~Accadono cose che sono
come domande, passa un minuto oppure anni, e poi
la vita risponde.
~Alessandro
Baricco
Ci
sono persone che, per quanto possano far male, occupano un posto
indefinibile
in scale di valori approssimate.
Ci
sono persone che, per quanto la vita le porti lontano, restano
perché resta il
loro profumo, ormai impigliatosi in gesti di semplice
quotidianità.
Ci
sono persone che, per quanto la morte abbia deciso di portarle con
sé, non
sbiadiscono come invece fanno i loro nomi sulle lapidi di un cimitero
dimenticato in qualche landa deserta.
***
La ragazza
stringe tra
le mani ossute, troppo magre, un mazzo di fiori bianchi. I loro petali
si
adagiano sulla pietra di una tomba bianca, inequivocabilmente recente.
Una data di
nascita ed
una di morte si intrecciano, nascoste dietro altri fiori, altre lacrime.
Qualcuno
è stato lì da
poco. Ci sono impronte fresche lasciate sulla terra fangosa. Qualcuno
si è
inginocchiato lì davanti. Chissà chi.
Sta
piovendo.
La ragazza posa
i fiori
con malagrazia e chiude gli occhi. Rievoca, nel silenzio del cimitero, i
suoi
graffianti ricordi dell’ultima battaglia. Come colpita da un
dolore fisico, si
accascia su se stessa e, lentamente, ricordando, piange.
***
Rivede se
stessa,
mentre tende la mano a quel ragazzo biondo impaurito.
Rivede il
rifiuto di
lui, il fastidio nei suoi occhi grigi.
Anche
il cielo è grigio.
Risente
l’eco cupa
delle maledizioni, il silenzio agghiacciante in un vortice di buio.
La
corsa folla per trovare una via di fuga. Il momento esatto in cui il
suo corpo
cade a terra, colpito.
Risente lo
scricchiolio
delle sue ossa contro il pavimento freddo, la sensazione di gelo nei
polmoni.
Qualcuno
che la chiama da lontano. Qualcuno che cerca di salvarla.
Risente il suo
urlo
muto, le dita che si arpionano alla schiena di quel qualcuno che la
tiene tra
le braccia.
E’
salva.
***
La ragazza passa
una
mano sulla lapide, cercando di seguire le linee immaginarie tracciate
su di
essa. La sua pelle giallastra spicca contro il bianco. Una lacrima,
un’altra ed
un’altra ancora, cadono nel vuoto. Sibila poche parole.
-Mi ami, Draco?
Nessuna risposta.
La
vita non le ha fatto alcuna grazia.
~
~ ~
Poche
precisazioni.
Ho
immaginato che Pansy faccia visita alla
tomba di Draco dopo l’ipotetica morte di lui durante la
Battaglia di Hogwarts.
E’ proprio quest’ultima che Pansy, dolorosamente,
ricorda. La persona che ha
salvato la ragazza, nel mio immaginario, è Nott. Potrebbe
però essere chiunque.
Spero
vi piaccia.
Jules