POV
BELLA
Dopo
il chiarimento avuto con
Edward mi sono sentita sollevata. Certo abbiamo ancora molto, troppo di
cui
parlare, ma va bene così. Andrà bene anche se lui
non mi ama, andrà bene per i
miei, i nostri figli.
Lui
deve sapere. Loro devono
sapere. Non posso negar loro la possibilità di essere
felici. Non mi importa di
soffrire se dovessi vederlo sempre, non mi importa nulla. La
felicità dei miei
angeli è la mia. Se loro sono felici lo sono anche io, se
loro sono tristi lo
sono anche io.
“Piccola
cosa succede?” Mi
stringo nelle braccia forti e protettive di mio padre.
“Pensavo
papà, pensavo.” Stringe
le sue braccia intorno a me. Mi abbraccia come solo un padre potrebbe
farlo. Pensare
che neanche sarei voluta andare a vivere con lui. Lui, l’uomo
che ho
considerato un estraneo, l’uomo di cui non sapevo nulla,
l’uomo senza il quale
ora mi sentirei persa. Lui, la colonna portante della mia vita, della
mia
esistenza. Mio padre.
Io
sono adulta, sono mamma e non
riesco a fare a meno di mio padre. Anche i miei figli necessitano di un
padre,
ed io non negherò loro questa possibilità.
“Spero
che vada tutto bene.” Sa che
non mi riferisco alla battaglia.
“Andrà
tutto bene amore mio. Tutto
bene. È la scelta più giusta, per te e per
loro.”
“Non
lo faccio per me papà. Non voglio
legare a me qualcuno che non mi ama con questi sciocchi e subdoli
mezzi. Lo faccio
per loro, lo faccio perché li amo immensamente e
perché hanno il diritto di
conoscere il loro padre. Lui ha il diritto di conoscere i suoi figli.
Io non
sono nessuno per negar loro questa possibilità.”
“Amore
mio, tu sei la loro
adorata mamma. Tu sei tutto per loro, non è affatto vero che
non sei nessuno. Come
non è affatto vero che lui non ti ama…”
“Papà
per favore, non
ricominciare.”
“Amore
mio, io sono un uomo, un
marito ed un padre. Vedo come lui è geloso ogni volta che
Pierre ti si
avvicina, anche se dovrei dire ogni volta che un uomo ti si avvicina.
Sentiamo tutti
i suoi ringhi. Avvertiamo tutti la tensione e
l’elettricità che c’è tra di
voi.
Tutti vediamo i suoi sguardi adoranti rivolti a te. Sguardi carichi di
amore e
devozione. Solo un uomo pazzamente e follemente innamorato guarda
così una
donna. Lui lo è. Lui è pazzamente e follemente
innamorato di te.” Sono colpita
dalle parole di mio padre, vorrei credergli ma non posso permettere
alla
voragine che ho al posto del cuore di tornare a sanguinare. Non posso
illudermi
di nuovo. Non posso, devo essere forte.
“Forse…forse
non mi ha mai amata.”
“Non
è vero. Le mie sono state
solo bugie. Io…io ti amo dal nostro primo sguardo in quella
mensa. Io…ti ho
mentito per proteggerti. Io non esisto senza di te. Tu sei tutto per
me. Ti ho
detto delle cose orribili nella speranza che tu mi odiassi. Solo
odiandomi
saresti andata avanti e avresti ripreso la tua vita. Avresti avuto una
relazione sana e genuina, con un umano e non con un mostro come me.
Avresti avuto
al tuo fianco un corpo caldo, non avresti dovuto limitare i tuoi
movimenti. Però
egoisticamente speravo anche che tu capissi che stavo mentendo, che
stavo
raccontando solo bugie, che mentre ti parlavo, dentro di me morivo di
nuovo. Speravo
che scoprissi che il mio era solo un trucco per farmi odiare da te,
speravo che
mi dicessi di non credermi e che mi amavi follemente. Io avrei ceduto,
ti avrei
stretta tra le mie braccia e non ti avrei mai abbandonata. Invece, dopo
tutte
le volta che ho ripetuto di amarti, tu mi hai creduto facilmente.
Vedevo il
dolore nei tuoi occhi e mi maledicevo da solo. Vedevo l’odio
nei tuoi occhi e
morivo. Poi ho visto il vuoto e il gelo nei tuoi occhi e sono morto
definitivamente. Perdonami amore mio. Perdona questo stupido
innamorato. Perdonami.”
Io e mio padre fissiamo esterrefatti Edward. Le sue parole.
Come…come faccio a
credergli? Posso credergli? Devo credergli?
“Fa
la scelta giusta figlia mia,
per tutti voi.”
Voglio
credergli.
Mi
avvicino lentamente a lui, lui
che ha il capo basso, lui che non mi guarda. lui che è in
attesa di qualche mia
parola o reazione.
Questa
reazione arriva. Inaspettata
per tutti e due. Un sonoro schiaffo gli fa voltare la testa di lato.
