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Autore: Nyappy    10/04/2011    3 recensioni
[Storia temporaneamente sospesa]
Il mondo è precipitato nel caos. Dopo la sua quasi distruzione avvenuta anni fa, quasi tutti gli scienziati si sono rinchiusi nelle loro roccaforti tecnologiche, vivendo in gran segreto.
Sulla terraferma si è regrediti, e la gente è tornata ad abitare in villaggi, sfuggendo le grandi città inquinate e oppresse da una cappa di nubi scure.
Il mare è terra di nessuno: puntellato da isolotti formati da spazzatura e solcato da loro, le cavie fuggite.
Merisol è la piratessa a capo della Daffodil: scostumata e maleducata, odia i vecchi, è una feticista degli ombelichi ed ha gli occhi selvaggi della Belle Dame.
E quando incontra Kim... beh, sono scintille, anche se lei ancora non lo sa.
Perchè Merisol e la sua ciurma non si oppongono al mondo, devono semplicemente sopravvivere.
[Tentativo di new weird / linguaggio volgare / tentacoli ed altre amenità / cowboy pacchiani]
Genere: Avventura, Fantasy, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Post-it attaccato al frigo della Pangloss
Se scopro che vi siete tolti i braccialetti niente dolce per un mese
Jacques
*
Lo spettacolo che si trovarono davanti non era dei più felici -e come poteva esserlo?
Il sole stava tramontando e tingeva di rosso il cielo, il mare e la pelliccia di quello che sembrava essere un enorme cane a due zampe, appena più grosso del Bells originale.
-Io odio i cani.-, si lasciò scappare Merisol arricciando il naso.
Il mostro stava ringhiando ed esibiva quattro -oddio- fila di denti aguzzi e per niente rassicuranti, e loro non avevano protezioni.
Le sue estremità sembravano un mix tra arti umani ed animali, ed ovviamente gli artigli grossi e ricurvi avevano tutta l'aria di riuscire a fendere la carne come burro -e restare sfigurata non rientrava tra le sue priorità.
Unico fattore positivo: quelli del mostro erano lamenti di dolore; il suo braccio sinistro era strozzato all'altezza del polso da un anello di metallo argentato che riluceva scarlatto, e le dita si artigliavano al palmo, sofferenti.
Se quello poteva essere chiamato palmo...
-Hai avuto una grande idea.-, commentò casualmente rivolta a Jacques, rialzando il braccio e stringendo la mano sull'elsa della sua sciabola, prontamente offertola dal solito, simpatico braccino meccanico.
La bestia sembrò accorgersi di loro e si voltò, pronta a scattare verso la porta.
Tre... due... uno...
All'ultimo istante Merisol si lanciò sulla destra, rotolò sulla schiena e si rialzò un po' dolorante.
Dall'altro lato Jacques aveva fatto lo stesso, trascinando con sé anche il biondo rimbambito.
-Ora.-, ordinò lei a voce alta e subito le casse del ponte rivelarono i loro tesori, i sottili cannoni che solo Sode sapeva come far andare.
Un istante dopo concentrarono una sfrigolante luce blu e fecero fuoco: la bestia stava per essere investita da una pioggia di letali raggi elettrici.
Oh, Merisol amava le sue Gatling-Tesla superstilose.
Peccato che l'animale venne appena sfiorato da quei proiettili letali, che non appena in contatto con la sua pelliccia l'illuminarono di blu e... rimbalzarono verso il basso?
Il suo preziosissimo ponte con un'asse già rovinata ora era anche bruciacchiato. Bruciacchiato! Che storia era quella?!
-Sode!-, ruggì Merisol preparandosi a schivare un'altra possibile carica del super-cane.
-Li riflette, ha una pelliccia... straordinaria.-, Sode tradiva una certa ammirazione. Tzk... avevano sprecato energia per nulla e lui si metteva a tessere le lodi di quel mostro?
-Bene. Be~ ne.-, canticchiò prima d'inspirare forte e proseguire, -Jacques, hai detto che sono troppo nuda, vero? Bene, non preoccuparti! Da domani girerò con una bellissima pelliccia di cane rifletti-elettricità, non è fantastico?-
Ma lui non le rispose, e questo la fece tornare seria.
Che poteva fare? I cannoni normali erano out, non poteva danneggiare la sua stessa nave. Impugnava la sciabola apposta perché aveva intuito che il mostro era -o doveva essere, lei lo sperava davvero- debole alle ferite da taglio.
Jacques stringeva il fucile -se l'era portato dietro alla schiena per tutto quel tempo e ci era rotolato sopra? Ahi...- e Merisol si accorse solo in quel momento che le due fondine assicurate ai jeans del cowboy erano vuote e che lui impugnava due revolver.
Andiamo, erano roba vecchissima!
La bestia si stava mordendo la mano, la bocca troppo grande per individuare il braccialetto che gli bloccava l'afflusso di sangue. Quei braccialetti erano davvero una grande idea per distrarre le loro trasformazioni.
-Kiiim! Mira alle gambe! Jacques!-, non proseguì: lui aveva già preso la mira e sparato, probabilmente sul muso del mostro.
Bene, più lo crivellavano di colpi, meno doveva faticare lei.
Tre fette di torta in più, non una...

