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Autore: DeepBlueMirror    12/04/2011    5 recensioni
Una raccolta di oneshot (tendente alla long nei capitoli successivi) dedicate ad alcuni personaggi della Wammy's house che ben conosciamo. Iniziamo con... Mello. Leggerissimo OOC dovuto a personaggi non approfonditi nel manga (Linda e Matt)e per lo sviluppo delle relazioni nel gruppo.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: L, Linda, Matt, Mello, Near
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Linda'
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- Linda, scusami, ma...-
- Non puoi venire?-.
Un sospiro giunge dall'altro capo del telefono: - No, oggi non ce la faccio proprio... Ho una marea di faccende da sbrigare-.
- Non è un problema, sta' tranquillo-
- Mi avrebbe fatto piacere vederti, credimi-
- Lo so-
- Menomale... A presto, Linda-
- Ciao Matt-.


Resto a fissare pensierosa il soffitto, il cellulare ancora tra le mani.
Matt sembrava stanco e giù di tono: non ha fatto neanche un commento scherzoso o un'osservazione pungente, e questo non è da lui. Da quando ci siamo rincontrati per la prima volta, tre settimane fa, viene a trovarmi ogni volta che può e resta per qualche ora a chiacchierare con me o ad osservarmi mentre dipingo. Durante queste riunioni amichevoli i miei occhi non smettono di vagare su di lui, ancora timorosi di vederlo sparire nuovamente per altri sette anni o per sempre.

"Ha comprato una nuova console portatile per i suoi videogame... Chissà che fine ha fatto l'altra".

"Ha un'altra cicatrice sulla mano sinistra... Come se l'è fatta?"

"Non toglie mai quel paio di goggles gialli... Fatta eccezione per quelli, veste come alla Wammy's".

"Non ha perso il suo sorriso nè lo humor, però...".


Però.
Tutti i miei pensieri finiscono sempre in un però.
In sette anni si cambia, questo è ovvio e naturale, ma Matt non è cambiato, è... Distante, forse.
Paradossalmente con l'aumentare dei nostri incontri è aumentato il distacco tra di noi: spesso nella stanza aleggia un silenzio pesante e piuttosto tetro che mi innervosisce e mi inquieta.
Il Matt di due settimane fa è come appassito, non conosco questo Matt serio e lontano. Ma ogni volta che sono sul punto di interrogarlo, di guardarlo dritto negli occhi e chiedergli "Cosa ti preoccupa, Matt? Cosa sta succedendo?", incontro il suo sguardo.
Uno sguardo grave, sconsolato, che dura pochi secondi, prima di tornare a simulare quella mite serenità che Matt costruisce con cura durante ogni ora che trascorriamo assieme.

Uno sguardo che mi costringe a tacere.






- Linda, come stai?-
- Ah, Matt. Tutto bene, tu?-
- Tra un'ora sarò libero come l'aria-
- Fino a domani?-
- Ovvio, no? Però me la godo lo stesso-.
La risata tranquilla di Matt non ha nulla a che fare con le sue caratteristiche risate fragorose che riecheggiavano nei corridoi del orfanotrofio, ma riesce comunque a strapparmi un sorriso:- Fai bene. Purtroppo oggi sono io quella impegnata-
- Oh -.
Matt sembra deluso e mi dispiace, ma ogni tanto ho degli impegni anch' io e non posso rimandarli o il mio agente mi uccide:- Mi dispiace Matt, è per lavoro, una mostra importante, e non posso proprio...-
- No, no, no, vai pure e accresci la tua fama, giovane artista, non voglio impedirti di diffondere il tuo verbo pittorico nel mondo. Ci vediamo domani?-
- Domani andrà benissimo-.




Salgo i quattro scalini che portano all'ingresso della mia casa con passo lento e stanco: la mostra ha riscosso un discreto successo, ma stare in piedi cinque ore sui tacchi non fa decisamente per me.
Estraggo le chiavi dalla borsa e le infilo a tentoni nella serratura.
La porta è già aperta.

