Salve a tutti. Eccomi con il nuovo capitolo, spero che quelli precedenti vi siano piaciuti, adesso cominciamo a fare sul serio, entriamo nel “vivo” della storia!
Vi lascio al capitolo e poi noi, ci ritroviamo in fondo!
Amavo la mia vita da mamma, non c'era cosa piu bella che entrare in casa e venire accolta dalla tua cucciola che ti getta le braccia al collo.
mamma – come ora , Holie mi stava correndo in contro e allora la presi al volo , aveva poco piu di un mese ma dimostrava gia un anno e mezzo o due e parlava perfettamente.
Io e le ragazze eravamo andate a fare shopping così avevo lasciato Holie con suo padre, quando entrai nella stanza capì che Jasper stava cercando di farle fare qualcosa – perché non vai dalla nonna a prendere una dolcetto – le dissi posandola di nuovo a terra, subito corse giù per le scale scuotendo i capelli biondi raccolte in due codine.
Mi avvicinai a Jasper e mi sedetti sul letto accanto a lui – che hai ? Gli domando capendo che qualcosa lo turbava – Be Carlisle ha detto che un vampiro di classe A, ha un sacco di poteri e molto piu potenti anche dei nostri – era preoccupato, era gia qualche giorno che lo era – però ancora non ha dato nessun segno di averne – disse tastandosi le tempie.
Ci avevo pensato anche io, qualche volta ma non me ne ero mai fatta un problema, Carlisle aveva detto che ancora era troppo piccola per poterli manifestare a seconda di cosa si tratti, per rassicurarlo lo abbraccia cercando di fargli capire che non c'era motivo di preoccuparsi e che prima o poi i suoi potersi sarebbero spuntati fuori.
- tesoro – ok, era visibilmente preoccupato. Era incredibile la venerazione che provava per Holie, non la perdeva mai di vista era molto premuroso con lei, trovava sempre qualcosa da fare con lei.
mi prese in braccio, - sta bene, guardala- gli dissi ma non sembrava convinto, nascose il volto contro il mio petto - Jazz- la porta si aprì rivelando la figura minuta di Holie – papi sta male?- domandò entrando e sedendosi sul letto accanto a noi, Jasper alzò il capo guardando nostra figlia che ci guardava con gli occhioni lucidi – no Holie non preoccuparti- le disse sorridendole ma non era stupida – allora perché piangevi ? - risi, avremmo dovuto spiegarli che noi non potevamo piangere si fece seria mentre cercava di capire il perché adesso si stesse ridendo.
Si alzò dal letto offesa e uscì dalla camera – meglio andare a vedere – dissi staccandomi dal mio amore per inseguire l'altro mio amore.
Scesi le scale e la trovai in cortile che guardava i fiori di rosa vicino al garage, sorrisi e mi avvicinai a lei – che fai qua fuori? - le domandai accovacciandomi accanto a lei osservando che cosa la stava rapendo
- dai andiamo dentro – la presi in braccio e rientrammo.
Ormai era notte e dopo aver messo Holie a letto tornai in salotto dove gli altri parlavano delle prossime battute di caccia.
Mi sedetti accanto al mio amore che non aveva ancora aperto parola, il che era strano quando si parlava di battute di caccia, lo guardavo cercando di capire che cosa potesse avere ma Carlisle ci arrivò prima di me – perché non la portate da Eleazar – disse accavallando le gambe e passando un braccio sulle spalle della moglie – chi?- domandammo in coro – mi sembra di capire che siete preoccupati per Holie – era giusto, chi meglio di Eleazar poteva capire meglio i poteri di Holie, guardai Jasper e anche lui sembrava convinto di ciò.
Aspettammo qualche giorno prima di partire era anche da tempo che aspettavano di vedere la piccola così due mattine dopo ci mettemmo in macchina, saremmo rimasti la finché non fossimo venuti a capo di nulla.
- mamma, dove andiamo? -Holie si era svegliata e non trovandosi a casa si sentiva smarrita – a trovare degli amici - .
arrivammo a Denali, a casa di Eleazar che ci accolse con calore e stupore vedendo quanto già era grande la bambina.
Irina ci accolse invitandoci ad entrare in casa sua e ci fece accomodare nel salone. quella casa al contrario della nostra
era antica, non c'era un mobile che sembrasse d'epoca, Holie si guardava in giro per capire dove l'avessimo portata.
