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Autore: Mia Swatt    08/04/2011    10 recensioni
La bellezza non è nel viso. La bellezza è nella luce nel cuore.
Kahlil Gibran.
Tratto dalla Prefazione: "La sua famiglia era composta da cinque membri: oltre a lui; una madre gentile; un padre severo, ma giusto; una sorella e un fratello adorabili. Ognuno di loro aveva avuto la propria vita fuori da quelle mura. Tutto in torno al giovane ragazzo si muoveva, mutava. Tutto. Eccetto la sua cattiveria. Egli usava chiunque avesse a tiro, senza pensare di ferirne i sentimenti. Credeva che l’amore fosse una fantasia, il punto debole del genere umano, il quale era noto per il suo auto illusionismo." Se da piccole adoravate le favole e vedendo Beastly sugli scaffali delle libreria lo avete comprato senza pensarci, questa è la storia che fa per voi :)
[ La storia fa parte del ciclo "Once upon a time" ]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Once upon a time.'
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Buon pomeriggio a tutti! Come avevo annunciato su Facebook, il Quinto Capitolo cioè l'ULTIMO CAPITOLO viene postato oggi, invece di Giovedì (ieri) per un fattore di continuità... Lunedì 11 Aprile verrà pubblicato l'EPILOGO! E anche questa mini - storia giungerà al termine :(
Senza indugiare oltre vi lascio al capitolo, BUONA LETTURA! :) [ ah chiedo scusa se ci sono degli errori, ma non sto bene e ho postato solo perchè ho promesso che lo avrei fatto e io sono nota per mantenere quello che dico. Inoltre non mi piace non rispettare " scadenze " perciò in caso di errori, scusate! ]


Quinto Capitolo

La Bestia si trovava nella sua villa quella mattina, ignara di quello che di lì a poco sarebbe capitato. Era da più di cento anni che non si guardava allo specchio. Ne aveva paura, timore. Disgusto. Ma da quando Bella era entrata nella sua vita non si sentiva più tanto sbagliato. Lei gli aveva dato un motivo per vivere, un motivo per sperare, un motivo per amare. Bella gli aveva spiegato il significato di bellezza, perché essa, solo ora lo capiva, non era assoluta. La bellezza non si scorgeva con gli occhi, ma col cuore. Essa non si celava nel viso di una persona, ma nelle sue espressioni. Non era il corpo a renderti perfetto, ma quello che ci fai. Non era la voce ad essere soave, ma il modo di parlare, quello che si dice. Vedendola da questo punto di vista, pensò la Bestia, la bellezza, la vera bellezza, si nascondeva ovunque. Ma lui, a quei tempi, era troppo cieco per saperla apprezzare.

<< Edward! Allora, sei pronto? Non vorrai far aspettare Miss Tanya >>
<< Alice da quando la chiami Miss? >> domandò il ragazzo, sapendo quanto sua sorella detestasse quella giovane. Per lei era arrogante, viziata e maleducata.
<< Edward cogli la nota sarcastica! >> rispose il folletto, dileguandosi.
<< Figliolo! >> lo chiamò sua madre, dal piano di sotto.
<< Si mamma, sono pronto! Scendo tra un attimo! >> rispose Edward. Aprì l’armadio e si specchiò. Era semplicemente perfetto. Il viso squadrato non mostrava nessuna imperfezione, gli occhi verdi gli davano un tocco particolare, la giacca bordeaux, abbinata alla cravatta risaltava i suoi capelli castano – bronzei. Nessuna ragazza gli avrebbe resistito. Nessuna. Sorrise, Edward, perché lo sapeva bene.
[ … ]
<< Allora, cosa ne pensi di quella? >> chiese suo fratello Emmett.
<< Dico che non è tutta questa bellezza. Insomma a forme è proprio messa bene, ma il resto… >> rispose Edward
<< Fratellino, se continui di questo passo non ti sposerai mai! >>
<< E chi lo vuole il matrimonio? >> lo schernì il giovane << io amo la bella vita! >>
<< Edward hai pur sempre 20 anni >> disse un ragazzo biondo, intromettendosi nella conversazione << dovresti iniziare a pensarci seriamente, non credi? E comunque se non sbaglio tra un mese compi 21 anni >>
<< Grazie per questa vena mmm come dire? Filosofica, Jasper, ma per il momento sto benissimo così! >> disse il giovane, scoppiando a ridere.
[ … ]
<< Edward, allora? Hai visto qualcuno di tuo gradimento? >> chiese suo padre.
<< Veramente sto aspettando Tanya >> rispose << sono venuto a questo stupido Pic – Nik perché mi aveva detto che ci sarebbe stata >>
<< Credi che lei sia giusta per te? >> gli domandò il Dottor Cullen
<< Papà! Ma che domande fai? Giusta? Ovvio che NON è giusta! Ma la senti quando parla? Sembra una cornacchia >> e a quella parola rise di gusto << però è bellissima >>
<< Edward >> si intromise Esme, sua madre << la bellezza non è tutto nella vita >>
<< Voi due siete vecchietti, ma siete comunque molto belli. Quindi non venite a dirmi che la bellezza man mano sfiorisce ecc, ecc! Io ora sono giovane. Bello, potente, sono il ragazzo più desiderato di questa città. Voglio solo divertirmi un po’! >> rispose, notando Tanya avvicinarsi. Diede un bacio sulla guancia a sua madre, salutò suo padre e si apprestò a raggiungerla.
<< Fai attenzione figlio mio >> disse Esme << divertirsi è bello finché non si feriscono le persone >> il ragazzo fece un cenno con la mano senza voltarsi. Adorava sua madre, suo padre e i suoi fratelli, ma loro non capivano. Dove stava il divertimento se non poteva far sentire gli altri inferiori a lui, e quindi ferirli? Loro erano peggiori di lui. Edward Cullen era il migliore.