Mi immobilizzo, la stanchezza dimenticata e sostituita dall'agitazione: chi è entrato in casa mia?

Lentamente, senza fare rumore, spingo la porta e getto uno sguardo all'interno: la luce della luna che filtra dalla porta è troppo fioca per permettermi di scorgere un potenziale pericolo. Non ho idea di chi o cosa possa aver scassinato la serratura e essersi introdotto nel mio appartamento, e per cosa, poi?
Un furto?
I miei dipinti non sono tanto celebri da poter scatenare la sete di denaro di un ricettatore o il desiderio di rarità artistiche di un appassionato.
Forse qualcuno vuole farmi del male?
Improbabile, non ho particolari nemici.
Ma allora qual è il vero motivo di tutto ciò?


Scivolo silenziosamente nell'ingresso, guardandomi attorno circospetta e allungando una mano verso l'interruttore.
Lentamente.
Le mie dita sfiorano il pulsante e si apprestano a esercitare quella pressione che spero possa chiarire questa situazione confusa.
Forse un po' troppo lentamente.
Non saprò mai chi mi ha appena colpita, penso, mentre il mio mondo si capovolge e sembra diventare ancora più nero.







- Linda, sei in casa? Linda!-.
Una voce tesa affiora lentamente dal buio.
Stordita, apro gli occhi di scatto, tentando di capire dove mi trovi; la mia mano destra è posata su ciò che al tatto riconosco come carta, la mancina su una superficie fredda e liscia.
Deve essere il pavimento.
Ah, già.
- Linda... Mello, cazzo, non la trovo! Fammi accendere la luce!-
- No, idiota, potrebbero essere ancora in zona e notare la luce accesa. Stiamo già facendo abbastanza baccano così-.
Quella seconda voce brusca, tonante e autoritaria invade la mia mente ancora confusa: nonostante tutto non posso fare a meno di gioire.
Mello.
- Matt, qui non c'è, torniamo in salotto-
- D'accordo...-
- Calmati - la voce di Mello si è addolcita, ne sono sicura - È qui da qualche parte-.
- ...-.
Stanno bisbigliando qualcosa, ma non riesco a sentire le loro parole; avverto i loro passi decisi, ma cauti, e lo scattare della sicura di una pistola.
-Linda, sei qui?-.
Questa volta è la voce bassa e dura di Mello a chiamarmi.
- Mello... Sono qui...- riesco a mormorare.
- Come ti senti?- la sua voce è da qualche parte vicino al mio viso, una mano si è posata sulla mia tempia.
- Ho avuto momenti migliori-
- Ti portiamo via di qui, è inutile restare. Domani, con la luce del giorno, torniamo a verificare i danni fatti dal tuo visitatore-
- Va bene...- rispondo, tentando di alzarmi.
- Non ci provare nemmeno, signorina, per oggi basta passeggiate-
- Ma Matt...- protesto, mentre un paio di braccia mi solleva senza sforzo da terra.
- Piantatela di gracchiare come cornacchie. Matt, muoviti, Linda, taci-.






Il rollio regolare e il grugnito del motore dell'auto di Matt fanno da sottofondo alla conversazione dei miei vecchi amici.

- Linda?- domanda Matt; probabilmente la guida gli impedisce di voltarsi a controllare il mio stato di salute.
- Sta dormendo, credo-.
La risposta indifferente di Mello mi sorprende: sono praticamente sicura che sappia che sono assolutamente sveglia.
Matt si fida di lui, a quanto pare, perchè non commenta.
- Meglio così. Cosa ne pensi dell'accaduto?- dice dopo alcuni secondi.
Ho chiuso gli occhi, simulando un sonno profondo, desiderosa di bere ogni parola della loro conversazione appena bisbigliata.
- Penso che le probabilità che abbia a che fare con Kira sono alte-.
Chi è questo Kira nominato da Mello?
Un vago ricordo di un articolo di cronaca affiora nella mia mente... Un assassino, credo.
Mannaggia alla mia tendenza a isolarmi per mesi mentre dipingo... Giuro che non mi perderò mai più un telegiornale.
Dunque il loro lavoro ha a che fare con un'indagine, forse.
- L'ho pensato anch'io. Non era difficile arrivare alla Wammy's House e indagare tra i loro abitanti, era prevedibile che tentassero di carpire qualche informazione su te e Near -
- Mi chiedo se siano andati a colpo sicuro, se abbiano saputo qualcosa su Linda che li ha portati a frugare in casa sua-
- Con il plurale intendi...?-
- Intendo gli scagnozzi di Kira. Yagami è venuto fin qui dal Giappone per la figlia, non è poi così improbabile che non fosse solo. Ho preso tutte le precauzioni possibile, ma qualcuno potrebbe essere sfuggito ai nostri-
- Se arrivi ad ammettere la possibilità di un tuo errore, siamo alla frutta-
- Non dire stronzate, Matt, sto solo facendo delle ipotesi. La partita con Kira è aperta più che mai-.

