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"E adesso cosa facciamo? Siamo davvero nella merda. Possiamo avere quanto materiale vogliamo, ragazzi, ma se non abbiamo un batterista, com'è che andiamo avanti, con le scorregge?" dice Gerard, guardandoci tutti quanti con aria da cane bastonato - come biasimarlo?

Siamo tutti seduti nel tavolo rotondo a casa di Mikey. Tutti sembrano essere molto preoccupati, ovviamente.

A me scappa un sorriso, ma non è un sorriso felice: è di disperazione/nervoso.

Gerard lo nota e me lo fa notare con un occhiata fulminea.

"Sentite, ormai è andata: meglio tardi che mai. Non importa se abbiamo perso Bob. O meglio, importa eccome, ma quello che adesso è ancora più importante è andare avanti e non perdersi d'animo, chiaro? E non guardatemi con quelle facce: in fondo sapevamo che prima o poi sarebbe successo!" dice Ray. Vedendo le nostre facce preoccupate quanto prima del suo intervento, se non di più, tenta in un sorriso, fallendo miseramente "Che cavolo, dobbiamo solo rimboccarci le maniche e cercare un altro batterista. Mikey, il tuo amico non aveva tutte quelle conoscenze su batteristi davvero bravi? Possiamo fare un 'provino' e vedere se c'è qualcuno che ha le caratteristiche che noi richiediamo in un batterista".

"Si, certo. Robert conosce parecchi batteristi in gamba. Qualche tempo fa mi aveva perfino detto che c'era qualcuno che voleva tentare di entrare nel mondo della musica. Posso provare a chiedere..." dice Mikey con un po' di speranza.

"Credo sia un'ottima idea, Ray" dice Gerard annuendo e riacquistando un po' di fiducia "Mikey, te ne occupi tu, allora? Grazie. Che ne dici, Frank?"

"Penso sia una buona idea, si. Sicuramente troveremo un batterista degno di essere chiamato tale" dico cercando di sorridere un po', ma gli altri si stavano già alzando senza nemmeno considerare che cosa stavo dicendo. Che bello essere ascoltati.

 

Arrivo nella 'stanza del caffè' e trovo Mikey al telefono con un bicchiere enorme in mano - chissà che cosa ci sarà dentro...

"Si si... Perfetto, allora! ... Uhum... Si, va benissimo! Grazie mille ancora, Robert! Allora ci vediamo venerdì! Ciao e ancora grazie: ti sarò debitore a vita!" dice infine Mikey riattaccando e facendo un mega sorriso. 

"Che ha detto?" chiedo sedendomi sulla poltrona affianco alla sua.

"Ha detto che è okay e che venerdì viene qui, a casa mia, e ci porta tutti i batteristi migliori che conosce. Ha detto che sono trenta come minimo e che però riesce anche a trovarne di più perché ha amici degli amici, sai com'è..."

"Perfetto, allora. Vai a dirlo a Gee prima che mi faccia un infarto"

"Agli ordini, capo. Ah, hai più sentito nulla di quella Jacqueline dell'altra sera?"

"No, più sentito nulla. Ma in realtà nemmeno mi interessava. Dai, era troppo moscia!"

Mikey rise e se ne andò fuori.

Non è vero che non ho più sentito nulla: mi avrà chiamato come minimo cinquanta volte, ma non ho risposto a nessuna di queste. Non sono stronzo, solo non mi sento pronto.