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Autore: LadyDenebola    26/03/2011    0 recensioni
Ecco qui il seguito dei Due cristalli!^O^ Sono passati due anni dalla sconfitta di Tenugh, e alla Torre arriva un giovane che porta con sé una sfera, l'unico oggetto che ha ritrovato tra le macerie della sua casa. Ma lui ancora non sa che nella sfera è contenuta parte dell'anima di un dio e che dev'essere riportata al Tempio di Xara per essere sigillata. Denebola e Rio lo accompagneranno, e lungo la strada incontreranno vecchi e nuovi amici ^^ Buona lettura! ^___^
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Eccoci all'epilogo finalmente! Ringrazio tutti quelli che hanno continuato a leggere fino alla fine, anche se non avete mai commentato mi avete spronato a continuare ad aggiornare. Grazie anche per la pazienza di aver seguito una storia così lunga! ^___^ Bacione a tutti!!!

Il sole autunnale bagnava di una soffice luce rossastra Afior. Il cristallo risplendeva in sintonia coi raggi al tramonto sul mare.

Rio si era incantato ad osservarlo, pensieroso. Stava finendo la prima settimana di pace dalla stipulazione dell'armistizio con i popoli del Sud. A Terrani erano iniziati i lavori di ricostruzione, che nel giro di qualche giorno sarebbero terminati con successo.

Riscuotendosi dalle sue fantasticherie, Rio portò le tavole che aveva posato presso un gruppetto di soldati che stavano aiutando a ricostruire il tetto di una casa. Lì accanto giacevano ancora le pietre e le assi del tetto andato distrutto durante la guerra.

<< Perché non vai a riposare? >>chiese uno di loro dopo aver osservato bene Rio. << Stai lavorando dall'alba >>

<< Non ci sono problemi >>

<< No, davvero, qui abbiamo quasi finito, e ormai si sta facendo tardi per poter continuare. Va' a casa >>

Rio gli sorrise, grato.

<< Ci vediamo domani >>disse, e si incamminò in una stradina che fiancheggiava il lungomare. Sulla spiaggia una decina di bambini giocavano a rincorrersi, mentre gli ultimi pescherecci levavano le ancore e si allontanavano verso il largo.

Rio svoltò nella strada principale, dove si stavano per smontare le bancarelle del mercato, e poi in un'altra lunga strada secondaria. A destra, oltre un folto gruppo di cipressi, si apriva il cimitero, un largo spazio di prato curato, a quell'ora visitato dalle anziane vedove. Tuttavia, Rio non si stupì di trovare Mailo inginocchiato davanti ad una piccola lapide di pietra chiara. Lo raggiunse.

Mailo alzò lo sguardo.

<< Sono passati già sette anni >>disse piano, prima di tornare a sistemare un mazzo di gigli in un vaso.

<< Sono sicuro che è fiera di te>>disse Rio, inginocchiandosi a sua volta. << È merito tuo se siamo arrivati all'armistizio >>
<< Ho soltanto detto al sovrano di Jen che era stupido andare avanti così, e il nostro re ha fatto il resto. Insomma, non potevo più sopportare che altri ricevessero lo stesso destino di Zahìra >>Mailo tacque e chinò il capo.

Rio lesse con tristezza il nome della giovane sulla lapide. All'ombra dei cipressi, tremò e guardò l'amico. Mailo osservava il nome inciso con una dolcezza malinconica. Infine si alzò e invitò Rio a fare altrettanto.

Si avviarono lungo la stradina silenziosa, osservando le lunghe ombre sulla terra battuta. Raggiunsero una casa bassa a due piani, circondata da un modesto giardino.

<< Fratello >>disse Mailo dopo averla guardata con un velo sugli occhi, << sono contento che tu sia tornato >>

<< Visto il risultato, avrei preferito non essere mai partito >>Rio non poté trattenersi. L'amarezza per come si era conclusa la missione lo tormentava ancora. Ma riuscì a riprendersi in fretta e, sorridendo, disse: << Comunque sia andata, però, l'importante è che sono di nuovo qui! Vieni, voglio bere qualcosa! >>

Mailo esitò per una frazione di secondo prima di seguirlo, e nello stesso tempo avvertì l'angoscia lasciarlo rapidamente.

Afior pulsò dolcemente come un secondo cuore sul petto di Rio, e lui si sentì più leggero, più tranquillo, nonostante non passasse giorno senza che pensasse all'energia delle sfere libera nel mondo.

Ma, pensò mentre versava vino per sé e Mailo e osservava il cielo rosso fuoco sul mare, tutto ciò di cui aveva bisogno in quel momento era di sentirsi finalmente sereno a casa.

 

 

 

 

Fine 

   
 
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