Angolino: mi dispiace che il primo capitolo non sia riuscito molto bene, ma l’ho scritto durante la notte! Spero che questo risulti migliore dell’altro.

Alcune ore dopo, Aiko andò alla mensa: lì i suoi la salutarono, compreso Yoshio. Quest’ultimo le si avvicinò e le disse:”Capitano, abbiamo avvistato un’ isola. Dobbiamo attraccare?””Sì, visto che le provviste sono quasi finite.  E poi non penso di essere l’unica a volersi svagare un po’.””Va bene. Avverto subito tutti!”Si allontanò  e allora la donna andò verso la prua per vedere l’isola. Questa  era grande, verdeggiante e brulicante di vita. Infatti, c’erano alcuni bambini che giocavano sulla spiaggia, diversi uomini e donne che si aggiravano nel mercato  e pochi pescatori, che, vedendo il Jolly Roger della nave, scappavano un po’ impauriti. Dopo aver attraccato, Aioko e la metà della sua ciurma sbarcarono: gli altri sarebbero scesi quando loro sarebbero ritornati. Il capitano decise di andare a vedere il centro della città, mentre il resto degli uomini o volevano andare in qualche bar o desideravano andare in giro a fare scorte. Solo Yoshio decise di visitare il famoso tempio di quell’isola, il Koya. Allora la ciurma si divise e si diede appuntamento all’ora di cena.

Due ore dopo, Aiko si trovava in un negozio. Ma non era una bottega qualsiasi. Era un negozio per streghe. All’interno, infatti, c’erano filtri, pozioni, ampolle e libri dall’aria antica. Era andata lì per trovare diversi ingredienti per un incantesimo. Ma non era riuscita a trovarne alcuni: il sangue di un uomo mai stato innamorato  e delle rose nere. Quest’ultime le fecero ricordare Lui … Il suo Itoshi.”Basta. Devo smettere di pensare a lui”pensò. Ma in quello stesso momento sentì delle urla. Uscì subito e vide degli uomini della marina, sospesi in aria, le cui parti del corpo erano sparpagliate. Vicino a loro, ma con i piedi per terra, c’erano due uomini: uno, più piccolo e gracile dell’altro, era abbronzato e sensuale, l’altro, più alto e grande del primo, era vestito in modo strano e sembrava molto arrabbiato. Infatti, i due stavano litigando e non si erano accorti che erano stati circondati  dalla Marina. Allora Aiko decise di intervenire: si concentrò e, dicendo una formula magica, eliminò la maggior parte dei marines.”Ehi, guarda che non mi serve il tuo aiuto!”disse il rosso, quello vestito strano.”Oh, scusami, se volevo dare una mano”.E, dicendo ciò, fece ricomparire altri soldati.”Ehi, ma che cazzo fai? “dissero i due.”Beh, visto che non serve il mio aiuto … “E rimase a guardare il combattimento. I due, dopo aver fatto fuori la maggior parte dei marines, la osservarono. Il rosso la guardava rabbioso, mentre l’altro la guardava con interesse. Troppo per i gusti della donna, che decise di andare. Ma il rosso  la trattenne, dicendo:”Dove pensi di andare? Adesso facciamo i conti! Io ti …”Ma le parole gli morirono in gola: Aioko, decidendo che era meglio scappare, si era alzata in aria e stava volando verso la sua nave,lasciando i due a bocca aperta.
Arrivata sulla sua nave, fu accolta dalla sua ciurma e si iniziò a cenare, ma lei continuava a pensare all’incontro di quel giorno.”Chi erano quei due?”pensava”li ho già visti, ma dove?” E andò a dormire con quel pensiero.