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Autore: Nikita69    06/04/2011    3 recensioni
E' la storia di Susanna, che ripercorre la sua vita, tra gioie e dolori, di figlia, moglie e madre.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Susanna non aveva mai indossato dei pantaloni se non quando era molto piccola, forse perché sua madre non li aveva mai indossati in tutta la sua vita e neanche sua sorella. Era una specie di regola familiare. Oltretutto, da quando era ingrassata, non ci si vedeva proprio in pantaloni, sembrava che tutti i difetti le si vedessero e le si moltiplicassero, no, era meglio la gonna, senz'altro! Anche se poi era costretta a mettersi quell'odiata tuta da ginnastica quando, una volta a settimana, c'era educazione fisica a scuola.
Eppure, in terza media, in quel martedì grasso, bisognava venire mascherati.
D’altronde le sue amiche, quelle poche fidate amiche, lo avrebbero fatto, e quindi, non avendo nulla da mettersi, dovette arrangiarsi! Andarono tutte a casa di Emma.
Emma era figlia unica, e così viziata dai suoi genitori, che aveva tutti i giocattoli che una bambina di quella età potesse desiderare. Aveva una casa bellissima e grandissima, e quindi tutte le amiche era ben felici di essere invitate ogni volta. Inoltre, sua madre aveva un negozio di abbigliamento, e per questo fu facile inventarsi dei vestiti da mettersi per carnevale!
A Susanna suggerirono di  travestirsi da principessa orientale, si, ma moderna! Le fecero provare dei pantaloni bianchi e una maglietta rossa con delle paillettes, molto orientaleggiante. Andavano di moda anche le scarpette dette “ballerine”: sua madre gliele aveva comprate dorate, ed erano perfette per quella occasione!
Si fece convincere, tornò a casa e la mattina seguente si preparò.
Sua madre le raccolse due ciocche di capelli sulla nuca, fermandole con un fermaglio a forma di fiore e sulla fronte una collanina di perle rosse fermata tra i capelli.
Le mise anche un po’ di trucco:  le passò la matita nera intorno agli occhi, un po’ di fard sulle guance e poi un rossetto rosso, non troppo acceso, sulla sua bella bocca. Naturalmente indossò anche degli orecchini molto vistosi!
Eccola lì, era una perfetta principessa modernissima!
Arrivò a scuola. Si sentiva così in imbarazzo, così fuori luogo, ed invece tutti le fecero i complimenti. Rimase di stucco quando un suo compagno di classe, Enrico, che per lei era molto carino, le disse: “Susy, ma sai che stai benissimo con i pantaloni?” “Sei carina con i capelli tirati su così!” “Perché non ti vesti e ti pettini così sempre?”
“Bè”, rispose Susanna, con le guance che le andavano a fuoco, “Non mi sento a mio agio vestita così, non sono così magra….” E si interruppe, poiché lui continuò: ““E poi, non ti avevo mai vista truccata, sei un’altra persona!”
La festa durò per tutta la mattinata ed Enrico rimase con lei a parlare e a ridere e a scherzare.
Non le sembrò vero! Quando uscì da scuola, le sue amiche le fecero mille domande, e lei, sorridente, rispose felice a tutte quante, e alla fine disse: “Mi ha chiesto se sabato pomeriggio voglio andare ad una festa di compleanno di una sua amica…. E ho risposto di sì!”.
Maria, la sua compagna di banco, le disse: “Susy, Enrico ti piace parecchio, lo so, anche se tu non hai avuto mai il coraggio di dirmelo! E’ un ragazzino dolce e buono, spero che vada tutto bene!!” “Grazie, Mary!  Lo spero tanto anche io”.
Arrivò il sabato. Enrico alle 17 in punto le citofonò. Susanna era agitatissima, alla mamma aveva detto che andava ad una festa con le sue amiche e basta. Si era cambiata cento volte, alla fine si fece coraggio e si rimise quei pantaloni bianchi che erano tanto piaciuti ad Enrico.
Si era anche un po’ truccata e mentre scendeva le scale sentiva il cuore battere fortissimo e pregò tanto che andasse tutto bene.
Enrico appena la vide, la baciò sulla guancia e lei abbassò gli occhi e fece un risolino, che a ripensarci si sentì un po’ stupida. Ma mentre camminavano era felice, non si sentiva più tanto impacciata e timida, ma solo tanto felice.
La festa andò benissimo, aveva conosciuto altre ragazze e si era divertita tantissimo.
Enrico la riaccompagnò a casa. Le chiese se voleva fare i compiti con lui qualche pomeriggio, magari anche fare una passeggiata. E lei annuì, abbassando sempre gli occhi per la timidezza.
A quel punto, prima di salutarla, Enrico si avvicinò di scatto e le baciò la bocca, quasi di sfuggita, perché temeva di prendere un bello schiaffo…. Ma non fu così, Susanna diventò tutta rossa ma non si scansò,  anzi, aspettò che lui ci riprovasse di nuovo. Ed Enrico si riavvicinò nuovamente e stavolta le diede un bel bacio. Susanna sentì quelle belle labbra morbide e delicate sulle sue, non ci capì più niente, non sapeva cosa dire ed anche Enrico era confuso, così si dissero solamente: “ok, allora ci vediamo lunedì a scuola” “va bene, buona domenica”.
Susanna, appena arrivata a casa, telefonò subito alla sua amica del cuore, Maria, e le raccontò tutto, poi quando fu sera, andò a dormire, sperando di sognare il suo “principe azzurro”……
 
  
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