Capitolo 14
Hanno
cercato nei pressi della scuola e oltre la Foresta Proibita, ma di
Ron nessuna traccia.
Ginny è sconvolta, così come Fred, George e
i loro genitori che sono stati avvisati da Silente in persona. Harry
si sente in colpa perché non si è reso conto di
niente, non riesco
a fargli capire che non è colpa sua.
Draco
non mi lascia un attimo da quando è uscito
dall’infermeria e sono
felice che mi stia accanto, però non riesco a capacitarmi di
quello
che è accaduto, voglio dire, Ron è sempre stato
buono ed è una
frana soprattutto in Difesa Contro Le Arti Oscure e Pozioni, come
può
avere steso Draco così?
Credo che qualcuno gli abbia fatto il
lavaggio del cervello e che gli abbiamo inculcato degli incantesimi
di Magia Oscura… ma non è cattivo, non Ron.
Quel Marchio non
significa niente.
«Ciao Hermione»
Draco
si siede accanto a me nella panchina del giardino.
Il sole sta per
tramontare e tra poco rientreranno gli Auror per riferire le
novità
sulla ricerca ai professori.
Sempre che ce ne siano.
«Ciao»
«Che stai facendo?»
«Penso…»
«Pensi
a Weasley, vero?»
«Sì,
non posso farne a meno»
«Tesoro,
vedrai che lo ritroveranno»
«Non
è vero»
«Abbi
fede negli Auror, è il loro lavoro no?»
«Si aspettano di trovarlo svenuto tra gli arbusti della Foresta Proibita, miracolosamente sopravvissuto? Ci sono due possibilità: o si è unito veramente a Voldemort oppure è morto»
Draco sa che ho ragione, per questo mi abbraccia: vuole farmi sentire che è vicino.
«Non puoi continuare così Hermione, pensi sempre negativo…»
«Ok, pensiamo positivo… almeno non si è visto invecchiare…»
«Hermione…»
«No, sul serio, c’è gente che si uccide perché non vuole invecchiare e se a soldi ricorre alla chirurgia plastica, invece lui ha la fortuna di non avere visto spuntare rughe sul suo viso»
«Hermione… Weasley non è morto»
«Ho interrotto qualcosa?»
Harry viene verso di noi con le mani nelle tasche dei jeans.
«Guarda guarda, ciao Potter, stavo solo ascoltando i vaneggi di Hermione»
«Non sto vaneggiando, Ron è morto»
«Hermione…»
«Ah, non ti ci mettere anche tu!Lo sai come la penso: preferisco che sia morto con l’animo buono, piuttosto che vedermelo davanti un giorno con il mantello e il cappuccio nero, che invoca il suo Signore e uccide persone»
«Potrebbe sempre essere ancora lui, magari è riuscito a scappare da Voldemort»
«Non illuderti Harry»
«Potrebbe avere ragione, non sempre il mondo è solo bianco o nero»
«Da quando in qua dai ragione a Harry?»
«Infatti, da quando in qua mi dai ragione?»
«Da quando credo che dica cose sensate»
«Lo prendo come un complimento»
«Sì, ma non abituartici»
«Oh questo è il Draco che conosco!»
«Che ne dite ragazzi, andiamo nella Foresta Proibita a fare una passeggiata?Mancano ancora alcune ore prima di cena»
«Perché no?»
«Dai andiamo»
Percorriamo
il giardino, superiamo la casa di Agrid e ci inoltriamo nella Foresta
Proibita.
Di sera il paesaggio è più suggestivo,
soprattutto
quando cala il buio.
Di solito ci sono degli animaletti in giro, o
quanto meno un po’ di vita… ora che me ne rendo
conto però, la
foresta sembra morta...è inquietante.
«Ragazzi, forse è meglio tornare indietro»
«Ma che dici Herm… Guardate!»
Più avanti si vede una piccola statua in pietra che non avevo mai visto prima… è ricoperta di foglie, ma si distingue chiaramente una donna che punta il suo arco verso il cielo, pronta a scoccare la freccia.
«L’ultimo che la tocca è una zucca vuota, pronti… via!»
Nonostante
sia restia, inizio a correre come mi ha detto Harry e dopo un
po’
tutti e tre tocchiamo l’arciera contemporaneamente.
Subito dopo la statua si stacca dal terreno e noi iniziamo a vorticare.
«Che
sta succedendo!?!»
«Non
ne ho la più pallida idea!Ma non è niente di
rassicurante!»
«Ragazzi,
è una Passaporta!Non mollate la presa per nessun
motivo!»
