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Autore: lazyl    25/01/2006    25 recensioni
Ginny Weasley è una ragazza perfettamente normale...non fosse che alla veneranda età di 22 anni si è ritrovata sola e con un bambino di cinque anni...nato per errore da una storia mai esistita e concepito all'oscuro della sua famiglia e del suo ragazzo...ma la sua vita è destinata a cambiare... mi raccomando, fatemi sapere che ne pensate, e se vi sembra che qualcosa coincida al sesto libro vi assicuro che non c'è nessuno spoiler, è tutto semplicemente come nella mia testa volevo che fosse...!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Ginny, Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12

!!!Avvertenza!!!

questo capitolo è venuto fuori un po’ nc17, ma non penso che per un'unica scena sia necessario modificare il raiting della storia, no?? Io comunque ve l’ho detto, se la cosa vi turba…, quando sentite puzza nell’aria saltate alcune righe, e poi sarà tutto finito…^///^!!

Buona lettura!^_^!

 

Capitolo 12

 

Buio.

 

Solo buio.

 

E freddo.

 

E un pazzesco dolore alla testa.

 

Ginny Weasley aprì di scatto gli occhi.

 

Impiegò alcuni attimi per capire dove si trovasse, e soprattutto perché.

 

Si accorse di essere incatenata a qualcosa tramite una caviglia, e evidentemente le avevano dato qualche pozione, perché sentiva i muscoli particolarmente intorpiditi.

 

Poi il ricordo riaffiorò impietoso nella sua testa.

 

-DANNY!!- urlò, rendendosi conto che il bambino non era con lei. Che l’avessero lasciato a casa?

 

Impossibile, quell’uomo aveva detto “…vi ho trovati…”.

 

In quel momento udì il rumore di passi amplificato dalle umide mura di pietra.

 

Non vedeva nulla, ma dal freddo che le entrava sin nelle ossa e dal forte odore di muffa era probabile che si trovasse nei sotterranei di un qualche posto sconosciuto.

 

Udì il cigolio della probabile porta di una cella, e qualcuno entrare nella stanza.

 

-Ma bene…vedo che ti sei svegliata…- quella voce. La voce del bastardo che aveva rapito lei e suo figlio.

 

-Dov’è Danny? Cosa vuoi da noi? Chi sei?- domandò a denti stretti la ragazza, dando uno strattone alla pesante catena.

 

L’uomo rise con perfidia -Calma, calma…una cosa per volta…- aveva detto con la sua voce roca -…tuo figlio è al sicuro, per ora…e non voglio niente da te, sarà qualcun altro a soddisfare le mie richieste, tranquilla…- ma la sua voce non era affatto rassicurante.

 

-Voglio vedere mio figlio!- sibilò più arrabbiata che mai, senza provare la benché minima paura.

 

-Ma naturalmente…- aveva risposto l’altro, e Ginny aveva udito la voce farsi più vicina -…però, come ti ho detto, sto aspettando una persona, poi si vedrà…- doveva essere a pochi centimetri, perché la ragazza sentiva distintamente l’olezzo del suo fiato sul viso.

 

Ginny nauseata, aveva cercato di ritrarsi, sentendo però la gelida parete premere alle sue spalle –Chi sei?- aveva domandato, quasi sputando le parole.

 

-Diciamo…un caro amico di qualcuno che conosci anche troppo bene…- aveva risposto l’altro, e Ginny, con sollievo, aveva sentito l’uomo spostarsi, e alzarsi nuovamente in piedi.

 

-Ora, sei vuoi scusarmi, devo andare a sbrigare alcune faccende…porterò i tuoi saluti a tuo figlio…- aveva aggiunto sghignazzando, e Ginny aveva sentito i passi allontanarsi nuovamente e la porta della cella chiudersi nuovamente.

 

Gli occhi le si erano riempiti di lacrime.

 

Danny, dove sei?