Eleazar fece il suo ingresso dalla lunga scalinata alle nostre spalle e come vide la nostra bambina gli si illuminarono gli
occhi - Holie presuppongo - disse guardandola piena di curiosità - non vuole farti niente - le dissi vedendo che si
ritraeva cercando il contatto con me, girò lentamente verso di lui senza però staccarsi da me - ciao - la salutò
cordialmente Eleazar prima di sedersi.
gli spiegammo che iniziavamo a preoccuparci perchè ancora non dava segni di manifestare qualche potere
quando, invece prima che nascesse riusciva a creare una sorta di scudo con il quale aveva protetto me e Jasper piu di
una volta durante i periodo in cui Maria mi voleva uccidere.
sembro farsi pensieroso mentre ancora guardava la mia bambina, uno scambio di sguardi, negli occhi dorati come i
nostri di Eleazar si specchiavano quello celesti di Holie.
- non avverto niente -, disse Eleazar stringendosi le tempie con gli indici, non sentiva niente? voleva dire che non aveva
poteri? non era possibile mi ricordavo bene di quando ci salvò da Maria.
- questo che vuole dire? - domandò Jasper cercando di trattenersi dall'urlare per non spaventare Holie che si stava
innervosendo - non capisco, non so - Eleazar sembrava confuso, tornò a guardare Holie. era fin troppo paziente la
nostra piccola, dopo piu di un ora che uno ti fissa io mi sarei stancata e gli avrei detto qualcosa invece lei rimase
tranquilla in seduta in braccio a me, Jasper le posò una carezza sulla testolina bionda, che si stesse innervosendo e
che lo facesse per calmarla? - ho trovato, torno subito - Elezar si alzò dal divano e sparì sulle scale in cerca di
qualcosa o qualcuno lasciandoci soli.
Holie prese vita muovendosi e scendendo dalle mie gambe - ma, andiamo
via - disse mettendo il labbrino, Jasper
allora la prese in braccio - piccola lo zio Eleazar torna subito - le disse dolcemente mentre vedevo che si calmava - ma
io voglio andare via ora - cercò di liberarsi dalla presa di suo padre ma non ci riuscì e mettendosi a sedere su di lui si
rassegnò.
Eleazar tornò qualche minuto dopo seguito da un ragazzino biondo, si presentò e ci espose il piano.
uscimmo in giardino, ogni tanto sentivo sghignazzare Jasper, evidentemente rideva per lo stato d'animo di nostra figlia,
non sembrava entusiasta di uscire o piu semplicemente di stare la.
- il mio piano dovrebbe funzionare - disse salterellando qua e la come un bambino a natale - Maestro! - lo richiamò
all'ordine il ragazzino - mm... si Jun, cominciamo - si ma cominciamo cosa? , io e Jasper ci guardammo.
Eleazar si avvicinò a noi - lei la prendo io - ma che faceva? - non preoccupatevi, ragazzi non le farò niente - la mise
davanti a noi, davanti al ragazzo chiamato Jun - state pronti a intervenire - con un cenno del capo il ragazzo attaccò
Holie, vidi Jasper scattatre verso di lei ma fu trattenuto da Eleazar, mentre un lampo verde illuminò il giardino e si fermò
a pochi centimetri dal volto di Holie, che scoppiò in lacrime, feci per andare da lei per consolarla e rassicurarla ma di
nuovo Eleazar fermò sia me che Jasper e ci disse di rimanere calmi mentre ci indicava la bambina - mamma- mi chiamò
mi avvicinai - no aspetta, Jun di nuovo - il ragazzo scagliò di nuovo lampo che arrivò sempre a pochi centimetri dal suo
volto - papà - il ragazzo attaccò di nuovo Holie che sempre piu disperata ci chiamava ma questa volta fu un attacco
corporeo - mamma - mi sentì morire mentre piangendo urlava mi chiamava , potevamo guardare ma non fare niente.
i suoi occhi improvvisamente divennero rossi - ma che succede? - Eleazar invece sembrava contento di ciò che stava
vedendo alzò lo sguardo di scatto su Jun e di nuovo quello scudo apparve, spinse via il ragazzo che fu sbattuto contro
un albero li vicino ma non era finita li un turbinio di petali di rosa si levarono intorno a lei che alzò un braccio e lo puntò
contro di lui, saltò abilmente di lato lasciando che i petali si incastonassero nel tronco.
