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Autore: _Breath    25/03/2011    7 recensioni
[...]Io per tutta risposta invece ringhio fino quasi ad abbaiare fino a quando mia madre non pronuncia la frase che non vorrei mai sentire- che ne dici di fermarti a pranzo da noi, Scorpius?-
Questa frase è capace ci farmi svegliare da tutte le paranoie e infatti, guardando speranzosa mia madre e chiedendole in silenzio di ritirare l’invito, convoco la grande Morgana nuovamente tra noi.
Ti prego Morgana, ti prego Silente, Piton, Voldemort, Mozart, tutti i Santi e tutti i Vivi. Merlino! Fai che viene un temporale, fai che il lupo dei tre porcellini spazzi via anche la mia di casa. Ti prego, tutto, tutto affinchè Malfoy non resti qui da me.
Chiudo gli occhi intrecciando le dita giurando a tutti i sopra citati un grandissimo bacio sulla guancia quando li raggiungerò all’altro mondo, sperando che abbiano pietà di me ma invano. Maledetto Malfoy e a suo padre e sua madre che quella notte di diciassette anni fa non hanno usato un profilattico.
-Certo Signora, con moltissimo piacere mi fermerò a pranzo con voi!-[...]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Kick Ass'
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Primo ottobre.
Hogsmeade non mi è mai sembrata così bella dopo un mese di carcere chiusa in scuola.
Sono solo le nove del mattino e il mio entusiasmo sta di certo contagiando anche tutta la Sala Grande la quale è fornita solo da cadaveri viventi che fanno colazione.
Al mio fianco c’è Kate, una mia compagna di corso secchiona che mangia con un libro di Trasfigurazione davanti il naso. I grandi occhiali quadrati le scivolano sul naso adunco e storco il naso notando che a colare non  sono solo loro.
Alla mia sinistra invece c’è un sonnambulo Hugo che allunga distratto una mano verso le ciambelle per afferrarne una e morderla come se fossero la sua unica salvezza.
Tra  un boccone è l’altro lo sento farneticare qualcosa prima di animarsi di botto quando fa il suo regalo ingresso nella sala Scorpius Malfoy.
Okay, devo dire che la cosa fa leggermente senso se vista da vicino. Ho un fratello di quindici anni single, felicemente sdraiato sul tavolo di prima mattina a fare colazione come probabilmente nemmeno i cavernicoli si sognavano di fare e sembra un morto vivente, credetemi, fino a quando non entra dalla porta tanto ambita il ragazzo più popolare della scuola.
Che poi Scorpius Malfoy è un ragazzo normale, normalissimo direi: avrà sicuramente avuto  i brufoli nella sua preadolescenza , ha i capelli e un naso. Ha due occhi. Non è nemmeno sformato da chissà quale anomalia di passato e non ha cicatrici. E’ un ragazzo anonimamente anonimo, direi, e osservare tuo fratello animarsi al suo passaggio come fanno anche tutte le altre centinaia di ragazzine in calore è veramente vergognoso.
Non oso immaginare cosa altro si sia  alzato ai suoi paesi bassi.
Chiariamoci: Hugo non è gay.
Hugo ha avuto una ragazza fino a qualche settimana fa, una bella e dolcissima ragazza bionda di solo un anno più piccola di lui. Ma allora mi chiedo io, perché l’ha lasciata? E perché ora sembra disinteressato al sesso femminile ma attratto  da tutto quello che riguardi Malfoy? Mi piacerebbe credere che la sua sia solo un interesse al nuovo capo vestiario del fanatico Serpeverde eppure qualcosa mi  dice che sotto ci sia qualcos’altro.
Allungo una mano verso il piatto delle ciambelle e ne addento anche io una leggermente più pensierosa.
Riesco a percepire i sospiri eccitati di qualche ragazzina che sta avendo un orgasmo visivo solamente osservando Scorpius o anche il modo lascivo in cui leccano il bordo del bicchiere nel tentativo di sembrare seducenti agli occhi del giovane ragazzo.