 

***

 

Jennifer assisteva in disparte alla scena.

 

Sapeva di non poter partecipare a quella disgrazia famigliare, e in fondo al cuore provava un senso di disagio nell’assistere a una tale situazione in qualità di sconosciuta.

 

Avrebbe voluto rendersi utile, cercare di consolare tutte quelle persone in lacrime, ma lì in mezzo era una sconosciuta praticamente per tutti, fatta eccezione per Ron.

 

Ma al momento il suo ragazzo era al Quartier Generale degli Auror, per partecipare alla ricerca di sua sorella e suo nipote.

 

E così lei si era trovata da sola in mezzo a quell’esercito di gente dai capelli infuocati, tutti lì per tirarsi su il morale a vicenda e per consolare, in particolare, la signora Weasley.

 

Molly, infatti, non aveva smesso per un solo istante di piangere disperatamente, e a niente erano serviti i due the corretti preparati dal signor Weasley, e men che meno servivano a qualcosa i numerosi abbracci e le parole.

 

Fino a poco tempo prima era stata presente l’unica persona che avesse avuto modo di conoscere, Hermione, ma dopo una terribile litigata col suo ragazzo anche lei se ne era andata.

 

Da quel che aveva potuto capire dalle furiose grida provenienti da una stanza in cui i due si erano, inutilmente, rinchiusi, il motivo del litigio era che la ragazza voleva partecipare alle indagini assieme agli altri, in qualità di migliore amica di Ginny, da quel che aveva ripetutamente strillato, ma Harry era stato categorico, perché nelle sue condizioni non doveva assolutamente mettere a repentaglio la sua sicurezza. E dopo una serie infinita di epiteti e grida, si era sentito un sonoro crack e poco dopo dalla stanza era uscito solamente Harry, il viso arrossato e un’espressione furiosa.

 

Jen non sapeva quali fossero queste condizioni, ma dalla telefonata criptica del giorno prima e dall’irremovibilità di Harry, se ne era fatta un’idea.

 

E certamente non poteva biasimare né uno né l’altra per le loro motivazioni, così si era limitata a restare in disparte, senza chiedere nulla a nessuno.

 

E così, era da circa mezz’ora che stava in piedi immobile vicino alla porta della cucina, senza fare nulla.

 

Semplicemente, aspettava che qualcuno venisse a salvarla.

 

***

 

-FANCULO!- queste erano state le prime parole di Hermione non appena si era materializzata a casa sua, dopo una serie di errori dovuti al fatto che non poteva dirsi esattamente concentrata sulla destinazione durante la materializzazione.

 

-Fanculo, fanculo, fanculo!- aveva continuato a strillare, prendendo a calci qualsiasi cosa le capitasse sotto tiro, compreso Grattastinchi, che con un miagolio indignato era scappato via da quella bufera provvista di gambe sin troppo forti.

 

Alla fine, dopo aver ammaccato diversi mobili e oggetti vari, Hermione si era calmata, e buttandosi sul letto era scoppiata in una serie di singhiozzi interminabili.

 

Perché Harry doveva trattarla come un’inferma? Doveva passare altri sette mesi da relegata? Non l’avrebbe più fatta uscire di casa?

 

Diavolo, non era certo una bambina, lo decideva lei dove andare, come e con chi!

 

Lo odiava quando faceva così! Sin da quando erano a scuola cercava di fare sempre tutto da solo, o al massimo con Ron, per preservare la sua sicurezza

 

Fanculo!

 

Loro andavano a spasso a cercare la sua migliore amica e un bambino che considerava quasi un figlio, mentre lei doveva starsene a casa a fare la calza, aspettando col cuore in gola che qualcuno arrivasse e le desse delle notizie?!

 

No di certo!

 

Con quel nuovo pensiero, e determinata più che mai, Hermione si tirò a sedere con uno scatto e con un gesto brusco si asciugò il viso bagnato, tirando su col naso. Facendo così non avrebbe sicuramente migliorato la situazione!