- adesso perchè mi attacca senza motivo - urlò Jun, Holie era senza controllo ne erano la prova gli occhi rossi - Questo
non è bene - disse Eleazar - e te ne accorgi ora - Jasper era furibondo, dovevamo fare qualcosa o quel ragazzo
avrebbe rischiato di perdere seriamente la vita - jasper, dobbiamo fare qualcosa - Holie si stava preparando ad
attaccare di nuovo ma questa volta anche noi, alzo il braccio indirizzando i petali di rosa contro di noi - ora Jun - il
ragazzo usò di nuovo il suo potere ma questa volta la colpi, i suoi occhi tornarono quel celeste intenso e poi crollò a
terra.
corsi da lei e la presi in braccio - Holie, piccola mia - stava bene si svegliò non appena la chiamai - mamma - Jasper
prese per il colletto Eleazar - ma sei impazzito, non ha nemmeno tre mesi - mi avvicinai a loro poggiando a terra Holie
- Jasper - - era l'unico modo - balbetto Eleazar. disse che se non l'avesse fatto il blocco mentale che si era posto ai
suoi poteri non si sarebbe mai infranto - blocco mentale? - il blocco mentale se lo imponevano automaticamente tutti i
vampiri di classe A per proteggere gli altri, se un vampiro di Classe A non rompeva il suo blocco sarebbe stato un
vampiro a metà - i vampiri come Holie hanno un potere immenso, posso assorbire i poteri dei vampiri che
sconfiggono, ma devono essere addestrati - avremmo dovuto addestrare la bambina fin da piccola se volevamo
che adesso, rotto il blocco, avesse imparato a gestire i suoi poteri.
avvertimmo a casa che saremmo rimasti da Eleazar per un po di tempo, finchè la bambina non avesse imparato a
controllare i suoi poteri.
così giorno dopo giorno, Irina e Jun ci aiutarono ad insegnare a Holie come controllare i suoi poteri ma sembrava una
missione impossibile, spesso non riusciva ad "accenderli" e spesso perdeva il controllo distruggendo tutto quello che
gli capitava a tiro - non ci riuscirò mai - disse all'ennesimo tentativo, si accasciò a terra cominciando a piangere - sono
una buona a nulla, una buona a nulla - era sdraiata per terra con il volto nascosto tra le braccia, mi avvicinai - no che
non lo sei - alzò lentamente il visino, gli occhi erano lucidi - si invece - disse mettendosi in ginocchio e singhiozzando -
forse è vero - la voce autoritaria di Jasper, quella con qui non si rivolgeva mai a lei ci colse alle spalle facendoci girare
tutti - sei debole - si voltò dandoci le spalle - Jasper ma che stai dicendo - dissi arrabbiata, mi alzai e mi voltai
completamente verso di lui - devi sostenerla e non demoralizzarla - dissi alterata - Alice le abbiamo provate tutte-
lanciò una sguardo a Holie che ci guardava - è debole - ripeté entrando in casa - non è vero - questa volta a parlare era
stata Holie mi girai verso di lei incredula, non rispondeva mai a tono - io non sono debole - si alzò in piedi e stringendo i pugni guardò suo padre in tono di
sfida - allora dimostramelo - le rispose freddo Holie guardò per terra senza fare nulla, sconfitto Jasper entrò in casa.
Holie scappò via correndo nel bosco circostante la casa, l'avrei seguita ma Eleazar mi fermò e mi disse di no, le
avrebbe fatto bene stare da sola per un po e non avrei nemmeno dovuto biasimare mio marito l'aveva detto quelle
cose per motivarla non per deriderla o per farle capire che era debole.
ma all'ora di cena Holie non era ancora rientrata - non sappiamo piu che fare - disse disperato Jasper passandosi una
mano sul volto, eravamo riuniti in sala come la prima volta, anche io iniziavo essere preoccupata mentre Eleazar
sembrava contento - non capisco perchè volete che impari a combattere - domanda interessante, lui non sapeva
quanti nemici aveva il culn dei Cullen e noi non potevamo proteggerla sempre - Maria prima di morire - cominciò mio
marito - disse che un certo Rozen cospirava al posto di Aro - Eleazar si sistemò meglio sulla poltrona per ascoltre
meglio - bè allora mi unisco anche io - disse ridendo ma tornò serie vedendo le nostre facce - vuole creare un
esercito di vampiri di Classe A - - ne ha già quattro - aggiunsi, avevamo paura che Rozen potesse venire a cercare
Holie da un momento all'altro e se l'avesse attaccata quando noi non c'eravamo? - allora è meglio andarla a cercare -
disse alzandosi e chiamando all'ordine Carmen, Irina e Jun andammo a cercarla nel bosco.