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Autore: Sanguy    05/04/2011    5 recensioni
Xena va al tempio di Ares per proporgli un accordo per salvare Eve …lui accetta ma ad una condizione….Le conseguenze sorprenderanno entrambi.Puntata 5X14.
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ares, Xena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 – il fantasma dello sposale

(sottotitolato: perché siamo masochisti!)

Dopo che Eros  fu scintillato via , Ares si mise a fronteggiare la prode guerriera che  gli mandava sguardi di puro odio assassino .

 Ares non ci fece caso,era abituato al suo astio.
Non c’era tempo da perdere,c’era da organizzare uno sposalizio per  la salvezza di  quella bambina che avrebbe causato il  declino degli Dei.

Xena stava perdendo la già nota scarsa pazienza che possedeva. In più , anche se non l’avrebbe ammesso ne mostrato a nessuno ; legami così invalicabili come gli sposalizi ,la mettevano ansia e paura. Non aveva alcun desiderio di fare come la madre che aveva finito con l’ammazzare lo sposo. Tanto valeva che la incatenassero e giustiziassero sulla pubblica piazza , avrebbe fatto una fine più rapida ed indolore.

Per la verità,la cosa che la spaventava maggiormente era il perdere la sua totale libertà.

Non avrebbe potuto più andarsene in giro ad aiutare o ammazzare la gente. Guidare  un popolo in guerra o ristabilire la pace,a seconda dei casi,con la sua amica e compagna.

Mentre la guerriera formulava quei pensieri,il suo sguardo si faceva sempre più distante,persa nei ricordi.

Ares ne approfittò per  godersi la vista di lei,che per una volta nella vita, era quasi immobile.
Ovviamente sapeva che per farla rimanere completamente immobile,sarebbe dovuta essere morta,grazie tante.

Ma naturalmente lui non voleva questo,tutt’altro. La desiderava viva e combattiva.
D’altronde quando era tutta presa e concentrata nella lotta,aveva lo sguardo incendiato di una tale
passione mai vista in nessun altro in battaglia. Era per questo che la voleva,oltre ai fatti indiscutibili che fosse una guerriera nata ed una delle più belle e scaltre donne che avesse mai camminato su questa terra. Per non parlare del fatto che ormai l'amava,anche se non gli e l'aveva ancora confessato. Naturalmente.

Non era tipo da smancerie ,lui. Quelle le lasciava a Dite e Cup.

Fu proprio in quel momento che Venere  e Cupido fecero la loro comparsa. Eros  con faccia seria ,mentre Afrodite era tutta allegra e frizzante.
La Dea vide subito l’espressione scura della guerriera.

-Ciao Xena.E’ successo qualcosa?- chiese gioiosa.

-Si, mi sposo con Ares!- fu l’astiosa risposta tra i denti.

Sia madre che figlio gelarono per un istante, mentre un brivido ghiacciato percorreva le spine dorsali dei due nuovi arrivati.
Dite fu quella che si riscosse per prima. Era abituata a cose strane e rivelazioni shock!In fondo aveva avuto un figlio dal fratello…
Con faccia seriosa agguantò con la mano, infilzando  le unghie nel braccio di  Ares e se lo trascinò  da parte ,mentre Cupido li seguiva d’appresso .

-Ares,ma sei sicuro di quello che stai facendo?-chiese preoccupata la sorella.

-Mai stato più sicuro!-rispose serio il Dio della Guerra.

-Ares, pensaci bene…Xena la conosciamo tutti.Non  si può dire certo che è “una donnina di casa”.-

-Infatti non sarà una sposa qualunque.Ma la mia Regina e la madre dei miei figli.- rispose piccato Ares.Fiero della sua geniale idea.

-In effetti…- intervenne pensoso Cup, grattandosi il mento.

-…non riesco proprio ad immaginarmi Xena  a cucinare e lavare pannolini…-

Afrodite gli rivolse uno sguardo esasperato e rifilò al figlio,uno scappellotto. Sospirò.Che aveva fatto di male per capitarle un figlio così tonto?

-Non è questo il problema,Cup. Ma Xena sicuramente troverà il modo di raggirare il contratto di nozze…e come sempre ci rimarrai scottato…-

A quelle parole,a Cupido scatto qualcosa nel cervello…aveva sentito di…ma,no…forse…non riusciva proprio a ricordare ma sapeva che c’era qualcosa...

-…come tutte le altre volte che hai avuto a che fare con lei.-

-Ma no,Dite.E’ venuta lei a cercarmi,di sua spontanea volontà…-

-Liberamente!?!Non credo proprio fratellino caro. Nessuno fa niente per niente, tantomeno Xena che si offre a te…-

Pensa Cupido ,pensa. Si ripeteva il Dio,scervellandosi per  trovare nei meandri della sua mente,quello che sapeva essere la risposta giusta.

-Dobbiamo trovare un modo per non farla sottrarre al patto…-continuava intanto la Dea.

Patto!Ma certo!Un  Patto di Sangue!Era la cosa più potente ed invalicabile che…Ne aveva sentito parlare da Bacco che lo spiegava a Hermes  ad una festa nell’Olimpo. Era l’unico modo per garantirsi di far onorare gli accordi presi con un mortale particolarmente scaltro.

-Un Patto di Sangue!-infatti quasi urlò Cupido.

