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Autore: suni    28/03/2011    7 recensioni
Dapprima un urlo corale immondo, di un’acutezza agghiacciante che sfondava i timpani, provenne violento dallo strano vagone di coda. Poi quello tremò, ondeggiò, sobbalzò sui binari ed infine vomitò sulla pensilina di Hogsmeade un fiume di fanciulle urlanti che, dopo un momento di isteria e balzelli scomposti sul posto, caricò con furia di centauri imbizzarriti. La pensilina tremò quasi ci fosse stato un terremoto e Sirius si ghiacciò sul posto sgranando gli occhi con incredulità assoluta, inerme davanti a quell’aggressione bella e buona a danno della sua persona.
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Rieccoci qua... Lentamente, ma la storia continua. Ed ecco a voi una nuova, temibile pretendente alle grazie del giovin Black.
Buona lettura.



V. La prima sorella di Malfoy, quella diversa



Peter raggiunse gli amici in infermeria non appena venne a sapere che si trovavano lì. Essendo rimasto indietro quando si erano messi a correre aveva semplicemente tagliato per la scala secondaria, e li aveva attesi invano prima a colazione e poi a lezione. Rabbrividì di terrore quando venne aggiornato sui fatti.

Merlino,” commentò inquieto. “Se quelle sono le figlie, Voldemort dev’essere proprio terribile, non è vero?” squittì intimidito.
James scosse la testa, cupo e risoluto.
Non può certo essere più malvagio di loro,” commentò definitivo.
Ma loro sono solo ragazzine e lui…” obiettò Peter dubbioso.
Quella tizia ha le tette che si muovono da sole!” insistette James con foga, ricordando come Yulia l’avesse quasi ucciso. “Seriamente, non credo che suo padre potrebbe mai farmi qualcosa di peggio,” continuò stringendosi nelle spalle.
Peter parve finalmente convincersi e i ragazzi si accinsero a lasciare l’infermeria per scendere a pranzo, sperando che avrebbero potuto seguire almeno le lezioni pomeridiane. In quella la porta si aprì di scatto, facendoli sobbalzare tutti e quattro perché ormai chiunque li avvicinasse era un pericolo. E difatti Peter gemette e Sirius rabbrividì nello scoprire la figura di un’altra Pussyrose che, sanguinando copiosamente dal naso, s’era precipitata nella stanza.
Sirius s’immobilizzò nell’atto di sollevare la mano per aprire la maniglia. La fanciulla che gli stava davanti, con un’esile e aggraziata silhouette di ninfa, aveva lunghi capelli d’un biondo così chiaro da sfumare nel bianco, e una carnagione lattea e candida molto nobile, sulla quale il rosso scuro dell’abbondante rivolo di sangue, che normalmente avrebbe dovuto far schifo alla vista, creava un affascinante effetto coloristico di rara raffinatezza. A Sirius, che non era un esteta, fece comunque schifo.
Che hai da guardare, tu?” domandò altezzosa la fanciulla, sgocciolando plasma tutt’intorno nello scandire le parole. Uno schizzo raggiunse il polso del Pureblood, e appena giunto a contatto con la sua pelle si mutò in un cristallo di rubino purissimo, già tagliato in una graziosa conformazione sfaccettata.
Godric!” sbottò lui, mentre gli amici si lanciavano in esclamazioni incredule. “Com’è possibile?”
La giovane naiade sbuffò noncurante, con modestia.
Succede sempre,” borbottò ingoiando sangue. “E’ per via della Magia Bianca che è in me.”
Della che?” s’informò Remus meravigliato.
Ma lei non gli rispose. Parlando, infatti, aveva distrattamente sollevato lo sguardo sul proprio interlocutore ed era rimasta pietrificata ad osservarlo mentre il sangue sgorgava indisturbato, iniziando a formare una piccola pozza ai suoi piedi. Sirius, incerto, la osservò a sua volta e riflesse i propri occhi in quelli di lei, ugualmente grigi e metallici ma, ahinoi, più luminosi e più argentei di quelli del Gryffindor perché prodotti dalla Mary Sue Corporation.
Ma che orrore,” borbottò James, guardando schifato il laghetto purpureo che s’allargava sul pavimento di pietra, ma venne del tutto ignorato dalla Pussyrose.
La giovane scrutava Sirius come in trance, rimirando il suo nobile profilo e l’eleganza dei lineamenti del giovane che aveva di fronte. Lei, relegata per anni in un’oscura segreta da un padre mostruoso, mai in tutta la vita aveva veduto qualcosa di sì bello e ammaliante, mai aveva provato una tale, struggente vertigine di fronte ad anima viva.
Stai…per svenire?” s’informò Sirius, in uno slancio d’altruismo dovuto al pallore della fanciulla, che dopotutto aveva perso ingenti quantità di sangue.