Dopo
qualche secondo ci ritroviamo sbattuti per terra in modo talmente
forte che rotoliamo due o tre volte, poi mi rendo conto che la statua
è sospesa sopra Draco e un attimo dopo inizia a cadere, ma
lui
rotola di nuovo e la evita, mentre quella sbatte contro il terreno e
si sgretola.
«Oddio!Draco!»
«Tranquilla,
sto bene… e tu?»
«Anche
io, ma credo che dovremmo ritornare indietro… dove
siamo?»
Solo
adesso metto a fuoco quello che c’è intorno a me:
la terra è
scura, con macchie di erba giallognola e fango; grosse statue scure e
vecchie ci circondano, oltre a vasi con fiori morti e…
lapidi.
«Siamo
in un Cimitero…»
«Credo
di sì…ma preferirei sbagliarmi»
Solo
adesso mi sono resa conto che Harry non ha ancora parlato; mi giro
per vedere come sta e mi blocco: è a terra e si sta
contorcendo dal
dolore; gli occhiali, rotti a causa della caduta, sono nel fango.
Mi alzo e corro subito verso di lui, cercando di scuoterlo, ma quando vedo la sua faccia mi allontano.
Il suo viso sta cambiando lentamente forma e appaiono delle lentiggini, mentre la cicatrice che ha in fronte sparisce, la corporatura muta leggermente e i capelli assumono un color carota acceso.
Dolore che costringe a contorcerti… mutamenti… Questi sono gli effetti della Pozione Polisucco, che fa assumere a chi la beve l’aspetto di altre persone…
«Tu
non sei Harry…»
«No
Mione, non sono Harry»
Ronald
Weasley è davanti ai miei occhi con un sorriso sinistro
sulle
labbra. La maglietta nera a maniche corte lascia scoperto il Marchio
Nero; ora la pelle attorno al tatuaggio è priva di
arrossamenti,
pallida. Come il resto di lui.
«Ron…
non può essere… »
«Che
c’è Mione?Sembra che abbia visto un
fantasma»
La
risata che riempie il silenzio del Cimitero mi fa venire i brividi.
«Hermione
allontanati da lui!»
«Malfoy,
Malfoy… ma non imparerai mai?»
Ron
muove la mano e Draco viene sbattuto contro una lapide, perdendo
così
i sensi.
«Ronald!Non
fargli del male!Altrimenti…»
«Altrimenti
cosa?Mi togli dei punti perché non ho rispettato il
regolamento
scolastico?Piantala di fare la coraggiosa, qua non ti potrà
aiutare
nessuno… tu e Malfoy siete da soli... e io lo
ucciderò»
«Sei
pazzo…»
«E
tu sei una puttana!Come hai potuto metterti assieme a Malfoy, dopo
tutto quello che ha detto e che ha fatto!?!»
«La
gente cresce Ronald, e poi ha fatto solo qualche scherzo, non ha mai
cercato di ucciderti!»
«Quindi
vuoi dirmi che provi sul serio qualcosa per il verme svenuto
appoggiato a quella lapide?»
«Sei
tu il verme Ronald!Sei passato dalla parte di Voldemort!Come hai
potuto!?!»
«Il
Signore Oscuro mi ha mostrato una vita piena di potere e
gloria!All’inizio mi ha obbligato ad ascoltarlo, questo
è vero, ma
poi mi sono reso conto di che razza di codardo fossi!Mi ha fatto
crescere e mi ha mostrato tanti incantesimi per avere il mondo ai
miei piedi. Hermione, potresti avere tutto quello che vuoi stando con
me!Soldi, fama, potere, potresti avere tutto stando
con me!»
«Non
venderò mai la mia anima a Voldemort!Sei pazzo!Non mi
servono soldi
e potere per essere felice!»
«Parli
così perché non vedi come stanno realmente le
cose Hermione!La tua
razionalità è offuscata da quello che provi per
Malfoy, ma adesso
ci penso io…Sectumsempra!»
Ron
lancia un incantesimo in direzione di Draco, ma io mi piazzo davanti
a lui per difenderlo, lanciando un incantesimo di difesa per
annullare l’effetto dell’attacco.
«Protego!Non
ti lascerò uccidere Draco, ti fermerò
Ronald!»
«Sei
solo una ragazzina che studia come far crescere le piante
più in
fretta e come distinguere una pozione da un’altra, che cosa
ne sai
tu della vera Magia? Niente!Tu non conosci tutti gli incantesimi
Oscuri che il mio Signore mi ha insegnato!»