Nel frattempo che la Bestia era persa nei suoi pensieri, Bella correva senza sosta per tutta la foresta, facendo attenzione a non farsi scorgere dai cacciatori.
Correva, correva, correva per raggiungere la villa della Bestia. Sarebbe dovuto scappare, Edward, o lo avrebbero ucciso. E lei non lo avrebbe mai permesso. Sarebbe scappata con lui, se l’avesse voluta, perché in fin dei conti in quella piccola cittadina sperduta a lei non restava nulla. Cadde, persa nei suoi pensieri. Si ritrovò totalmente a pezzi. I jeans erano completamente strappati a causa dell’erbaccia alta. Le braccia e le mani piene di tagli. Ma non se ne curò.
Dopo quasi venti minuti vide la villa bianca e affrettò il passo.
<< Edward! >> urlò, battendo contro la porta << Edward apri! Presto, aprimi! >>
<< Bella… >> ma non fece in tempo a parlare che un colpo di fucile colpì una piccola colonna posta all’entrata della villa. La Bestia, prese Bella tra le braccia trascinandola in casa e cominciò a ringhiare. Gli occhi di Bella si posarono sulla figura che impugnava l’arma. Era alto, muscoloso. I capelli corti neri erano quasi identici ai suoi occhi, i quali erano inespressivi, vuoti. Inferociti. Jacob Black.
<< Sapevo che seguendo te lo avrei trovato! >> urlò il ragazzo << esci da lì Bella e consegnaci la Bestia oppure faccio saltare la casa con te dentro! >>
<< Perché? >> rispose, urlando, Bella << perché mi fai questo Jake? Non lo conosci neanche! Potrebbe essere buono ma né tu né gli altri gli state dando una possibilità! Lo condannate a morte solo perché è diverso! >>.
Intanto tutti i cacciatori, seguendo la voce di Jacob, avevano circondato lo stabile.
<< Siamo in trappola >> ringhiò la Bestia, accorgendosi del particolare << Bella va via >> disse tristemente << loro vogliono me, non ti toccheranno >>
<< MAI! >> urlò la ragazza << è un abominio! Non te ne rendi conto? Loro sono in torto! Tu non hai mai fatto male a nessuno, al contrario! Hai riportato a casa il piccolo Seth, mi hai ridato la gioia di vivere quando credevo di aver perso tutto! Non sei tu il mostro, Edward! Sono loro! >> disse indicando la finestra. La Bestia le accarezzò una guancia piano, lentamente. Voleva pregustare quell’ultimo istante insieme alla ragazza che amava perché, ne era convinto, non sarebbe sopravvissuto. L’avrebbe persa per sempre.
<< Bella, io non posso vivere se al mondo non ci sei tu. Ma se resterai qui ti farai ammazzare, non lo capisci? Arriverei ad odiare me stesso, più di quanto mi odi ora, se tu ti facessi male per colpa mia! >>
<< Edward >> rispose Bella, prendendo l’enorme zampa tra le mani e fissandolo dritto negli occhi << io preferirei morire che stare lontana da te >>.
Tutto sparì attorno a loro. E per un attimo la Bestia tornò a sentirsi Edward. Un ragazzo normale, innamorato di una ragazza speciale. Unica. Ma un boato spezzò il loro idillio nel giro di un secondo.
Alcuni cacciatori erano entrati dalla porta sul resto, spingendosi fino al salone.

