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Autore: costanzamalatesta    11/04/2011    1 recensioni
La prima volta che lo vidi avevo 15 anni.
Me ne innamorai all’istante, fu una scarica di adrenalina che mi investì il corpo e la mente.
Può esistere il colpo di fulmine a 15 anni?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 15

 
Dicembre – un palpito
 
<< E’ tornato >>
due parole che scatenarono l’inferno.
Credevo di essere guarita.
Credevo di essere arrivata a poterlo rivedere, guardarlo negli occhi senza provare quel doloro atroce che c’era all’inizio.
Sbagliato.
Quelle due parole mi fecero capire che per me non era cambiato niente, che l’omissione del nome da qualsiasi frase, evento, discorso, mi aveva illuso di aver superato il problema…la realtà era molto diversa.
<< quando….dove…. >> mormorai aggrappata al cellulare
<< è arrivato ieri sera ma non è venuto qui a casa, è rimasto nell’appartamento sopra l’azienda. Si stabilirà lì ma non ha nessuna intenzione di tornare nel nostro gruppo >> bisbigliò Alice
ed è quello che fece perché nessuno di noi riuscì più a vederlo. Alice, prima che riuscissi a bloccarla,  mi disse che non andava più in azienda e che si era rimesso a studiare, poi tacque .
 

***

 
Mamma si affacciò alla mia camera
<< Bianca, ci sono Alice ed Ellis >>
Alice.
Sorrisi. 
ed Ellis? cosa era accaduto? Il cuore perse un battito
 
<< ciao Bianca >> mi salutò Ellis entrando per prima
<< scusa la mia intrusione >>
<< Ellis ma cosa dici  >> l’apostrofai sorridendo
<< cosa è accaduto? >> le chiesi con apprensione
<< Niente >>  rispose lei
<< ed per questo che sono, che siamo qui >> riprese
 
<< Bianca lo so che non vuoi affrontare l’argomento Axel, ma io ho bisogno di sapere una cosa e voglio che tu sia sincera con me e con te stessa. Lo ami ancora? >>
Rimasi in silenzio e provai ad ascoltare il mio cuore. Cincischiai un pò, lisciai la coperta togliendole alcune piegoline, sospirai e risposi
<< Ellis purtroppo lo amo ancora. Come il primo giorno. E’dentro di me e non riesco a farlo uscire. E’ per questo che non posso, non devo vederlo, mi farei ancora più male >>
Ellis fece un mesto sorriso ed emise un sospiro
<< Bianca >> riprese con voce stanca ma calma
<< se è vero che lo ami ancora, dagli un’altra possibilità. Lui è distrutto. Si è chiuso in casa, non studia più, non esce più e quando esce si unisce a quei balordi di Eric , Tyler e compagnia.
Per favore. Te lo chiedo per favore >> mi prese entrambe le mani e si abbassò a cercare il mio sguardo
<< concedigli e concediti un’altra occasione. Non vivere la tua vita con il pensiero di come sarebbe potuta essere se tu lo avessi perdonato. Il suo comportamento è stato inqualificabile. Me ne rendo conto, prima di tutto come donna e poi come mamma. Ma ti prego. Perdonalo >>  si asciugò le lacrime che avevano preso a scendergli
<< siete fatti l’uno per l’altra >>
Sorrisi amaramente a quelle parole
<< siete fatti l’uno per l’altra. Anche un cieco lo vedrebbe. Non toglietevi la possibilità di essere felici >>
mi lasciò le mani.
mi baciò i capelli
mi sussurrò ti voglio bene
e lasciò la stanza seguita da Alice.
 
Un amore crollato, ricostruito, cresce forte, leggiadro, grande più di prima.
 
Mi tornarono in mente le parole del biglietto che mi aveva lasciato quel giorno James
 
Rimasi seduta sul letto non so ancora per quanto. Le sue parole mi rimbombavano nella testa, dove stava la ragione? Cosa dovevo fare?
<< lo sai che ha ragione lei vero? >> la voce di mia madre mi riscosse dai miei pensieri. La guardai e gli occhi mi si riempirono di lacrime
<< non ce la faccio >> le risposi
<< mi ha fatto troppo male >>
si sedette accanto a me passandomi il braccio sulle spalle << Bianca, amare vuol dire anche perdonare. Nessuno di noi è perfetto. Tutti facciamo ed abbiamo fatto degli errori però, a volte, è meglio mettere da parte l’orgoglio, se questo può voler dire essere felici nel futuro.
Pensaci Bianca.
Se sei sicura di essere più felice lasciandolo fuori dalla tua vita, allora continua così. Ma in quel caso, una volta per tutte, toglilo dalla tua mente. Strappalo via. E vai avanti per la tua strada qualunque essa sia. >> fece una pausa, avvicinò la testa alla mia e continuò con tono più deciso
<< Ma.…. Ma se c’è in te anche il minino dubbio, di poter considerare, un giorno, la scelta che stai facendo adesso sbagliata, allora, in questo caso, va da lui e perdonalo >>
<< Ci penserò. Grazie mamma >>
<< Ti voglio bene bambina mia. Ricorda, non ti spingerei mai a dire o fare cose che potrebbero renderti infelice >> rispose lei abbracciandomi stretta. Poi si alzò e mi lasciò sola.
 
