventosa, ma il drago prese sicurezza e si alzò in volo, stagliandosi con chiarezza contro la luna brillante nel cielo nero, ormai irraggiungibile. Il cuore di Costanza volò fino là insieme ad una preghiera. Poi, tutto si fece confuso e ovattato: le palpebre divennero pesanti, il sapore metallico del sangue in bocca divenne nauseante e Costanza si lasciò cadere all’indietro, sprofondando in un buio pozzo di tenebra. L’ultima immagine che vide fu l’ombra minacciosa di Karkaroff che copriva il volo del drago, in lontananza.

 

NOTE DELL’AUTRICE:

Prevedo (tipo Madame Madescu) aggiornamenti lentissimi, per un po’ (al lavoro è un delirio). Se riesco, mercoledì posto il capitolo nuovo, ma lo devo ancora scrivere e anche se nella mia testa c’è tutto, manca il tempo per "mettere a verbale". Abiate pazienza, miei cari!! Vi amo tutti.

 

Diandraflu: Ho letto la recensione su The Runners (graaazie!!!!!!!!) ma ti rispondo qui perché per un po’, finchè non finisce la storia di Sasha e Costanza, sarò da queste parti. Bè, grazie per le tue bellissime parole: ritornerò ad aggiornare The Runners al più presto, appena finita questa storia (ma manca taaanto la Tau centauri!!) Grazie ancora di tutto, bacioni!!

Maura85: Tesssorooo!! O dovrei dire, mon tresor, mon petit chou, ma mie! Che hai fatto di bello en france? Ti sei spupazzat qualche fransè? Ponso che sarà stat una belle experians…(parlo come Fleur, non sono diventata improvvisamente dislessica, tranquilla!). Sashino ha fatto un sorriso tirato (Che cxxxo di nome mi ha datooooo! Nd Sasha) però ricambia il bacio (e noi ce la siamo spassata un po’ con la sua faccia schifata…uaz uaz, grazie mille per lo spasso!!!). Spero di risentirti presto, ma belle. Un bisou!!

Moaning Myrtle: Bentornata in questi infausti lidi! Come vedi, qui andiamo avanti a suon di botte da orbi, altro che micio micio bau bau. Ti piace l’evolversi della situazione? Spero tanto di sì!!! A presto, pero, fatti sentire ancora!!

Green Apple: Malata? Sei stata malata? Vade retro!! Sono due giorni che ho un raffreddore micidiale, non voglio altri batteri in giro che potrebbero danneggiare la mia già precaria salute! Ripensandoci, però…qui al lavoro mi aspetta una settimana di fuoco…e se mi dessi malata?? Ok, mandami via mail qualche bacillo, vedrò di farli proliferare! A Nadja darei un premio Pulitzer (che non so che diavolo sia, ma suona bene e dalla sua espressione rarefatta nemmeno Nadja sa cos’è, quindi…tutto ok!). Per l’orco che anzitempo fa…quelle cose che hai detto (moan, non ho capito niente!) vedi tu cosa si può fare: efferato omicidio? Pensaci, pensaci…baci baci e grazie di tutto!!

Delfinocurioso: Ma sì, ti perdono! Come potrei fare altrimenti? Sei così cara e dolce che mi fai quasi commuovere coi tuoi commenti! Spero che le tue sudate carte non ti abbiano affogata troppo e che tu non abbia incontrato libri assassini sulla tua perigliosa strada da studentessa…un bacio, ciauz!!

Bea_chan: Grazie, grazie infinite per le tue parole: mi esaltano sempre tantissimo, tipo droga non tagliata!! Ma parliamo di noi: Grifondoro o Serpeverde o Tassorosso che sia, l’importante è essere ad Hogwarts non nei panni di Gazza, che ne dici? Detlef si è letteralmente esaltato per le tue parole d’apprezzamento. Riguardo al suo aspetto fisico, direi che trovo assonanze tra il nostro bel giocatore di Quidditch e un tale Chad Michael Murray…mai sentito? Informati e vedi se ti aggrada l’articolo (dalle foto su internet, la faccia di Detlef differisce un po’ per il sorriso prenne e l’aria un po’ svagata rispoetto al vero CMM…). Comunque, ormai te lo tieni perché non sta più nella pelle al pensiero di avere una ragazza che lo sopporti….baci bacissimi, a presto!!

Saphira: Una nuova lettrice!! Complimenti per il full immersion nella storia e per le tue parole davvero lusinghiere (son tutta’n’foco!!). Sasha e Costanza sono molto onorati del tuo giudizio positivo e sperano in una tua continuità (ormai siamo alla fine, non ti ci vuole tanto, tranquilla!). Capitoli in cui Sasha fa il cavalier servente? Di questo che hai appena letto, che te ne sembra? Spero di averti soddisfatta, bacionissimi!!

Helen Lance: Non fare la finta tonta, Helen: "quel" coltello. E’ talmente grosso che nemmeno la tua schiena lo mimetizza. Apprezzo il pensiero, ma Karkaroff deve vivere ancora, quindi metti via quell’affare e prendi il tuo Prozac, su…Ti adoro, un bacione!!