 

Senza attendere oltre, si infilò in fretta le scarpe e le poche cose che si era tolta durante la sfuriata.

 

Prese la bacchetta, sassata da qualche parte nella stanza, e si infilò il mantello.

 

Avrebbe partecipato alle ricerche, con o senza il consenso di Harry!

 

Ma un attimo prima di smaterializzarsi sentì un crack alle spalle e una voce ben conosciuta e momentaneamente odiata –Dove pensi di andare?- chiese Harry con voce dura, afferrandola di scatto per un braccio.

 

La ragazza ruotò su sé stessa, e con uno strattone liberò il braccio, fronteggiando il ragazzo –Dove mi pare e piace!- urlò, guardandolo con disprezzo.

 

-E’ fuori discussione, Hermione. Tu resti qui e basta- dichiarò l’altro, secco.

 

-Vogliamo vedere?- lo provocò lei, incrociando le braccia e sorridendo sprezzante.

 

-Eccome! Decidi tu, o mi obbedisci o ti incateno qui dentro- tuonò Harry, furioso.

 

-Perfetto, ho già deciso- gridò, e fece per smaterializzarsi per la seconda volta.

 

Ma Harry fu di nuovo più veloce.

 

Con forza inaudita la afferrò per le spalle e la spinse contro il muro, inchiodandola ad esso.

 

Hermione, spaventata, chiuse gli occhi, pronta a riceve uno schiaffo o qualcosa del genere, il primo della sua vita.

 

Ma successe qualcosa che mai si sarebbe aspettata.

 

Sentì il corpo di Harry premersi contro di lei, e prima ancora di poter aprire gli occhi il ragazzo la baciò.

 

Un bacio violento, brutale, bisognoso, totalmente diverso da quelli che si davano solitamente.

 

E Hermione non pensò un secondo di più, aprì la bocca permettendo alla lingua di Harry di entrare e rispose con altrettanta foga.

 

Cominciarono a strapparsi i vestiti di dosso furiosamente, eccitati all’inverosimile da quella rabbia ceca mista a desiderio, e senza neanche un preliminare il ragazzo sollevò il bacino di Hermione premendolo contro il proprio, mentre lei gli cingeva velocemente le gambe attorno ai fianchi, e con forza la penetrò in un unico colpo.

 

Fecero sesso lì, contro il muro della camera da letto, con una furia totalmente inaspettata da due persone del genere, con l’unico rumore dei forti colpi della schiena della ragazza contro la parete ad ogni spinta e dei loro respiri ansanti e rabbiosi. Non una parola, non un gemito, fu tutto troppo veloce. Dopo poco tempo Hermione urlò e si accascio contro il petto di Harry, e pochi istanti dopo, con un ultima spinta violenta, Harry gettò indietro la testa ed emise un rantolo quasi animalesco e, privo di forze, si accasciò al suolo, portando con se la ragazza, rimasta unita a lui.

 

Non parlarono per alcuni minuti, troppo presi a cercare di riprendere il fiato, i corpi sudati e toraci che si alzavano e abbassavano rapidamente.

 

Poi tutto tornò normale.

 

Hermione alzò lo sguardo, incatenando il proprio a quello ancora infuocato di Harry, e arrossì. Era la prima volta che accadeva una cosa del genere tra loro, non era stato così neanche la prima volta che erano stati insieme.

 

Distolse lo sguardo, imbarazzata, anche perché lui si trovava ancora dentro di lei, e tutto questo le provocava delle strane e forti sensazioni.

 

Harry invece rimase impassibile. Dopo qualche secondo si spostò e si alzò in piedi, completamente nudo.

 

Hermione provò una fitta a cuore…che fosse solo una distrazione, uno sfogo momentaneo? Ora se ne sarebbe tornato al lavoro senza degnarla di ulteriori sguardi?

