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Autore: aliasNLH    10/04/2011    5 recensioni
Draco Lucius Malfoy è un uomo potente e crudele, disposto a tutto per far vincere il suo signore. Harry James Potter e un uomo deciso e un punto fermo per tutti coloro che credono nella sua causa, porre fine all'assurda guerra che si stava combattendo.
Sono entrambi due giovani pronti a dare la propria vita per quello in cui credono, ma saranno disposti a cedere tutto in cambio del cuore che entrambi hanno perso?
L'ho scritta parecchio tempo fa ma, quando l'ho riletta, mi sono nuovamnte innamorata dei personaggi a cui ho dato vita; nella speranza che anche voi imparerete ad amarli.
Genere: Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger | Coppie: Draco/Harry
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Altro contesto
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                             Il sonno del cuore genera Mostri
 
 

[Scozia, 4.45 pm, salotto]

 
 
 
La campana della valle suonò un singolo rintocco per rendere partecipi i fedeli della fine delle funzioni pomeridiane. La vecchia signora seduta sulla sua solita sedia a dondolo osservava, come da abitudine, la piccola processione di fedeli che, dalla chiesa, tornavano alle loro case. Li conosceva tutti, uno per uno; conosceva i loro genitori, figli o nipoti che probabilmente erano già nelle loro dimore.
In fondo era più che comprensibile che sapesse chi fossero: in una cittadina piccola come quella, di mille o poco più abitanti, e novantaquattro anni a disposizione non le avevano certo negato quel piccolo privilegio.
In realtà li conosceva tutti tranne uno.
Un giovane straniero che era arrivato lì da poco più di due anni. Non si faceva mai vedere troppo in giro, rimaneva tutto il giorno chiuso in quella che, fino a quindici anni prima, era stata la casa di una simpatica coppia tedesca con figlio, scomparsi misteriosamente durante la guerra; leggermente isolata rispetto alle altre e la via per raggiungerla non veniva più percorsa da nessuno. Quella che prima era una villa aperta ai vicini e agli amici era diventata, in tempo di guerra, solo dei muri e dei mobili abbandonati per poi diventare, negl’ultimi due anni, il rifugio solitario di uno straniero biondo.
La vecchia signora, alla finestra e intenta ad osservare i passanti si accorse improvvisamente che, quel giorno, il bel forestiero solitario non era l’unico che non conoscesse, in paese.
 
Staccandosi dalla folla, una bella donna dai lunghi capelli ricci scuri, fece una cenno al compagno che, scansando un paio di signore e una famiglia riunita, la affiancò facendo scivolare il cappello che aveva coperto i folti capelli neri e celato i sottili occhi blu, in una delle grandi tasche del cappotto.
«Dovrebbe essere da queste parti…» mormorò lei sfiorandogli la mano.
«Se non sbaglio è alla fine della via» assentì lui intrecciando le loro dita e guidandola sicuro tra le case. Fino a fermarsi davanti ai pochi metri di vialetto che li dividevano da una graziosa villetta con la porta d’ingresso e le scuri dipinte di verde scuro.
Tutte le tende erano tirate e il giardino che la circondava era abbandonato a sé stesso dando alla casa un aspetto ben poco curato tanto che, in un primo momento, pensarono di aver sbagliato; fo solo quando lei, aggiustandosi gli occhiali sul naso, fece presente il nome sul campanello, lì davanti.
Senza aggiungere altro, lui, suonò un paio di volte, brevemente, e non riuscì a fare a meno di sorridere, imitato dalla compagna, alla vista del volto sottile circondato da sottili ciuffi biondi scomposti e umidi e ad un paio di occhi grigio azzurri, occhi che si spalancarono increduli nel momento steso in cui vennero posati sui due.
«E voi cosa ci fate qui?»
Blaise Zabini ed Hermione Granger sorrisero complici e sollevati, magari anche un poco commossi.
«Ciao, Draco. Possiamo entrare?»
 
