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Autore: Nisi    31/01/2006    11 recensioni
Ed ora, cari lettori, se questa fosse stata una fanfic normale, Remus mi avrebbe dovuto baciare e poi musica di violini e roselline dappertutto. Ma invece questo è stato solo l’inizio di un lungo incubo. Voglio dire, come si può pretendere che una Metamorfomagus impiastra come la sottoscritta organizzi il suo matrimonio?
Ma infatti non lo ha preteso nessuno… e mi hanno affibbiato quella lagna francese per aiutarmi. Ho il forte sospetto che in realtà Ginny volesse sbarazzarsi di lei.
SPOILERINI DEL SESTO LIBRO!!!!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fleur Delacour, Nimphadora Tonks, Remus Lupin
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Avete mai sentito strillare Ginny Weasley?

Io sì. E vi assicuro che non è per niente piacevole, soprattutto verso le sette di mattina e dopo aver passato la sera precedente a brindare con Whiskey incendiario Mal di testa da sbronza. Io l’alcool non lo reggo proprio (in genere i Metamorfomagus non dovrebbero bere), per cui mi sono accasciata tra le braccia di Remus.

Bevo quella roba e guarda come mi sento… A quanto pare, Molly mi ha sistemata a dormire nella stanza che è stata di Percy.

Sembra un santuario.

Nessuno ha toccato più niente da quando Percy se n’è andato.

C’è ancora un maglione di lana rossa con un calderone ricamato sul davanti appoggiato a cavallo di una sedia.

Remus non c’è, credo sia tornato a Grimmauld Place. Avrei preferito che Molly lo avesse lasciato stare con me, ma nonostante abbia avuto sette figli, Molly per certe cose ha una mentalità abbastanza antiquata. Di conseguenza, immagino che il mio povero Remus sia tornato al quartier generale dell’Ordine della Fenice con le pive nel sacco, anche perché Kreacher non è la miglior compagnia possibile, considerando il fatto che Remus è un mago scrupolosamente pulito.

Dicevo, ho sentito un urlaccio provenire dal piano di sotto e solo dopo qualche istante ho capito che la banshee urlante era Ginny.

La testa! Che male, accidenti! Giuro che non toccherò mai più un goccio di quella robaccia.

Con addosso un pigiama maschile troppo lungo e troppo largo, faccio capolino dalla camera.

Ginny sta ancora strillando ed evidentemente sta sclerando di brutto.

“Hey! Cosa sta succedendo qui?”

Per tutta risposta, Ginny scoppia a piangere tra le braccia di sua madre.

Molly ha l’aria impotente di chi non ha nessunissima idea di cosa fare.

Poche volte mi è successo di vederla così. Provo un’immensa gratitudine nei suoi confronti, visto che è rimasta ad ascoltare tutte le mie paturnie su Remus per tante di quelle serate che non riesco neanche a contare ed a offrirmi il suo the caldo e forte e la sua spalla morbida sulla quale piangere.

Che cara… E’ l’unica che non mi abbia mai detto niente per i quattro cucchiaini di zucchero che metto nel the.

Glielo devo, un aiuto, per cui mi faccio tentare dal corrimano e lo uso come scivolo.

Atterro sul mio didietro pochi secondi dopo e mi rialzo goffamente.

Lo so di non essere un bello spettacolo, con quel pigiama troppo grande ed i capelli di non so che colore (stamattina non ho avuto tempo di controllare), ma credo che Molly e Ginny non ci baderanno troppo.

Ginny singhiozza sul petto della mamma.

Qualcosa non va: non mi sembra il classico pianterello che si fa quando ti va male qualcosa.

Non ho mai sentito Ginny singhiozzare in questa maniera. Ora che guardo bene, anche Molly sta piangendo e nasconde la faccia nei capelli di quella figlia che è quasi più alta di lei.

“E’ successo qualcosa?” azzardo, in un intervallo tra un singhiozzo e l’altro.

