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Autore: Sparrowhawk    04/04/2011    4 recensioni
Una fanfic su Miku e Kaito, la coppia di Vocaloid che più preferisco quando si tratta di dover decidere chi preferisco come due fra i tanti che esistono all'interno di questa allegra famigliola.
Certo, il mio vocaloid preferitissimo è Len e con Rin è stupendo, ma Miku e Kaito sono tutta un'altra cosa!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaito Shion, Miku Hatsune | Coppie: Kaito/Miku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Mi speghi perchè hai queste tremende borse sotto gli occhi Mikuchan?
La truccatrice che faceva parte dello staff la osservò attraverso lo specchio ancora sconcertata dalla vista di quelle occhiaie assurde.
Era più o meno la sesta volta che le chiedeva come e perchè le aveva, ma Miku, nonostante le avesse risposto tutte e sei le volte, non le aveva mai detto al verità.
Ovvero, non le aveva rivelato che era rimasta in piedi tutta la notte a singhiozzare per il modo in cui aveva litigato con Kaito.
Solo loro due ne erano a conoscenza.
Fortunatamente la mattina, alla colazione di gruppo, lui non si era fatto vedere e perciò Miku aveva potuto godersi un minimo di serenità con gli amici senza la costante paura di un nuovo confronto con Kaito.
La cosa brutta era che invece Meiko c'era e, almeno a suo parere, non aveva smesso di fissarla per un secondo.
Sembrava che la stesse studiando. Chissà cosa voleva adesso...
Non le bastava aver rovinato la sua amicizia con Kaito per sempre?
Non le bastava aver distrutto i suoi sogni d'amore con una sola semplice azione?
...non le bastava vederla ridotta in quello stato pietoso?
-Sono rimasta sveglia a pensare alla nuova canzone che devo scrivere...- rispose nuovamente Miku abbandonando quei pensieri cupi -...non è una cosa semplice come pensavo!
Sorrise, tentando di non far notare a nessuno che il suo solito umore solare si era tramutato in altro e si era andato a nascondere tre metri sotto terra.
-Oh insomma Mikuchan...- disse allora Ai (la truccatrice) sbuffando -...come te lo devo dire che per la tua pelle delicata non va bene questo atteggiamento? Se non vuoi che ti vengano le ruge dovresti riposare di più!!
Miku rise sonoramente -Sono giovane per pensare alle rughe, ho solamente 16 anni!
-Bisogna cominciare presto. Prevenire è meglio che curare mia cara!
Risero insieme come sempre quando si doveva truccare.
Miku non aveva avuto alcuna difficoltà a diventare amica dell'intero staff.
Essendo molto disponibile ed estreversa nonchè una pasticciona assurda, era stato facile conquistarsi l'azienda e il pubblico.
Persino i facchini dell'hotel la conoscevano e la chiamavano per nome.
L'unica persona con cui non era mai riuscita ad entrare in contatto era Meiko.
Avendo 20 come Kaito ed essendo la più vecchia fra le vocaloid femminili era ovvio che vedesse la sua entrata alla Sony come un vero e proprio affronto personale.
Senza contare il fatto che anche Kaito sembrava essersi subito affezionato a lei, allontanandosi ancora di più dalla loro storia d'amore.
Che lo stesso Kaito assicurava come finita.
Miku strinse i pugni "Se fosse finita non la avresti baciata..." si disse ancora convinta della sua colpevolezza "..non lo avresti mai fatto!".
-Bene basta ho finito, puoi andare dal tuo Master!
Ai la riportò alla realtà.
Kyosuke la stava aspettando fuori dal camerino per il servizio fotografico sul nuovo singolo, World is Mine.
Sorrise ricordandosi di quanto amasse posare per le canzoni che scriveva: ogni volta interpretava personaggi differenti. Nuovi vestiti, nuovi accessori, nuove posizioni strane!
Tutto diventava divertente!!
Corse fuori e saltò al braccio di Kyosuke facendosi guidare per lo stage.
-Allora, ho una sorpresa per te Mikuchan!
Il Master di Miku sogghignò serenamente mentre, a bracetto con lei, la portava sul set per farle fare le foto. Sembrava felice ed emozionato, cosa che incuriosì di non poco la ragazza. Non che Kyosuke non fosse un tipo divertente, ma raramente era così disposto a condividere le sue emozioni più personali.
-Una specie di regalo?- disse allora Miku eletrizzata.
-...una specie, sì!
-Dimmi dimmi dimmi!!
Kyosuke la prese per mano e, sospingendola nel mezzo del set, confessò il suo segreto.
-Anche Kaito parteciperà alla servizio fotografico!- esordì alla fine facendo però quasi svenire sul colpo la povera Miku -Non sei contenta? So quanto gli vuoi bene e allora ho convinto la compagnia ad anticipare il vostro servizio...
Si avvicinò a lei per sussurrarle qualcosa nell'orecchio -...in reltà ti ho vista un pò giù di morale in questi giorni...così ho pensato che lui ti potesse aiutare.
