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Autore: giorgiet    05/04/2011    1 recensioni
quando Hermione scopre di essere stata tradita dal suo grande amore desidera solo dimenticare cerca quindi aiuto nella magia con risultati a dire poco catastrofici. Una magia pericolosa, una trasformazione sbagliata, una convivenza forzata con la persona che più si odia al mondo...ma non tutti i mali vengono per nuocere! la guerra è finita, è l'ultimo anno a Hogwarts ed è il tempo delle seconde possibilità o forse è solo il tempo di conoscersi veramente.
è una dramione ambientata dopo la fine della guerra
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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I corridoi di hogwarts perdevano i loro contorni diventando sempre meno nitidi, diventando sempre più soffocanti o forse era semplicemente lei a sentirsi soffocare.
Soffocare dai singhiozzi che cercava di trattenere in gola, da quelle lacrime che traditrici scivolavano lungo le sue guance e offuscavano la sua vista…soffocare da quel tradimento che sentiva bruciare sulla pelle.
 
Stupida, stupida, stupida e ingenua
 
È proprio così che si sentiva la coraggiosa grifondoro Hermione Granger una stupida…una stupida e ingenua ragazza innamorata; innamorata di qualcuno che a quanto pare non meritava il suo amore e per questo non meritava nemmeno le sue lacrime.
Eppure queste non volevano smettere di scendere perché infondo al suo cuore lei ci aveva sperato, creduto in quel amore che aveva superato un ostacolo grande come la guerra, convinta che lei e Ron Weasley avrebbero condiviso tutta la vita insieme.
Mai prima d’ora si era sbagliata tanto.
Perché sicuramente non era lei quella con cui Ron avrebbe passato la sua vita;
Perché sicuramente non era lei quella con cui Ron sarebbe invecchiato;
Perché sicuramente non era lei quella a cui Ron aveva dichiarato amore eterno con tanta passione e tanto sentimento;
Perché lei era quella che sarebbe stata lasciata da Ron Weasley la sera stessa.
 
Hermione ora voleva solo dimenticare, cancellare dalla sua mente quelle immagini che senza pietà continuavano a scorrere inesorabili per ricordargli che lui non era più suo e forse non lo era mai stato. Perché lei non era mai stata baciata da Ron come poco fa stava baciando Lavanda.
Hermione ora desiderava solo dimenticare quel sentimento che fino a quel momento la univa al più giovane maschio dei Weasley e sapeva che un semplice oblivion non sarebbe bastato, non a caso era la strega più brillante di Hogwarts.
Per questo correva verso l’unico luogo che avrebbe potuto aiutarla, infondo lì si è sempre sentita nel suo habitat naturale, entrare in biblioteca per Hermione è un po’ come stare tra le confortevoli mura di casa.
Scorreva con lo sguardo i libri cercando quello di cui aveva bisogno…e pensare che quando un giorno gli era capitato tra le mani quello stesso libro che ora cercava tanto disperatamente aveva pensato che era da stupidi ricorrere alla magia per realizzare i propri desideri, ma ora lei si sentiva tanto stupida quindi quel suo tentativo era più che giustificato.
Le lacrime di umiliazione riempivano ancora i suoi occhi offuscando la sua vista rallentando notevolmente la sua ricerca, per questo fermarsi e asciugarsi le lacrime con la manica del maglione è stato un gesto così rapido che chiunque  avrebbe faticato a seguirne i movimenti, eppure così necessario per riprendere il controllo di se stessa, perché non avrebbe permesso a nessuno di vederla così sconfitta, umiliata, così preda delle sue emozioni.
L’odore tipico dei libri, di quelle pagine antiche e ingiallite è sempre riuscito a calmare i nervi della grifondoro che a ragion del vero non è mai stata proprio uno zuccherino. Dopo aver preso un bel respiro riempiendosi le narici di quel odore così famigliare per lei, apre lentamente gli occhi e finalmente i titoli dei libri non sono più immagini sfocate. Con le dita ne sfiora i bordi delicatamente per non rovinarli fino ad arrivare al libro che tanto le interessa; prima di prenderlo tra le mani si guarda intorno per assicurarsi di essere sola perché vuole essere sicura che nessuno le faccia perdere tempo…o forse a solo paura che incontrare qualcuno le farà ammettere di star facendo un errore. Scaccia con forza quel pensiero troppo fastidioso da analizzare o solo da prendere in considerazione, prende quel libro con la copertina leggermente rovinata ma dalle rifiniture in oro e facendo più attenzione possibile si dirige verso una delle sezioni meno frequentate. Una parte della sua mente si chiede se sia colpa di Piton e del fatto che mette così in soggezione o se sia la materia stessa a far si che la sezione di pozioni sia sempre quasi vuota.
Non appena raggiunge un tavolo abbastanza appartato si siede e velocemente sfoglia il libro fino ad arrivare alla pagina che desidera. Contrariamente a quello che è sua abitudine e quello che le dice la logica e il buonsenso legge la formula scritta senza tener conto delle note a fondo pagina…
 