Accomodati nello spazioso salotto, decisamente più curato e ordinato dell’esterno, i giovani osservarono il padrone di casa servire il the e poi accomodarsi sulla poltrona di fronte a loro.
«Sinceramente» cominciò un po’ imbarazzato «non mi aspettavo certo di vedervi…a dire il vero mi sono un po’ preoccupato. Di solito nessuno si azzarda a venire fino a  casa mia…»
Il moro sfoggiò un sorriso soddisfatto nella sua direzione.
«Sapevamo che saresti tornato qui, in Scozia, una volta finito il tuo viaggio» fece una pausa per sorseggiare un po’ di the «restava solo da capire quando».
Il biodo sorrise tra il divertito e l’amaro.
«Silente non sa tenere un segreto nemmeno a pagarlo» una pausa «se si tratta di me, direi…»
Erano già passati cinque anni da quella notte.
 
 
Stava correndo a perdifiato, Draco, lasciandosi alle spalle la torre, il corpo freddo di suo padre, Harry. Doveva sbrigarsi, fare in fretta a liberare il suo migliore amico e la Granger per poi correre, consegnarsi nelle mani della resistenza che, a detta di Potter, avrebbero capito.
Quasi come in sogno attraversò il cortile fino a raggiungere il portone che si era chiuso alle spalle poco prima, un vita quasi, e, del tutto dimentico del lucchetto o forse troppo poco lucido per notarlo, scosse con forza il pesante battente senza riuscire a smuoverlo di un solo centimetro.
La chiave, riuscì ad elaborare la sua mente, sconvolta, aveva bisogno della chiave. Con urgenza si voltò cercando per terra con lo sguardo il corpo privo di vita della guardia. Avendolo individuato a pochi passi gli si inginocchio accanto, incurante del fango, e cominciò a frugare sempre con maggiore urgenza tra le sue cose.
Non c’era, non riusciva a trovarla!
Gli occhi sempre più offuscati, continuava a cercare.
Mentre rivoltava ogni tasca e frugava sotto la giacca per la seconda volta, in preda al panico, un pio di mani lo afferrarono per le spalle, staccandolo don violenza dal cadavere.
Terrorizzato e fuori di sé, lanciò un grido penetrante dimenandosi con altrettanta violenza, come una belva, per liberarsi da quella stretta possente.
«Per la miseria, Draco! Calmati!!» al suono familiare di quella voce il giovane si immobilizzò, arrischiandosi a voltare la testa senza più muoversi. Gli occhi severi di Severus Piton lo scrutarono con durezza sotto lo sporco della battaglia.
«Cosa credevi di fare, Draco? Si può sapere?» lo riprese costringendolo ad alzarsi e accentuando al stretta che ancora teneva sulle spalle «dobbiamo muoverci, tra poco qui salterà in aria tutto!»
Il biondo si liberò dalla stretta, nuovamente combattivo e ricominciò a frugare intorno al cadavere, senza ascoltare veramente ciò che gli era stato detto.
Piton lo riacciuffò.
«Cosa credi di fare?»
«Blaise» li limitò a dire con voce rotta «è ancora là sotto con la Granger!»
Piton sbuffò stringendo al presa sul braccio, per costringerlo nuovamente ad alzarsi.
«Non ti devi preoccupare, ora andiamo!»
Draco assecondò il movimento imposto dal vecchio maestro, con una veemenza che lo sorprese, spingendolo parecchi passi indietro con le ultime forze che gli rimanevano.
«“Non preoccuparti” un cazzo» gli urlò contro perdendo le staffe «ti sto dicendo che là sotto c’è il mio migliore amico e io non ce lo lascio!»
Piton scrutò il volto rigato di lacrime e fango del giovane e, in un insolito moto d’affetto, se lo strinse al petto lasciando che si sfogasse.
«E che cazzo, però» lo sentì bofonchiare tra i singhiozzo «prima Harry e poi pure tu…»
Prima che l’ex professore potesse rispondere in qualunque modo, però, Albus Silente apparve accanto a loro.
«Signor Malfoy, Severus…debbiamo andarcene»
Piton annuì ma Draco sciolse l’abbraccio con un gesto stanco e si asciugò le lacrime con una manica.
«Blaise…» sussurrò roco lui è-»
«Il signor Zabini e la signorina Granger sono già stati portati in salvo» lo interruppe morbidamente socchiudendo gli occhi in un vago sorriso di comprensione e tenerezza «le suggerirei di fare lo stesso»
Draco cadde nuovamente in ginocchio, incapace di reggersi da solo sulle proprie gambe. Come poteva…? Come poteva essere? Come poteva succedere tutto quello?
«Professore» si ritrovò a chiamarlo dopo tanto tempo perché…?»
Silente allungò una mano nella sua direzione, unico elemento calmo del caos e della battaglia che, Draco se ne accorse solo in quel momento, imperversava per tutto il Campo e forse anche fuori.
«Per Harry, Draco» gli rispose facendogli capire tutto, facendogli capire che sapeva «perché Harry ce lo ha detto».
Il biondo fece nuovamente fatica a trattenere le lacrime.
 