Fanno ridere però perché non si accorgono nemmeno che, senza volere, bevendo il latte, bellissimi baffi bianchi hanno contornato le loro labbra.
Al mio fianco Kate finge di continuare a leggere ma io, occhio esperto e direi anche annoiato, mi accorgo di come il suo volto si imporpori leggermente quando Scorpius le passa accanto.
Dio, penso scandalizzata, allora anche lei ha una crisi di ormoni in subbuglio di tanto in tanto!
Quando distolgo lo sguardo dal corpo di Kate mi accorgo di essere osservata e rimango sorpresa quando noto che a fissarmi è proprio il simpatico Malfoy.
Simpatico come un mal di denti, per giunta, di quelli che ti fanno passare le giornate più brutte della tua vita, che ti vanno venire la voglia di prendere una lametta e andare  fuori dal balcone e urlare” sono il re del mondo” per poi sventolarla come gli accendini al concerto di qualche famoso cantante Babbano. Mamma mi ha detto una volta che è molto divertente anche se io non ho mai provato.
Scuoto la testa notando che Malfoy sta ancora guardando me. Non mi guarda con sguardo perso e vacuo come quello di Hugo quando gli si chiede come si chiama subito dopo che è uscito da una seduta con il suo amico water, non come quelli di Al dopo aver capito che suo fratello maggiore è riuscito a diplomarsi ma come quelli di un ragazzo cosciente della cosa in cui sta credendo.
E lui non so cosa diamine stia pensando prima di vederlo sorridere e salutarmi con un cenno della testa come se io e lui fossimo amici.
Come se ci fossimo mai solamente rivolti la parola da persone normali e non da acerrimi nemici, per giunta.
 
 
 
L’aria fresca che mi invade le narici  quando finalmente arriviamo a Hogsmeade mi riesce a far sorridere.
Sorrido sinceramente come se mi avessero appena detto che il mio più odiato insegnante fosse morto sotto un qualche treno in corsa.
Sorrido e mi guardo intorno.
Il sole è alto e io riesco a farmi bagnare dai suo raggi con gentilezza prima di essere affiancata dalla presenza assidua e gelida di Jake. Scende il gelo sulla mia testa, il sole scompare e un ghigno schifato si dipinge sulle mie labbra.
Addio serenità.
-Posso farti da cavaliere?-
-Jake, sei piccolo; torna dai tuoi amichetti. La maestra di starà cercando.-
Lui storce la bocca e continua- non sono piccolo. Ho esattamente quindici anni!-
-Esatto Jake. Quindici, io ne ho diciassette.-
-Ma io sono maturo!-
Mi blocco smettendo di camminare- anche io lo sono, carissimo.-
-Ma io lo sono di più. Io posso essere il degno compagno che cerchi da una vita, Rose.-
-Io cerco compagno, hai detto bene, non ragazzini a cui fare da balia. – mi rendo conto di essere stata forse troppo dura e mi affretto ad addolcire il mio tono- Jake, su, andiamo. Sei un ragazzo pressoché carino, puoi piacere a molte ragazzine. Vedi?- continuo indicando qualcuno dietro di me- quelle ragazzine ti stanno osservando. Le piaci quindi  vai da loro.-
Jake si gira nella direzione che gli avevo indicato e poi sorride sicuro prima di rivoltarsi verso di me subito dopo aver salutato le gallinelle che sembrano sciogliersi al suo saluto.
Oddio, mi sembra di vedere un Deja-vù di questa mattina con Malfoy in Sala Grande, penso prima di voltarmi e riprendere a camminare.