“O tu antico quanto antico è il mondo,
più antico di ogni cosa esistente,
dammi il potere a tuo comando
di realizzare un desiderio potente”
 
Ancor prima di potersene rendere conto una nuvola di denso fumo rosso circonda il corpo della grifondoro offuscandogli la vista e i sensi. Prima di lasciarsi andare e cadere nell’oblio un ultimo pensiero si affaccia nella sua brillante mente
 
Stupida, stupida, stupida e ingenua
 
 
 
 
 
Draco Malfoy non è mai stato un tipo da passare inosservato, un po’ per quello che la sua famiglia rappresenta da sempre, un po’ per quei capelli quasi bianchi che lo distinguono dagli altri quasi quanto la famosa cicatrice sulla fronte di Harry Potter, un po’ per quegli occhi grigi così impenetrabili che riescono a creare soggezione e assuefazione nelle stesso tempo.
Qualunque sia il motivo Draco Malfoy non è mai passato inosservato e ora dopo la guerra sembra che chiunque non possa fare a meno di posare gli occhi su di lui, forse perché tutti si aspettano che da un momento all’altro tiri fuori la bacchetta per vendicarsi di quelli che hanno ucciso il Signore Oscuro mostrando quel marchio che tutti sanno essere sul suo braccio, o forse perché infondo il bello e bastardo è sempre piaciuto e sempre crea invidie; fatto sta che al principe delle serpi tutta questa attenzione non è mai dispiaciuta, il problema si pone quando Draco Malfoy è arrabbiato o per meglio dire incavolato nero e se c’è una motivazione per il suo pessimo umore questo non è dato saperlo…perché un Malfoy per essere arrabbiato non deve avere una motivazione.
Quando al principe delle serpi gli girano le cosiddette sembra che tutti riescano a sentire nell’aria la parola guai tanto che i corridoi sembrano essere deserti e la Sala Comune serpeverde insolitamente silenziosa, purtroppo però capita sempre quello studente sfortunato che incrocia il suo cammino che nel migliore dei casi finisce con il sedere per terra rimpiangendo di aver ricevuto la lettera per entrare a Hogwarts. Quel giorno lo sfortunato in questione è più sfortunato del solito, perché non solo a incontrato un Malfoy di pessimo umore, intralciato il suo cammino cadendo a terra con tutti i libri appena presi dalla biblioteca sparsi sul pavimento, ma soprattutto perché lo sfortunato di turno è un piccolo grifondoro.
- levati dai piedi idiota- un ringhio a denti stretti capace di far tremare anche il più coraggioso tra i rosso-oro rimbomba tra le pareti del corridoio costringendo il piccolo grifondoro a scappare a gambe levate. Persino Madama Pince sembra aver udito le gentili parole del serpeverde portandola ad uscire dalla sua amata biblioteca con un cipiglio severo pronta a far passare un brutto quarto d’ora a chi aveva osato disturbare la quiete della biblioteca, tornando su i suoi passi non appena si è resa conto a chi apparteneva quella voce soave, con la piccola differenza che il suo tornare indietro non è causato certamente dalla paura, ma semplicemente dalla consapevolezza che sarebbe alquanto inutile far capire qualcosa a quella testa calda di Malfoy.
Una volta entrato in biblioteca l’umore di Malfoy era decisamente peggiorato, nemmeno lo sguardo terrorizzato del piccolo grifondoro è riuscito a migliorare quella pessima giornata. Ancora non riusciva a capacitarsi di come Piton lo abbia costretto a fare quella stupida relazione su quella stupida pozione, infondo non aveva fatto nulla di male…si era solo limitato a schiantare Potter. Nessuno poteva ritenerlo responsabile se lo sfregiato si era spostato facendo schiantare il calderone di Dean Thomas sulla testa di Piton…e ora per colpa del bambino che, purtroppo, è sopravvissuto Draco Malfoy doveva perdere il suo prezioso tempo dietro un inutile relazione.
Con le mani nelle tasche dei pregiati pantaloni, una camminata fiera ed elegante e sguardi languidi che seguono la sua figura in ogni suo spostamento comincia a cercare distrattamente quei libri che tanto vorrebbe far ingoiare a quello sfigato di Potter. Nel momento in cui afferrava il primo di una lunga serie di noiosi tomi il piede slitta su qualcosa che normalmente non si trova in una biblioteca ed è solo grazie al ripiano dei libri, che velocemente afferra, se non finisce con il sedere per terra e le gambe all’aria.
Maledicendo tutti i maghi esistenti, Silente, Hogwarts, Madama Pince, Piton, il calderone di Dean Thomas, Dean Thomas, Potter e infine ma non ultimo Blaise Zabini che quella mattina aveva osato svegliarlo riacquista una posizione eretta portando il suo sguardo di ghiaccio sull’oggetto che aveva osato mettere a rischio la sua importantissima vita
- come osi stupido pezzo…ma che diavolo è? – il suo sguardo da furioso e indignato si spalanca per lo stupore e la confusione, non accade proprio tutti i giorni di trovare uno strano vaso rosso con diverse sfumature rosa in una biblioteca.
Velocemente si inchina per raccoglierlo strofinando con una mano la superficie per togliere quel leggero strato di polvere che potrebbe esserci sopra. Improvvisamente dall’estremità superiore del vaso esce del fumo rosso che si concentra tutto di fronte a lui, come per avvolgere e proteggere qualcosa di misterioso e affascinante.
 
