Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: AudreyIsTheBest    04/04/2011    1 recensioni
E' incredibile di come una ragazza insicura come tante , Sabrina , si ritrovi in una situazione molto imbarazzante, che la spinge a scappare piangendo. Ma non è sola ...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il mattino era ancora giovane quando mi svegliai. Tutti ancora dormivano , compreso Michael, circondato dalle coperte stroppicciate. Scesi delicatamente le scale , cercando di rendere il rumore impercettibile , quando in cucina vidi il cuoco che stava preparando la colazione. Lo salutai educatamente , e ripresi ad attraversare la stanza, dirigendomi verso il frigor. Aprii le porte dell'elettrodomestico , cercando il latte , quando improvvisamente vidi la bevanda appoggiata al bancone , così mi girai per prenderla , ma mi fermò l'uomo: "Non ti ho mai vista da queste parti. Sei nuova a Neverland?" chiese. "In verità si." risposi timidamente , mentre mi servivo. Fece un passo , che mi fece sbarrare ingenuamente gli occhi: "E dimmi cara .." iniziò appoggiando il braccio lungo il bancone. "Dove dormi?" "Non so di cosa stiate parlando.." risposi scioccatamente , cercando di allontanarmi dalla figura grande vicino a me. Qualcosa provocò un gemito al mio cuore : l'uomo mi afferrò violentemente per il braccio. "Perchè non ci divertiamo un po'? Sei così aggrazziata che mi fai impazzire." Disse , tenendomi stretta. "Ma si può sapere che cosa vuole da me?!Mi lasci in pace!" urlai , ma il mio urlo fu interrotto dall'indiduo che mi otturrò la bocca con la mano ancora sporca di colazione. Cercai disperatamente di liberarmi , ma l'uomo mi toccava violentemente con forza e desiderio. "Dio ti ringrazio." pensai quando vidi riflessa alla porta la sagoma di Michael. Michael ci corse in contro , strappandomi dalle sue mani ; il mio primo istinto fu quello di stringerlo e di rifugiarmi sotto le sue braccia. Michael lanciava sguardi pieni d'ira all'uomo; così arrabbiato non si era mai visto. "Se c'è una cosa che odio.." sentii sotto di me la sua voce cupa e bassa , ma piena d'ira "è un uomo che se ne approfitta di una povera ragazza per scopi egoistici.". "E' lei che mi è saltata addosso! Non cascarci solo perchè è la tua ragazza." Trafelò l'uomo. La mia prima reazione fu quella di guardare il ragazzo che stringevo dritto negli occhi: "Lo sai che non è vero." bisbigliai impaurita. Michael rispose guardandomi negli occhi , e dallo sguardo riuscii a capire che mi credeva: "Sei licenziato. Vattene da Neverland , e non farti vedere mai più." disse con tono autoritario. L'uomo lanciò sguardi gelati sia a me che a Michael. La domestica arrivò e mi circondò con una coperta , e con voce materna mi bisbigliò che sarebbe andato tutto bene. I bambini notarono subito la mia aria non molto felice , quando Michael arrivò e ordinò ai bambini di andarsene , e si accasciò al divano: stava verso di me , ma il suo sguardo guardava in basso , con le mani una sopra l'altra ; io stavo da parte , circondata dalla gigantesca coperta. Ci furono 5 minuti di silenzio , quando vidi una lacrima rotolare lungo le fossette : "No. Ti prego non piangere." sospirai , attirando l'attenzione ,prendendolo per la manica. "Come posso non piangere? Non oso pensare lo schifo che hai provato, e io che non ero lì a difenderti." singhiozzò ,cercando di asciugare le lacrime che gli irrigavano il volto. "Ma poi sei arrivato, ed è questo l'importante: sei arrivato e mi hai salvata come hai già fatto molto tempo fa quando ti conobbi. Ci sei sempre stato per me , e ogni volta mi hai tirato fuori dai guai." dissi , singhiozzando in sua compagnia. "E vorrei sdebitarmi ma.." cercai di ridere. "... sei mister perfezione non ti succede mai niente." Rise graziosamente , e appoggiò la testa sulla mia spalla: "Abusare di una persona è senz'altro uno dei reati peggiori