“Oh, cara Tonks… Harry, Ron ed Hermione sono spariti.”

Mi sento come se qualcuno mi avesse picchiato la famosa mazza da quidditch sui denti.

“Cosa vuol dire spariti?”

Ginny si divincola dall’abbraccio della madre ed agita le braccia in aria, come una forsennata:”Significa che se ne sono andati! Sono spariti senza dire niente a nessuno!”

Quello che Ginny non dice ma che si capisce benissimo, è che per l’ennesima volta è rimasta fuori.

Mollata dal ragazzo che ama di più, dal fratello e da una delle migliori amiche.

Non c’è che dire. Posso capirla. Tre botte in una volta sola sono un tantino troppe da sopportare.

E sì che Ginny con la magia se la cava bene.

Ma è stata lasciata da parte, penso mentre la ragazza riprende il suo posto tra le braccia materne.

Allungo una mano ad accarezzarle i capelli rossi. Sono goffa. Non mi capita spesso di fare gesti affettuosi e mi sento a disagio.

Ginny riprende a piangere, esprimendo tutto il suo scoramento.

Piano piano, si aprono le porte al piano di sopra ed i Weasley che sono in casa cominciano a fare capolino.

Fred e George.

Charlie.

Arthur.

Percy non c’è, Ron è sparito e Bill ormai è via con la sua Fleur.

Peccato. Forse lui l’avrebbe fatta stare meglio.

Sono tutti affacciati alla ringhiera e fissano Ginny, senza parlare.

Indossano il pigiama, ma non fanno ridere.

Fred e George mi fanno impressione: non li ho mai visti così seri.

Di solito ridono, o sghignazzano oppure tramano qualcosa ai danni di qualcuno.

Ma non ho mai visto quel lampo assassino nei loro occhi ed è una cosa che non mi piace.

Non mi piace neanche il silenzio che è calato sulla Tana.

Anche questo mi mette a disagio.

Alla Tana c’è baccano, casino infernale e non questo silenzio pesante, interrotto solo dai singhiozzi di Ginny.

Mi dispiace e non mi ricordo neanche più della mia mise piuttosto bizzarra.

Mi sento un’intrusa, in quel dolore, per cui mi allontano silenziosamente e rientro in camera, la testa che mi pulsa ed il cuore che mi fa male. Dopo pochi minuti, qualcuno bussa alla porta.

Sono seduta sul letto a gambe incrociate, con le mani sulle orecchie e non sento subito.

Un attimo dopo rispondo:”Avanti!”

E’ Charlie.

“Tonks, posso entrare?”

“Hey, Charlie! Vieni, vieni pure.”

Si siede sul letto accanto a me e comincia a crocchiarsi le dita.

“Come sta Ginny?” butto lì io tanto per colmare il silenzio.

Charlie storta la bocca in un ghigno che fa fatica ad emergere.

“Come vuoi che stia?”

Domanda idiota, Charlie ha ragione.

Malissimo, è ovvio.

“Siamo preoccupati.”

Ginny è l’ultima nata dei Weasley e tutti sono protettivi nei confronti della ‘piccolina’ della famiglia.

Non so come ci si senta ad avere un fratello più grande che si preoccupa per te: io sono figlia unica. Immagino che sia bello. Ma non sempre.

“Tonks, non potresti parlarle?” mi supplica quasi Charlie.

Lo fisso incredula, con gli occhi che sono diventati il doppio rispetto alla normale dimensione:”Io? E perché mai?”

Charlie è stranamente intimidito. Non è da lui.

“Beh, sei l’unica donna vicina alla sua età ed hai più esperienza in queste cose.”

“Esperienza in queste cose? Cosa intendi dire? Come strega oppure perché anche io sono stata mollata?” ringhio seccata.

