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Autore: Miss_Slytherin    08/04/2011    19 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                                       CAPITOLO 46

                                               Consequences of a disaster


È strano come nei momenti di panico certe persone si lascino prendere dal terrore, e come altre invece rimangano impassibili.

Io, Lilian Luna Potter, sono fra queste.

Come a rallentatore vedo gli scaffali della biblioteca tremare violentemente, i libri volare a terra scagliati lontano dalla forza della scossa, gli studenti alzarsi e correre all'impazzata senza meta. Osservo distaccata un pezzo di soffitto staccarsi, e andare a schiantarsi sul tavolo di fronte a me. Il fragile legno non regge il peso della pietra, che mi crolla sulla gamba sinistra.

Io non riesco a muovermi: il sangue sgorga copioso, e sento l'osso spezzarsi. Apro la bocca per urlare dal dolore, e le mie grida si confondono con quelle degli altri studenti.

Qualcuno mi afferra una mano e stringe forte, ma io non lo sento: il dolore lancinante alla gamba ha risucchiato ogni altra sensazione.

È Scorpius, che ha evocato un Protego su di noi. Mi chiedo se riuscirà a bloccare quei grossi pezzi di parete che stanno cadendo tutt'intorno a noi.

Non riesco a muovermi, e fisso la scena intorno a me come se ne fossi fuori. Il dolore si sta affievolendo, ed io mi sento stranamente leggera.

Credo che Scorpius mi stia urlando qualcosa, ma io non riesco a sentirlo. Lo vedo sempre più vicino a me, e poi mi sento sollevare da terra. Mi ha preso in braccio, perchè io, non ricordo come mai, non riesco a muovermi. Vedo un corpo a terra, poco distante dall'angolo in cui Scorpius mi ha portata. È una ragazza bionda, riversa sulla schiena. Del sangue le cola dalla testa. Vorrei avvicinarmi, vedere se è viva. Ma non posso muovermi. Anche se ho paura che sia Cassiopea. Non ricordo che fosse in biblioteca con me, non so neppure per quale motivo ci fossi io.

Come se la vista del corpo avesse smosso almeno i miei occhi, vedo che ci sono altre persone fra le macerie, mentre la terra trema ancora. C'è un ragazzo appoggiato al muro, ha una gamba schiacciata da un pezzo di pietra e urla -come me- con le lacrime agli occhi. Accanto a lui, la bibliotecaria giace morta con il petto fracassato da un altro pezzo di muro crollato.

Faccio per muovere un braccio, ma Scorpius mi trattiene. Credo mi stia abbracciando, perchè sento il suo calore.

La terra smette di tremare in quell'istante.

-Lily...Lily...stai bene?- mi dice lui, e la sua voce trema. È pallido, spaventato, non so perchè. Certo che sto bene, vorrei dirgli. Non vedi? Ma non riesco a parlare.

-Lily!- grida Scorpius, e vorrei dirgli di non urlare, perchè mi fa male la testa.

-Non preoccuparti, starai bene. Andrà tutto bene. Tu starai bene okay? Non preoccuparti...- mi dice isterico e io cerco di annuire, mentre un allettante terpore mi chiama.

-Ora io...io...- dice ancora, guardandosi intorno frenetico. Sta cercando di capire chi fra i feriti della biblioteca sia il più grave. Lui ha un taglio sul braccio, ma non gli importa.

-Okay, Lily ascoltami. Non chiudere gli occhi, per nessun motivo al mondo, d'accordo? Vado a vedere se quei due ragazzi sono ancora vivi, e torno subito da te va bene? Non mi lasciare, ti prego- mi dice, e vedo che ha gli occhi lucidi. Non avrei mai pensato di vedere Scorpius Malfoy piangere per me. La mia gamba -che io ho smesso di sentire da un pezzo- deve essere davvero ridotta male. Io non voglio guardarla.

Appoggio la testa al muro, mentre lui si alza e cerca di farsi largo fra le macerie. Usa strani incantesimi, che spostano le pietre per fargli strada. Lo vedo chinarsi sulla ragazza bionda e puntarle la bacchetta sul petto.

-Innerva! Innerva!- sta dicendo e al terzo tentativo lei apre gli occhi. È viva, ma non è Cassiopea. Scorpius le dice qualcosa, mi lancia un'occhiata per accertarsi che io abbia gli occhi aperti, e poi va verso il ragazzo. Sa che per la bibliotecaria non c'è più nulla da fare.