 
 
Rosso…rosso scuro, rosso chiaro, rosso sangue tutte le sfumature di rosso.
 
Grifondoro
 
Eppure qualcosa stonava, qualcosa che la mente annebbiata ancora dal sonno di Hermione fatica a comprendere. Con una mano si strofina gli occhi mentre con l’altra fa forza per mettersi a sedere e finalmente tutto le appare più chiaro.
Il rosso che vede non è il rosso grifondoro e non c’è nemmeno una punta di oro, ci sono troppe tende, troppi tappeti, troppi cuscini tutto è troppo…troppo simile a quelle stanze delle principesse arabe, così come lei le immagina. Non riesce a porsi nessuna domanda concreta che una forza misteriosa sembra avvolgerla e spingerla in alto, è come se qualcosa la stesse sollevando, la sua pelle sembra perdere consistenza svanendo nel fumo e nuovamente tutto diventa rosso.
 
Da quando aveva 11 anni ed era solo una bambina con i capelli crespi Hermione aveva sviluppato una specie di sesto senso per percepire i problemi, come se questi avessero un odore particolare. Era una sensazione strana, un brivido freddo lungo la schiena e lo stomaco attorcigliato in una morsa opprimente. È così che in quel momento si sentiva.
Ancor prima di raccogliere tutto il suo coraggio per aprire gli occhi e sperare di essersi sbagliata una voce, quella voce che per anni si è rivolta a lei con disprezzo distrugge ogni speranza
- mezzosangue?!- forse è quel tono leggermente sorpreso, privo del solito disgusto che la convince ad aprire gli occhi trovandosi davanti, come immaginava, l’algida figura di Draco Malfoy.
- mezzosangue il tuo gusto in fatto di abbigliamento è decisamente peggiorato. Si può sapere come diavolo ti sei vestita?-
Vorrebbe rispondergli a tono come sempre, dirgli che è solo un idiota, un pallone gonfiato e che è lui che ha dei gusti pessimi in fatto di abbigliamento…vorrebbe, ma invece resta in silenzio.
Piega la testa da un lato e continua a guardarlo cercando di fulminarlo con gli occhi
- Granger per caso il tuo stupido gatto si è mangiato la tua lingua?-
Hermione assottiglia ancora di più gli occhi sperando che una voragine si apra sotto i piedi di quello sbruffone inghiottendolo nel buio.
- mezzosangue mi stai stufando! Vuoi dirmi perché indossi quei strani vestiti? Cos’è una nuova moda babbana?-
Che Malfoy si stava innervosendo era chiaro anche ai muri e questo non faceva che rallegrare Hermione che quel giorno non aveva proprio nulla per cui essere allegra
- dannazione mezzosangue parla!-
Hermione voleva urlargli che lei parlava quando e con chi voleva e che di certo lui non era tra le persone con cui lei avrebbe voluto intavolare una discussione. Invece l’unica cosa che riuscì a dire ebbe il potere di scioccare sia la coraggiosa Grifondoro che il Principe delle Serpi.
 
- si padrone - 
questi personaggi non mi appartengono ma sono di prorpietà della Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro l'immagine è stata fatta da me e il titolo della storia l'ho ripreso da una puntata del telefilm streghe "quel genio di pheobe"
   
 
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