Non dice
nulla, non alza lo sguardo. Io invece fisso la mia mano esterrefatta.
È stato
del tutto inconsapevole, o forse no. Fatto sta che ora sto
singhiozzando tra le
sue braccia. Lui inizialmente era sorpreso e non ha reagito. Ora invece
mi
stringe possessivo a se, mi stringe come se volesse fondere i nostri
corpi. Mi stringe
per non lasciarmi più andare via.
“Perdonami…amore…mio.”
Singhiozza
tra le mie braccia chiedendomi perdono ripetutamente.
Basta
parlare. Lo zittisco
poggiando le mie labbra sulle sue.
Un
bacio per niente romantico, per
niente dolce, per niente tenero.
Un
bacio disperato, un bacio
sofferto, un bacio doloroso. Mai ci siamo baciati in modo
così impetuoso. Prima
non potevamo permetterci un bacio del genere, che da fuori potrebbe
sembrare
passionale, lussurioso, ma è tutto tranne che questo.
Ci
stacchiamo ansanti. Finalmente
il suo sapore è nuovamente sulle mie labbra. Finalmente il
mio sapore è nuovamente
sulle sue labbra.
Fronte
contro fronte. Occhi negli
occhi. L’uno nelle braccia dell’altro. Un unico
respiro, un unico corpo, un’unica
anima.
“Perd…”
“Ti
amo Edward.” Tre parole. Tre
semplici parole che hanno la forza di scatenare un sorriso
più accecante del
sole sul suo volto. Ora sto girando con lui che ride di
felicità. Mi rimette
giù ricordandosi qualcosa di fondamentale.
“Non
ho mai smesso di amarti
Bella. Ti ho amata, ti amo e ti amerò per
l’eternità. Non ti libererai più di
me. Non vi libererete più di me.”
“Non
voglio sentire altro.” Ci baciamo
nuovamente, questa volta non c’è urgenza, non
c’è dolore. Questa volta c’è
solo
amore.
Ci
voltiamo quando sentiamo
qualcuno schiarirsi la gola. Tutti, tutti ci fissano con un sorrisino.
Solo un
vampiro ci fissa con odio.
“Cosa
significa questo?” Sibila
tra i denti avvicinandosi minacciosamente. Edward si posiziona davanti
a me per
farmi da scudo con il suo corpo.
“Lei
è mia. È sempre stata mia e
sempre lo sarà.” Le parole di Edward sono
infuocate. Sono intrise di verità, amore,
possessione e gelosia.
“Lei
mi ha baciato, l’altro
giorno e tu hai baciato quella sgualdrina che consideri una
parente.” A quelle
parole tre ringhi si levano contro di lui. Ma il più potente
è quello di Tanya.
Si avvicina in modo gelido e calmo a lui. Devo dire che fa un
po’ paura a
tutti. Sposto Edward e mi affianco a Tanya. Sembriamo due angeli
vendicatori. Basta
giocare con te Pierre.
“Pierre…”
Inizio in modo
sensuale. Guardo negli occhi Tanya e ci capiamo al volo.
“Sai
cosa odi una donna?” Gli
dice mentre gli gira intorno in modo sensuale.
“Essere
trattata come una
marionetta.” Continuo io, sempre sensualmente. Lui non
capisce, e ad esser
sincera anche gli altri non capiscono.
“Vedi,
abbiamo scoperto il tuo
trucco. Abbiamo scoperto il tuo potere. Far fare a qualcuno
ciò che tu vuoi, Peccato
però che Eleazar ha il dono di scoprire i poteri altrui,
anche se tu sei stato
molto bravo a nasconderlo. Peccato che il mio scudo percepisce se un
potere
vuole oltrepassarlo. Peccato che i Rumeni ci abbiamo raccontato chi sei
veramente.
Peccato che Edward mi ha spiegato che l’altro ieri il suo
corpo non rispondeva
alla sua volontà.” Si è irrigidito. Ha
capito.
“Inoltre
io non ho affatto
intenzione di mettermi in mezzo a questi due. Sono troppo romantici e
smielati
per i miei gusti, e poi si amano troppo per avere terzi
incomodi.” Continua Tanya.
“Mi
pare che tu, Bella, hai
risposto al mio bacio.” Sorrido in modo mellifluo. Devo dire
che avere rapporti
con Aro, influenza i miei modi di fare.
“È
qui che ti sbagli. Io ed
Eleazar avevamo già dei sospetti su di te e sul tuo potere.
Diciamo che sono
stata costretta a spostare un po’ lo scudo per capire
l’intensità del tuo potere
ed avere la tua fiducia.” Sorrido e lui si irrigidisce.
“Ora
Pierre, dimmi come hai fatto
a non farti scoprire.” Dice gelido Aro. Pierre in tutta
risposta ride
malignamente.