Shaka: Ma come, Sasha non è ancor arrivato? Sarà stato rattenuto da qualche fans particolarmente focosa, non so che dirti. Qui non c’è ed arrivano continuamente cartoline entusiastiche da tutta Italia. Abbi pazienza e arriverà anche lì, vedrai! Non se ne fa sfuggire una, il nostro bravo Valenskij… Una fic su Nadja? Dio ce ne scampi e ce ne liberi!! Sarebbe sicuramente una cosa NC17, conoscendo gli appetiti della baronessa. Magari, in un momento particolarmente ispirato, forse…ci penserò! Prima, però, devo finire questa fic, ripiombare su The Runners, lasciata a metà, e poi…si vedrà. Comunque, grazie per l’idea! Bacioni!!

Syberia Malfoy: Karkaorff e Natasha…una coppia? Non ci avevo pensato: avendo più tempo per esplorare tutte le varie combinazioni dei personaggi, ci sarebbe anche potuta stare, una storiella violenta tra il preside e la studentessa respinta…e perché non Nadja con Radchenko? (VUOI SCHERZARE?!?! Nd Nadja, piuttosto furibonda). Ok, la storia dei biglietti era banale, ma è proprio dalla semplicità che ci facciamo ingannare più spesso…oltretutto, sia Sasha che Costanza non vedevano l’ora di trovare una scusa per vedersi! Ti ringrazio moltissimo per le tue auliche parole di commiato ("E poi questo capitolo finisce in modo così stronzo!!! Proverò a resistere…!") davvero esilaranti!! Così, sei una liceale, eh? Per Charlie Weasley mi sono informata in separata sede, grazie mille lo stesso! Baci baci!!

Mewsana: Gesù, quanto ho riso leggendo la tua recensione!! Prima di tutto, leggendo la parodia dell’armadietto di MiB (ci ho messo un po’ a capire cos’era, ma il film l’ho visto, giurin giurello!!). Ti rispondo con un film che è moooolto difficile da identificare…ti dico solo che è in bianco e nero, una commedia famosissima del 1959…

SCENA: in macchina, Mewsana alla guida, Elfie, di fianco, piuttosto infelice.

E: Io non sono quella che tu credi…

M (faccia molto placida e Zen): Io ti amo lo stesso.

E (molto agitata): Ma io no so scrivere davvero!

M: Non importa: scriverò io per te.

E (togliendosi la maschera e mostrando di non essere umana, ma una specie di drago bitorzoluto): Io non sono una donna…sono un drago!!

M (impassibile): Nessuno è perfetto.

Allora…capito di che si tratta? Un indizio: nel film la tua parte era sostenuta da Jack Lemmon. Ma torniamo a noi. Sasha si è spataccato dal ridere sulla tua gaffe (deficiente: lo punirò, tranquilla). Ah, le brioches!!! Credevo che te le fossi già pappate tutte, gioia, che fanno ancora lì? Dopo due giorni cadono in prescrizione e diventano tossiche, non lo sapevi? Capito anche la storia dell Mptruzzo (ma i tuoi compagni…una bella flebo di c…i loro, mai?). Tu però non devi menare la mani: le vere signorine agiscono con sferzate verbali, non con triviali manifestazioni di violenza fisica…nonna Franziska non approverebbe, sai? Ti lascio con tanti bacioni, sei una forza davvero!!

Maharet: Grazie, grazie, almeno tu non mi sgridi perché nel week end non aggiorno…ma ormai, tempo una, due settimane e tutto sarà finito. Moan, che tristessa!! Mi sono affezionata a tutti i personaggi di questa fic, ma, soprattutto, mi sono affezionata a voi ed alle vostre magnifiche recensioni. Sarà dura disintossicarsi…Ricambio i bacioni, mon tresor!!

Yeran: Miss Perfidia…a me!?!?! Mi piace. Devo dire che non sarebbe male, per una volta, fare davvero la cattiva. Io sono una tipa sempre sorridente, solare, pucciosa. Nemmeno i cani mi abbaiano per strada, tanto sono poco minacciosa, non sarebbe male per una volta essere dall’altra sponda. Mollami quell’ascia bipenne, và, che magari torna utile davvero, se ci prendo gusto….Come vedi, previsioni azzeccate: Caccaroff era in agguato e ovviamente lo sapevate che sarebbe finita così, vero? Ancora non so quanti capitoli mancano perché sto ancora scrivendo: pochi, comunque. Sob! Mi amerai lo stesso, mia divina?

Minako-chan: Grazie infinite per il sostegno nella tesi che il sesso in questa fic deve essere accennato e non esplicito: non lo volevo proprio fare il cambio di rating e benché le scene di sesso torrido possano anche piacermi, nei giusti conesti, qui proprio non ce lo vedevo. Un besito muy fuerte, mi querrrrrrida!!

