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Autore: Pinns    31/03/2011    4 recensioni
nessuno sa che è successo ai Dursley dopo che hanno salutato Harry e hanno varcato la soglia della casa numero 4 di Privet Drive.
Ma cosa è successo davvero dopo questa separazione?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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ma saalve! siamo all'8 capitolo, aspetta giaà all'ottavo capitolo!? Io vi amo!
e per questo ho deciso di rendere questo capitolo un pò più lungo :) Anche perchè mercoledì parto e ritorno domenica mattina, magari un'altro capitoluzzo riuscirò a metterlo :D non si sà ;D
recensite, recensite, recensite!
ringraziamenti:
gemellina_93 che è rimasta scioccata dalle rivelazioni del 7 capitolo, la piccola Crylliam che è sempre dolcissima (e ha scritto una storia tutta sua, io ci darei un'occhiata se fossi in voi ;) ), poi la mitica albyyy_black  che questa volta ha commentato in tempo! (anche se l'importante è che abbia commentato)
le 8 persone che hanno messo questa storia tra le preferite, le 3 che l'hanno messa tra le ricordate, e le 26 che l'hanno messa tra le seguite!
a presto.
Pinns:)
p.s. *continua con la pubblicità occulta* se volete, solo se volete eh;) ho scritto un'altra piccola ff, sempre sulla famiglia Dursley, su Petunia principalmente, se volete farci un salto;)
baci!


Visite e cerimonie

 

-Ehi Dudley vai tu alla porta?

-Non si preoccupi Petunia, vado io.

-Grazie Gilda.

La ragazza si diresse curiosa alla porta, non aspettavano visite, dopotutto, così quando aprì rimase sorpresa, piacevolmente sorpresa.

-Oh...

-Ehm... salve.

-Gilda chi è?- chiese Dudley dalla cucina.

-Ecco... penso che dobbiate venire tutti qui.

Vernon, Petunia e Dudley curiosi mollarono tutto ciò che stavano facendo, così quando arrivarono alla porta...

Petunia urlò.

Vernon borbottò sommessamente parole di benvenuto, se si vogliono chiamare così.

Dudley salutò allegramente.

-Ciao cugino!

-Ehi Big D!

Harry Potter alla fine decise di entrare di sua iniziativa nel numero 9 di Appleton street, erano tutti così sbalorditi, lo fissavano sorridendo (tranne Vernon, ma non c'era bisogno di puntualizzare).

Gilda era davvero felice, ma resistette all'impulso di correre ad abbracciare colui che l'aveva salvata da una vita di reclusione e nascondigli, quando scorse una ragazza con una chioma di capelli rossi che la fissava confusa...

-Una Jewed?- sussurrò

-Non di nuovo!- imprecò Vernon.

-Weasley?

-Ma come cavolo fate a conoscervi tutti?- domandò l'uomo esasperato.

Così dopo che Ginny e Harry si furono sistemati, anche a loro fu spiegata la storia di Gilda Jewed.

Aveva cominciato a piovere, le fronde degli alberi si muovevano piegate dal vento, e la pioggia picchiettava furiosamente sui vetri, si sentiva qualche tuono in lontananza. Ormai erano passati più o meno tre mesi da quando Gilda e la sua famiglia erano usciti allo scoperto e avevano raccontato ai Dursley la loro storia...

-Gilda, ma quindi non hai mai frequentato Hogwarts?

-No, mia madre ha insegnato a me e mio fratello tutto quello che dovevamo sapere, tranne pozioni. Direi che siamo abbastanza dotati in quella materia- rispose Gilda sorridendo.

Tutti risero.

Poi fu Petunia a parlare...

-Harry vorresti accompagnarmi in cucina?

-Oh... certo zia- rispose lui un po' spiazzato.

I due si diressero verso l'ordinatissima cucina di Petunia. La cucina era molto graziosa, delle tendine leggere color crema erano chiuse sulla finestra dove tempo prima un gufo con gli occhi ambrati aveva bussato, un tavolo di legno era posto al centro della cucina, circondato da delle sedie foderate di stoffa verde, dove Harry si accomodò. Petunia si diresse verso il forno da dove estrasse dei biscotti al cioccolato, poggiò la teglia sul tavolo e si accomodò davanti al nipote.

-Allora...

-Grazie, Harry.

Il ragazzo rimase colpito. Mai in tutta la sua vita aveva sentito sua zia ringraziarlo...

-Di che cosa zia?

-Di tutto, ci hai salvato, mi hai salvato Harry. Con il tuo perdono mi hai salvato da una vita di rimpianti. Sai, quando ho saputo che Lily era... morta, per la prima volta in vita mia ho provato rimorso, ma per poco, subito dopo ho provato un'enorme tristezza... mi dispiace.

-Zia...- Harry pareva stesse cercando con estrema cura le parole- perchè... perchè... allora non mi avete mai trattato come...

-Come un nipote? Oh, Harry potrai mai perdonarmi? Noi, io, ho sempre cercato di farti sentire emarginato perchè... volevo farti sentire come mi sentivo io da piccola e poi l'ho fatto per...

-Per?

-Per Dudley.

-Per Dudley?!

-Si, non volevo si sentisse escluso, come me, perchè tu eri diverso, speciale, più speciale di noi. Ma ho esagerato, e ho sbagliato, tantissime volte.- concluse Petunia.

