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Autore: telesette    05/04/2011    2 recensioni
Compagni di squadra, compagni di allenamenti, compagni nella vita... Neji e Tenten scoprono poco per volta che il loro legame va oltre la semplice amicizia...
Questa fic, è la seconda Neji/Ten che abbia scritto ( in ordine cronologico ) che, nel tempo, è cresciuta e si è arricchita di risvolti e intrecci sempre nuovi e particolari. Quando ho cominciato a scriverla, non avevo idea di cosa ne sarebbe venuto fuori ma, rileggendola oggi nell'insieme non posso fare a meno di sorridere e continuare a portarla avanti con lo stesso entusiasmo del primo capitolo - come dire: "le cose fatte col cuore non invecchiano mai"...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Neji Hyuuga, Tenten | Coppie: Neji/TenTen
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
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Neji e gli altri raggiunsero l’ingresso della torre senza farsi notare, l’ampio cortile e i giardini del palazzo della Mesukage erano deserti; dopo la brillante azione diversiva di Jiraya e Naruto, ormai nulla si frapponeva più tra loro e l’obiettivo principale.

 

- Finalmente regoleremo i conti con quella schifosa - mormorò Rin. - Lasciate solo che le metta le mani addosso e…

- Cerca di calmarti, adesso - esclamò Neji. - Quella donna non è una sprovveduta: avrà certamente un piano di riserva, ci converrà fare molta attenzione!

 

Ko strinse gli occhi, cercando di focalizzare i dettagli all’interno col suo Byakugan.

 

- Riesci a vedere qualcosa di importante ?

- Nulla ai piani bassi - rispose Ko. - Tuttavia, non riesco a mettere bene a fuoco i particolari in corrispondenza della Sala del Trono; c’è qualcosa di strano…

- Aspetta - replicò Neji, attivando il proprio Byakugan.

 

Subito, davanti agli occhi del giovane Hyuga, comparve l’intera planimetria della torre. Le stanze, le scale, i vari livelli e le servitrici che si muovevano all’interno… Come aveva detto Ko, c’era qualcosa di strano in corrispondenza della Sala del Trono: indubbiamente Baishun era seduta là dentro, la sua immagine appariva chiara agli occhi di Neji, ma il Jonin sentiva che c’era qualcosa che non andava.

 

- Hai ragione, Ko - esclamò. - C’è qualcosa di poco chiaro lassù!

- Grrr - fece Rin, tirando fuori il suo rotolo degli esplosivi.

- Ascoltatemi bene - ordinò Neji, secco. - Io e Ko ci occuperemo di raggiungere i piani superiori della torre, voialtri penserete a neutralizzare eventuali guardie da qui ai piani inferiori, tutto chiaro ?

- Perché ?!? - protestò Rin.

- Non possiamo permettere che qualcun'altra guardia vada a dare manforte a quella donna: se vogliamo prenderla viva, è necessario mettere l’intera servitù in condizioni di non nuocere… e voi due siete più che qualificati per questo compito!

- E sia - sbuffò Rin, seccata. - Però potrei venire IO con te, “Nejiucciolo”…

- Un’altra volta, magari - replicò Neji.

 

Senza cincischiare oltre, i quattro entrarono nel palazzo e si divisero in due gruppi. Rin e Rock Lee presero la direzione indicata da Neji, pronti ad affrontare chiunque sul loro cammino; Neji e Ko invece avrebbero raggiunto la Sala del Trono, decisi a regolare la faccenda con la perfida Mesukage di Josei.

 

***

 

Per quanto drammatica fosse la situazione, dopo il violento attacco di Orochimaru e dei suoi seguaci, le perdite erano tutto sommato abbastanza contenute. Il Team 8 aveva fatto il possibile, facendo evacuare quanta più gente possibile durante le prime ore del combattimento e, malgrado gli edifici crollati e le numerose vittime, due terzi della popolazione erano ancora vivi.

 

- Orochimaru, che tu sia maledetto - mormorò Tsunade, chiudendo pietosamente gli occhi sbarrati di un giovane genin caduto.

 

Kakashi scosse gravemente la testa.

 

- Se fossimo tornati prima, forse avremmo potuto impedire questo massacro…

- Voi avete fatto il possibile - lo tranquillizzò Tsunade. - Senza di voi a quest’ora, Konoha non esisterebbe più… Smettila di rimproverarti, non ne hai motivo, l’unica che ha delle colpe qui sono soltanto io!