-Ferula!- urla ora Scorpius, e delle bende sbucano dalla sua bacchetta, avvolgendo la gamba del ragazzo. Si tingono di rosso, e lui continua ad urlare. Io non ci riesco più. Ho solo tanto sonno, e vorrei dormire...



                                                                 ******

Quando la terra ha tremato, ho visto con orrore Cassiopea venire trafitta da una spada. L'ho trovata in Sala Duelli, dopo aver incontrato Scorpius, e lei si stava allenando con Sebastian Calender.

Quando la terra ha tremato, il palco su cui erano si è spaccato in due, lui ha perso l'equilibrio ed è caduto su Cassiopea. Con la spada in mano.

Quando la terra ha tremato, lei ha cominciato a sanguinare dalla spalla. Io ero sotto l'architrave e non ho osato muovermi per tutta la durata della scossa. Non ricordo dove e quando l'ho letto, ma so che durante un terremoto ci si mette o sotto le porte o sotto gli angoli. Non crollano mai. Io invece, con i polmoni pieni di polvere e le lacrime agli occhi, sto per crollare.

Credo di essere illesa, così faccio per muovermi verso Cassiopea.

Non mi importa di nessun altro in questa stanza, voglio solo raggiungerla, dirle che sta bene, che non è nulla.

Non ho la bacchetta con me, perciò devo scavalcare i grossi massi che mi separano da lei. Quando la raggiungo, vedo che ha gli occhi aperti e fissa Sebastian, che le sta parlando.

Osservo la sua spalla: il fioretto che lui stava usando l'ha trapassata da parte a parte, ma non deve aver reciso nulla di importante, perchè non sanguina copiosamente.

Le afferro una mano, e lei sposta gli occhi su di me.

-Glory....- mi dice, ed usa quel nomignolo che da piccola odiavo a morte. Ma non importa, non importa.

-Sono qui Cass, sono qui. Andrà tutto bene, d'accordo? Ti fa male?-

-Sento freddo, tanto freddo- mi dice e guardo Sebastian allarmata. Non è un buon segno.

Mi sfilo immediatamente il mio pullover, e glielo metto addosso; Sebastian ha fatto lo stesso.

-Glorya, adesso vado a vedere se c'è qualcuno che ha bisogno d'aiuto. Tu resta qui con lei, e tienila sveglia, parlale...se sente freddo, abbracciala e riscaldala. Non posso lasciarti la bacchetta- mi dice Sebastian pratico, ed ammiro il suo sangue freddo. Io sono paralizzata dalla paura, e anche se lei non me l'ha chiesto, mi stendo vicino a Cassiopea, e l'abbraccio. Mi chiedo dove siano Lily, Derek, Scorpius...Liam. Posso solo sperare con tutta me stessa che stiano bene.

-Sai Cass non te l'ho mai detto forse...ma io ti voglio bene. Noi non ce lo diciamo, pensiamo che sia scontato...ma non lo è. Non lo è per niente. Ti voglio bene, d'accordo? Devi ricordartelo, perchè sei la prima a cui lo dico- le dico, e mi rendo conto che sto dicendo la verità.

Cassiopea stiracchia le labbra in un debole sorriso, che si spegne subito. Sente troppo dolore.

-Dovremmo dirlo anche a Lily...- sussurra.

-Sì. Quando la troveremo, glielo diremo...anche se lei farà una brutta faccia, e ci dirà di non dire sciocchezze- rispondo.

-Glory?-

-Mmh?-

-Ci voleva un terremoto per fartelo dire?- mi chiede, e poi mi sviene fra le braccia.

                                                          

                                                        ******


Il mio primo istinto è stato quello di gettarmi su Rose.

Quando la scossa ha iniziato a propagarsi, eravamo nelle serre per Biomagia.

Il mio corpo ha reagito ancora prima che potesse farlo la mia mente: mi sono lanciato su di lei, e siamo atterrati con violenza a terra. Credevo che ne saremmo usciti illesi -almeno lei- ma mi sbagliavo. Una delle grandi cesoie che si usano per potare le piante più resistenti si è staccata dalla parete su cui era appesa. Mi si è conficcata sulla schiena, e sono scosso da tremori incontrollabili. Sento il sangue colare e nonostante il dolore, nonostante il bruciore, nonostante tutto ciò, sono contento che non sia successo a Rose. Un istante prima c'era lei in questo punto, e se io non le avessi fatto scudo con il mio corpo, ora sarebbe lei ad avere uno squarcio nella schiena.