-Ma zia io ti ho perdonato! E sono sicuro che anche la mamma lo avrebbe fatto!

-Dici? Dopo tutto il male che ti, che le ho, fatto?

-Si zia, la mamma era buona, come te.

-Oh no Harry, io non sono buona.

-Si zia, lo sei. Le persone buone sanno chiedere scusa, sanno chiedere perdono e provare rimorso. E tu sei buona, zia.

E mentre zia e nipote si abbracciavano come in tutta la loro vita non avevano fatto una chioma rosso fuoco sbucò dalla porta...

-Harry, dobbiamo andare. Ricordi? La cena da Andromeda!

-Oh si, da Teddy.

Così dopo pochi minuti dedicati ai saluti Ginny Weasley e Harry Potter si Smaterializzarono e lasciarono casa Dursley, o Ward. Fate un po' voi.

 

*

Stop, stop, stop :), che ne dite fino a qui?
Spero vi piaccia;) da ora in poi entra anche un'altro personaggio che mi piace tanto, e quindi ho voluto ''soddisfarmi'' avevo proprio voglia di scrivere un pò su di loro... curiosi?
allora leggete cari.

 

Erano passati quattro anni ormai e tante cose erano cambiate.

Gilda e Dudley si erano sposati.

Anche Ginny e Harry qualche tempo dopo.

Il dolore per le perdite si era un po' attenuato.

Per chi aveva perso un figlio, per chi aveva perso l'amore, per chi aveva perso una madre, un padre, un amico, un fratello, un gemello... come George Weasley, il dolore ogni tanto tornava sordo e cupo.

Il giorno del matrimonio di Ginny e Harry al quale Dudley aveva fatto da testimone, George era arrivato a cerimonia già iniziata, era rimasto ore da solo nella sua nuova casa.

Tornava di rado alla Tana, troppi ricordi, dolorosi, profondi riaffioravano ogni volta che ci tornava.

Ma quello era il matrimonio di sua sorella. Doveva cercare di essere felice, almeno per lei.

Così indossò la sua maschera da ''uomo spensierato'' e cercò di apparire il più naturale possibile.

Ma qualcuno lo stava osservando...

-Una Jewed?- pensò interdetto.

Gilda finita la cerimonia era rimasta un po' indietro, come lui. Indossava un vestito celeste pallido, i capelli corvini raccolti in una acconciatura semplice, con dei boccoli che le ricadevano leggeri sulle spalle.

George invece era seduto e pensava. A Fred ovviamente. Con lui si sarebbe divertito di certo, sarebbero stati l'anima della festa, sarebbe stata una cerimonia divertentissima, I Tiri Vispi Weasley sarebbero stati il negozio di scherzi migliore del mondo, altro che dell'Inghilterra!

-Non puoi vivere di ricordi.

-Come scusa? Dici a me?

-Chi altro vedi qui intorno, George?

Gilda si era fatta più vicina, era seduta accanto a lui ora.

-Che ne sai tu?- rispose George un po' meno cortese.

-Lo so e basta, non puoi vivere così, lui non lo vorrebbe.

-Ma chi sei tu per venire qui a dirmi che mio fratello, il mio gemello, non vorrebbe vedermi così?

-Nessuno, ma ho ragione, io non lo conoscevo, non ti conosco, non vi conosco, ma ho ragione.

-Jewed...

-Gilda.

-Va bene, Gilda, perchè mi dici ciò?

-Non lo so.

-Come non lo sai?
-Mi pareva la cosa più giusta da dire, ecco.

-Ti pareva la cosa giusta da dire?

-Esatto.

Dopo una breve pausa George confessò.

-Sai, lo penso anche io, tutti i giorni

-Che cosa?
-Che non posso vivere di ricordi.

-Ma è difficile, e non pensi di farcela, pensi che se non pensi a lui e provi a essere felice, sarebbe come offendere la sua memoria, dimenticarlo.

-Si...

-Ma ti sbagli! Non lo dimenticherai mai! Ogni volta che ti guarderai allo specchio lo vedrai. Ricorderai, non lo dimenticherai.

-Sai Gilda?

-Che cosa?

-Non capisco perchè hai sposato quel Dursley, tu vali molto di più.

-Ahahaha in realtà è stato lui a dirmi di parlare con te.

-Lui? E perchè mai?

-Non so, evidentemente ha capito come ti senti.

-Forse.

-Ah, e mi ha detto un'altra cosa.

-Quale?

-Mi ha detto di dirti di sorridere, di ridere. Fred è morto ridendo, tu prova a vivere ridendo, come facevate assieme, come avete fatto per quasi diciannove anni.

-Mi sa che quel Babbano ha proprio ragione.

-Lo penso anche io, George.

E detto questo Gilda si alzò e se ne andò, lasciando George, solo a pensare...

Sarebbe riuscito a essere felice?

Sì.

Un anno dopo sposò Angelina, la sua felicità ritornò. Non luminosa e splendente come quando aveva diciannove anni, ma ci si avvicinava.

E, cosa più importante, essendo felice non aveva dimenticato Fred.

Doveva un grosso favore a quel Babbano di un Dursley.

Well... che ne dite? E' di vostro gradimento?
recensite *-*


  
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