“Mio
fratello mi ha allenato
sempre ed in gran segreto. Conosco tutti i punti deboli della guardia,
conosco
tutte le tecniche di combattimento. Conosco tutto. mi ha detto di
intrufolarmi
a quella stupida festa, di entrare nelle vostre grazie. Di diventare
vostro
amico e di avere la fiducia di Isabella. Devo dire che credevo di
esserci
riuscito, non pensavo
che Isabella fosse
così perspicace. L’ho fatta ai temuti Volturi, ma
non a lei. Anche se un
pensiero su di lei ce l’avevo fatto. Sei la vampira
più bella ed affascinante
che abbia mai incontrato e fidati non ne ho incontrate poche di belle
donne.”
“Sinceramente
la tua vita da
latin lover non rientra nei nostri interessi.” Dice Eleazar.
“Cosa
vuoi da noi?” Chiedo io.
“Sai
che non ne uscirai vivo.”
Continua Jasper, lui in risposta ride.
“Io,
come mio fratello voglio
Isabella.” Ma ce l’hanno tutti con me. Un ringhio
disumano arriva alle nostre
orecchie. Mi volto verso quel ringhio. Resto di sasso. Non ho mai visto
un
vampiro, un vero vampiro, e quello che ho di fronte è
proprio un vampiro. Anche
la guardia deglutisce mentre lui gelidamente avanza. Ne resto
affascinata. Se prima
lo consideravo bellissimo, perfetto, ora è
l’incarnazione di un dio. Il dio
della guerra. Il mio dio.
“Nessuno
si avvicinerà alla mia
compagna. Tu e tuo fratello morirete solo per aver posato i vostri
luridi occhi
sul mio angelo.” Le sue parole sono lame taglienti.
“Io
e Demetri, vinceremo. Il nostro
premio sarà la favolosa Isabella. Potremo risparmiare i
marmocchi se ci tiene
tanto. Poi ci divideremo quella bambolina.” Non vediamo i
movimenti di Edward,
tanto è veloce. Lo prende per la gola.
“Non
azzardarti mai più a dire
una cosa del genere sulla mia donna. Nessuno si avvicinerà a
lei e ai suoi
figli. Io bloccherò tutti in qualsiasi modo. Tu e quel
viscido di tuo fratello
Demetri avrete vita breve. Anzi la tua sarà ancora
più breve.” Lui sorride e fissa
un punto alle mie spalle. Un rumore sordo ci fa voltare tutti. La scena
che ci
ritroviamo davanti è agghiacciante.
“Noooo,
Lizzy.” Quel bastardo sta
ordinando a mia figlia di uccidersi con un coltello. Tutti ci
avviciniamo cauti
a lei. Non dobbiamo essere avventati. La mia bambina. Mia figlia.
“Bella.”
Un sussurro da parte di
Edward.
“Si.”
Non aspettava altro. Io allargo
le braccia e mia figlia si stringe a me piangendo. Stringo anche
Nessie. Entrambe
scosse. Entrambe impaurite. Sento odore di incenso. Edward
l’ha fatto a pezzi e
Toty l’ha bruciato. Le mie bambine stanno bene. Bacio il loro
capo
ripetutamente. Loro piangono, io singhiozzo. A noi si aggiunge Toty. Il
mio
principe piange tra le mie braccia.
Un
paio di braccia tiepide
stringono tutti e quattro.
Siamo
una famiglia e presto lo
saremo senza segreti.
“Demetri
ha cambiato idea. Sta arrivando.
La battaglia sta per iniziare.” Edward rafforza la presa su
di noi.
La
fine è vicina.
Ehi
gentil donzelle buongiorno. Dovevo postare giovedì prossimo,
ma mi scocciavo a farvi aspettare tanto. Così mi sono messa
al pc ieri e
lentamente, moooolto lentamente ho iniziato a scrivere il capitolo. Mi
scocciava
farvi aspettare così tanto tempo, quando il capitolo, nei
miei appunti è
finito. Non avevo nulla da fare ieri e mi sono concentrata. Mi scuso
per gli
errori che sicuramente saranno presenti, ma non riesco a fare di
meglio. Spero che
il capitolo vi sia piaciuto, io lo vedo un po’ introspettivo,
non so come mi sia
uscito. Da come avete capito la
battaglia sta per iniziare e il tanto odiato Pierre è uscito
fuori di scena. Il
fratello di Demetri e chi l’avrebbe mai detto. Aspetto i
vostri numerosi e graditi
commenti. Il prossimo aggiornamento ci sarà
martedì. A presto un bacio Mary e
buona giornata.
Ballo in maschera:
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Mie storie concluse:
La principessa e il vampiro
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Non voltarti indietro...o forse si:
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Finalmente felici:
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Mi sono innamorato di te:
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Invito:
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Uno scontro che ti cambia la vita:
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La mia pericolosa cantante:
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Eternità:
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L’amore va oltre il tempo:
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Ritrovare lei, ritrovare loro:
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Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di S. Meyer.