 

Stava quasi per mettersi a piangere per il dispiacere, quando improvvisamente sentì due forti braccia cingerle le spalle e la parte inferiore delle ginocchia, e sollevarla.

 

Stupita per un simile gesto, voltò la testa di scattò, e fisso Harry negli occhi.

 

Sorrideva. Un sorriso dolce e rassicurante, il sorriso del suo Harry.

 

L’appoggiò delicatamente sotto le lenzuola, e subito dopo si sdraiò accanto a lei, abbracciandola e stringendola stretta a se.

 

Hermione, emozionata, affondò il viso nell’incavo del suo collo, aspirando a pieni polmoni il suo profumo, e passando entrambe le braccia attorno al suo collo.

 

Il ragazzo le scostò alcune ciocche di capelli dal viso, passandole dietro le orecchie delicatamente, guardandola con dolcezza.

 

-Ti amo- sussurrò semplicemente, prima di posarle un casto bacio sulle labbra.

 

-Anche io ti amo…- rispose lei sorridendo contro la sua bocca, stringendolo più forte a sé.

 

Amava quel suo modo di fare.

 

Era la prima volta che facevano l’amore in quel modo, e le era piaciuto da impazzire.

 

Ma era stato anche più bello riaverlo in tutta la sua dolcezza, subito dopo.

 

***

 

Era parecchio tempo che non rimetteva piede in quel lurido posto.

 

E sinceramente non gli era mancato affatto.

 

Draco Malfoy camminava a passo sostenuto lungo i tortuosi corridoi del castello che ormai da anni fungeva da quartier generale dei Mangiamorte.

 

Dove viveva lui.

 

Voldemort.

 

Non sapeva niente di lui da moltissimo tempo. Solitamente era il suo braccio destro a occuparsi di tutta la parte pratica.

 

E difatti era proprio da lui che si stava recando.

 

Thomas Cole. Ormai nella Cerchia non si parlava d’altro che di quel bastardo. Ma ci sapeva fare.

 

E difatti, dopo neanche due mesi dall’inizio del suo nuovo ruolo, i Mangiamorte tornavano alla carica come non succedeva da anni e nuovi e sempre più numerosi innocenti venivano uccisi.

 

E, soprattutto, dopo soli due mesi era riuscito a scoprire quello che lui nascondeva da quasi sei anni.

 

Pensieroso, si ritrovò davanti alla porta che fungeva da “ufficio” del nuovo “capo”.

 

Ovvero, il luogo dove lui riceveva i suoi “collaboratori” e dove eventualmente li puniva.

 

Conosceva bene quella porta, perché un tempo seduto alla scrivania interna a quella stanza c’era suo padre.

 

Questo prima di venire rinchiuso ad Azkaban, prima che quella cosa succedesse.

 

Bussò.

 

La porta si aprì da sola, e Malfoy entrò nella stanza oscura chiudendola alle sue spalle.

 

-Benvenuto, giovane Malfoy…o forse questo è il nome che bisognerebbe attribuire all’ultimo discendente della famiglia…- la voce dell’uomo nascosto dall’ombra era roca e derisoria.

 

-Cole…- aveva semplicemente ribattuto l’altro, senza turbarsi neanche minimamente alle sue parole. Gli avrebbe dato del filo da torcere.

 

-Sono contento che tu sia venuto…è da tempo che non ci si vede, da quel che so ora ti occupi di amministrazioni interne, di qualche missione all’estero e di far figli ad insaputa di tutti…devi essere molto impegnato…- aveva detto l’uomo, uscendo dall’ombra.

 

Non era cambiato affatto. Stessi capelli neri brizzolati, stessa carnagione pallida, stessi occhi acquosi, stessi denti storti e giallastri…stessa espressione da fottuto bastardo.

 

-Cosa vuoi?- aveva chiesto, continuando ad ostentare la stessa espressione indifferente.