Era il 22 dicembre.
 
Il 31 lo avrebbero festeggiato tutti all’Harry’s bar, come sempre del resto.
 
Mi ci vollero circa 10 giorni per prendere quella decisione…..non ero mai stata un’impulsiva, non avevo mai preso una decisione all’improvviso ma ci per ogni cosa dovevo pensarci molto, ponderare l’imponderabile per poi far finire tutto a puttana.
 
Essere amati profondamente da qualcuno ci rende forti, amare profondamente ci rende coraggiosi. Lao Tze, Tao Teh King
 
Entrai all’Harry’s Bar alle 23,30.
La festa era già iniziata e la sala era satura di allegria.
Vidi da lontano Alice e mi diressi verso di lei, c’erano anche mio fratello Jasper, Steve e tutti gli altri, tranne Axel.  
Alice mi abbracciò, mi guardò e alzando un sopracciglio e sfoderando il suo sorriso mi chiese con tono carico di speranza
<< Si? >>
<< Si >> risposi.
E seppi che era quello che volevo nel più profondo del cuore.
 
Lanciò un grido di gioia e mi strinse a sé in un abbraccio irruento.
 
<< Axel è al bar con quei balordi >> mi sussurrò nell’orecchio.
 
Io mi voltai cercandolo con lo sguardo e quello che vidi mi fece male.
 
Sedeva su di uno sgabello con in mano un bicchiere.
Aveva la barba incolta e gli occhi erano infossati.
Mio Dio, come ci eravamo ridotti entrambi.
Eravamo le larve di noi stessi.
 
Mi incamminai verso di lui.
 
Quando ero ormai a pochi metri, mi vide, e nei suoi occhi passò un guizzo, che subito si spense, sostituito da uno sguardo glaciale.
Una ragazza gli si accostò schiacciando il seno al suo braccio.
Mi soffermai solo un attimo poi proseguii decisa
 
<< Avrei bisogno di parlarti. Puoi uscire un attimo? >> gli chiesi con apprensione perché il si non era poi così scontato.
 
Si raddrizzò sullo sgabello accennando ad alzarsi, poi guardò Eric e Taylor e rimase seduto. Un sorriso cattivo gli apparve sul volto
<< Io non ho segreti per i miei amici >> mi disse calcando sulla parola “amici” e guardandomi in segno di sfida
Io incrociai le braccia al petto.
Lentamente percorsi ad uno ad uno i volti di questi “amici”.
Poi sorrisi.
<< neanch’io >> risposi.
Mi avvicinai a lui.
Gli tolsi il bicchiere dalla mano, mentre lui mi guardava perplesso.
Bevvi un sorso e lo appoggiai sul bancone.
I nostri sguardi si stavano ritrovando.
Mi avvicinai ancora di più.
Presi il suo viso tra le mani e lo baciai.
Un bacio dolce, lento, mentre con la lingua percorrevo il contorno della sua bocca.
Mi stavo giocando la felicità, ed ero decisa a tutto.
 
Per un attimo rimase come paralizzato.
Poi sentii le sue mani sulla mia schiena, la sua bocca aprirsi e le nostre lingue si ritrovarono.
Non so per quanto tempo rimanemmo a baciarci.
Quando riprendemmo fiato ci guardammo negli occhi, lui accennò ad una muta spiegazione ma io lo fermai.
Gli misi la mano sulle labbra e gli feci cenno di no con la testa
<< un giorno, forse. Magari quando saremo vecchi. Allora me lo racconterai>> e gli sorrisi
Lui mi strinse a se.
Affondò la testa tra i miei capelli e mi sussurrò
<< Ti amo. Ti amo come non ho mai amato nessuna in vita mia >>
Mi guardò negli occhi e continuò
<< mi hai stregato anima e corpo e ti amo. Ti amo, e non voglio più lasciarti >> aveva usato le parole di Mr. Darcy di Orgoglio e Pregiudizio
<< ti amo anch’io >> risposi <<  più della mia vita >>
Si alzò in piedi e mi alzò di peso mentre io mi aggrappavo a lui circondandogli con le gambe il bacino e con le braccia il collo.
Mi portò fuori e, continuando a baciarmi mi appoggiò al muro.
Non ci stavamo solo baciando, ci stavamo mangiando. Mentre con le labbra umide percorreva il mio viso mormorava come una cantilena << quanto mi sei mancata amore…. Quanto mi sei mancata >>
<< anche tu. Anche tu . Ti amo Axel, ti amo >> riuscii a sussurrare tra un bacio e l’altro.
<< andiamo a casa amore. Andiamo a casa. Voglio dimostrarti quanto ti amo. Voglio venerarti tutta la notte e anche domani, e il giorno dopo ancora. Per tutta la vita >>
 
