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Autore: HermyLily89    01/04/2011    0 recensioni
La storia è ambientata in Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban e la protagonista è Ann Black, figlia di Sirius, una Corvonero modello, ma innamorata di Harry Potter.
Non vi dico altro, perchè se no vi rovinerei tutto il gusto di leggerla.
Ci tengo a ringraziare tutto il mio GDR per aver sopportato di leggere, almeno fino ad ora, i capitoli di tale FF e la carissima Claudia, per tutti i magnifici consigli e la pazienza.
Il personaggio di Ann Black è autobiografico e molti altri, a parte quelli della Rowling che ho cercato di mantenere fedeli al libro, sono tratti da persone realmente esistenti.
Buona lettura!
Genere: Commedia, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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I giorni seguenti trascorsero come al rallentatore per Ann, presa ancora da quell’avvicinamento inaspettato. Sfortunatamente, l’unica lezione che i Corvonero condividevano con i Grifondoro era la soporifera ora del professor Ruf, che lei, solitamente, trascorreva a prendere appunti interrompendosi solo di tanto per sbadigliare.

Quel venerdì mattina, si svegliò molto presto e, senza disturbare nessuno, si vestì silenziosamente e si diresse verso il giardino; aveva bisogno di passeggiare e sentire il vento invernale accarezzarle il volto e la neve attutire i suoi passi. Sì, l’inverno era decisamente la sua stagione preferita, dove il bianco  manto ricopriva ogni cosa rendendo i suoi contorni quasi accennati e qualsiasi rumore risultava mitigato dal soffio dei venti.

Era seduta sotto una quercia a riflettere, quando sentì dei passi avvicinarsi e una voce familiare: “Per tutti i gargoyle, Ann! Sei impazzita ad uscire con questo freddo? Non ti sei nemmeno presa il mantello! Menomale che ci sono io!”. La voce si avvicinò e Ann vide chiaramente il viso della sua migliore amica, rosso per il freddo e corrucciato per la preoccupazione.

Julie! Ma è prestissimo, perché sei sveglia?”

Per tutte le cioccorane del mondo, a volte mi chiedo che ci fai a Corvonero! E’ il tuo compleanno! E lo sai che mi sveglio presto per farti gli auguri!” disse con un gran sorriso.

Giusto, il suo compleanno. E chi c’aveva pensato. In realtà, non le era mai importato granché. Una data come un’altra, semplicemente segnava il confine da un anno ad un altro. In più, prima di arrivare ad Hogwarts non l’aveva mai festeggiato, non che ora facesse festini o cose simili, ma almeno c’era Julie che le ricordava cosa significava essere importante per qualcuno.

Adesso però, Ann, vieni dentro con me e niente storie! Spero solo tu non ti sia ammalata, razza di incosciente!” La ragazza non fece storie, ma si limitò a sorriderle e a seguirla fin dentro la loro Sala Comune, che appariva più buia del normale, come se il sole non riuscisse a raggiungere le finestre della loro torre.

Julie, ma tu sai perch-“. Non fece tempo a finire la frase, che tornò la luce e sentì un assordante “BUON COMPLEANNO!” :tutti i suoi compagni di dormitorio erano  svegli e  c’erano festoni appesi ovunque. Non poteva credere ai suoi occhi, le veniva da piangere, ma detestava piangere in pubblico. Subito cercò con lo sguardo la sua migliore amica, voleva farle capire quanto le volesse bene, quanto si ritenesse fortunata ad averla accanto, ma bastò mormorarle un “grazie” per capirsi. Erano così, non parlavano molto, era più facile vederle in silenzio o scherzare, piuttosto che abbandonarsi in confessioni lacrimose e abbracci.

Per la prima volta nella sua vita, Ann si sentì davvero felice ed amata e dispensava sorrisi a destra a manca, cosa che la rendeva ancora più bella, se ciò era possibile.

Tanti auguri, Ann!” si era avvicinata a lei Luna, che per l’occasione indossava un copricapo a forma di corvo e che gracchiava a momenti alterni “Ann!” “auguri!”.

Luna! Ma dove l’hai trovato quel…quel…quel coso?” cercava di trattenersi dal ridere per non offendere l’amica, anche se la conosceva talmente bene da sapere che non era il tipo da mettere il broncio.

Oh, intendi il corvo? L’ho fatto io, durante le vacanze estive. Non vedevo l’ora di usarlo per una qualche occasione! E direi che questa è azzeccatissima! Papà dice che sono molto elegante con questo cappello!”

Forse ‘elegante’ non era esattamente la definizione esatta, ma d’altra parte se il signor Lovegood  assomigliava anche solo per metà alla figlia, di certo non era un tipo sobrio.

Ah, dimenticavo…è arrivato un allocco per te prima. Penso contenga un regalo…

Di Kreacher, ne era certa. Per quanto la detestasse, essendo membro della famiglia Black, l’elfo domestico la rispettava, o meglio, così sembrava.

Si guardò intorno in cerca del volatile, ma non vedendolo decise che forse era su nella Guferia e uscì dalla Sala Comune lasciando gli altri alle prese con i festeggiamenti.

Hogwarts era molto silenziosa, nonostante fossero ormai le nove passate, ma d’altro canto erano nel pieno delle vacanze di Natale e la maggior parte degli studenti trascorreva quel periodo assieme alla propria famiglia. Già, famiglia…le sarebbe davvero piaciuto averne una, una famiglia in cui le persone si vogliono bene, magari una famiglia numerosa come i Weasley. Quanto li invidiava! Soprattutto Ginny Weasley, sorella del migliore amico di Harry, il ‘suo’ Harry, come lo chiamava mentalmente.

Tra i due non c’era niente, questo lo sapeva, ma d’altra parte ricordava distintamente il San Valentino dello scorso anno in cui lei aveva composto una poesia per lui.

Era ormai arrivata in cima alle scale della Guferia mentre si perdeva, come le capitava spesso, nei suoi pensieri. Fece un po’ di fatica a rintracciare il suo allocco, ma dopo una buona mezzora lo vide che beccava del mangime da una ciotola in legno. “Ares! Hai qualcosa per me, vero?” subito questi si avvicinò e planò sulla sua spalla. Con molta delicatezza, slegò il pacchetto che era stato legato alla sua zampa e con una carezza congedò il suo allocco.

Stava per scendere dalla Guferia, quando fu investita in pieno da una nube arancione, o almeno quello le parve prima di finire gambe all’aria. Un po’ disorientata, ma col regalo ben stretto tra le dita, si guardò attorno e vide i gemelli Weasley che la osservavano un po’ preoccupati.

Stai bene, Black? Non ti hanno insegnato a guardare dove cammini?” disse divertito Fred.

Per vostra informazione, VOI mi avete scaraventato a terra, VOI non avete guardato!” era ancora seduta sul pavimento e guardava con fastidio i due Grifondoro.

Che caratterino, la ragazzina! Per questa volta, ammettiamo solennemente di averti investita e ci scusiamo” cantilenarono in coro e conclusero con un inchino.

Ann si alzò in piedi, si rassettò velocemente i vestiti e con un’ultima occhiataccia si voltò in direzione della sua Sala Comune, per aprire assieme a Julie il pacchetto mandato da Kreacher.

 

   
 
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