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Autore: daphne_91    06/04/2011    5 recensioni
Il filo conduttore della raccolta è semplice: tutte le flash raccontano di una scena in cui i protagonisti prendono una decisione che sconvolgerà le loro vite per sempre, in cui fanno una scelta che cambierà il loro destino. Da qui anche il titolo ‘Non un semplice spaccato di vita quotidiana’.
~Frank Paciock.
Le urla di Alice risuonano ovunque. Ti penetrano con una forza incontrastabile, attraversano pelle e muscoli, si incuneano tra cuore e polmoni e infine arrivano dritte all’anima, facendola tremare. Ti senti scosso nel profondo, come se una fattura inattesa ti avesse colpito ripetutamente. E ancora, ancora, ancora.
~Lily Potter.
Lily, prendi Harry e corri! E’ lui! Vai! Scappa! Io lo trattengo.
Le urla di James ti riecheggiano come una filastrocca nelle orecchie mentre, bloccata dove sei, il tuo sguardo si sposta frenetico dalla figura di tuo marito, fermo davanti a Lui e le scale che portano al piano di sopra. I tuoi occhi corrono da una parte all’altra una, due, tre volte.

~George Weasley.
Socchiudi gli occhi per un attimo, l’intensità del dolore che stai provando va oltre ogni soglia anche solo immaginabile. Cento ferite sgrondanti sangue, mille ustioni sulla pelle viva, infinite lacerazioni brucianti: niente, nel modo più assoluto. Niente può essere paragonato a quel dolore. Niente, può essere peggio della consapevolezza di aver perso un fratello per la vita, un gemello per la vita. Nulla può essere peggiore del fatto che te l’abbiano strappato via, che tu abbia perso Fred per sempre.
~Fleur Delacour.
Sgambetti silenziosa dietro i signori Weasley lungo il corridoio di Hogwarts che porta all’infermeria. I lunghi capelli biondi ti dondolano scomposti davanti agli occhi, tieni lo sguardo basso e le mani si tormentano l’una con l’altra.
~Remus Lupin.
-Remus, Remus, torna indietro!- L’urlo di Hermione ti raggiunge appena mentre sbatti con forza la porta di Grimmauld Place e ti smaterializzi in uno svolazzo di mantello, prima di scendere il primo gradino.
Il respiro è affannato, le guancie arrossate e una sensazione di soffocamento ti accompagna. Senti ancora sul viso le tracce evidenti dell’ira e della ferocia che non ti hanno ancora abbandonato: lineamenti rigidi, denti serrati e occhi ridotti a due fessure. La mano stringe ancora la bacchetta, le dita sono sbiancate per il vigore della stretta. L’hai colpito. Hai colpito Harry. Il rimorso si fa strada in te e i tratti duri del tuo volto ti trasformano in un uomo tormentato.

Storia partecipante al contest 'Una raccolta per ciascuno!' indetto da Sevvie sul forum di EFP.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Fleur Delacour, George Weasley, Lily Evans, Remus Lupin
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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~Not a simple slice of life.

 

 

 

~George Weasley. [Quattrocentosessanta parole]

 

Socchiudi gli occhi per un attimo, l’intensità del dolore che stai provando va oltre ogni soglia anche solo immaginabile. Cento ferite sgrondanti sangue, mille ustioni sulla pelle viva, infinite lacerazioni brucianti: niente, nel modo più assoluto. Niente può essere paragonato a quel dolore. Niente, può essere peggio della consapevolezza di aver perso un fratello per la vita, un gemello per la vita. Nulla può essere peggiore del fatto che te l’abbiano strappato via, che tu abbia perso Fred per sempre.

Alzi il viso lentamente, e il tuo sguardo va ad incontrare quello di tua madre. L’ha fatto ancora, per l’ennesima volta. Non c’è stato giorno in cui non l’abbia fatto in queste settimane. Sempre, tre volte al giorno, puntuale come un evento fisso, immancabile come un appuntamento, inevitabile come respirare.

Quel piatto in più preparato sulla tavola vi ricorda più di ogni altra cosa la sua assenza. Quel piatto da solo attira sguardi peggio di una calamita. Gli occhi di tua madre fissano il punto della tavola dove l’ha adagiato facendolo levitare con la bacchetta, sono lucidi i suoi occhi George, sai che tra poco piangerà, come ogni dannatissima volta.

Di solito è tuo padre che si avvicina al tavolo e, con delicatezza, lo prende tra le mani, quasi come ci fosse davvero lui in quel piatto, come se la faccia di Fred potesse spuntare fuori dal fondo sorridendo e gridando Scherzetto!, scatenando le risa incontrollate della famiglia Weasley al completo. Lo prende e lo mette via, chiudendo l’anta del mobiletto della cucina con un gesto deciso, ma rassegnato.

Eppure oggi nessuno si avvicina a quel piatto, oggi nessuno osa afferrarlo e nasconderlo in un angolo buio in modo che tutto ciò possa fare anche solo un po’ meno male. Almeno un po’.

Senti una risata familiare -la tua risata- avvolgerti i pensieri, e puoi solo immaginare le decine di battute che Fred avrebbe potuto pronunciare se solo vi avesse visti tutti -tu, tua madre, tua padre, Ron, Ginny, Percy, Bill e Charlie- così: bloccati da catene invisibili, legati da funi inesistenti, incapaci di avvicinarvi ad un semplice ed innocuo piatto.

Cammini adagio, George. Un piede dopo l’altro. Hai deciso, allora. Ti accosti lentamente alla tavola già preparata e con mani tremanti, ma determinate afferri quell’oggetto quasi maledetto. Hai preso la tua decisione, hai scelto di ricominciare a vivere senza di lui, coraggioso non c’è che dire. Lo tieni tra le dita un attimo in più del necessario, prima di lasciarlo andare e spingere il battente della credenza. Tac, quella si richiude. Hai scelto George. Hai scelto di rinascere anche per lui, insieme a lui. Hai scelto il futuro, ma soprattutto il presente, scostando, quel poco che basta per respirare di nuovo, il velo di quel passato che ti strangolava.

 

 

 

 

NdA:

 

Ehilà! Eccovi il terzo capitolo.

Il protagonista è appunto George, e la scena narra di un giorno qualsiasi dopo settimane dalla morte di Fred. Ho immaginato che fino a quel momento George avesse smesso di vivere, che il dolore per la perdita fosse troppo grande. Il fattore scatenante la sofferenza in questa scena è la distrazione da parte di Molly che continua, preparando la tavola, a mettere un piatto in più. Nella scena è proprio George a metterlo via, e quindi così facendo simbolicamente ricomincia a vivere, insieme a Fred e per Fred.

A mio parere questo è il capitolo che mi è riuscito meglio, ma a voi l’ardua sentenza! Fatemi sapere che ne pensate mi raccomando!

Penso che non ci altro da dire, se non un grazie enorme per le letture e le recensioni dello scorso capitolo, e un grazie anche alle persone che hanno inserito la storia nelle seguite.

Un bacione grande,

J.

   
 
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