Charlie ha almeno la buona grazia di mostrarsi un tantino imbarazzato mentre picchietta ripetutamente gli indici l’uno contro l’altro:”Tutt’e due le cose. Tonks, lo sai meglio di me che certe storie non si raccontano alla mamma, no?”

Io mi chiedo cosa non abbia detto TU alla mamma e Charlie fa una pausa mentre aspetta che la scenetta di me stessa che racconto ad Andromeda Tonks née Black della relazione con Remus faccia capolino nella mia mente.

Divento rossa senza appello e Charlie prosegue, pratico:”Tu sei la donna più vicina a Ginny come età, la puoi capire meglio di tanti altri.”

“Anche perché sono stata mollata anche io.” gli ricordo implacabile.

“Già, anche perché sei stata mollata anche tu.”

Che bello!

Il mio Remus non c’è ed io devo consolare una strega adolescente, irritata come un folletto della Cornovaglia al quale hanno rubato il berretto. Il bello è che non so neanche da che parte incominciare, ho già detto che non sono tanto pratica di queste cose ed al corso di Auror queste materie non vengono insegnate.

Accidenti a te, Charlie Weasley.

Non sono mai riuscita a rifiutarti un favore, neanche quando mi chiedevi di passarti i compiti di pozioni. E’ per questo che hanno mandato te, vero?

Grifondoro un accidente! Questo è un atteggiamento tipico di Serpeverde fatto e finito.

“E va bene, Charlie. Cosa vuoi che faccia?” sospiro rassegnata al mio crudele destino.

“Grazie, Tonks! Grazie tante!” mi da una pacca sulla spalla con una delle sue manone e me la sento anche nel polmone. “Devi starle vicino, parlarle… starla a sentire quando si sfoga. Queste cose che fate voi ragazze.”

Dell’arte di rifilare il calderone bollente alla strega più idiota.

“Va bene, ci proverò. Ma…” esclamo alzando l’indice. “Se mi lancia una fattura orcovolante, gliela spedisco indietro e le riduco la pelle come un ammasso di fiocchi d’avena, intesi?”

Charlie si alza dal letto e mi abbraccia. Sarebbe più giusto dire che mi stritola. Guarda che non sono uno dei tuoi draghi, Weasley!

Mi fa ancora pat pat sulla spalla poi mi lascia sola nella stanza di Percy.

Mi lascio cadere sul letto a peso morto e rischio di caracollare sul pavimento perché non ho calcolato bene le distanze. Mi sistemo sul lettuccio alla bell’e meglio, sollevo le gambe ed appoggio i piedi al muro ed incrocio le braccia sotto la testa.

Mi mordicchio un labbro perché un chewing gum in casa Weasley non si trova e rifletto su quanto è appena accaduto e su quello che mi ha chiesto di fare Charlie.

I ricatti peggiori sono quelli affettivi, non c’è che dire…

* * *

Ciao a tutti!

Ditemi che mi amate perdutamente, visto che non vi ho fatto aspettare tantissimo per aggiornare, questa volta!

Però ho la sensazione che mi tirerete dietro qualcosa, visto che il capitolo non è molto allegro.

Comunque, se non volete perdervi gli aggiornamenti delle mie storie, mandate una bella mail a nisi_corvonero@yahoo.it, così vi metto in rubrica ed ogni volta che posto qualcosa lo saprete.

Volevo dirvi anche che su Laura Little Corner è stato pubblicato un mio essai critico sui manga Lady Oscar – La Finestra di Orfeo.

Passo a ringraziarvi e a salutarvi:

Grazie, per prima cosa, a Serintage per il beta reading

Maho: questa volta sei stata la prima! A me David Thewlis non dispiaceva per niente; secondo me, Remus lo rendeva molto bene, ma de gustibus… Ewan McGregor è un grande. Io lo immagino sempre come uno dei personaggi di Rosamunde Pilcher. Edward – un simpatico scavezzacollo sexy che fa innamorare la protagonista… Io sono malata di Lady Oscar, ho propinato l’anime anche a mio marito e gli è molto piaciuto… che bello!