La cosa positiva era che la bestia aveva parecchi proiettili in corpo.
La cosa negativa... no, erano più di una. Il ponte ricoperto di sangue, diverse assi in frantumi, l'animale incazzato, le armi dei due cecchini ora utilizzabili come mazze: le avevano prosciugato le intere riserve di proiettili.
Ora toccava davvero a lei.
Si erano riparati sul casseretto, proteggendo le scale e rendendo impossibile al mostro -almeno teoricamente- raggiungerli. Ma sembrava più impegnato a contorcersi e sbavare.
Accasciato a terra, gli artigli della mano sana straziavano il povero ponte, ma sembrava ancora pericoloso. Avvicinarglisi non era una buona idea.
Tra l'altro, si stava facendo davvero buio, per fortuna Sode aveva acceso i faretti d'emergenza.
Merisol lanciò una rapida occhiata al mostro. I bracci meccanici non erano utilizzabili al meglio in quella luce artificiale che accecava Sode, e allora...
-Jacques.-, chiamò il capitano piano e lui le si avvicinò con cautela. Non avere i tacchi a volte era piuttosto utile... un attimo, perché erano così silenziosi?
-Ho bisogno di una mano.-
Lui la invitò a proseguire con un cenno del capo.
-Devo impalarlo come un vampiro.-
-Lupo mannaro, semmai.-, la corresse lui afferrando al volo cosa volesse fare Merisol.
I problemi comunque rimanevano: dove lo trovavano qualcosa di robusto e leggero che potesse essere sollevato da lei e riuscisse a trapassare la carne del mostro e ancorarsi al legno senza spezzarsi? E soprattutto, appuntito?
Il mostro intanto aveva iniziato a trascinarsi per il ponte sotto la smorfia irritata di Merisol. Non aveva intenzione di pagare a Cumb tutti quegli straordinari...
-La Pangloss ha degli arpioni robusti, ma è lontana.-, anche Jacques cercava di trovare una soluzione.
-Tubi!-, esclamò Merisol all'improvviso.
Più robusti della sua spada, forgiati con la stessa lega... e disponibili sulla nave. Doveva averne un paio di inutilizzati anche nel magazzino.
Sode doveva averla già sentita dato che poco dopo un corto cilindro metallico la raggiunse sospinto da diversi braccini metallici.
Ed è pure affilato, notò lei con soddisfazione guardandosi attorno per cercare l'ispirazione.
Se non fosse stato per i faretti la nave sarebbe rimasta completamente al buio, e la parte superiore dell'albero era pressoché invisibile. Or era proprio un isolotto da poveracci sfigati.
-Altra idea. Ho bisogno di te, Sode, una corda e riposo.-
-Riposo?-, chiese Jacques sorpreso.
-Le ginocchia ringrazieranno.-