E’ sempre la stessa cosa: Io ignoro Jake e lui mi perseguita rompendomi l’anima. Io lo ignoro e lui mi cammina al fianco fingendosi il mio ragazzo impendendomi di godermi al meglio la giornata per badare a lui. Perché a lui gli si deve badare come se avesse undici anni e non quindici: è infantile, non sa camminare e se non fosse per la mia presenza rischierebbe costantemente di essere pestato dalle stesse formiche. E’ anche abbastanza egocentrico visto che cammina arrogantemente per le strade con le mani in tasca e un espressione basita in volto della serie “ io sono figo e tu non sei nessuno,” ma alla fine perde tutta la sua maestria inciampando in un sasso e cadendo felicemente faccia a terra.
E’ goffo ma non di quella goffaggine dolce che ti fa intenerire ma di quella che ti fa vergognare profondamente di essergli amica. Che poi io non sono nemmeno amica sua. Io non sono nemmeno una sua conoscente. Sono solo una povera, inutile, ragazza coinvolta dalle sue manie di distruzione totale.
E la mia distruzione totale avviene quando incontro Malfoy, Albus e David Zabini per le stradine di Hogsmeade.
Al è appoggiato ad un muro mentre Malfoy e il cugino si passano allegramente quella che dovrebbe essere una bellissima sigaretta. Ma sì, moriamo tutti insieme allegramente!
Riesco quasi a passare inosservata e raggiungere i Tre Manici di Scopa dove avrei un appuntamento con James, il mio  stupendo cugino,  ma Jake attira l’attenzione dei tre cannati con un fischio a dir poco imbarazzante.
Improvvisamente desidero ardentemente ficcargli quella stupenda sigaretta ancora fumante su per il culetto alla Johnson baby.
Lo trucido con lo sguardo sentendo in lontananza la risata di David e i passi leggeri di Al che si avvicina piano piano per salutarmi.
-Ehy Rose, ciao! Pensavo stessi con mia sorella-  è tanto dolce la voce di Albus quando non è intrisa di quella cattiveria simile a quella che alberga nella bocca cannata dei due cugini satanici. Ignoro la mano di Jake che cerca di prendermi sotto braccio e mi rivolgo con eleganza  al secondo  dei Potter.
-No Al, non l’ho vista. Sai, ora stavo andando ad un appuntamento con Jam. E’ riuscito a venire per salutarmi! Hai un fratello veramente adorabile, lo sai?-
Tutti in casa sono a conoscenza della mia leggera inclinazione d’affetto per James e nessuno se ne sorprende più infatti Al mi sorride con  timidezza. E’ Jake il mio costante problema.
-Chi sarebbe questo  Jam?-  mi chiede infatti nella degna imitazione di un fidanzato geloso.
La nuovissima risata di David mi fa tremare le ginocchia tanto più che non riesco a mantenermi e lo mando lievemente a fanculo con il dito medio.
In risposta lui alza la sua sigaretta come per rispondere affermativamente e ritornare a fumarsela. Non si spreca in parole con me per lui una lurida sangue sporco.
Come se lui avesse qualcosa di pulito poi, a cominciare da quello che nasconde nelle mutande. Sicuramente ci sarà muffa, e non solo. Forse anche qualche topo o sorcio morto. La sola immaginazione mi fa venire un volta stomaco.
Ignoro Jake iniziando a sentirmi a disagio per quella sua asfissiante presenza per poi osservare distrattamente Scorpius che, ancora di fianco a David, mi guarda con sguardo perso e vacuo.
Ma non guarda me, guarda Jake e lo guarda come se lo stesse odiando poi, notando il mio sguardo su lui, sorride gettando la sigaretta a terra e avvicinandosi sotto le proteste di Zabini circa la sua stupenda e costosissima canna andata a puttane.
Posa una mano sulla spalla di Al che allontana la faccia disgustato dall’odore del fumo e poi mi sorride. Straordinario come i suoi denti risultino bianchi anche se fuma come il cannato che è.