T-tu…No. No, certo che no. Ci vuole ben altro, dopo tutte le torture che ho subito,” ribatté fiera, distogliendo infine lo sguardo.
T-torture?” ripeté Peter allarmato.
Mio padre,” fece lei lugubre, accettando il fazzoletto che Remus le porgeva generosamente. Lo arrotolò svelta e se lo infilò interamente nel naso, rallentando l’emorragia.
Yeeuch,” commentò Sirius impressionato. “Come fa a starci tutto?”
Magia Bianca,” ripeté nuovamente la ragazza, e Remus aggrottò la fronte con perplessità. “E’ per questo che mio padre…” sbuffò ancora lei, rassegnandosi a raccontare la propria triste, tormentata storia, che non aveva detto mai ad anima viva, eccezion fatta ovviamente per chiunque le avesse dato retta per più di due secondi o qualsiasi ragazzo minimamente attraente. “Mi chiamo Ashley, Ashley Malfoy.”
Malfoy? Parente di Lucius?” s’informò James sorpreso.
Sono sua sorella,” spiegò la giovane rabbuiandosi.
Ma che cavolo dici?” protestò Sirius cinicamente. “Lucius è figlio unico! Lo sanno anche i sassi,” spiegò con sicurezza, prima di voltarsi verso gli amici e battersi un dito sulla fronte per indicare che era un’altra pazza.
Ti sbagli,” lo contraddisse Ashley con fermezza.
No che non mi sbaglio! Lo conosco da quando sono nato, ha sposato mia cugina, se avesse una sorella lo saprei,” replicò Sirius sostenuto. “Questa è una cazzata stellare, non ha proprio senso.”
E’ quello che pensano tutti. In realtà la mia esistenza è stata tenuta nascosta sin da quando sono nata, perché mio padre capì dai frammenti insanguinati del cordone ombelicale e dagli avanzi di placenta putrida che io non ero come loro,” lo corresse Ashley, ravviandosi i lunghi capelli con un gesto di delicata semplicità che tramortì per un momento Peter.
Possibile che con questa qui c’entri sempre il sangue in qualche modo?” brontolò James infastidito.
Come loro chi?” lo ignorò Remus, apostrofando la fanciulla.
Come gli altri Malfoy. Io non sono una tremenda creatura oscura, votata al sangue, al male e alla distruzione,” continuò lei, una luce folle negli occhi, “e che ama unicamente la morte e l’orrore. Io…”
Ma andiamo!” obiettò Sirius annoiato. “Non sono mica vampiri.”
Questo è quello che pensi tu,” replicò Ashley, i cui meravigliosi occhi erano sgranati con invasamento. “Comunque,” riprese più sciolta, “mio padre si rese conto che io sarei stata diversa dagli altri della famiglia, votata al bene, portatrice della Magia Bianca,” e Remus aggrottò nuovamente la fronte, con un lampo di fastidio. “Per questo decise di relegarmi nella più oscura e profonda segreta del Malfoy Manor, dove…” continuò Ashley, con tono tenebroso, certa che il terribile resoconto delle sue sofferenze avrebbe, come da copione, fatto breccia nel cuore dell’amato.
Io da bambino giocavo a nascondino in quelle cantine,” la rimbeccò Sirius con tutto lo scetticismo possibile. “E non ci ho mai visto celle con bambine dentro.”
Bè, ma mica era alla portata di tutti,” protestò Ashley infastidita. “Sei come tutti gli altri, mi disprezzi e non mi comprendi,” gemette oltraggiata, e Sirius si voltò perplesso a guardare James, che si strinse nelle spalle. “Sono sempre stata maltrattata, mio padre mi detesta, mio fratello ha schifo di me, mia madre è stata tenuta all’oscuro della mia esistenza…”
“Ma com’è possibile?” intervenne Remus dubitativo. “Se è tua madre è lei che ti ha partorita. Le donne tendono a ricordarsi di queste cose,” osservò ironico.
L’hanno Obliviata,” spiegò Ashley in un sussurro sepolcrale. “…E ora quelle terribili ragazze Slytherin mi maltrattano, mi hanno fatto cadere dalle scale e forse il mio naso è rotto,” aggiunse drammaticamente.
E tutto questo per via della, ehm, Magia Bianca?” s’informò James incuriosito.
“…Che non esiste,” puntualizzò Remus a denti stretti.
Certo che esiste!” lo contraddisse Ashley con fierezza, mentre il fazzoletto ormai zuppo lasciava colare un nuovo, sottilissimo rivolo di sangue.
No,” ribatté fermamente Remus. Si schiarì la voce con fare professorale e tutti e tre gli altri Marauders levarono gli occhi al cielo, preparandosi ad uno dei suoi classici M.P. (Monologhi Pedagogici) dalla durata variabile tra i due minuti e le tre ore.