«Credi
che sia stupida?Anche io conosco molti incantesimi oscuri, non sono
rimasta di certo con le mani in mano, ho promesso che avrei protetto
le persone a me care e così farò»
«Allora
non mi lasci altra scelta Hermione… Incarceramus!»
Dalla
sua bacchetta escono delle corde che formano una gabbia pronta per
catturarmi, ma so come bloccare anche questa fattura.
«Riducto!»
La
gabbia che stava per incombere su di me si rimpicciolisce fino a
raggiungere le dimensioni di una biglia, poi con un incantesimo non
verbale la polverizzo prima che possa toccare terra. Ron inizia ad
applaudire lentamente, in modo calcolato, come se volesse darmi il
contentino; ha sempre quella smorfia malvagia che gli deforma il
volto.
«Complimenti signorina Granger, è molto più brava di quel che credevo, ma ora non mi sto più divertendo , quindi vediamo di fare sul serio, Obscurio Incanto!»
«Stupeficium!»
I
fasci di luce che escono dalle nostre bacchette si scontrano e danno
il via a una lotta. Purtroppo per me è troppo forte; il suo
incantesimo annulla il mio e mi catapulta a qualche metro di
distanza, facendomi sbattere contro il terreno duro.
«E ora vediamo di concludere la tua vita, verme inetto»
Ron si avvicina a Draco, che nel frattempo ha ripreso leggermente i sensi, e gli solleva la testa tirandogli i capelli.
«La vedi là?Vedi com’è ridotta?È per colpa tua. Non la meriti, non l’hai mai meritata!È per questo che dovevo eliminarti alla festa!È per questo che ho preso le sembianze di Harry!Devo eliminarti, per tutto quello che le hai causato, ma lo faro molto lentamente…Crucio!»
L’incantesimo
colpisce Draco e Ron si allontana giusto il tanto che basta per
tenere sotto controllo la situazione con la sua bacchetta.
Questa
volta non c’è Harry a bloccarlo, quindi lo
ucciderà se non farò
qualcosa io.
Cerco di alzarmi, anche se le ginocchia sono talmente
indolenzite che mi riesce quasi impossibile, ma riesco comunque a
stare in piedi, appoggiata a una lapide, poi mollo l’appoggio
e mi
avvicino a Ron, che ora ha interrotto il Cruciatus e si sta
preparando a sferrare l’ultimo incantesimo. Non
arriverò mai in
tempo per bloccarlo, cosa posso fare?
Pensa Hermione!Pensa!
«Ora Draco Malfoy, io ti ucciderò. Resterò a guardarti mentre la luce abbandonerà i tuoi occhi e mi divertirò a fare a pezzi il tuo cadavere!Hermione è mia!»
Draco
sta cercando di alzarsi tremante e pieno di ferite; sa che lo sto
guardando, perciò vuole morire a testa alta e un sorriso
triste si
dipinge sulle sue labbra.
Draco...
«Hermione, ti amo»
Ron gli punta la bacchetta contro, pronto a sferrare il colpo di grazia…
«Avada
Kedavra!»
Un
lampo verde esce dalla bacchetta e lo colpisce, facendolo capitolare
per terra.
Gli occhi gli si rovesciano.
Il suo viso perde vita.
Il corpo resta immobile.
Cado in ginocchio e la bacchetta mi segue scivolandomi dalla mano e cadendo a terra con due rimbalzi sordi.
Le lacrime escono copiosamente mentre guardo davanti a me.
Guardo
il suo corpo morto.
I ricordi mi passano davanti agli occhi,
quando ridevamo assieme e quando ero arrabbiata, quando scherzavamo,
quando facevamo semplicemente silenzio.
Credevo di poterlo salvare, ma mi sbagliavo.
Ho
ucciso il mio migliore amico.
«Her… mione»
Draco
ha gli occhi spalancati e viene lentamente verso di me; mi si
inginocchia davanti e mi abbraccia.
«Hermione…
stai bene?»
«Ho
ucciso Ron… l’ho ucciso…»
«Non
potevi fare altro Hermione… Credevo fosse finita»
«Non
pensarlo neanche… Non mi puoi lasciare, io ti amo»
«Anche
io tesoro, vedrai, si sistemerà tutto adesso»
«Come
farò a dirlo a Ginny?Ho ucciso suo
fratello…»
«Siamo
in due, non ti lascerò affrontare tutto questo da
sola»
Draco
si alza e mi porge la mano, la prendo e mi alzo a mia volta.
Farò incubi su questa notte per molto tempo.