-Weasley, e poi sarei io quello che si dà da fare con le bambine eh?-
-Malfoy, e poi saremmo noi ragazze le pettegole prive di vita, eh?-
-Sono solo curioso.-
-La curiosità è degli stupidi.-
-Era la ragione.-
Gli sorrido bastarda- Davvero? Oh, allora hai  assolutamente ragione.-
-Io ho sempre ragione.-
-L’importante è crederci.-
-Sempre e comunque, Weasley.-
-Hai imparato due nuove parole Malfoy? Ma complimenti!-
Mentre Jake mi puntiglia una mano come un bambino che si sente messo da parte, il mio sguardo resta impresso in quello di Scorpius.
Probabilmente sembriamo due deficienti anche se sicuramente il suo tasso di intelligenza sarà sempre più basso del mio. Almeno io so che a tenere una seconda sigaretta accesa nei pantaloni rischio di bruciarmi la coscia, ma lui no.
Se non fosse stato per Al- e probabilmente lo odierò in eterno per questo- avrei assistito al bellissimo spettacolo di Malfoy arrosto.
E’ fantastica infatti  la visione del suo costoso pantalone marrone con una chiazza nera di cenere vicino la tasca o forse  vicino qualcos’altro.
 Quando me ne rendo conto non posso mantenere una risata diabolica: - vedo che oramai la tua virilità è andata completamente persa. O  bruciata, magari.-
Lui ricambia il ghigno- invece tu Weasley? Vedo che il tuo sguardo ricade puntualmente in quel posto per quanto mi riguarda.-
-Qualcuno disse che a cercare il petrolio si diventa ricchi. Mi illudo che se riesco a trovare un briciolo di maschilità in te riceverò anche io una ricompensa.-
-Le prestazioni del tuo amichetto,- dice indicando la testa Jake- sono così basse da venire a elemosinare quelle degli altri ragazzi?- nella sua voce non c’è arroganza ma solo divertimento. Sembra divertirsi un mondo lo stronzo, penso infastidita.
Al rintocco dell’orologio sopra al campanile non molto distante da noi mi accorgo che sono in tremendo ritardo  all’appuntamento con James e quindi provo il forte impulso di andare via da lì.
Inizio freneticamente a muovermi sul posto a disagio mentre Al mi osserva generoso: ha già capito quello che ho intenzione di fare.
-Avanti Rose, vai- mi dice infatti- non ti preoccupare James ti starà aspettando. E salutamelo.-
Sorrido a mio cugino mentre non riesco a trattenere una risata alla vista di Scorpius imbestialito alla vista del suo costoso pantalone rovinato. E’ divertente vederlo cercare di ripararlo invano.
Poi mi volto e inizio a correre sperando solo che Jake capisca che la deve smettere di rompermi l’anima e che si trovi un nuovo passatempo. Sono quasi arrivata a destinazione quando riesco a sentire l’urlo di Albus chiedere gentilmente a Jake di stare con loro in una giornata di soli ragazzi per poi ridere al disgustato richiamo di Zabini che si dichiara un ragazzo in cerca di ragazze e divertimento e non di marmocchi da riguardare.
E sapete una cosa?
Mi fermo a guardarli in lontananza con la macchia nera sui pantaloni di Malfoy a indicarmeli come un faro e sorrido.
E mi fanno terribilmente pena..
 
 
 
 
-Ma alla buona ora! Pensavo tu non venissi più- ed è bellissimo quando sento la voce di James dietro la mia schiena avvolgermi come se mi stesse abbracciando, ma lui in realtà resta a debita distanza solamente a parlarmi così, come abbiamo sempre fatto.
Mi giro e gli sorrido:- i grandi si fanno aspettare, ricordalo.-
-Se te lo fossi scordata io sono più grande di te, tesoro mio.-
-Oh James, pensavo tu l’avessi capito che l’età è solo un numero o sbaglio? Per poterti prima considerare grande devi imprare ad allacciarti le scarpe da solo.-
-E perché mai?- mi risponde sulle rime beffeggiandomi- è così bello oziare e farsi servire.-
-Ma quindi sei veramente uno scansafatiche.-
-Preferirei nullafacente, grazie.-
-E’ la stessa cosa, Jam.-
-No, perché almeno così posso avere l’ultima parola io- mi spiega con un dolce sorriso sulle labbra.
