Alla risposta di Milton rimasi molto perplessa.
Corrugai le sopracciglia e osservai mio fratello.
«Vuol dire che..» dissi quasi tra me e me, per poi spostare lo sguardo nel vuoto.
«Si, vivrò con voi! O meglio, voi vivrete con me» disse Trè.
Rimasi immobile a fissare il vuoto.
«Sid, è tut-»
«Vivremo insieme?!» urlai raggiante di felicità, interrompendo Trè.
«Eggià» rispose felice Trè. Lo abbracciai forte e poi abbracciai forte anche Milton.
Non era possibile, cioè, era tutto così fantastico.. Ora vivevo assieme a Trè e nella stessa città dei Green Day. il che mi rendeva non felice, di più.
«E' tutto così.. perfetto» riflettei ad alta voce.
«Non sei felice?» chiese Milton.
«Oh, tantissimo! Sembra quasi.. di stare in paradiso, ecco»
Trè ridacchiò.
«Allora, Welcome to Paradise babe!» urlò Trè.
«Direi che si adatta proprio, si» sorrisi.
Poi ci rimboccammo le maniche e iniziammo a portare in casa tutti i bagagli vari miei e di Milton, rimasti nella macchina del mio amato batterista. Ancora stentavo a credere a ciò che stava succedendo. Sembrava davvero un sogno, un bellissimo sogno.
Trè ci aprì la porta.
«Benvenuti a casa!» disse sorridente.
Non ero troppo sorpresa. Era una casa bella grande per una sola persona, ma Trè tendeva sempre a esagerare, sapevo com'era fatto.
«Dio Trè, è bellissima!» dissi.
«Concordo con Sid» disse poi Milton guardandosi intorno.
Appena entrati ci ritrovammo nel soggiorno, anche se un po disordinato. Classico di Trè. C'erano tutti i suoi vestiti sparpagliati qui e la.
«Scusate il disordine» disse poi Trè raccogliendo i suoi vestiti.
«Comunque, lì c'è la cucina, la mia stanza preferita» disse Trè indicando una porta sul lato destro del soggiorno con sguardo sognante.
«Poi.. Vediamo.. Ah, di sopra ci sono le stanze. Se venite ve le faccio vedere e vi sistemate e bla bla bla» aggiunse poi avviandosi verso le scale.
Mi sorprendeva avesse le scale. Mi aspettavo un ascensore, data la sua immane pigrizia.
Il piano di sopra era altrettanto grande. C'erano due stanze, che probabilmente dovevano essere quelle degli ospiti, più la sua e qualche altra stanza di cui non sapevo l'utilità.
«Bene, la casa è questa. Spero vi troverete bene» concluse Trè.
«Grazie mille Trè» disse Milton abbracciando Trè.
«Di niente amico, per me è un piacere! E' abbastanza difficile vivere solo in questa casa enorme. Almeno avrò compagnia» disse sorridendo Trè. Sembrava davvero felice.
«Vi serve una mano per i bagagli?» chiese poi.
«A me no, magari aiuta Sid» disse Milton.
«Per chi mi hai preso fratello, per una pappamolle?» chiesi ridendo.
«Si» contrabattè ridendo.
«Tsk»
«Comunque sia, Sid, ti aiuto» disse Trè.
«Ora sarai il mio schiavetto» commentai con una risata diabolica.
Rise anche lui. Si, era davvero felice. Più del solito.
Mi aiutò a portare tutta la mia roba nella mia camera e poi rimasimo soli.


Uoh, ho scritto il numero duee..
Sinceramente, fa cagare. Ma dico sul serio! Se continuo così lascio la FF in sospeso xD
Inoiscool cara, ciao xD (cose inutili) Devo dire che anche a me mancava un po tutto ciò. Forse è uno dei motivi per cui sono tornata a scrivere.. Spero mi aiuterai con la ricerca d'ispirazione, vero? VEEERO?! xD
Vabbene, con questo passo e chiudo.
Goodbye Charlie! Yes, goodbye Charlie! (Vorrei farvi notare l'inutilità dell'ultima frase)