 

Kakashi fece per replicare ma, vedendola rivolgere in silenzio una preghiera per le anime dei defunti, capì che non c’era altro da aggiungere. Alcuni degli abitanti erano stati divorati dal gigantesco serpente Manda, perciò molti non avevano più nemmeno la possibilità di piangere sui corpi senza vita dei propri cari; ma il dolore comune per tutti quei morti era tanto, troppo… Nulla avrebbe potuto cancellare il ricordo di tutte quelle vite tragicamente interrotte.

 

- Shizune mi ha raccontato tutto - esclamò Kakashi ad un tratto. - Ho saputo che Neji e la sua squadra sono dispersi sul fronte contro la Roccia…

 

Tsunade si rialzò lentamente, stringendo i pugni.

 

- Organizza delle squadre di recupero, Kakashi - ordinò lei. - Anche se dovessimo trovare i loro cadaveri, andremo a cercarli… Il tempo per piangere verrà dopo!

 

***

 

Mentre correvano lungo i corridoi deserti, Neji e Ko non incontrarono alcun tipo di ostacolo. Una volta giunti alle enormi porte della Sala del Trono, entrambi si fermarono a guardarsi intorno, attivando il Byakugan.

 

- Sembra che ci stiano aspettando all’interno - osservò Ko. - Quella donna è veramente diabolica…

 

Neji non disse nulla. Nella sua mente era ancora vivo il ricordo della sua prigionia ciononostante, prima di ucciderla, c’era ancora una cosa che doveva sapere da lei… Quella donna era l’unica a sapere dove si trovava Tenten: la sola speranza di ritrovare la compagna era costringerla a parlare, per questo era necessario prenderla viva.

 

- Intravedo diverse trappole in questa stanza - proseguì Ko. - Ma ci sono soltanto due guardie armate all’interno, insieme non avremo proble… Ah!

 

Un improvviso colpo alla base del collo fece vacillare Ko, il quale crollò in avanti tramortito.

 

- Mi dispiace - sussurrò Neji. - Questa è una faccenda personale!

 

***

 

Le porte si aprirono con un cigolìo assordante. Neji entrò nella Sala del Trono con passo deciso, tenendo lo sguardo puntato verso la donna che lo fissava impassibile, come se niente fosse. Lo Hyuga ricambiò lo sguardo della donna, coi suoi occhi carichi di rabbia, e si fece avanti senza esitare.

 

- Bentornato - fece Baishun sarcastica. - Dovevo immaginare che ti saresti presentato “senza bussare”…

 

Neji non raccolse la provocazione, gli occhi fissi davanti a sé e contemporaneamente la visuale del Byakugan ovunque intorno a sé.

 

- Cos’è, non riuscivi più a starmi lontano ? - domandò la donna, con un sorriso malizioso.

- Ti offro ancora una possibilità - replicò Neji freddamente. - In base alla risposta che mi darai, deciderò se lasciarti vivere o meno!

- Devo ammettere che sei divertente, per essere un uomo… In genere gli uomini sanno essere noiosi, proprio come il loro “gingillino” in mezzo alle gambe!

 

Baishun non fece in tempo a finire la frase che, con un fischio minaccioso, due pesi di piombo assicurati ad altrettante catene sfrecciarono dalle colonne contro la testa di Neji. Il Jonin tuttavia saltò agilmente all’indietro, cosicché le armi si conficcarono nel pavimento, ma non era ancora finita: Aska e Ouka, le due energumene al servizio di Baishun, si fecero avanti, brandendo le falci assicurate alle catene che stringevano in mano.

 

- Mi mandi contro solo due pedine - esclamò Neji in un soffio.

- Hai parlato anche troppo, uomo... Uccidetelo!

 

Senza esitare, Aska e Ouka fecero roteare vorticosamente i pesi sopra la testa e li scagliarono nuovamente contro Neji. Questi però si scansò all’ultimo momento e balzò nuovamente in aria. Le catene si strinsero comunque attorno alle sue caviglie e lo trascinarono a terra; in un attimo Aska fu sopra di lui, pronta a conficcargli la falce nel petto.

 

- Sei finito!

 

Un attimo dopo però, sia lei che la sua compagna si accorsero di avere “infilzato” un semplice pezzo di legno.

 

- Una sostituzione - esclamarono. - Ma… dov’è ?!?

 

La risposta arrivò giusto un istante più tardi, proprio quando Neji sbucò da dietro il trono di Baishun, minacciando la donna con un kunai puntato alla gola.

 

- Ora suppongo che risponderai più volentieri alle mie domande!

- Hm - sorrise Baishun. - Cosa te lo fa credere ?