Nonostante siano solamente le undici di mattina e questo Martedì mi risulti più caldo degli altri sono felice di stare al chiuso dentro i tre manici di scopa perché la mancanza di James mi era totalmente mancata.
Era diverso quando gli altri anni passavo le mie giornate sempre con lui; ci scambiavano come fidanzati, ricordo, anche se lui era solo mio cugino.
Avevamo fatto le migliori burle, gli scherzi migliori agli insegnanti e magari battuto anche il record di punizioni.
Senza James nulla è più lo stesso.
Mi siedo  di fronte a lui prendendo a sorseggiare la Burro Birra che mi aveva ordinato sapendo, da bravissimo cugino preferito, a memoria tutti i miei gusti.
Gli sorrido una volta essermi dissetata:- cosa ti porta da queste parti, Jam.-
-Oh, - si guarda intorno e il suo sguardo vaga per il locale. E’ felice e ne sono contenta anche io, poi continua:- presumo la nostalgia.- si fa in avanti con i gomiti e continua- ti ricordi quando abbiamo messo quel topo morto nelle mutande di Malfoy?-
-Veramente erano le mutande di Zabini, Jam.-
Lui corruccia le labbra pensieroso; la memoria non è mai stato il suo forte -davvero?-
-Oh sì. Ci siamo beccati anche una sospensione per tre giorni.-
-Ma non eravamo andati in infermeria?-
-No Jam, ci sei finito quando sei caduto dalla scopa, ricordi?-
Si gratta il mente confuso- per niente- afferma prima di scoppiare a ridere. E mi manca quella risata, il suo calore e la sua compagnia. Mi manca James, più semplicemente.
Mi manca perché Hogwarts non è più la stessa senza.
 
 
 
Quando mi accompagna alle carrozze la mano di James nella mia è semplicemente dolce.
Lo vedo camminare in avanti e guardare fitto senza mai voltarsi indietro.
Sento le voci eccitate di quelle che erano state le oche che gli sbavano dietro ricordare che “ James Potter è tornato,” ma lui sembra non curarsene.
La sua espressione è serena, semplice e severamente meravigliosa.
Ad un certo punto mi guarda e sorride ,come sempre, di un sorriso che mi fa stare bene.
Ho sempre trovato che James fosse l’ideale ragazzo da volere accanto e, mi ripeto, se Dom non se ne fosse innamorata, probabilmente sarei stata la prima a violare l’incesto.
-Rose?-
-Dimmi.-
-Lo sai vero che ora che non ci sono io dovrai vedertela tu ad Hogwarts?-
-Oddio Jam, sembri mio padre. Non ti preoccupare, manterrò alto il tuo onore.-
James ride e porta una mano all’altezza de viso: - parlo seriamente Rose. Dico veramente. Io ora non ci sarò più a proteggerti da quei ragazzi altezzosi che ti ronzavano intorno.-
-Oh ma dai Jam, chi vuoi che mi scocci mai? A parte Jake? E’ un bambino ancora in fase di sviluppo quindi è facile mettere K.O. Basta solo puntare bene in mezzo le gambe, giusto? E’ li che voi ragazzi solitamente vi fate male. Che poi ci sono le eccezioni come Malfoy che non hanno nulla ma … -
Lui mi blocca ridendo- Rose, sto parlando seriamente.-
-Anche io Jam. Malfoy è veramente poco dotato. Secondo te perché allora mette i  pantaloni stretti? Per risaltare, no?-
Mio cugino scuote la testa imbarazzato prima di guardare verso la carrozza. Il suo sguardo è chiaro e commosso.
James non è  mai  commosso.
-Rose, io non ci sarò più con te.-
-James tu hai finito la scuola- gli chiarisco come se non gli fosse chiaro il concetto- è logico che non starai più con me.-
-Rose io andrò in Romania da zio Charlie.- mi dice mettendomi lui KO.