Non avrei mai pensato che sacrificarsi per qualcuno fosse nel mio stile...

-Derek...- mi sussurra lei da sotto il mio corpo. Non ho la forza di parlare.

-Derek ti prego parlarmi...dimmi qualcosa...- mi prega e non so come sia possibile, ma riesco a risponderle:

-Ci sono Rosie...-

La sento sospirare, anche se questo suo movimento mi causa altre fitte lancinanti alla schiena. Mi domando quante gocce di sangue debbano cadere prima di morire dissanguati. E mi chiedo dove sia mia sorella, se sta bene, se è riuscita a trovare riparo.

-Derek adesso cerca di alzarti, così vediamo di aiutare gli altri...- mi sta dicendo e un campanello d'allarme suona nella mia testa.

Non posso muovermi. Non sento le gambe. E anche volendolo, non posso.

-Non mi posso muovere Rosie...- dico a fatica. Ogni parola è per me come una pugnalata.

-Cosa?! Perchè non ti puoi muovere?! Derek stai bene vero? Dimmi che va tutto bene!- mi chiede Rose impanicata.

-Rose non ti spaventare ma...ho una cesoia conficcata nella schiena, credo- le dico, e mi sorprendo della mia lucidità. Dicono che prima della morte non si senta più dolore, e che si diventa più razionali.

Credo che stia per succedere.

-Oh Cristo Santo- esala Rose. Sento il profumo dei suoi capelli, e posso quasi avvertire il rumore del suo cervello, alla frenetica ricerca di soluzione.

-Okay...okay...io so fare gli incantesimi non verbali. Se sposti un po' il braccio, riesco a prendere la bacchetta...posso farti levitare- propone con voce tremante dopo qualche istante. Ecco perchè amo questa ragazza: perchè sa sempre cosa fare.

-Ci provo Rosie..- dico con un filo di voce. Mordendomi a sangue le labbra, alzo con fatica il braccio, e Rose riesce ad estrarre la bacchetta dalla mia tasca. Tutto quello che ricordo, è di aver pensato di non aver mai fatto l'amore con lei prima di morire.


                                                            ******


I miei sensi di lupo mannaro avevano avvertito le vibrazioni nell'aria ancor prima che la terra iniziasse a spaccarsi.

Nonostante questo, l'unica mia reazione è stata quella di afferrare Shane per un braccio e buttarlo a terra. Ci siamo ritrovati sotto i nostri banchi, e Shane ha avuto la prontezza di evocare un Sortilegio Scudo.

Abbiamo entrambi gli occhi sbarrati per la paura, anche se alla fine della scossa siamo illesi. Attorno a noi i nostri compagni urlano, e la Preside Dalton sembra ferita: vedo del sangue sgogare dal suo braccio sinistro, ed un istante dopo capisco perchè. Il terremoto ha frantumato la finestre, ed un grosso pezzo di vetro ha colpito la Preside, che sino ad un istante prima faceva lezione con le spalle rivolte al cielo.

-Mio Dio...- sussurra Shane tremando, bianco in volto. Io sono incapace di parlare. Da quando la terra ha smesso di muoversi -anni, secondi? qualche mese fa?- un solo pensiero ha occupato la mia mente. Glorya. Glorya che potrebbe avere la gola recisa da un pezzo di finestra come la Dalton. Glorya che potrebbe essere morta schiacciata sotto un muro crollato. Glorya, alla quale non ho mai detto ti amo. Glorya, alla quale non ho neanche mai dato un bacio.

-Stanno bene...vero?- dice Shane, e nei suoi occhi leggo la mia stessa paura. Sta pensando a Cassiopea, si sta chiedendo se sta bene, se potrà ancora farla ridere, o farla arrabbiare con qualche scemenza.

-Devono stare bene. Deve stare bene. Io...io devo dirle che non m'importa. Devo dirglielo- rispondo, mentre sento lo stomaco attorcigliarsi sempre di più per l'ansia.

-Mi hai salvato la vita- dice ad un tratto Shane. So che anche lui come me non osa muoversi, e non importa che sia un Grifondoro: la paura che la terra si possa muovere ancora ci tiene inchiodati al pavimento, anche se potremmo essere d'aiuto.

-No, tu me l'hai salvata. Hai fatto il Sortilegio Scudo- ribatto, più che altro per cercare di non pensare.

