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Autore: Lila_88    11/04/2011    2 recensioni
[Un medico in famiglia] Può una giornata prendere delle svolte così impreviste? E cosa farà Rebby di fronte alle evidenze che le si porranno davanti?
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4


-    Rebby?

Alberto entrò nuovamente in casa, ma di Rebby ancora nessuna traccia. All’Azienda, non c’era. Chissà dove era andata. Aveva provato a chiamare anche da suo zio Lele, ma Ave ha detto che lei non sapeva nulla di Rebby, che da lì non era passata e che Maria era in clinica. Quindi, a quanto sembrava, Rebby non si era recata dalla sua migliore amica, come lui aveva sperato. E allora, dove poteva essere? Adesso stava davvero iniziando a preoccuparsi, ormai erano quasi le sette di sera e di lei non aveva avuto più notizia. Alberto andò in bagno per sciacquarsi la faccia e fu lì che vide degli incartamenti posati accanto al lavandino. Facevano parte della confezione di un test di gravidanza. Il ragazzo non poteva credere ai suoi occhi. In mezzo a essi, vide il bastoncino, che evidenziava due tacche. Mentre lo stupore avanzava dentro di lui, cercò freneticamente il foglietto che spiegava cosa volessero voler dire due tacche. Quando lo trovò e lo lesse, si sentì ancora peggio di prima. Non poteva credere che le cose potessero stare così. Rebby era incinta! E lui aveva mandato tutto a puttane, per uno stupido bacio, per una cotta che non significava nulla! A questo punto, prese con se il test e decise di andare da Maria, magari era rientrata da lavoro. Forse lei poteva sapere dove Rebby potesse essere.


Scendendo di macchina, Maria vide arrivare la macchina di suo fratello Ciccio. Quest’ultimo e la moglie, Tracy, scesero e le andarono incontro. Le due ragazze si abbracciarono.

-    Ciao Tracy, ben tornata! Come è andato lo spettacolo?
-    Bene, grazie.
-    Sorellina, come mai torni così tardi a casa?
-    Guarda, Ciccio, oggi è stata una giornata d’inferno! Palù ha preso un virus, Ave me l’ha portata questa mattina in clinica con febbre e vomito. Così le visite le ho dovute rimandare al pomeriggio. Guarda, non ne posso più!

I tre si avviarono in casa. Maria andò subito a vedere di Palù, mentre tutti riabbracciarono Tracy, felici che fosse tornata. Quando il campanello di casa suonò, fu Lele ad andare ad aprire.

-    Alberto! Vieni!
-    Ciao zio, c’è Maria?
-    Si, è appena rincasata. E’ andata un attimo di sopra a vedere di Palù, ma perché non ti accomodi con noi? Dov’è Rebby?
-    E’ per questo che sono qui! Non riesco a trovarla da nessuna parte!
-    Come? Vuoi dire che è sparita? E non sai il motivo?

A Lele bastò guardare negli occhi Alberto per un attimo, per intuire qualcosa.

-    Alberto! Che cosa hai combinato?
-    Zio, ho fatto un casino! Ho bisogno di parlare assolutamente con Maria! Forse lei sa dov’è Rebby!

Melina si intromise.

-    Scusate, ma a proposito di Rebby, oggi ha chiamato qui!
-    Che cosa? Ha detto dove si trovava?
-    No, voleva parlare con Maria, ma lei non c’era. Però aveva una voce strana.

Alberto sospirò pesantemente, mentre Lele lo condusse fino al divano.

-    Si può sapere che è successo?
-    Scusami zio, ma prima devo parlare con Maria.

Quest’ultima scese proprio in quel momento.

-    Hey, che succede?
-    Maria, possiamo parlare un attimo, per favore?

La ragazza passò lo sguardo fra Alberto e suo padre, che aveva un’espressione molto preoccupata.

-    Certo, vieni con me.

Maria e Alberto andarono a bussare al garage, che ora era diventata la dimora di Annuccia. La ragazzina andò loro ad aprire.

-    Annuccia, potresti prestarci un attimo la tua stanza? Io e Alberto dobbiamo parlare di una cosa importante.
-    D’accordo, ma fate presto, fra un po' viene Giulia.

Quando rimasero soli, Maria guardò con aria interrogativa il cugino, aspettando che lui parlasse.

-    Maria, hai sentito Rebby?
-    No, non la sento da ieri. Perché?
-    E’ sparita.
-    Che cosa?
-    Accidenti, ho fatto un casino!
-    Di che stai parlando? Spiegami tutto.
-    Rebby mi ha beccato mentre baciavo un’altra ragazza.
-    Che cosa? Alberto, ma perché? E chi è quest’altra?

Alberto la guardò con timore, prima di ammetterlo.

-    Albina.

Maria rimase a bocca aperta.

-    Non posso crederci! Alberto, che cosa meschina! Lei è un’amica di Rebby!
-    Lo so, lo so! E infatti non sarebbe mai dovuto succedere! Ma, dalla prima volta che ci siamo incontrati, io e Albina... Non lo so, è come se avessimo iniziato a provare qualcosa entrambi! Però c’è stato solo quel bacio! E ho capito che non mi interessa niente di Albina! Io amo Rebby! Maria, devi aiutarmi a trovarla! A casa non c’è, in azienda non è più andata!
-    Sai, Alberto, non posso credere a quello che hai fatto! Sai quanto ti ama, Rebby? Da quando è tornata, non ha fatto altro che parlare di te, di dirmi quanto gli mancavi e quanto era felice con te! E tu le hai voltato le spalle, baciando la sua amica! E’ così squallida questa cosa!
-    Maria, lo so che ho sbagliato, ma io la amo e tu devi aiutarmi a trovarla. Soprattutto perché a casa ho trovato questo.

Alberto passò il test di gravidanza a Maria.

-    Oh mio Dio, è di Rebby? Aspetta un bambino!
-    Si, io credo che l’abbia scoperto oggi e mi sento ancora più in colpa. Però si è trattato solo di uno stupidissimo bacio! Io non voglio buttare tutto al vento per una cosa insignificante. Maria, ti prego, aiutami!

Maria guardò gli occhi del cugino, imploranti e comprese che era veramente pentito e innamorato di Rebby. Poi pensò a Guido. Pensò a quando l’aveva tradita, a tutto il dolore che aveva provato. Era stato così difficile passare sopra a quella storia, per lei. Ma aveva Palù che era molto piccola. E pensava di avere tutta una vita davanti da passare con Guido. Per un attimo pensò che se non lo avesse perdonato, non avrebbe passato con lui il breve tempo che era stato loro concesso per essere felici insieme. E allora comprese che doveva assolutamente trovare Rebby. Ma dove mai poteva essere? Maria cercò di concentrarsi. Poi ebbe un’intuizione. Forse sapeva dove trovarla.

-    Ok, ascolta Alberto. Tu va a casa. Io vado a cercare Rebby. Credo di sapere dove può essere andata.
-    Voglio venire con te.
-    No. Voglio parlare con lei, poi la porterò da te.
-    Va bene.




*** Eccomi con altri due capitoli!!!! Un grazie a tutti quelli che hanno letto, ma soprattutto a chi ha recensito e recensirà (spero!)!!!! Un bacio e a presto con i due capitoli conclusivi!!!!!  Lu88***

  
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