I genitori si girarono a guardarlo stupiti,ma più scioccati che avesse urlato che per le reali parole che non avevano sentito.

-EHEE??-infatti chiesero in coro con identiche espressioni.

-Ma si, un patto di sangue .E’ la più grande delle garanzie a nostra disposizione…-si fermò stupito.

-Non riuscite a capire?Un Patto di sangue tra un Dio ed un mortale è imprescindibile anche dalla morte stessa...-

I genitori erano rimasti di sale. Mai prima d’ora Eros aveva proferito qualcosa di sensato al di  fuori dalle sue competenze .

Xena era stata ignorata. Avevano parlato liberamente di lei e della sua vita,come se fossero appena consapevoli della sua presenza. Ed in effetti era proprio così. Conosceva abbastanza bene gli Dei,da sapere che questo era il loro atteggiamento abituale,con gli altri mortali.Ma mai con lei …
Era sempre stata colei da temere e odiare,ma mai nessuno l’aveva IGNORATA. Decidendo,tra l’altro, della sua vita e parlando come se lei neanche fosse presente o in grado di capire.

-Ora Basta!-urlò con rabbia diretta verso gli Dei,ma nessuno dei tre in particolare. Ognuno a suo modo ,aveva incrementato la sua ira.

Le Parche vollero ,che proprio in quel momento,la madre di Xena irrompesse nel  tempio.

-Xena!-  la madre si fermò un’ attimo dubbiosa.

-Xena,figlia mia. Ma non ti ho insegnato niente!?!-chiese retorica

-Non si urla in un tempio.- la riproverò.

Dopo un’ attimo di silenzio tra le due,Xena  con voce inespressiva , finalmente parlò.

-Madre ,che siete venuta a fare?-

Irene ci pensò un po’.
-Mhmm…Non ricordo!Eppure era una cosa importante…-

-Madre?Ma Eve con chi l’hai lasciata?- Chiese Xena ,dopo un momento.

Irene sgranò gli occhi come folgorata da un fulmine di Zeus.

-Ops!Devo andare!- e se la svignò in tutta fretta.

Le divinità si erano accorte appena della breve comparsa dell’altra mortale mentre continuavano a confabulare indisturbati.

Dopo poco,il terzetto si sciolse e Xena si ritrovò con Ares alla sua destra e Afrodite alla sua sinistra,con identici sorrisi assassini. Cupido di fronte alla guerriera ,con un aria  così…agitata.
Forse temeva per la sua vita divina, e faceva bene a temere. Fortunatamente per Eros ,Xena non era al corrente che quanto stesse per succedere,fosse una sua idea.
 
Di fatti,il compito di Eros era il più ardito di tutti. Doveva celebrare il tutto,cercando di non far innervosire la più che furente Xena.

Deglutì poiché la gola gli era diventata improvvisamente secca. Si schiarì la voce con aria incerta.,allungando una mano tremolante a Xena. Implorandola con gli occhi ,di non aggredirlo fisicamente.

-Xena, mi servirebbe che tagliassi Ares…-balbettò il Dio dell’amore.

A quelle  parole gli occhi della prode guerriera si illuminarono di una luce maligna ,mentre le si dipingeva un sorriso di pura gioia assassina sul volto.

A tale vista,i tre Dei rabbrividirono di terrore.

- Un taglio piccolo, Xena.E non in punti potenzialmente fatali.-si affrettò a specificare.

La guerriera sbuffò,dimentica di ciò che era avvenuto in precedenza. Sfoderò il chacrham e con l’altra mano afferrò saldamente il braccio di Marte e recise la pelle  profondamente.

-Ares,tocca a te.-lo istruì Eros

Ares fece comparire un pugnale nella sua mano e con la stessa “premura” della guerriera,recise la pelle di Xena.

Eros prese le braccia ferite dei guerrieri ,mettendole in modo tale che i tagli si toccassero.

*Sangue al sangue,
il mio nel tuo
il tuo nel mio.*


Afrodite si premurò di creare una coppa ,dove colava il sangue mischiato dei due.

*Carne alla  carne
La mia nella tua
La tua nella mia.*


La dea porse il calice al fratello,che ne bevve un sorso.Poi lo passò alla gerriera,che bevve con disgusto.

*Anima a anima
La mia per sempre tua
La tua per sempre mia.*


Comparve una pergamena ,e Afrodite intinze prima un dito del fratello e poi uno di Xena, in quello che ne rimaneva del contenuto della coppa.Cupido indicò ai due,di poggiare le loro dita macchiate di sangue,all’estremità della pergamena.

*Non ci sarà tempo
Ne violenza alcuna
Che potrà i due guerrieri separare.*

*Carne sangue e anima.
Eternamente uniti  dovranno stare.*


Nel tempio regno il silenzio assordante .Nella mente di Xena vorticavano le ultime strofe di quella nenia.

* Non ci sarà tempo
Ne violenza alcuna
Che potrà i due guerrieri separare.*

*Carne sangue e anima.
Eternamente uniti  dovranno stare.*


Era spacciata!


*L’incantesimo,o meglio ,la poesia è mia .Con un piccolo aiuto della mia preziosa Gabry .
**Atena e Minerva sono la stessa divinità.Ma Atena è il nome greco e Minerva quello romano.
  
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