La Bestia, istintivamente, per proteggere Bella e se stesso si buttò addosso a quegli uomini disarmandoli uno ad uno. Ringhiava, saltava. Ma non feriva né uccideva. Il massimo che faceva era colpirli, facendoli svenire.
<< Edward! >> urlò Bella, quando un tizio molto vecchio e robusto tentò di colpirlo alle spalle. La Bestia si voltò, scaraventando l’uomo sulla parete opposta alla loro.
<< Edward! >> lo ammonì la ragazza
<< Scusami tanto se sto cercando di non farci ammazzare! >> le rispose lui.
Lo scontrò durò qualche minuto. La forza della Bestia era utile e anche l’incompetenza dei cacciatori non guastava. Quando uscirono dalle mura sicure di quella casa per andare via, però, trovarono ancora qualcuno ad attenderli.
<< Jake >> lo chiamò Bella << facci passare, lasciaci andare >>
<< Mai >> disse il ragazzo << quella cosa deve morire! E tu… Come accidenti fai a starci così vicina? Ma non lo vedi? Non vedi quant’è ripugnante? >>
<< L’unico essere ripugnante che vedo sei tu, Jacob Black! >> rispose Bella
<< Che cosa? >>
<< Hai capito bene >> continuò la ragazza << tu nemmeno lo conosci! Nessuno di voi lo conosceva! Ma non gli avete dato nemmeno il beneficio del dubbio! E tutto perché? Perché ha fattezze non umane? Siete ridicoli! È più umano di tutti voi altri messi insieme >> sibilò l’ultima frase, quasi a sputarla tra i denti.
<< Adesso basta! >> urlò Jacob, puntandole addosso il fucile. A quel gesto, la Bestia la spinse dietro di sé ringhiando, ma Bella lo affiancò. Temeva che Jacob non ci avrebbe pensato molto a premere il grilletto e lasciare Edward solo, davanti al mirino, era condannarlo a morte certa.
<< Dannazione Bella! >> disse il giovane, esasperato << togliti da lì o giuro su Dio che faccio fuori anche te! >>
<< Si può sapere perché sei tanto arrabbiato? >> domandò la Bestia, digrignando i denti verso di lui.
<< Non credo di doverlo spiegare a te, mostro >>
<< Allora dillo a me! >> si intromise Bella
<< Perché sono innamorato di te, Isabella! >> urlò tutto d’un fiato, facendo ringhiare maggiormente la Bestia e lasciando con gli occhi sbarrati la fanciulla << ma tu preferisci passare il tuo tempo con un mostro, un essere abominevole anziché con me! >>
<< E non ti sei mai chiesto perché? >> ribatté lei << perché sei vuoto, Jacob! Completamente vuoto e superficiale! Come amico, conoscente, vai benissimo, ma come ti è venuto in mente, anche solo per un momento che io potessi preferire te a lui! Sei inferiore Jacob. Rispetto a Edward sei inferiore. E lo dimostra il fatto che lui è di fronte a te, disarmato, mentre tu impugni un fucile. Lo si capisce dal fatto che lui avrebbe rinunciato a me, facendomi scappare per non vedermi soccombere, mentre tu non ci hai pensato un secondo a minacciarmi. Non è amore, Jacob. La tua è solo smania di vincere, perché preferisco quello che tu chiamo “ mostro “ a te >>.
Tutto successe in un attimo. Il giovane sparò un colpo per colpire la fanciulla, ma la Bestia, non potendo sopportare l’idea che il suo amore perisse per colpa sua si mise tra lei e il proiettile. Esso entrò di colpo, perforando il pelo folto e la pelle dura della gigantesca creatura. Era stato colpito poco sopra il cuore.
<< No! >> urlò Bella, cadendo in ginocchio vicino a lui << no, no ti prego no >> disse, scoppiando a piangere << perché lo hai fatto? Perché?! >>
<< Io… Io non volevo sparare davvero… Io… >>
<< VATTENE! >> era disperata, Bella. Aveva perso l’unica ragione che il mondo le aveva donato per vivere. Per continuare a vivere. Era sola, di nuovo. Svuotata.
Sentì arrivare tutti gli uomini che, poco prima, erano privi di sensi a causa della lotta.
<< È morto? >> chiese un uomo, ma la ragazza nemmeno si voltò.
<< Si. È morto. Adesso andate via >> rispose lei, con voce piatta.
<< Vorremmo accertarci che… >>
<< Andate via. Via, via. Via! VIA! >> vedendo la giovane in lacrime, pian piano tutti i cacciatori tornarono verso il centro della città.
Erano soli. Era sola, perché lui era morto.
<< Avevi detto che saresti stato con me sempre >> disse la giovane in lacrime << sei un bugiardo >> quando sentì un piccolo respiro proveniente dal corpo della Bestia provò a chiamarlo. Esausta.
<< Edward… >> sussurrò << Edward… >>
<< Bella… >> disse la Bestia con voce bassissima
<< Edward! Sei vivo >> la ragazza lo abbracciò. Pensava che il peggio fosse passato…
<< Solo un altro po’ >> disse lui << volevo assicurarmi che stessi bene, prima di lasciarti >>
<< Non dirlo, ok? Ti curerò. Troverò il modo, ma tu resisti! >>
<< Bella ascoltami, non c’è più tempo… >>
<< C’è. C’è, si c’è! Aspettami qui, vado a prendere qualche garza, qualcosa… >>
<< No. Bella, tu devi ascoltarmi >> la ragazza incrociò i suoi occhi verdi e annuì << ho vissuto tanto tempo. Sono al mondo da più tempo di un qualsiasi essere umano. Ho fatto sbagli, parecchi e orribili sbagli, ma di una cosa sono sicuro. Tutto quello che ho fatto, di buono o meno, serviva per arrivare a te. Per questo non rimpiango nulla. Tu credi di non essere una persona speciale. Credi di essere una sempliciotta, una ragazza anonima, ma non lo sei. Isabella, tu sei bellissima. Ed è proprio da te che ho capito che cos’è la vera bellezza. Una volta pensavo che essa fosse sinonimo di perfezione, ma non è vero. Non è il volto, ma le sue espressioni. Non è la voce, ma il modo di parlare. Non è come ti sta quel corpo, ma quello che ci fai. Tu sei bella. Ti amo, Isabella Marie Swan. Non dimenticarlo mai >> disse flebile e poi morì.
La ragazza non riusciva a calmarsi. Piangeva e urlava, gridava e singhiozzava.
<< Non puoi farmi questo, Edward! Dannazione! Ti amo anche io! Edward, ti amo anche io! >> disse e posò le sue labbra su quelle della Bestia. Ci sperava, Bella. Credeva che così facendo, urlando al mondo i suoi sentimenti, qualcuno l’avrebbe ascoltata.
Ma non successe niente.
Il tempo passava. Scese la notte. Ma lei non si spostava. Si addormentò così.