Speriamo bene,” sussurrò addirittura Peter.
Per i maghi non ci sono magie bianche e nere, questa è una sciocchezza da negromanti di serie zeta, da alchimisti svenduti o da Muggle che le raccontano grosse. La magia è di un unico tipo, sta al singolo mago decidere a quale scopo utilizzarla dandole di conseguenza una valenza positiva o negativa. Avrai certamente studiato la definizione che i non-maghi davano delle capacità cosiddette streghe ai tempi dell'Inquisizione, chiamandole magia nera... Niente di più insensato, come certamente sai. Difatti...”
Quando Remus s'interruppe di scatto, Sirius distolse lo sguardo dalla stringa della propria scarpa, che stava contemplando intensamente, per portarlo con sbigottimento su di lui. Lo stesso fece James, intento a fissare il cielo fuori dalla finestra e a desiderare di volar via lontanissimo in sella alla sua scopa, e pure Peter riaprì gli occhi, riemergendo dal breve torpore in cui stava piombando per riportare l'attenzione sull'amico licantropo.
Perché mai, a memoria di Marauder, uno dei suoi M.P. si era interrotto senza la concorrenza di un evento esterno di portata non inferiore a un attacco immotivato della piovra del lago. E Remus, indubbiamente, s'era appena interrotto.
I suoi amici lo guardarono, dunque, e scorgendolo col capo leggermente chino verso terra seguirono tutti e tre la direzione del suo sguardo, scoprendo che Ashley Malfoy, o come si chiamava, era finalmente svenuta a causa dell'emorragia.
Porco Peeves, Moony!” esclamò Sirius ammirato. “L'hai messa al tappeto!”
Come cavolo hai fatto?” insistette James trattenendo a stento un applauso. “Altro che magia bian...!”
Non finì mai la frase, tuttavia, perché proprio allora il corpo accasciato a terra di Ashley si illuminò di un lieve e soffuso bagliore latteo.
C-che cosa...?” squittì Peter allarmato, ritraendosi con un balzo.
Maah!” esclamò Sirius esterrefatto, vedendo che la testa e il busto della ragazza si sollevavano da terra come levitando, intanto che le luce si faceva più potente.
Oh, no. Cos'è questa nuova follia?” mugugnò Remus esasperato, mentre James si portava le mani al collo per proteggerlo istintivamente, ancora traumatizzato dalle tette della Riddle.
Ehi, ehi, guardate!” continuò Sirius, riparandosi dietro un lettino vuoto e sventolando la mano in direzione della ragazza il cui corpo, ormai, era sospeso graziosamente a mezz'aria. I capelli chiarissimi e spumosi di Ashley, ancora incosciente, dondolavano sinuosi nell'aere, nel quale si prese a diffondere pianissimo in quel momento un'arcana e leggiadra melodia, una musica di impagabile levità, sensuale, angelica...
Ma...ma...” farfugliò James incredulo.
Ma questa...”mormorò Peter stridulo, spostando lo sguardo intorno come in cerca della fonte del suono inconsulto che cresceva pian piano.
Ma è All by myself,” affermò Remus storcendo le labbra disgustato, proprio mentre la musica della hit parade Muggle raggiungeva il suo pieno volume in un'apoteosi di melodramma e note lunghe.
AAAAAAAAAAAAAAAH!” esplosero agghiacciati tutti e quattro, dopo essersi guardati per un paio di secondi per poi sprofondare nel panico.
Fermalafermalafermalaaah!” strillò James saltellando istericamente sul posto, con le mani premute sulle orecchie per proteggerle dai lamenti angosciosi del cantante.
Toglietegli quel povero pianoforte!” gemette Peter stringendosi intorno le braccia, mentre diniegava violentemente.
Sciò! Sciooò! Pussa via!” esplose Sirius, agitando un cuscino in direzione del corpo della fanciulla svenuta, che però sgusciava via schivando i suoi colpi per qualche magia sconosciuta. E il volume continuava ad aumentare. “Aiuto! E' peggio di un Elfo Domestico con le coliche!”
...Don't wanna live all by myseeeeeeehlf anymooooohre...
Basta!” sbottò Remus, estraendo la bacchetta per cercare di riprendere il controllo della situazione. “Adesso...”
Ma proprio mentre la puntava, il corpo si Ashsley ritornò in posizione verticale, sempre sospeso da terra, e i suoi occhi si spalancarono di colpo, rivelando le iridi bianche e rovesciate. Sirius, che le si stava gettando contro brandendo il guanciale, inchiodò sul posto con uno strillo non troppo virile, in perfetta sintonia col tema musicale.
Tu,”risuonò la voce di Ashley senza che le sue labbra si muovessero, in contemporanea all'abbassarsi della canzone, che rimase tuttavia in sottofondo alle sue parole. “Oh tu, divina e diabolica creatura...”