Quella notte, a casa sua, sul suo letto, sotto i fuochi d’artificio che davano il benvenuto al nuovo anno, ci amammo in modo appassionato. Quella notte mi dimostrò quanto mi amava . Fu tenero, dolce, impetuoso, insaziabile. Mi fece conoscere per la prima volta la magia del rapporto fisico, di quanto poteva essere appagante e meraviglioso fare l’amore con la persona che amavi. Io gli donai me stessa. Gli donai tutto di me, il mio corpo, la mia anima, il mio cuore. Gli appartenevo con ogni fibra del mio essere.
 
La mattina ci trovò abbracciati . Il suo braccio cingeva il mio corpo e le nostre gambe erano intrecciate. Aprii gli occhi piano mentre sentivo le sue labbra sul mio collo che mi accarezzavano con lievi baci. Sorrisi sentendomi felice e mi voltai lentamente scivolanto all’interno del suo abbraccio. Occhi negli occhi ci sorridemmo e rimanemmo a fissarci per un tempo infinito, quasi volessimo imparare a memoria i tratti del viso amato.
 
Mi guardò con uno sguardo carico d’amore che mi sciolse e mi provocò un languore improvviso allo stomaco, poi mi sussurrò con voce dolcissima << sposami >>
 
Le lacrime iniziarono a scendere, non ero mai stata così felice e mentre lui mi asciugava con la lingua ogni lacrima, una per una, risposi << si >> percorsi il suo viso con un dito assaporandolo con gli occhi << Ma prima voglio che tu riprenda in mano la tua vita e tu decida cosa vuoi fare >> avvicinai di nuovo la mia bocca alla sua e le nostre lingue si intrecciarono di nuovo mentre la passione divampava irrefrenabile tra noi.
 
Era una sensazione stupenda. Averlo dentro di me, sentire che era mio. Solo mio. Sentirlo godere ed urlare il mio nome mi portò in cielo in una esplosione di energia. Mi aggrappai a lui ed affondai le unghie sulle sue natiche quasi a volerlo spingere ancora di più dentro me.
Giacemmo ansimanti, il suo volto nell’incavo del mio collo, poi si voltò portandomi sopra di lui
<< ti mangerei >> sussurrò mordendomi il mento  e trasformando il morso in un bacio rovente.
<< trasferisciti qui da me. Non voglio lasciarti neanche per un minuto. Ti voglio qui con me. Sempre >>
<< non credo che questa soluzione piacerebbe molto a papà. Ma posso prometterti che, visto che i miei non ci sono, perché tra parentesi sono con i tuoi genitori a Las Vegas, in tutti questi giorni non mi muoverò da qui >>
<< mmmmhhh >> mugolò lui  strusciando il naso sul mio collo << per non muovermi da qui intendi da questo letto? >>
ridacchiai felice mentre strusciavo leggermente il seno sul suo torace.
 
<< attenta…mi stai provocando >>
<< davvero? >> gracchiai con una voce che non riconobbi, ero di nuovo eccitata e sentivo che anche lui lo era
<< senti che cosa succede se mi provochi >> bisbigliò lui sulle mie labbra. Dio, aveva delle labbra roventi, mentre sentivo che si stava ingrossando dentro di me. Annaspai in quel mare di lussuria. Mai mi sarei aspettata di provare sensazioni così forti e mai mi sarei aspettata di essere così disinibita. Inizia a muovermi lentamente mentre leggevo sul suo viso l’estasi pura del piacere. Sapere che ero io a provocargli quel piacere mi fece esplodere un calore al basso ventre, mentre mi bagnavo per lui.
Annaspò anche lui mentre con le mani si aggrappava al lenzuolo e si inarcava ancora più dentro di me. Io iniziai a muovermi più velocemente, in un attimo non capivo più niente, non sapevo cosa stessi facendo, sapevo solo che quello che stavo provando era il godimento più puro e dolce che avessi mai provato. Era il godimento che derivava dall’amore vero.
Giungemmo di nuovo all’estasi insieme e ci guardammo ansimanti
<< sposami domani, Bianca. Non posso e non voglio lasciarti andare. Sposami amore >>
<< si. Mille volte si >>
 
…stai a vedere che la leggenda del mazzolino era vera…..

 
 

the end


siamo arrivati alla fine. ringrazio tutte coloro che l'hanno letta, messe tra i preferiti o seguite da ricordare. Un bacio grande a tutte. E' stato un onore per me essere qui, essere stata letta ed addirittura, in alcuni casi commentata. a presto costanza
 
 
  
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