Iago: questo capitolo è un po’ meno divertente, ma prometto di rifarmi presto; purtroppo, era necessario ai fini della storia. Mi inchino e ti ringrazio per le cose carine.

Merope: piacere di conoscerti. Sono molto contenta di averti fatto piangere, cioè no… ecco, vedi in che cosa assomiglio a Tonks? Stessa impiastraggine! Mi manca solo Remus, e poi sono a posto! Ho capito che ti è piaciuta, spero continui a piacerti. Ciao!

Fire Angel: Ciao! Piacere di conoscerti. Lo hai letto il principe mezzosangue? Ora puoi fare i confronti… spero ti sia piaciuto questo nuovo capitolo.

Scar. Ehm. temo che con questo capitolo non ti capotterai dalle risate, ma farò il possibile per rimediare in seguito. Ciao, bella.

DarkElectra: Grazie, grazie, grazie. Beh, io un fondo di cattiveria ce l’ho, per cui ho messo quelle postille perfide. Perdoooonami! Un bacio.

Suzako: Ciao, bella. Come va? Certo che Tonks è intelligente: è di Corvonero! Scusa, ma il senso di appartenenza mi fa dire certe boiate. Grazie di tutto, e tu sai perché. Ho evitato la strillettera, per fortuna!

Briseide: Grazie per le parole gentili. Sono contenta che ti sia piaciuta. Io per i francesi provo un sentimento di odio/amore. I parigini però li detesto (visti gli elementi incontrati nel corso degli anni), spero di incontrare qualcuno che mi possa far cambiare idea.

The Lost Arch Angel: per essere un nick venuto da una giornata così triste, non mi sembra per niente male, anzi, è pieno di poesia. Quando deciderò di cambiare nick, mi rivolgerò a te. Ciao!

L-Fy. O stella del mattino, mia dolce fata, mia eterea creatura! Fred non è ancora sposato, per cui, tu affila gli artigli e cerca di strapparlo ad Angelina. In Inghilterra non credo mangino benissimo, per cui hai altre frecce al tuo arco. (o matterelli da far rullare) Anche nella versione cinematografica i gemelli rendono piuttosto bene. Non trovi, Elfie cara? Fleur… è Fleur e tutto questo basta per definire il personaggio. La quiche lorraine è pesantuccia, concordo, ma per riconciliarmi con la Francia, oltre a sbavare per il solito André, io penso alla tarte flambée, alle crepes, a quel croissant alla pasta di mandorle mangiato a diciassette anni vicino a Marsiglia… talmente buono che me ne ricordo ancora ed acquistato nella pasticceria dei miei sogni (dolci davvero dappertutto), ai calissons di Aix en Provence… oh, che viaggio della nostalgia… Sono ancora a dieta. Si sente? Ho scoperto una passione segreta per gli accecati: oltre André, c’è anche Capitan Harlock ed Onijima (quello di Mademoiselle Anne - che bel moraccione!). Anche tra le babbane, è pieno di femminucce ingrifate…

Neve272: Ciao, che piacere conoscerti. Sono felice che la mia storia ti piaccia. Ed i gemelli Weasley piacciono parecchio anche a me.

Thilwen: condivido assolutamente il tuo sentimento nei confronti di Ginny: una completa delusione. Adoro Tonks in quanto anche io tendo ad essere come lei: io più che cadere, inciampo nei miei stessi piedi ed ho la testa perennemente fra le nuvole. Mi fa oltremodo piacere scoprire di non essere l’unica… Ritornando a Ginny: non scriverò MAI PIU’ una storia su di lei. ciao.

Interlunium: Ma grazie, che gentile. Spero di non averti fatto attendere troppo. Ciao.

Carillon: grazie per tutti i complimenti. Ecco qua il nuovo capitolo.

Ciao a tutti, a presto

Nisi Corvonero

   
 
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