 

-…Pensavo che fossi più sveglio, Malfoy, davvero- si era avvicinato, guardandolo con fare canzonatorio -…credevo che i capelli e la lettera fossero abbastanza eloquenti. Non sei preoccupato per il tuo bastardo e sua madre?- non aveva smesso un secondo di fissarlo, come se cercasse di provocargli un foro in mezzo agli occhi con l’uso del solo sguardo.

 

-No- chiaro e coinciso, era l’unico modo per non farsi fregare in questo genere di conversazioni. E Draco Malfoy era un maestro, in quell’arte.

 

Cole aveva inarcato un sopracciglio –Non giocare con me, Malfoy. Sappiamo degli assegni e di un incontro recente tra te e tuo figlio. Ti abbiamo in pugno, ti conviene non mentire- questa volta, oltre al tono derisorio, se ne era aggiunto uno minaccioso.

 

Malfoy non aveva risposto. Si era limitato a fissarlo negli occhi, in assoluta tranquillità.

 

-Preferisci essere persuaso in altro modo? Allora ti informo che il marmocchio è malato, l’abbiamo preso così, e senza medicinali non durerà ancora per molto, prima di un attacco d’asma o una polmonite. E per quanto riguarda la ragazza…, devo ammettere che te le scegli bene. E qui molti dei ragazzi non vedono una donna da molto, troppo tempo- concluse con voce strascicata, mentre un lampo di lussuria attraversava il suo sguardo.

 

La mascella del ragazzo si irrigidì impercettibilmente, e i pugni si strinsero all’interno delle tasche del mantello –Cosa vuoi?- chiese nuovamente, la voce più dura del solito.

 

Un angolo della bocca di Cole si piagò verso l’alto –Per ora, solo un po’ di chiarimenti. Poi vedremo…accomodati pure, giovane Malfoy- disse, indicando una sedia di fronte alla scrivania.

 

-Non ho niente da dire- era rimasto immobile, continuando a fissare l’uomo.

 

-Ragazzo mio…sei in una brutta posizione. Dovresti sapere bene cosa succede ai traditori della Cerchia…- aveva sorriso amabilmente, consapevole di aver colto ne segno.

 

I pugni si strinsero di più.

 

Bastardo…eccome se ricordava…

 

-Se non sbaglio tu e quello sciocco di Zabini eravate amici, compagni di scuola, se non erro…era un buon Mangiamorte, ma era debole di cuore…è bastata una sola donna a portarlo sulla via sbagliata. E ne ha pagato le conseguenze…- aveva detto con noncuranza, sapendo bene che ogni parola era come una pugnalata nel cuore di Malfoy.

 

Blaise era stato il suo primo e unico amico. E quel bastardo aveva fatto di tutto per eliminarlo, invidioso della sua posizione compromettente.

 

E aveva lasciato vedova una bella ragazza incinta, e solo lui.

 

-Vedo che ricordi…perfetto, quindi ora che ne dici di accomodarti e di spiegarmi bene la storia? E sappi che se mentirai verrai punito…- aveva ghignato l’uomo, accennando per la seconda volta alla sedia.

 

Ma per fortuna a Malfoy venne privato il piacere di rispondere.

 

Improvvisamente la porta si spalancò, e un ragazzo allampanato e pieno di brufoli entrò di corsa, affannato e agitato.

 

-Che diavolo vuoi Perkins? Vuoi forse ricevere una crucio? Non si usa più bussare?!- era sbottato Cole, nero di rabbia. Era quasi riuscito nel suo intento, e ora quello sciocco ragazzino l’aveva interrotto.

 

-Mi scusi signore, ma è importante! La ragazza è scomparsa, e neanche il bambino si trova più!- aveva quasi urlato il ragazzo, col respiro ancora ansante.