-Sì, ma tu mi hai tirato giù ancora prima che il terremoto iniziasse...come facevi a saperlo?- insiste, anche se non con troppo interesse. Siamo due sordi, ai quali non interessano le risposte dell'altro.

-Shane, siamo vivi. Questo conta- rispondo. Non è il momento per dirgli la verità.

Lui non mi chiede altro, e ciò è un bene, perchè in questo momento devo raccogliere le forze per pregare. Ho perso Evelyn, non posso perdere anche lei.


                                                         ******


È strano come nei momenti di panico certe persone si lascino prendere dal terrore, e come altre invece rimangano impassibili.

Io, Scorpius Malfoy, sono fra le prime.

Quando ho visto la gamba di Lily fracassarsi sotto il peso del tetto crollato, ho sentito qualcosa spezzarsi dentro di me insieme alle sue ossa.

Quando l'ho vista perdere sangue, avrei voluto aprirmi una vena e dirle tieni, prendi il mio. Quando ho capito che stava per svenire, ho potuto solo tornare indietro di corsa da lei, ed offrile le mie gambe come cuscino.

Le ho tenuto il capo fra le mani, e le ho accarezzato i capelli. Le ho sussurrato parole alle quali non credevo neanch'io.

E, anche se ho cercato di mantenere la calma per tutta la durata della scossa, anche se ho cercato di non cadere nella paura più nera in mezzo a tutti i morti ed i feriti, ora sento il terrore scorrermi nelle vene.

Lei è fredda fra le mie braccia, ed ha gli occhi chiusi. È viva però. Non so per quanto lo sarà, ma ora come ora il suo cuore batte, ed il mio con il suo.

Penso a Cassiopea, a Derek e Edward, a Glorya...

La biblioteca è inaccessibile. La porta è bloccata da decine e decine di massi pesanti, e non so quando verrano a tirarci fuori.

Forse penseranno che fosse vuota - dopo tutto erano solo le nove del mattino- o che ci fossero poche persone dentro. Forse crederanno di poterci lasciare fra gli ultimi.

Non so cosa fare. Il cuore mi batte all'impazzata mentre la mente vaga frenetica alla ricerca di qualche incantesimo che possa far star meglio Lily, e gli altri due ragazzi feriti. Ma non ne conosco. Non sono bravo con gli incantesimi di cura, ho sempre pensato che nella vita non mi sarebbero mai serviti.

Insieme al terremoto sono crollate tutte le mie maschere, ed ora tutte le mie emozioni sono visibili. Sono vulnerabile come non lo sono mai stato in passato. È inutile fingere che non ami la ragazza che giace fra le mie braccia con le ossa spezzate, e che forse non si risveglierà.


Spazio Autrice:


L'autrice non riesce più a scrivere, perchè è svenuta di fronte alle vostre 20 – e dico 20!!!!!- recensioni. Ragazze, io vi amo. Grazie, perchè quando ho bisogno del vostro sostegno ci siete sempre, perchè avete saputo ritirarmi su il morale, e perchè questo mi dimostra che la fatica spesa per scrivere ogni capitolo è stata premiata. Siete meravigliose, e vi meritate questo capitolo, anche se è un po' catastrofico...

Che dirvi, spero vi sia piaciuto. Fortunatamente non mi sono mai trovata in mezzo ad un terremoto, perciò non so con precisione (e spero onestamente di non saperlo mai) cosa si provi in momenti del genere. Ho cercato di immedesimarmi il più possibile in ogni personaggio, e spero di esserci riuscita in modo decente. Se comunque doveste pensare che sono stata poco realistica, o che abbia esagerato/minimizzato certe cose, ditemelo, le critiche sono sempre bene accette, come i commenti positivi :)

Lascio perciò a voi ogni commento, e corro -anzi no, volo- a rispondere alle vostre 20 recensioni (sì, continuerò a ripetermelo per un po', perchè non ci credo ancora :P )...naturalmente ringrazio chi ha inserito questa storia fra i preferiti, che ora sono incredibilmente saliti a 134, alle ricordate, 20 (questo numero mi piace sempre di più) e alle seguite, 124....grazie a tutti voi, inserirei uno per uno i vostri nomi, ma la cosa diventerebbe un po' lunga :)

Vostra, con affetto, Miss_Slytherin 


P.s non so se l'ho mai detto, ma nella mia mente in America i maghi vengano allenati anche a combattere con le spade, nel caso si dovessero trovare in un combattimento senza bacchette...ecco perchè Cassiopea e Sebastian stavano duellando con dei fioretti :)



  
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