Uno schiocco secco e uno metallico: l'accendino di Matt e la cioccolata di Mello, presumo.

- La partita con Kira, eh?-.
La voce di Matt è divertita, la reazione di Mello inaspettata: - ... Taci-.
- Come vuoi, dolcezza. Tanto non ammetterai mai che... Va bene, va bene, la pianto!- sghignazza Matt.
Mello borbotta qualcosa a denti stretti.
Credo che la conversazione abbia preso una piega meno grave, ma più scomoda per quest'ultimo.

- ... Però dovresti dirglielo-
- Potrei dire lo stesso, credo-.
Ora è Matt a sembrare nervoso: - Cosa intendi?-
- Lo sai benissimo, dolcezza- lo scimmiotta Mello, nuovamente a proprio agio: sembrava alle strette, eppure eccolo di nuovo sicuro di sè e un filo arrogante; - Parlo della bella addormentata qui dietro-
- Mello, taci, potrebbe sentirti -
- Meglio, sarebbe anche ora che scoprisse che il suo amico Matt ha una bella cotta per lei-
- Che razza di bastardo. Aspetta che torniamo a casa e una telefonata alla tua Dama Bianca non me la toglie nessuno...-
- Provaci-
- Vedrai-.


"Il suo amico Matt ha una bella cotta per lei" .
Il mio cervello è andato in panne e le parole di Mello continuano a ripetersi all'infinito nella mia mente.
Matt, una cotta per ME?
È per questo che Mello ha voluto che ascoltassi la conversazione tra lui e un ignaro Matt?
Perchè scoprissi i suoi sentimenti per me?
No.
Non torna.
Il suo atteggiamento distaccato, il suo sguardo triste... Tutto solo perchè prova un interesse nei mei confronti?
Mancano ancora dei pezzi.
E soprattutto, Linda, cosa provi per lui?




- Sai cosa, Mello? Siamo solo due coglioni innamorati-
- Che bellezza-
- Già... Siamo arrivati-.