Okay come è che era? Colpire i ragazzi in mezzo le cosce per …?
Penso sia molto più letale  questa bomba che quella che potrei lanciare io con un calcio a loro.
Pensare solamente un James lontano da me da molte, molte miglia mi fa mancare l’aria nei polmoni eppure so che non posso fare nulla.
Lo guardo negli occhi e capisco che è ora: James è grande! Non è più il James che chiamava frigida la McGranitt, quello che ficcava la bacchetta nel posteriore di Goyle o quello ancora che sorrideva angelicamente a Vitious per poi deriderlo davanti la classe per la sua altezza da fascicolo. No, James è diventato  uomo e questo io lo devo accettare.
Dunque gli sorrido e lo abbraccio, lo abbraccio solamente ricordando tutto quello che abbiamo fatto insieme. Lui mi dà un bacio sulla testa e mi carezza una spalla mentre qualche ragazza dietro di me mi chiama fortunata. Ma fortunata di cosa, poi? Di stare per salutare il miglior cugino che ho mai avuto? Di non poterlo vedere per molto tempo, ora? Tiro su con il naso per la prima volta veramente commossa prima di dargli un bacio sulla spalla.
Lui mi sorride.
-Ti verrò a trovare il giorno del mio compleanno, - mi dice.
Rido e scuoto la testa – il tuo compleanno è domani, Jam.-
Lui mi carezza dolcemente la testa e mi sorride ancora di quei sorrisi che mi mancheranno tantissimo- allora ci vediamo domani.-
-E non devi partire?-
-Oh sì, ma ricorda che devo andare da nostro zio e che lui è un tipo molto stupido e facile da manovrare. Un giorno di assenza in più non gli darà fastidio.-
Scoppio a ridere frustrata prima di dargli una spinta – mi raccomando semina il terrore anche lì.-
-Ma certo cuginetta- mi fa l’occhiolino mentre io salgo in carrozza. Ridiamo mentre lui mi saluta militarmente per poi urlarmi dietro con tutto il fiato che ha in gola. Urla tanto forte che una vecchietta lo chiama demonio o spina nel fianco e questo è vero: James è la spina nel fianco di molte persone oramai, anche dei suoi familiari.
Lui si volta verso la vecchiaccia invitandola seriamente a sfogare i suoi dolori tra le lenzuola con il marito e di non dannare lui.
Rido seriamente.
-‘Sta vecchia frigida!- lo sento dire.
E mi rendo conto che è lo steso cugino che era prima e che continuerà ad essere.



Salve a tutti. Ma da quanto tempo? Chiedo venia per il ritardo, ma ho anche una buona alibi. Alibi, alibi? Okay, non ho alibi. Posso solo dire che avevo diciamo, come dire,  litigato con Rose e che scrivere di lei mi risultasse difficile quasi quanto capire la chimica. In chimica infatti io ho cinque ._.
Lo so che questo capitolo è penoso, lo so che è orribile ma non sono riuscita a fare di meglio. Posso solo dire che è un capitolo di passaggio per quello che succedrà dopo.
Qui incontriamo un James molto particolare e simle a Rose; è la sua versione al maschile xD
Prometto che cercherò di aggiornare più velocemente e di non cadere mai più in liti profonde con questa Rose che sarei io stessa: le sue battute, le sue avvincenti (?) liti sono le stesse che ho io. Solo che io non sono una ..  weasley,ecco.
Vi lascio nella speranza che voi non ce l'abbiate troppo con me e che questo capitolo non vi abbia deluso. Risponderò alla recensione con la nuova  ospzione del sito (:
Ho fatto una modifica anche nel logo, spero che l'apprezziate di più <3
Un bacione a tutte, vi adoro. Grazie e scusate ancora (:
Per chi volesse conoscermi o anche solamente dirmi che faccio schifo, vi dico che ho creato un profilo di FB:Manu Breath.
 
 
  
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