Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Julietts    11/04/2011    1 recensioni
Brandy ama il colore viola. E' il suo colore preferito. Da sempre. Sempre? Sempre. Brandy conosce il suo passato. O pensa di conoscerlo. Ma quando anche la sua più intima certezza viene spazzata via, capisce che la sua vita ha in serbo altro per lei. Che è ora di guardare al passato, per comprendere il futuro, per non ricadere negli stessi errori.
Per non dimenticare
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Qualche mese dopo.
 
“Il tempo passa.
Passa per tutto. Per tutti. Inesorabilmente, passa anche per me. Io ti ringrazio molto, Sophie, perché mi hai aperto gli occhi. Ora so chi sono. A cosa vado incontro. Me l’hai fatto capire con dolcezza, con gentilezza, ma la verità graffia. Fa molto male. Sono scappata di casa, lo ammetto. Avevo paura di leggere negli occhi dei miei falsi genitori la preoccupazione, la paura. Io a loro voglio molto bene. So che non mi hanno mentito così, giusto per, avevano un motivo, volevano proteggermi dalla mia morte sicura. Loro erano coscienti che prima o poi il momento di dirci tutta la verità sarebbe arrivato. Forse, inconsciamente, lo sapevo anch’io.
Ma questo, ora, non mi importa più. Perché, vedi, ora ho capito chi sono davvero: Amelia Brenda Grimaldi, l’unica erede rimasta in vita di quella famiglia reale che portò il regno al suo massimo splendore. Non so cosa fare. Non ho voglia di fare un colpo di stato, né quindi di rubare il potere a tuo padre. Anche se poi i suoi antenati furono complici di chi uccise la mia famiglia. Ma, davvero, non mi importerebbe nulla se non ci fosse un piccolo, insignificante particolare: io devo salire sul trono.
Non ti posso dire il motivo, davvero non posso…. Il fatto è che…ho fatto un sogno. Ho scoperto cosa mi succederà. Cosa mi deve succedere. Qual è il mio destino. Potresti pensare che sono stupidaggini. Lo so. Lo penserei anch’io, se non mi fosse capitato quello che mi è capitato. Ti ringrazio ancora con tutto il cuore per avermi aiutata, rincuorata, per avermi fatto comprendere la realtà. La mia realtà.
Ti voglio bene, Sophie.
Un bacio,
                                       Brandy”.
La principessa rilesse la lettera una decina di volte.
Poi, quasi reagendo a un istinto, prese il suo pettine finemente intagliato e cominciò a pettinarsi i lunghi capelli lisci e biondi. Le ciocche le scivolavano tra le dita. La sua testa viaggiava veloce, aveva solamente paura in quel momento. Paura che la ragazza più buona, disinteressata e bella del mondo si mettesse nei guai.
Il suo respiro si fece più ansioso quando aprì un’altra lettera dal fratello Steven, che si trovava nelle regioni a est del regno, per controllare le legioni del suo esercito che proteggevano il confine.
“Ciao Sophie,
ti ho scritto una lettera per darti, mio rammarico, brutte notizie. I miei arcieri sono appena tornati da un’escursione nel vicino regno di Goeshe e purtroppo c’è qualcosa di sospetto al di là di quel regno. Il loro esercito centrale, tornato anch’esso proprio ieri dalle escursioni bimensili, hanno avvistato una informe macchia nera che si avvicina lentamente al confine del loro regno. Sono i soldati di Karmeshe, o così loro pensano. Allora io mi sono affrettato e ho mandato quindici dei miei soldati in vedetta e rinforzi se necessario. Gli ho detto di andare incontro a quella informe massa nera di uomini e chiedere cosa volevano. Il re di Goeshe ha aggiunto altri quindici soldati e sono partiti ieri alle quattro del mattino. Oggi, circa un’ora fa, è arrivato un soldato, coperto di sangue, che ci ha riferito che i soldato sono stati uccisi tutti, meno che lui, dall’armata enorme di Karmeshe. Io mi sono spaventato molto. Gli ho chiesto se aveva un idea di quanti potessero essere i suoi soldati. Lui non era sicuro, ma ha stimato che potessero essere trecento o quattrocento milioni. Io l’ho rassicurato, e l’ho rimandato a casa dalla sua famiglia. Ma io sono seriamente preoccupato. Ho avvertito papà. Lui ha avvertito mamma. Lei è scoppiata a piangere. Sophie, ci sarà una guerra. Enorme. Spaventosa. Non so se ti ricordi l’ultima volta che Karmeshe è sceso in  campo in una guerra: è stata la fine dei Grimaldi. E non so se ti ricordi del nostro segretissimo particolare: noi, i nostri antenati, furono complici. Ma questa volta non lo saremo, Sophie. Ti do la mia parola: non lo saremo. Ma moriremo tutti? Non lo so.
Cercherò di tornare a casa per il 15 aprile, cioè per il compleanno di mamma.
Ora siamo presi tutti nella speranza di trovare un compromesso con quell’enorme esercito. Che poi è il popolo vero e proprio.
Ti saluto, sorella mia, e sappi che ti voglio molto bene.
Un bacio,
                                                      Steven Vaslins”
 
Sophie chiuse gli occhi e provò a tranquillizzarsi. Cercò la luna, nel cielo, o qualsiasi altra luce che potesse darle un minimo conforto. Ma quella era una notte senza stelle.
 
 
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Julietts