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Autore: rosewhite    03/04/2011    2 recensioni
Una storia basata su doveri e bugie.. piena di colpi di scena e verità dolorose.. Chi riuscirà a starmi dietro?
[Me ne starò li e guardami bruciare Ma va tutto bene Perché mi piace Il modo in cui fa male Me ne starò li E mi sentirò piangere Ma va tutto bene Perché amo Il tuo modo di mentire...Amo il modo in cui menti]
Genere: Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Image and video hosting by TinyPic CAPITOLO 7


Pov Nicole

Rose ultimamente si dimenticava sempre più spesso dei termini inglesi ed ogni tanto parlava in francese. Brutto segno.
Di solito succedeva quando era nervosa e quando Rose è nervosa.. I guai non mancano!

Stavamo iniziando ad avere buoni rapporti con i Cullen, che in quel momento si trovavano nel nostro salone.. Parlavamo del più e del meno..
- Le generazioni di oggi non le capisco - disse scuotendo la testa Jasper
- Tutte queste cose tecnologiche poi.. Tra un po’ non sapremmo nemmeno più aprire la porta - Jason
- A quel punto basterà buttarla giù - Emmett rise
- Oui.. Mi sento.. - Rose sembrò cercare invano una parola - mon dieu! - esclamò arrabbiata - Vieux! - La guardammo un po’ stupefatti.. Si, c’era qualcosa che non andava.
- Rose.. Sorella mia.. C’è qualcosa che ti turba? - provai a chiederglielo il più dolcemente possibile.
- Sto..- di nuovo cercò una parola - dimenticando l’inglese -
- L’abbiamo notato - Diedi un pugno a Jason. Delicato come sempre il vampiro.
Rose sospirò - Sta per succedere qualcosa.. Lo sento.. dans le sang -
- Quello di orso bevuto venerdì? -
- JASON! - gli diedi un pugno più forte che gli fece male. Mi guardò con la faccia da cucciolo e si iniziò a massaggiare il punto in cui l’avevo colpito. Rose ridacchiò.
- Probable -


Pov Rose

Dopo una settimana la situazione peggiorò. Non riuscivo più nemmeno a dire o a riconoscere una parola in inglese. Ma , perché c’è sempre un ma, una cosa positiva c’era.. Niente stramaledettissima scuola!
Avevo cercato invano il modo per eluderla ed ora la soluzione veniva da se, perfetto.
Passai quelle giornate a leggere libri in inglese non capendo assolutamente niente, era come se mi parlassero in arabo.

Provai di nuovo. Presi un libro a caso dalla libreria e iniziai a sfogliarlo. Erano solo parole senza senso per me. Dopo un quarto d’ora lo chiusi e lo scaraventai via.
Ero stanca ed era inutile applicarmi, la situazione si sarebbe sciolta da sola… o almeno lo speravo.
Mi faceva male la testa a furia di applicarmi e così corsi fuori..basta, avevo bisogno di aria..tutto intorno a me era asfissiante. Non potevo e non volevo incontrare altre persone e così andai il più lontano possibile.
Sentivo il crack delle foglie secche che si distruggevano ogni qual volta toccavo il suolo ed il sibilare del vento simile ad un respiro sulla pelle nuda.
Correvo e basta, presa da una specie d’ improvvisa voglia di libertà.
Sentii in lontananza il dolce rumore delle onde che si infrangevano e persa tra ricordi sfocati mi diressi verso quel suono familiare.
Attraversai tutto il bosco per arrivare ad una scogliera e fu li che persi il contatto con il mondo...
Ammiravo il lento movimento dell’acqua ed ogni sua più piccola sfumatura come per imprimerle a fuoco nella mente, come facevo tempo addietro passando ore intere in riva al mare provando a copiare quelle sfumature, armata di colori, su un semplicissimo foglio di carta.
Amavo passare del tempo da sola..lo trovavo estremamente rilassante..senza fretta, senza voci, senza presenze sgradite..semplicemente..da sola.
Rimasi lì, in piedi, a guardare il movimento delle onde ed ascoltandone il suono per qualche infinito istante.
Ero così presa che non mi resi conto nemmeno che qualcuno si avvicinava e quando sentii una voce maschile alle mie spalle quasi sussultai. Una puzza di cane mi arrivò al naso e mi accorsi che, presa nell’ammirare il paesaggio, mi ero dimenticata di respirare.
Mi voltai lentamente, infastidita dall’interruzione.
In quel momento di fronte a me c’erano tre lupi grandi quanto dei piccoli cavalli e quattro persone..e questo è perché volevo restare sola..
Un uomo dalla carnagione un po’ più scura del normale iniziò a parlare. Non capivo nulla.
Inclinai lievemente il capo di lato provando almeno a capire l’argomento generale ma quando uno di quei lupi iniziò a ringhiare e fece un passo in avanti capì che dovevo intervenire.
La situazione stava peggiorando velocemente, altri due lupi sbucarono dalla foresta ed avanzarono lentamente verso di me come per giocare al gatto con il topo.. ma non avevano capito che lì il gatto ero io..e che mi sarei fatta una bella scorpacciata.







Ok, sono stata molto triste del fatto che abbia recensito una sola persona... Molto ma MOLTO triste.. Se non mi piace fatemelo sapere che smetto.
Non pubblicherò prima delle 3 recensioni. Sono MOLTO TRISTE
Ed è tutta colpa vostra che non sprecate 1 minuto della vostra vita a recensire!!!!!! =(
Al Prossimo capito, fatemi sapere cosa ne pensate. RoseWhite.
   
 
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