Erano in una posa strana e piuttosto contorta, Merisol e Jacques, in piedi sul bordo smussato del tubo, legato al boma. Giusto sopra il mostro agonizzante.
-Pronto.-, e quella di Merisol non era una domanda: recise la corda con un colpo netto e i due precipitarono giù.
L'impatto fu violento e vennero pure sbalzati all'indietro -ahi! Aveva sbattuto la testa!- ma non incontrarono denti ed artigli del mostro.
Ora ridotto ad un pasticcio di carne che emetteva ululati spezzati.
Merisol era ricoperta di sangue dalla testa ai piedi, si risollevò tenendosi la testa e pestando il mostro con i tacchi porse la spada a Jacques, decisamente più forte di lei.
Questo la calò sul collo del mostro una, due , tre volte... i suoi lamenti erano strazianti, ma quello non era Bells.
Si era mangiato Bells, e doveva pagare.
Quando Jacques terminò la testa della bestia era rotolata lontana e lui aveva gettato senza rispetto la sua Maelström a terra.
Questa volta -solo questa!- l'avrebbe perdonato.
-Ciliegina!-, chiamò Kim con voce strana, forse stanca.
-Vuoi sapere perché sei uno scarto?-, il suo tono riprese la consueta sicurezza mentre raccoglieva la sciabola a terra.
-Noi siamo fuggiti, noi ce l'abbiamo fatta. Tu potresti fare la fine di Bells in ogni momento.-, proseguì Jacques tornando in coperta.
*
Kim era l'unico dei tre ad essere ancora impeccabile, la donna e l'altro capitano erano luridi, seduti assieme a tutti gli altri in cucina. Una cucina che puzzava di sangue.
-Ora sei uno di noi, che tu lo voglia o no. Tanto so che lo vuoi.-, iniziò la donna -Merisol, no?- appoggiando i piedi sul tavolo. Fine.
 -Non puoi tornare a casa e distruggere tutto -ce l'hai poi una casa? E gli scarti contaminati devono rimanere in mare.-
Kim inarcò appena un sopracciglio. Contaminato?
-Merisol, non capisce nulla.-, la rimproverò Jacques, l'altro capitano, prima di proseguire: -Scommetto che hai un vuoto di memoria. Prima eri a casa e poi ti sei risvegliato sulla Daffodil.-, e non richiedeva conferma, era proprio così.
-Ti hanno preso le Grandi Menti, rapito. Hanno sempre bisogno di cavie per i loro esperimenti, così rapiscono gente apparentemente senza criteri precisi. Non utilizzano tutti, e quando hanno finito gettano in mare tutte le persone.
C'è chi ha fortuna e viene trovato da gente come noi, chi... affoga.-
-La sorella che era con te era infetta.-, lo interruppe la donna, -Anche tu lo sei. Semplicemente, hanno giocato troppo con te. Il vecchio e le due oche non sono state toccate, loro possono tornare a casa. Tu no.-
-Chi sono le Grandi Menti?-, chiese Kim incuriosito da quel termine strano.
-Un nickname simpatico per non chiamare quegli scienziati Pezzi di Merda.-, gli sorrise affabile lei prima di concentrarsi sul suo petto.
-Con te hanno proprio giocato.-
-Le avevo già.-, disse lui riferendosi alle cicatrici che gli solcavano la pelle, -E voi siete fuggiti?-
Kim intravide il rapido sguardo che si scambiarono i due capitani, prima che Jacques gli spiegasse: -Non tutti. Io e Merisol, Cumb e Marty.-
E Kim non poté fare a meno di guardare l'uomo tondo seduto alla sua destra, vicino a quello secco che sembrava addormentato.
Quel rimbambito era scappato dai super-cattivi?
-Non fare quella faccia, ciliegina. Cumb è speciale.-, ma la donna non gli rivelò il perché. Forse non c'era.
-Comunque, due reazioni in un giorno sulla stessa nave mi sembrano troppe.-, era intervenuto un uomo riccio vicino al quattrocchi, che sorrise.
-Forse domani scopriremo il perché, sto facendo diverse ricerche interessanti.-

Quella notte, la sua prima sulla Daffodil sua omonima, Kim non riuscì a dormire.
Probabilmente a causa delle tubature rumorose -Mericosa si stava facendo la doccia da ore.
O del mostro impressionante che poteva diventare.
In realtà non ci aveva pensato subito, ma... cos'avrebbe fatto? Da mostro era ancora lui? I due capitani sembravano legati a quel Bells, eppure non avevano esitato ad ucciderlo. Perché?
A casa non lo aspettava nessuno, forse solo le ballerine del Saloon lo rimpiangevano. No, nemmeno loro. Com'era iniziare una nuova vita conoscendo solo parzialmente la verità? Per fortuna aveva un grande spirito d'adattamento.
Si rigirò nel letto, sfiorando la cicatrice che gli percorreva il corpo fino alla guancia.
Le aveva mentito.

Il pezzo di Kim è stato un po' difficile da scrivere, ma dopotutto lui è ancora un estraneo, e non chiama tutti per nome direttamente. La Gatling-Tesla... ahah xD c'è azione, ci sono rivelazioni (!), parecchia documentazione e un po' di termini tecnici nautici. Cumb è speciale, pacioso per un motivo. Lo spiegherò in futuro, spero xD Per la cronaca, ho fatto due disegni: Merisol e Kim. Jacques arriverà (forse) in futuro. Giusto per dare una controparte visiva alla storia :)
Merisol ha un errore di prospettiva nella base del cannone, lo so ç_ç e i colori sono fluo.
Ringrazio thewhitelady e Hellister per il commento, mi piacerebbe sapere che ne pensate anche di questo capitolo! E tu, lettore oscuro, fatti sentire :)
Nyappy
   
 
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