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Autore: giorgiet    17/04/2011    4 recensioni
quando Hermione scopre di essere stata tradita dal suo grande amore desidera solo dimenticare cerca quindi aiuto nella magia con risultati a dire poco catastrofici. Una magia pericolosa, una trasformazione sbagliata, una convivenza forzata con la persona che più si odia al mondo...ma non tutti i mali vengono per nuocere! la guerra è finita, è l'ultimo anno a Hogwarts ed è il tempo delle seconde possibilità o forse è solo il tempo di conoscersi veramente.
è una dramione ambientata dopo la fine della guerra
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- si padrone -
 
Padrone, padrone, padrone
 
Hermione non poteva credere a ciò che aveva detto.
Malfoy non poteva credere a ciò che aveva sentito.
 
Continuavano a guardarsi entrambi scioccati, gli occhi spalancati e la bocca aperta incapaci di dire una sola parola. Alla fine a rompere il silenzio è stata la fragorosa risata di Malfoy. Una di quelle risate capaci di farti sentire male allo stomaco, di farti mancare il fiato e farti venire le lacrime dal troppo ridere.
Mai in vita sua Draco aveva riso così tanto e così di cuore. Hermione non aveva mai sentito Malfoy ridere, ridere così di gusto, in modo così…umano.
Malfoy non riusciva a smettere di ridere per l’assurdità della cosa. Fino a poco tempo fa avrebbe fatto carte false per farle dire una cosa del genere e ora, che infondo non gli importava poi molto, lei lo dice senza che lui debba nemmeno costringerla, minacciarla o torturarla. Assurdo.
- Malfoy smettila di ridere! -  sbottò Hermione esasperata dalla risata del serpeverde, ma soprattutto imbarazzata per quello che ha detto. Come le sia venuto in mente di chiamarlo in quel modo ancora non se lo spiega. Forse è impazzita. L’unica spiegazione che l’orgoglio della grifondoro può accettare.
- mezzosangue non che non apprezzi…ma come mai così docili oggi? – lo aveva detto avanzando di qualche passo verso di lei, con un sorrisino strafottente a piegargli le labbra e con gli occhi a scrutare attentamente il corpo di Hermione
- e poi finalmente sei riuscita a capire che quei stracci che ti ostinavi a chiamare vestiti erano ridicoli? – continuò Malfoy  sempre più divertito.
- non rompere Malfoy ti stavo solo prendendo in giro -  ribatte Hermione con poca convinzione, per poi continuare più sicura – e inoltre non capisco perché tutta questa attenzione per i miei vestiti. Che c’è Malfoy vuoi cambiare look? – per la seconda volta nel giro di pochi minuti la risata del serpeverde riecheggia nella biblioteca – mai ti sei vista Granger?! – riesce a dire Draco tra le risate.
Solo allora Hermione decide di abbassare lo sguardo e osservare i propri vestiti restando nuovamente scioccata da quello che vede
- oddio!!! Dove sono i miei vestiti?- urla hermione totalmente sconvolta.
La sua rassicurante divisa grifondoro sembra sparita lasciando il posto a dei pantaloni alla turca rossi semitrasparenti con una specie di reggiseno coordinato.
- Malfoy che cosa mi ai fatto? Dove sono i miei vestiti?- sbraita Hermione imbarazzata cercando di coprirsi stringendo le braccia al petto.
- che cosa ho fatto io? Io non ho fatto nulla mezzosangue sei tu che sei apparsa dal nulla vestita in questo modo!- risponde Draco scocciato – stavo solo prendendo dei libri e sono inciampato su questo e poi…- continua per poi fermarsi a osservare prima lei e poi il vaso che ancora tiene tra le mani con aria curiosa.
- e poi cosa Malfoy?- insiste Hermione
- tu sei uscita da qui Granger!- asserisce Malfoy con convinzione per poi riportare lo sguardo su di lei in modo accusatorio.
- sei tu che devi dirmi che cosa hai fatto- gli ordina Draco, sicuro però di ricevere una delle solite rispostacce della mezzosangue. Invece, sconvolgendo nuovamente entrambi, Hermione comincia a raccontare docilmente.
- sono entrata in biblioteca per prendere quel libro- risponde indicando il libro ancora aperto sul tavolo – e ho letto un incantesimo per realizzare i desideri e poi credo di aver perso i sensi. Quando mi sono svegliata ero in una stanza strana e poi mi sono ritrovata qui di fronte a te- termina Hermione incredula per il modo in cui a raccontato tutto senza pensarci un secondo, come se quello che ordina Malfoy fosse legge.
Il serpeverde continua a guardarla per qualche secondo pensieroso, poi lentamente si avvicina al tavolo dove è appoggiato il libro e comincia a leggere.
Per alcuni minuti regna il silenzio, poi all’improvviso Draco chiude il libro prendendolo in mano e girandosi a guardare la grifondoro
- ti sei cacciata in un bel casino mezzosangue- disse Malfoy estremamente serio per poi sfoggiare nuovamente quel ghigno che Hermione avrebbe voluto cancellarlo a suon di calci.
- e la cosa peggiore, per te, è che sei nelle mie mani –
 
Il silenzio li avvolse dopo l’ultima frase di Malfoy. Lui continuava a fissarla gustandosi le sue espressioni, lei cercava di capire il significato di quello che era stato appena detto.
Hermione non era mai stata una stupida e il suo intelletto le ha sempre permesso di comprendere, prima dei suoi compagni, tutto ciò che la circonda. Per questo non ci aveva messo molto a capire che cosa le stava succedendo, o almeno una cosa l’aveva capita. E questo non le piaceva per niente.
- sono costretta a fare tutto quello che mi ordini – aveva sussurrato Hermione umiliata da quella prospettiva.
- non mi sembri contenta – afferma Malfoy decisamente soddisfatto
- contenta?! Contenta di prendere ordini da te? preferisco la tortura piuttosto- aveva urlato Hermione infuriata con lui, ma soprattutto con se stessa.
Come poteva essere stata così stupida da fare un incantesimo del genere? Eppure c’era qualcosa che non riusciva a capire…come era arrivata al punto di dover obbedire ciecamente agli ordini di Malfoy dopo aver fatto un incantesimo per esaudire i desideri?
- Malfoy che cosa dice il libro? Fammi leggere-
- no –
Una semplice negazione è bastata a far abbassare il braccio a Hermione, che fiduciosa lo aveva allungato per afferrare il libro.
 
Malfoy ordina, lei esegue.
 
- no? Che significa no?- Hermione non sapeva se essere più arrabbiata o confusa dal serpeverde
- significa che mi voglio divertire mezzosangue e ora torna nel tuo vaso –
- che cos…- Hermione non riesce nemmeno a terminare di parlare che la stessa forza che prima l’aveva spinta fuori, ora la sta riportando in quella strana stanza avvolta da una nube di fumo rosso.
Non appena Hermione era scomparsa all’interno del vaso Malfoy si era guardato intorno e velocemente tornava nel suo dormitorio attento che nessuno lo potesse vedere e rovinargli così il suo nuovo divertimento.

 
 
Il secondo capitolo in realtà non doveva finire così, ma purtroppo ho messo più tempo del previsto a scriverlo. Quindi ho pensato di postare questo e il resto metterlo nel capitolo successivo.
Mi farebbe tanto piacere sapere cosa ne pensate, se vi piace o se invece mi devo ritirare in un angolo sperduto del mondo :P
Ringrazio chiunque abbia letto il primo capitolo…un bacio!!! 

   
 
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