- Benvenuta nel rifugio segreto di Mello Mello Sette e del suo fido assistente-.
Mi volto con un sorriso verso la porta della stanza che mi è stata ceduta per questa notte, dove sta sostando un sorridente Matt: - Grazie- rispondo, finendo di frizionarmi i capelli con un asciugamano: una doccia calda era quello che mi serviva per lavare via la tensione accumulata in queste ore.
Matt entra e siede sul letto a gambe incrociate, accanto a me; non posso fare a meno di provare un certo imbarazzo, alla luce della conversazione udita poco prima: siamo soli in una stanza appena illuminata, seduti su un letto, e io indosso solo un accappatoio gentilmente fornito dal padrone di casa.
- Domani torneremo a casa tua, come già detto, ma forse hai qualche idea riguardo chi abbia...-
- Mi dispiace, ma non lo so... Non credo di avere nemici... Ora come ora non so cosa pensare-.
Mi odio per il tremito che ha scosso la mia voce, ma la stanchezza e l'inquietudine mi hanno sopraffatta per un istante.
- Ehi... Va tutto bene, no? Stai bene, c'è solo un po' di casino nel tuo appartamento... Potrebbe essere stato un banale ladruncolo-
- Sappiamo entrambi che non è vero, Matt-.
Incrocio il suo sguardo mite, celato dalle lenti gialle degli occhiali, e aggiungo: - Prima, in macchina. Ho sentito tutto-.
La sua espressione sembra in bilico, tra panico e impassibilità: - Tutto?- ripete, con voce tranquilla.
Rifletto per un momento, consapevole dell'importanza della mia risposta.
La vera domanda di Matt è un'altra, e lo so bene.
Sospiro, abbassando gli occhi e posandoli sulle sue mani giunte in grembo: le cicatrici baluginano nella luce fioca della lampada posata sul comodino, i muscoli guizzano sotto la pelle pallida mentre le dita si intrecciano e si sciolgono in una sequenza ipnotica. Non posso fare a meno di rimanerne affascinata.
- Tutto- ribatto con voce gentile, posando una mano sulle sue.
Un respiro profondo è tutto ciò che esce dalle labbra di Matt, quelle labbra che ora scatenano in me pensieri molto meno casti di un tempo; non so dire cosa sia cambiato nei miei sentimenti per lui in queste settimane, ma so quanta felicità e confusione hanno provocato in me le parole di Mello e non posso fare a meno di ignorare il mio battito accellerato al solo nuovo incontrarsi dei nostri occhi.
- E... La tua opinione a riguardo?- sussurra lui, stringendo la mia mano tra le sue e fissandomi con aria speranzosa.
- Se ti togli gli occhiali te lo dico- rispondo enigmaticamente.
Matt sembra spiazzato, ma obbedisce al mio ordine in silenzio: non riesce a scherzare come suo solito quando ci sono in ballo dei sentimenti.


Eccoli.
Ecco quei meravigliosi occhi tra il blu e il verde che per sette anni non ho potuto incontrare, se non protetti da quel paio di lenti spesse che mi impedivano di leggere le emozioni che vi si annidavano.
Ora posso scorgere quella scintilla energica, ardente, che avevo amato fin dal nostro primo incontro all'orfanotrofio: posso fare chiarezza nei miei sentimenti, posso scorgere il vero Matt e, perchè no, amarlo.
- Mi sei mancato, Matt- sussurro, avvicinandomi al suo volto.
- Sono tornato due settimane fa- commenta lui, immobile, un lieve sorriso sulle labbra piene.
- No, sei tornato da me solo dieci secondi fa- rispondo, sollevando la mano libera e immergendo le dita nei suoi capelli rosso carminio;- E mi devi una spiegazione per il tuo atteggiamento dei giorni scorsi-.
-Te la darò presto, promesso- mormora nel mio orecchio con voce gentile, facendomi rabbrividire.

E incontrare le labbra di un uomo non è mai stato tanto profondamente bello e naturale quanto ora.








-Allora? Manca qualcosa, Linda?-.
Mello mi aiuta a raccogliere alcuni fogli sparsi sul pavimento, mentre io faccio mente locale e tento di rispondere alla sua domanda: mi sembra ci sia tutto, per ora.
- Novità?- chiede Matt, entrando nella stanza con un mucchio di tavole e schizzi tra le braccia:- Io ho raccolto tutta la roba sparsa in soggiorno-.
- Mi sembra che non manchi nulla- rispondo - Ma... No. Un momento-.
Mi alzo dal pavimento e mi precipito verso la libreria dove tengo gli schizzi più vecchi.
Frugo febbrilmente tra i fasci di fogli.
Oddio.
- Linda?-
- Mello... I miei vecchi schizzi, quelli della Wammy's per i vostri ritratti... Sono spariti-.
Lo sguardo duro e serio che i due amici si scambiano lascia intendere che la faccenda sia molto più complicata di quanto io creda.

 








Salve a tutti, miei lettori e mie lettrici!
La situazione si è evoluta, no? E Linda era troppo occupata a pensare ad altro per indagare sulla fiamma di Mello... Provvederà nelle prossime puntate, anche se sono sicura che avete qualche idea su chi sia^^.

Commentate numerosi^^

Irene

  
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