 

Neji premette ancora di più sul collo della donna, con il piatto dell’arma, tuttavia quest’ultima sembrava totalmente indifferente. Con un movimento impercettibile delle dita sul bracciolo, Baishun attivò un congegno micidiale posto sullo schienale del trono: durante quella frazione di secondo, Neji si dette doppiamente dello stupido; per non aver osservato più attentamente il trono con il Byakugan e per essere caduto in un trucco così banale; e subito dopo alcuni aghi anestetizzanti gli si conficcarono nel petto.

 

- Ma… Maledet… ta…

- Come dicevo prima - sorrise lei, trionfante. - Sei solamente un uomo!

 

Gli effetti dell’anestetico, appena entrato in circolo, cominciarono a farsi sentire. Neji lasciò cadere il kunai e si aggrappò allo schienale del trono, cercando disperatamente di restare in piedi. Baishun invece si alzò lentamente e, passandosi un dito di traverso alla gola in direzione delle sue sottoposte, dette loro l’ordine di finirlo. Le energumene obbedirono con gioia, scagliando le loro catene, afferrarono Neji saldamente per i polsi e lo trascinarono rudemente a terra. Lo Hyuga non ebbe neanche il tempo sufficiente per concentrarsi, così da neutralizzare gli effetti della sostanza che gli paralizzava le membra, e si ritrovò del tutto impotente alla mercé delle sue avversarie. Non contente di averlo immobilizzato, Aska e Ouka decisero di punire la sua arroganza nel modo più doloroso possibile.

 

- Prendi questo - ruggì Aska, rompendogli il braccio con il manico della falce.

 

Neji non ebbe nemmeno la forza di gridare, tanto i muscoli del suo corpo erano paralizzati. L’unica cosa che sentì fu lo schianto secco dell’osso che si spezzava e il calore del proprio sangue sul volto, non appena Ouka gli colpì la mascella con un manrovescio.

 

- Sporco verme che non sei altro - sputò lei con disprezzo, conficcandogli la propria falce nella spalla.

 

Neji sentì di scivolare verso il buio dell’incoscienza, ciononostante si sforzò di guardare davanti a sé. La Mesukage era in piedi davanti a lui, che lo osservava con crudele soddisfazione; eppure, nonostante fosse a un passo dalla morte, l’unica cosa che gli premeva in quel momento era sapere dove fosse Tenten.

 

- A… Ascolta - mormorò, con l’ultimo fiato che aveva. - Di… Dimmi almeno… un’ultima… cosa…

 

Baishun lo fissò incuriosita.

 

- Prego, è il tuo ultimo desiderio dunque!

- Che… Che cosa hai fatto… alla mia compagna ?

- E’ morta - rispose lei semplicemente. - Ha preferito togliersi la vita, piuttosto che sopportare quella situazione… che peccato!

 

La Mesukage rise fortemente, non tanto per le proprie bugie quanto per vedere l’effetto che esse avevano prodotto; Neji chinò il capo dolorosamente: il suo timore più grande era realtà ormai, troppo difficile da accettare, troppo doloroso da sopportare; la sua ultima speranza era sparita assieme a quelle parole, il resto era buio…

 

- Divertente, davvero - tagliò corto Baishun, sforzandosi di ricomporsi. - Ammazzatelo pure, adesso!

- Con piacere - rispose Ouka, estraendo la falce dalla spalla di Neji e sollevandola sopra la testa.

 

Tuttavia, nel momento in cui l’energumena fece per calare la propria arma, si sentì improvvisamente più debole, come se le energie le fossero state di colpo risucchiate. Anche Aska era così…

 

- Ma… cosa sta succedendo ?!?

 

Sotto i loro occhi stupiti, il chakra delle due donne venne come “risucchiato” dal corpo inerte di Neji. Nonostante questi sembrasse morto, o quantomeno incapace di reagire, lo videro rialzarsi come se niente fosse. Entrambe lo fissarono in preda al panico: gli occhi del ragazzo avevano completamente cambiato colore, erano diventati azzurri ed emanavano un’intensa luce sinistra; anche Baishun osservò la scena, incapace di parlare.

 

- Avresti dovuto uccidermi quando ne hai avuto l’occasione, ti avevo avvertita! (*)

 

Il volto di Neji era completamente privo di espressione. I suoi occhi avevano lo stesso colore del chakra che stavano assorbendo dai corpi delle due guerriere, sembravano in un certo senso “nutrirsi” di esso… Il Byakugan Fantasma si era appena svegliato! (**)

 

( continua )

 

 

(*) = vedi capitolo 73 - “Destino Incerto”

(**) = vedi capitolo 67 - “Il Byakugan Fantasma”

   
 
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