«Sarai…mi amerai sempre? Avrai sempre fiducia in me?»
«Sempre».
 
Più tardi, in viaggio verso il confine, lontano dal fronte, Draco aveva parlato a lungo con Silente del suo futuro.
 
 
A quei ricordi improvvisi, che erano tornati a fargli compagnia in tutti quei mesi in cui la guerra si era spenta, Draco dovette spegnere il sorriso che si era formato sulle sue labbra alla vista dei vecchi amici.
«Il mio viaggio è finito» disse soltanto, non servivano altre spiegazione «ora non mi resta che aspettare».
Gli occhi di Hermione si riempirono di lacrime mentre Blaise poggiò con delicatezza la tazza sul tavolo.
«C’è giunta voce che…c’è chi giura di averlo visto da qualche parte al Nord, che dava la caccia agl’ultimi seguaci del Fu-di Voldemort» un lieve brivido, nonostante il tempo trascorso «altri sostengono che sia ancora in Germania ma, la verità, e che nessuno di noi l’ha più visto dopo quella notte…»
Le dita di Draco si chiusero con maggiore forza intorno alla tazza.
«Tornerà» soffiò pacato «per questo sono qui»
«Per questo hai mantenuto il nome Potter sul campanello?»
Le labbra del biondo si  piegarono  in una sorta di sorriso amaro.
«E’ pur sempre casa dei suoi genitori, casa sua, no?»
In quello steso momento, e per la seconda volta in quello strano giorno di incontri, qualcuno suonò nuovamente il campanello.
 
L’anziana donna distolse lo sguardo dalla strada per lasciarlo riposare sulle proprie mani.
O forse sarebbe meglio dire che rifuggì allo sguardo del giovane forestiero dai folti capelli corvini.
Quei profondi occhi verde smeraldo le avevano dato la sensazione di aver visto cose terribili e che contenessero un’esperienza di gran lunga superiore alla propria. La stesa impressione che le avevano dato, l’unica volta in cui era riuscita a scorgerli, gli occhi azzurri del giovane biondo, del nuovo arrivato.
Probabilmente fu per quello che, quando vide il moro sconosciuto imboccare proprio quel vialetto, non se ne stupì minimamente.
 
 
 
 
 