Ma con chi ce l'ha?” stridette Peter, sul punto di nascondersi sotto il lettino.
James socchiuse le labbra per parlare, tetro, mentre Remus si avvicinava a un Sirius improvvisamente giallognolo.
Oh tu, sublime creatura giunta a riempire la mia solitudine...”
M-moony...” gemette il Pureblood depresso, facendo un paio di passi indietro a tentoni.
...Non puoi opporti alla Magia Bianca che ci unisce...”
Moony!” singhiozzò ormai Sirius, con la curiosa sensazione che la sua testa si stesse svuotando della già poca razionalità che solitamente vi albergava, facendosi sideralmente vuota e annebbiata dalla melodia lagnosa.
Ee...ee...e giammai!” scoppiò James in un impeto di temerarietà, scavalcando l'amico e sventolando verso Ashley una boccetta di disinfettante. Anche Remus si fece avanti risoluto, puntandole contro di nuovo la bacchetta. La canzone si rifece potente e una bolla di luce biancastra li respinse entrambi indietro, intanto che Peter, definitivamente, si incastrava sotto le gambe del letto. Sirius, invece, emise un rantolo terrorizzato mentre i suoi piedi si staccavano dal suolo.
No! Amici miei!” starnazzò tragicamente.
Tienilo, tienilo!” esclamò Remus mentre James tentava invano di stringere il piede dell'amico.
Non ci...”
Ma insomma! Cos'è questo baccano?” sbraitò Madama Chips, spalancando la porta.
Fu questione di un decimo di secondo: la musica improvvisamente cessò, il corpo di Ashley tornò a franare a terra e anche Sirius tornò al suolo, barcollando sconvolto.
La situazione, agli occhi della nuova venuta, poteva sembrare bizzarra: Sirius Black era impalato in mezzo all'Infermeria, tremante e cinereo, e James Potter, gattoni sul pavimento, era aggrappato alla sua caviglia con aria stralunata. La testa di Peter Pettygrew faceva capolino da sotto il lenzuolo del lettino per i malati. Remus Lupin, addossato al carrello dei medicinali mezzi rovesciati, puntava la bacchetta nel vuoto, e per terra c'era una Pussyrose svenuta.
Madama!” esclamò Potter con inspiegabile gratitudine, mollando il piede dell'amico.
Merlino, grazie,” squittì Pettygrew balzando fuori dal suo precario nascondiglio.
Cosa stavate combinando, voi quattro?” li interrogò severamente lei, prima di accorrere in soccorso della ragazza svenuta. “Potter! Lupin, almeno tu vorresti...?”
Nel sentirsi interpellare, Remus si riscosse dallo stordimento, recuperando l'equilibrio sulle gambe.
Presto! Andiamo, veloci!” intimò agli amici. James si alzò in piedi di scatto, annuendogli. “Prima che ricominci...” fremette, coprendosi un orecchio.
Sì, Peter, su,” confermò il Caposcuola.
Ma volete spiegarmi...” insistette Madama Chips.
Non siamo stati noi,” affermò Remus, deciso, mentre gli altri due guadagnavano precipitosamente la porta. “E' lei che... Sirius! Sirius, dai!”
Catatonico, il Pureblood gli rivolse un'occhiata smarrita che gli strinse il cuore. Remus allungò il braccio e lo serrò intorno al suo gomito, trainandolo via.
Stia attenta, Madama,” mormorò tetro, sotto lo sguardo allibito della donna, che ancora stava sistemando il corpo di Ashley sul lettino.
Ma che cosa... Ah, voi quattro!” ululò lei con rimprovero, mentre la porta si chiudeva sui fuggitivi.
James li aspettava in corridoio, accigliato, inquieto. Peter era appiattito contro la parete poco lontano, ansimante.
Così, quella è la Magia Bianca,” mormorò James, sinistro.
Potter! Non ora!” eruppe Remus, a due dita da un attacco nervoso.
Sirius biascicò qualcosa a mezza voce, scrollando insistentemente la testa.
Era la fine. Non sarebbe mai sopravvissuto fino a Natale.




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Piccola nota
La canzone citata è "All by myself" di Eric Carmen, famosissimo pezzo-tormentone ripreso da moltissimi artisti e in svariate occasioni, ad esempio nell'intro de "Il diario di Bridget Jones" (lo trovate QUI). Essendo una canzone uscita proprio nel 1975, mi è sembrato plausibile immaginare che l'anno dopo fosse nel pieno del suo successo, tanto da risultare conosciuta anche tra i teenagers meno puristi di Hogwarts. Non me ne vogliamo i fans di questo pezzo, che per la verità non mi dispiace così tanto come può sembrare. Mi sembrava solo un brano sufficientemente melenso e romantico da terrorizzare gente della della risma dei nostri baldi Marauders.



   
 
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