Miku sorrise ignorando completamente il suo desiderio di scappare a gambe levate per andare a nascondersi nel bagno a continuare il pianto della stessa sera. Non voleva far sentire in colpa il suo Master, visto e considerato quanto si era impegnato e si stava impegando tutt'ora per lei.
Si sforzò nel risultare il più credibile possibile parlando -...Sì, grazie mille Kyosuke. Avevo proprio bisogno di passare del tempo con lui. Ultimamente non ne abbiamo avuto modo...
-Davvero? A me non sembra...
Una voce a lei fin troppo familiare la fece irrigidire di colpo, costringendola a voltarsi molto lentamente.
Kaito era lì, di fronte ai suoi occhi, che la guardava in un modo adirato che non gli aveva mai visto usare con nessuno. La fulminò non appena tentò di guardarlo in volto.
Le faceva paura.
Più di ogni altra cosa, in quel momento le faceva paura.
-Da quanto ci stai aspettando? Ti vedo un pò nervoso!
Kyosuke andò immediatamente a strigergli la mano, portando un piccolo sorriso sul volto del ragazzo. Miku osservò la scena ancora tremante ed incredula.
-...non preoccuparti, sono qui da poco- disse allora Kaito calmo -...è che ho dormito pochissimo stanotte.
Alzò nuovamente il viso per intercettare gli occhi di Miku facendola arrossire -...c'era un pensiero fisso che mi tormentava.
Quel pensiero era semplice: confessare o no a Miku quello che provava?
Kaito era rimasto sveglio ore ed ore solo per decidere quella cosa. Aveva sempre pensato che gli andava bene essere semplicemente suo amico perchè sapeva che Miku parlava e si comportava solo con lui in quel modo. Senza contare che lui aveva vent'anni, mentre Miku solo sedici.
Cosa avrebbe detto la gente? E la casa discografica?
All'inizio quelle domande lo avevano assillato fino allo stremo...
Ma adesso era arrivato ad un punto in cui quelle stesse domande risultavano superflue ed inutili...
Perchè nessuno gli sembrava più importante del suo amore per lei.
Il Master di Miku abbandonò presto la scena visto il sollecito del fotografo.
Bastarono pochi scatti per far entrare la cosa nel vivo: ordini, suggerimenti, cambio delle luci e degli sfondi. Il mondo di un modello era quello e ci si doveva abituare senza alcuna remora. Dopotutto, senza un'adeguata pubblicità, nessuno di loro sarebbe stato lì adesso.
I set scelti erano più o meno identici, con gli stessi colori.
Viola, nero e bianco. Mobili da lolita erano sparsi un pò ovunque ad adornare i vari habitat. Divani, poltrone piene di cuscini ed un fantastico lettone rotondo che a Miku sembrò immediatamente un sogno.
"Almeno se mi concentro sul lavoro non rischio di notare quanto è arrabbiato Kaito" si disse Miku pensierosa, non sapendo però il reale motivo dell'ansia che attorniava il povero ragazzo.
Lui stava aspettando l'occasione giusta e, alla fine, quella si presentò su un piatto d'argento.
Stavano facendo delle foto quando, pur sempre per ordine del fotografo, Kaito riuscì ad avvicinarsi con la bocca all'orecchio di Miku potendo dirle quello che stava pensando.
-...non ti terrò nascosto che ora che so perchè ce l'hai con me mi sento un attimino offeso...- sussurrò pur mantenendo un viso consono al suo personaggio -...ma voglio che tu sappia che non ti ho mai mentito quando ti ho detto che l'unica principessa per me eri tu. Non potrei mai, e dico mai, sostituirti perchè...sei troppo speciale per me.
Notando gli occhi sorpresi di Miku aggiunse un'altra cosa giusto poco prima che venisse proclamata la pausa -...sei bellissima oggi.
E la lasciò così, con quella bomba fra le mani, scappando via prima che vedesse il suo viso rossastro.
"Non ti ho mentito...l'unica principessa per me sei tu...sei troppo speciale per me".
Miku arrossì ripensando a quelle parole.
Voleva dire che...
Alzò lo sguardo e lo vide mentre la guardava di soppiatto cercando di capire se aveva intuito il messaggio insito nelle sue parole.
Kaito sperava davvero che ci arrivasse da sola, per non costringerlo a diventare rosso più di quello che già era. Era vero che aveva baciato Meiko, ma non era vero che lo aveva fatto di sua volontà anzi.
Meiko era ubriaca e si era comportata in modo strano per tutta la sera, sfociando poi la sua follia temporanea in quell'unico atto che anche Miku aveva visto.
Lo aveva baciato lei e, nonostante tutto, Kaito l'aveva respinta immediatamente.
Non voleva darle false speranze.
Aveva già trovato la principessa che aveva completamente rapito il suo cuore.
E quella era solamente la sua piccola Miku.
  
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