Con un ultimo gemito, un Harry sedicenne, si inarcò un’ultima volta, per quella notte, sul corpo del compagno, accompagnandolo ancora una volta nell’eccitazione che li univa da mesi.
Senza più fiato si accasciò su di lui, puntellando i gomiti ai lati del viso del biondo per non pesargli troppo addosso e per poter ammirare, ancora una volta, lo splendido luccichio languido che l’orgasmo gli accendeva nel profondo.
«Dio, Harry» fece un Draco neosedicenne, affannato ed esausto «sei…sei stato assolutamente fant~» le parole vennero interrotte da una nuova serie di umidi baci che Harry fece scorrere su per il collo niveo, fino al mento per poi chiudere i nuovi gemiti sulle labbra socchiuse e martoriate dai baci.
«Parli troppo» sussurrò distanziandosi un poco, stanco «in questi momenti ti preferisco quando fai altro»
Draco ridacchiò, incapace di non arrossire e si sistemò meglio, poggiando la testa nell’incavo del collo del moro che si era sdraiato al suo fianco. Avevano appena finito di festeggiare il suo compleanno e Draco poteva dirsi, a conti fatti, l’uomo più felice della terra.
«Diciamo che può andare…» mormorò tra i respiri affannosi che ancora lo scuotevano.
«Può andare?» gli fece eco Harry, divertito «io ti faccio persino dimenticare come ti chiami e tu mi dici: “può andare”?» fece una pausa per ridacchiare «ma tu dici sempre la prima cosa che ti passa per la testa o te le prepari in anticipo e poi me le propini nei momenti meno opportuni?»
Risero nuovamente, insieme. Era solo quello l’importante: insieme. Da più di un anno.
«Sono preoccupato per Blaise» mormorò Draco dopo parecchi minuti di silenzio «non l’ho visto tutto oggi e negli ultimi tempi è…» si interruppe come se non riuscisse a trovare le parole.
«Tranquillo» Harry lo abbracciò teneramente, costringendolo in una morsa calda da cui difficilmente avrebbe desiderato staccarsi «vedrai che tutto si sistemerà».
«Dici?» la voce del biondo suonava dubbiosa.
«Tutto» ribadì il concetto Harry con un mezzo sorriso.
 Capitava piuttosto frequentemente che, dopo, si trovassero di punto in banco a discutere riguardo i loro amici. Come se si sentissero di doverlo fare. In fondo la guerra sembrava essere alle porte e tutti avevano paura, anche due come loro.
«Harry…» Draco sembrava ancora più indeciso di prima.
«Dimmi?» Harry sapeva che con lui si doveva avere pazienza, aspettare che fosse pronto, non imporre né fare pressioni. Sarebbe venuto tutto da sé una volta che il biondo avesse deciso di parlarne.
«Sarai…mi amerai sempre? Avrai sempre fiducia in me?»
Insicurezza.
«Sempre».
«Anche se decidessi di appoggiare mio padre?»
Insinuazione.
«In ogni caso, Draco. Anche se non credo tu abbia certe tendenze».
«Cos’è? Paura del confronto tra parte buona e cattiva?»
Sfacciataggine.
«Tu sei il mio Draco, tanto basta».
«Sempre?»
Speranza.
«Sempre».
Promessa.
 
 
 
Fein
 
 
 
AliasNLH
 
 
Bene, che dire…è finita (per chi non lo sapesse “fein” vuol dire fine in tedesco, ma sono certa che l’abbiate capito comunque e che questa mia parentesi sia solo d’impiccio). In ogni caso, è finita.
Devo ammettere di sentirmi incredibilmente strana u questo fatto: da una parte sono contenta di aver finalmente fatto incontrare quei due, di aver chiarito i loro sentimenti e aver svelato il loro passato, poveri, li ho fatti soffrire così tanto…ma dall’altra mi sembra di averli lascito andare. Come se, una volta completata la storia, non li sentissi più miei. Come se ora appartenessero a tutti quelli che hanno letto di loro (questo non vuol dire che io vi stia dando carta bianca per rapirli, questo è chiaro…)
 
Sono felic che questa mia fic sia stata apprezzata e di essere stata seguita con così tanto entusiasmo. Spero di potervi risentire preso anche il altr storie che potrei scrivere (sono rrecidiva, mi vedrete ancora, temo…)
 
Un grande bacio a tuti coloro che hanno messo questa storia tra i preferiti:
 
1 - coralinelovegood[Contatta]
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3 - draco potter[Contatta]
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5 - Sly_chan[Contatta]

Da chi è stata ricordata:

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Da chi l’ha seguita:

1 - angelika4ever[Contatta]
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4 - billaneve[Contatta]
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9 - IlyAngel[Contatta]
10 - mrsdarcy[Contatta]
11 - nick88[Contatta]
12 - Princess_Slytering[Contatta]
13 - RapeChan[Contatta]
14 - Scorpioncina[Contatta]
 
Ma soprattutto, e con un moto di affetto e gratitudine, in paricolar modo da parte del mio Ego, coloro che hanno recensito!

draco potter,
mrsdarcy,
FridaKahlo,
coralinelovegood,,
nick88
ginevrasux

 

 

Grazie, di cuore.
 

 


 

  
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