 

-CHE COSA?- Cole, furioso, aveva gettato a terra la sedia sul quale sarebbe dovuto sedersi Malfoy, e si era avventato sul povero Perkins, prendendolo per la collottola –Dovevano essere entrambi sorvegliati a occhio! Che diavolo significa che non si trovano più?!- aveva ringhiato, strattonando il ragazzo.

 

-Non so il motivo signore, ma tutti coloro che erano di turno per sorvegliare i prigionieri si sono messi a cercarli!- aveva rantolato, mezzo soffocato.

 

-Perfetto! Ma con che bel branco di idioti mi sono messo a lavorare! E secondo voi gli altri prigionieri se ne stanno tranquilli ad aspettare che i guardiani ritornino?- e, dopo aver sassato Perkins da un lato, si era gettato fuori dalla stanza.

 

Malfoy aveva sorriso.

 

Aveva sottovalutato la Weasley, ci sapeva proprio fare.

 

Solo che ora si era cacciata in un guaio ancora peggiore.

 

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buenas seras!!!(oltra all’inglisc, sono un genio anche con l’espagnol!!!!!!):D!!!!

ho tardato un po’, ma siccome con l’altra ff ero indietro di due weeks, ho dato la precedenza a quella postando questa con qualche giorno di ritardo…

mi perdonate????*_*???

Mmmm, questo chappy mi è venuto un po’ più darky del solito…forse perché rispecchia un po’ quello che momentaneamente mi passa per il cervello…eeeeeeeeeehhhhhù_ù

E per di più sono molto sad perché ho ricevuto pochi pochi commentinisighT_Tmooooooolto dispiaciuta…ç_çL

 

Ma ovviamente ringrazierò i mei fedelissimi!!^_^! Denghiù veri macc!!! Purtroppo non posso rispondere per bene perché mi trovo a casa malata, e visto il mio stato comatoso mi hanno relegata a letto (tra letto e bagno…una favola…-_-…), ma prometto che la prossima volta lo farò per benino…anche se spero che ci siano più eventuali risps da scrivere di stavolta…^_^°!!

In ogni caso, mille grassie a: ginny88(visto il dracuzzolo? E i porno harry-mione?…ahhhh, che mandrilloni…^///-!! Of course che l’ho letto, in english e italian!!siao!), terry(piano piano I ns men in black sui stanno facendo conoscere..eehhh, si vedrà!!! A pressto ^_^!), leidia (non so veramente perché mi sia venuta la giallite…?_?!! bah, chi mi capisce è bravo…bai bai ^_-!!), _heAtHer_ (il ns principe azzurro è arrivato!!! Ma non mi sa tanto da principe, sembra che ginny si faccia sia da pulzella che da cavaliera da sola!!XD!! baci!!), marco (casino è uno dei miei diecimila nomi…tra cui neuroni-fatti-a-purè o ti-sei-bevuta-il-cervello e simili…ehehehù_ù!! Alla prossima!), Hermia (AAAAHHH…QUANDO AGGIORNI?????? Controllo continuamente…malissimo…ma effettivamente, chi la fa l’aspetti…^///^!!! Graccie 3000, a presto!!), Verdiana (ooohhh, non sei monotematica quando si tratta del ns bello e dannato…O_oeheheh…:D, a presto!!), Melchan (oh yes, i miei neuroni continuano a neuronare, ormai ho perso il controllo…[ce l’ho mai avuto…*_*??]…vedrai…^_-!!!), _olly_ (niunetri!!! Anche io non vedo l’ora, anche perché non so neanche quello che succederà…eheh..incoraggiante…-_-…^_-!!), blufairy87 (XDXDXD!!AHAHAH!!!..., hai visto come si sono consolati i ns 2 piccioncini..eheh >_scuolaaaaaaa!!!\_____/)…

 

Purtroppissimo ho già finito…vabbè, ora la metto su, e VI ASPETTO BELLI NUMEROSI…

 

BACI!!!!^_______________^!!!

 

 

 

 

 

  
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