<< Bella… >> di chi era quella voce? << Bella, svegliati >> perché? Non aveva motivi per svegliarsi. Magari sarebbe morta anche lei << Isabella, avanti apri gli occhi >> e lo fece.
Credeva di ritrovarsi sola, in mezzo a quel giardino. Invece era a casa, all’interno dell’enorme villa, adagiata sul divano.
<< Finalmente ti sei svegliata >> parlò qualcuno. Quando Bella alzò gli occhi non riusciva a crederci. Si avvicinò piano, incrociando i suoi occhi verdi.
<< Sei vivo >> disse lei, con voce flebile. Se quello era un sogno non aveva alcuna voglia di svegliarsi << sei qui, davvero? >>
<< Sono qui >> rispose lui.

<< Siamo qui >> precisò Bella, sorridendo.

Angolo Recensioni:

Ciao ragazze! Allora, invece di rispondere singolarmente alle vostre 10 Recensioni, che apprezzo sempre, vi rispondo qui in un unico angolo e poi do le risponde singole in privato. Faccio questo perchè davvero non sto bene :( mi gira la testa forte e già stare a postare il capitolo è stato un'impresa! Allora... Vi ringrazio TUTTE quando dite che la storia è bella e scritta bene, grazie davvero! Io ci provo e se a voi piace io ne sono contenta :) Ringrazio chi, non avendo sempre recensito, lo ha fatto perchè avevo scritto che sembrava che la storia non piacesse più *-* VI ADORO! Alcuni hanno chiesto se la fine sarebbe stata come quella della Disney... E un pò lo è... I contenuti dei discorsi forse sono più maturi, più sentiti, ma comunque veri. Ma cosa sarà successo alla nostra Bestia? Certo è viva... Ma adesso? Sarà tornato umano, seguendo il classico copione fiabesco, oppure sarà solo tornato in vita? Per questo dovrete aspettare l'Epilogo che, vi ricordo SARà PUBBLICATO LUNEDì 11 APRILE!
Bacio tutti :) e grazie per avermi seguita!! Ci sentiamo all'Epilogo!! <3

  
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