Capitolo 1
Elliot e Leo
Fairy
Oak era molto allegra quella mattina. Il sole splendeva su tutta la
città e Quercia salutava tutte le persone che si trovava
davanti. Ma
c'era un motivo, oltre al bel tempo, che rendeva febbricitante il
piccolo villaggio: presto, dei parenti del Sindaco Pimpernel
sarebbero arrivati da molto lontano e tutti erano curiosi di vedere
questi lontani parenti dei
Pimpernel. Non da meno lo erano i Periwinkle, soprattutto le due
gemelle.
«
Oh, Katherine! Perché devi essere così noiosa?
» disse Vaniglia
fissando la cugina dagli occhi verdi. L'altra storse la bocca. La
storia dei lontani cugini non la convinceva affatto. Posò la
tazza
di tè scuotendo la testa e pensando che saranno stati un
altra
famiglia di super ricchi seccatori che avrebbero inquinato
l'aria
di felicità che c'era a Fairy Oak da quando il Nemico era
scomparso.
Katherine si alzò dal tavolo della cucina, sospirando.
«
Vado a vestirmi » disse semplicemente e si avviò
per le scale. Una
volta Katherine non era così. Una volta sorrideva sempre;
prima
della morte dei suoi genitori. Un terribile incendio, che era stato
scaturito da una scintilla del camino che aveva colpito il tavolino
di legno che aveva preso fuoco, fuoco che era arrivato anche al
soffitto e così la casa aveva preso fuoco. Katherine era
fuori e si
salvò, ma i suoi genitori erano dentro casa. Tutti avevano
detto che
l'incendio non era stato appiccato da nessuno, ma Katherine aveva
visto qualcuno entrare in casa. Una figura incappucciata, vestita di
rosso con qualcosa di bianco che spuntava dal cappuccio.
Katherine
si sciacquò la faccia, si lavò i denti, annoiata
e poi si vesti,
ignorando le due cugine che ridevano e scherzavano.
«
Vi aspetto in piazza » aveva detto semplicemente ed era
uscita dalla
stanza strusciando i piedi. Era una giornata calda e le forze di
Katherine stavano come venendo meno. Uscì fuori, dove l'afa
era
ancora più forte e si trascinò fino alla piazza,
non molto lontana
e si sedette poi sotto una panchina vicino a Quercia che la
salutò e
lei rispose, stanca persino di parlare. Le girò la testa. I
capelli
castani erano sciolti. Male. Con quel caldo avrebbe dovuto legarli.
Si alzò, lentamente, ma sbandò, e la testa le
girò ancora di più.
Si sentì mancare. Sapeva che sarebbe caduta a terra e
avrebbe fatto
preoccupare Tomelilla, Dalia, Cicero, Vaniglia, Pervinca e tutta la
Banda del Capitano. Ma, prima che toccasse terra, due braccia la
afferrarono.
«
Ehi! É tutto a posto? Stai bene? »
sentì di nuovo la panchina che
la sosteneva. Aprì lentamente gli occhi, e ne
incrociò un paio
azzurro cielo. Appartenevano ad un ragazzo seduto vicino a lei. Aveva
una sacca da viaggio vicino e la fissava. Aveva dei capelli color
sabbia e sembrava preoccupato ma anche molto nervoso.
«
Sì » disse lentamente lei mentre il ragazzo
sembrò quasi
rilassarsi.
«
CAPO! La vuoi smettere di fare l'eroe? I tuoi parenti ci attendono!
»
un ragazzo con un grosso paio di occhiali e lunghi e arruffati
capelli neri si avvicinò. Avevano entrambi una camicia
semplice, un
pantalone e un gillet nero di sopra. Katherine fissava il ragazzo
vicino a lei.
«
Mi chiamo Elliot » sorrise il ragazzo dagli occhi azzurri,
poi
lanciò uno sguardo poco amichevole all'altro ragazzo.
« Lui è Leo,
un mio amico » continuò, mentre il ragazzo
occhialuto sorrideva
dolcemente.
«
Piacere di conoscerti. Scusa l'indelicatezza del mio capo, ma non e
abituato a contatti diretti con le ragazze» sorrise Leo,
mentre
Elliot diventava rosso.
«
STA ZITTO IMBECILLE! » esplose quest'ultimo, mentre Leo
scoppiava a
ridere.
«
Ora è meglio che andiamo» disse Elliot ancora
rosso, mentre si
alzava.
«
Ci sarai alla festa di stasera? Credo che a Elliot farebbe molto
piacere vederti» rise ancora Leo, mentre Elliot gli lanciava
uno
sguardo che diceva “Dopo
te la faccio pagare cara”.
Katherine annuì. Elliot sorrise, poi fece per parlare, ma
Leo lo
precedette.
«
Allora ci vediamo stasera! Scusa, ma abbiamo da fare! » disse
il
moro, afferrando Elliot per la manica e tirandolo via, mentre lui
ammala pena riuscì a prendere la sacca. Katherine li rimase
a
fissare mentre correvano via, proprio mentre verso di loro correvano
Pervinca e Vaniglia.
«
Ma lo sai chi sono quei due? » chiese Vì,
sconvolta.
«
Hanno detto di chiamarsi Leo e Elliot» mormorò
Katherine,
voltandosi.
«
Già, Elliot Nightray e il suo servo Leo. Elliot è
nipote del
Sindaco » continuò Vì. Katherine si
voltò di nuovo, ma i due
erano spariti. Elliot e Leo. Davvero una strana coppia. Uno con il
sorriso stampato in faccia, l'altro che sembrava arrabbiarsi per
niente. Katherine sorrise.
«
Allora, andiamo a prendere i vestiti per la festa? » disse
scattando
in piedi.
«
Sì, credo proprio che dovremmo andare! »
esclamò Babù, iniziando
a correre seguita da Vì e Katherine. Quest'ultima non vedeva
l'ora
di rivedere Leo e Elliot, ma specialmente Elliot.
Angolo
della Near
:)
Bella
Gente!!! Questo capitolo m'è venuto di getto questo
pomeriggio.
Volevo scriverlo, motivata anche dalla recensione :D
Mitika81:
Grazie :P Pandora Hearts è stupendo e Zwei è un
personaggio che,
nonostante la sua malvagità ignobile, mi piace xD Grazie per
aver
recensito e spero che il capitolo ti piaccia.
Allora,
per chi non li conoscesse, voglio farvi vedere Elliot
e Leo
Invece Katherine ( Non la Katherine
cattiva di The Vampire Diaries, solo che adoro Nina Dobrev e quindi
volevo così >.> )
Grazie a tutti i lettori ^^