Virgi: Far fuori Sasha e Costanza? Uhm…è un’idea!! Però come faccio? E poi, se lo ammazzo, come fa Sasha a venirti a trovare nel tuo pigiamino di flanella? Ovviamente, non posso uccidere Karkaroff che deve ricomparire per il Torneo Tremaghi della storia della Rowling, a meno che non tiri fuori dal mio cilindro un improbabile gemello cresciuto , che so, in Uganda…no, troppo soap opera. Davvero fai la segretaria? E che male c’è? Io, tra le altre cose, faccio anche la cameriera, e mi diverto un sacco a servire la gente perché,, ovviamente, la mia bocca non sene sta mai chiusa (incontinenza verbale cronica, sia orale che scritta….me tapina!!!). Bacioni a presto!!

Romina: Eh, bè…potevo dimenticarmi della calza galeotta? E’ stata l’inizio della perversione sessuale di Sasha, non potevo non inserirla nel contesto. C’era anche una scena che poi ho deciso di tagliare: Sasha aveva un regalo per Costanza (compleanno? Onomastico? Bo, avrei inventato qualcosa) e diceva a Costanza che i Valenskij sono soliti regalare gioielli. Chiedeva se poteva darle il suo regalo a patto che gli permettesse di metterglielo lui addosso. Costanza accettava e lui tirava fuori… una calza di seta! E lei: "Ma non avevi detto che era un gioiello?" E lui: "Ho detto che solitamente i Valenskij regalano gioielli, non che l’avrei fatto io". Poi però è rimasta nel dimenticatoio perché non sapevo in che momento inserirla. Però era carina, eh…? Tornando ai beneamati Runners…davvero non vuoi Garrie "in quel senso lì"? Il giovane uomo si è molto offeso di questa tua dichiarazione, nonostante il letargo forzato. Ha detto che te la farà pagare cara (Pat, intanto, sghignazzava come un matto dalla sua crio-bara…). Bacius a presto!!

Nisi Corvonero: Oh, mia diletta, mio cornetto alla Nutella, mio Lindor di cioccolato fondente…anche io sono a dieta, e non riesco a far altro che parlare di cibo. Sogno cosciotti di pollo che danzano sul mio schermo, mi ingozzo di fragole fino a crepare e poi scopro che le ho solo sognate e che sto sbavando sulla tastiera, mordo furiosamente il mouse sperando che almeno nelle parti interne sia commestibile…che dura la vita della donna sovrappeso!! Guarda, capisco m.me Madescu, ma se adesso avessi sottomano un bahamese di 17 anni, probabilmente gli ficcherei una mela in bocca e lo sbatterei in forno. Da cui, la risposta al tuo allucinante quesito: ma come, non lo sai?!? Zucca e carota sono due classici e naturali stimolatori d’abbronzatura e a mezzanotte non si trasformano nemmeno in cocchi dorati. Provare per credere!! Adesso illuminamo tu: che diavolo è un Bretzel? Sembra un carro armato della seconda guerra mondiale…Lele sguinzaglialo qui, invece che dietro alla mia capa, sai che sono molto curiosa di conoscerlo…Lele? Leluccio? Vieni qui da Elfie bella, che ha una mela bella rossa e succosa e il forno acceso…Lele? Andiamo, non essere timido!! Nisuccia d’oro, fammi avere dei viveri o morirò mordendo la mia Cpu!! SALVAMI!!! P.S.: Un bacione, sei sempre una forza della natura!!

Marikotter: Devo dire che i tuoi commenti su Karkaroff mi fanno sempre sbellicare: una tale innata delicatezza, dei siffatti neologismi… sei una forza, davvero! He, vuoi anche tu Sasha…lo manderò presto in tour promozionale così ognuna di voi potrà subire la sua asfissiante superbia (cocca, quella la tengo tutta per te: le fans le soffocherò con ben altre doti… Nd Sasha) (Che razza di presuntuoso…spero che una di loro riesca a farti smontare dal pero, mio caro, sei insopportabile! Nd Elfie) (Oh, grazie! Nd Sasha). Piaciuto questo capitolo? Troppo "americano" o sono ancora in character? Aspetto commenti e verdure varie tirate addosso, così ci faccio il minestrone… Baci!!

Rik Bisini: Capitolo un po’ alla Die hard, ma adoro le scene d’azione e non potevo non scriverne una (o due…vedremo più avanti a secondo dell’indice di gradimento). Ah, così non entri nel merito del tuo "affaire" con Nadja: in compenso, la tua dolce compagna non ha la tua stessa predisposizione alla discrezione, tant’è che sta spargendo lungo tutta Durmstrang il suo verbo, col risultato che ci sarebbe un pulmann di giovani studentesse che vorrebbero venire in Italia a verificare con mano la "discrezione" dei giovanotti italiani. Bravo, bravo!! Ottimo lavoro di public relation patriottiche…una volta gli uomini italiani erano molto famosi all’estero, adesso sono un po’ in calo: ti saranno grati di aver tenuto alto l’onore della tradizione! Ma torniamo a cose serie: grazie mille per la dritta sull’incantesimo in alfabeto runico (ho subito diligentemente corretto il capitolo) e anche per la mail, ma ho avuto dei problemi a risponderti (yahoo diceva che l’account non esiste. Cos’è, ti sei smaterializzato anche su internet?!?). A presto, spero, con altri tuoi preziosi suggerimenti!! Baci baci

  
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