dell'uomo. E al pensiero che sia successo a te.." "Shh" lo azzittii "Va tutto bene. Adesso ci siamo solo io e te , andrà tutto per il verso giusto." Voltò lo sguardo nella mia direzione ,e sorrise. Stavo attraversando Neverland , per ammirare i nuovo fiori che avevano avuto la grazia di sbocciare. Quando un palloncino d'acqua scoppiò sulla mia maglietta , mi voltai ridendo: "Chi è?!" risi , ma mi arrivò un'altro palloncino in faccia. "Facciamo fuori la strega!" urlarono i bambini. "Eh? Bambini che fate?" cercai una spiegazione , mentre i bambini mi spruzzavano così tanta acqua che mi bagnai tutta. Da lontano vidi Sabrina , con in mano la pistola d'acqua , anche se quest'ultima non faceva una piega. "Bambini basta adesso mi farete venire una sincope!" borbottai. "E' proprio quello che vogliamo!" urlò uno dei bambini. "Ma perchè?" chiesi basita. "Rivogliamo il nostro Michael , befana!" Scioccata , persi la pazienza , e urlai in tono autoritario che cosa stesse succedendo. "Per colpa tua Michael adesso non gioca più con noi." disse uno di loro , incrociando le braccia. "Oh.." sospirai. In quel momento capii che avevo rovinato Neverland , che ero un ostacolo per la felicità dei bambini. "Sì , ho causato solo guai : prima il cuoco , poi ho fregato ai bambini Michael." pensai. "Va bene bambini , se è questo che volete. Me ne vado , sparisco per sempre , così vi divertirete insieme a lui." dissi sarcasticamente e me ne andai. Michael mi vide in camera , mentre preparavo le valigie , quando disse: "Che cosa significa?" chiese , chiudendo la borsa. "I tuoi bambini ti vogliono. Io sono d'intralcio." dissi , con un volto a temperature elevate. "Chi ha detto questo?" disse. Sembrava una maschera di pietra il suo sguardo , come se avesse perso le emozioni. "Loro stessi : hanno cercato di farmi 'fuori' per scopi egoistici , perchè ti volevano." dissi. "Solo perchè non giochi con loro." Michael si affacciò alla finestra , urlando con una sonorità che non avevo mai sentito prima d'ora: "Ragazzi!!! Cosa avete fatto a Sabrina?!" Io mi avvicinai. "No Michael tranquillo. Avevano le loro ragioni." dissi. Lui si voltò , cercando di ipnotizzarmi con il suo sguardo: "Sabrina , voglio mettere chiare le cose. Io ti amo , ti voglio vicino a me , e anche i bambini li amo più di me stesso e sarei disposto a dare la vita per loro. In questo posto ci stanno le persone che amo , cioè voi , e non dovete litigare. Tu resti e loro cercheranno di convivere con te , e ce la farete , se mi amate veramente." disse. Inspirai con coraggio , come se fossi stata sottacqua per minuti: "Io li amo questi bambini , ma se loro non amano me , non posso farci niente. Forse io , a quanto pare , ti voglio con me un po' troppo spesso , mentre loro ti vorrebbero sempre vicino." dissi. "Anche questo è vero.." affermo. "In questo periodo sto molto con te e forse i bambini si sono ingelositi." "Già" dissi alzando le sopracciglia. "Sei richiesto eh?" chiesi ironicamente. "A quanto pare si." disse , mentre arricciò la bocca , guardando in alto. Quando posò lo sguardo su di me , si avvicinò arrivando a filo. Improvvisamente , tirò fuori una rosa rossa: "Come hai fatto?" risi , senza togliere lo sguardo dai suoi occhi. "Al tour ho conosciuto un mago e mi ha insegnato dei trucchetti per conquistare le ragazze." disse , facendo l'esatta cosa. "Oh ma che don Giovanni." inarcai le sopracciglie , e presi la rosa "Grazie." "Mi ha insegnato un'altro trucco." disse. "Sarebbe??" chiesi , con ancora le sopracciglie alzate. Mi baciò velocemente le labbra , dicendo : "Mi ha insegnato a rubare i baci." "Nooo..." dissi scioccata , con un pizzico di ironia. Ben presto sentii la campanella della cena suonare: "Secondo me è fatta a posta per suonare nei momenti meno opportuni." dissi , accompagnata da una risata di Michael.
  
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