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Autore: Rimhia    13/04/2011    2 recensioni
Simyf è una ragazza che abita nella Terra del Mare, figlia di un Cavaliere di drago e di un ax-assassina. La sua vita scorre normale come tutte le altre, fino a quando incomincia a sentire dentro di sè un vuoto che le impedisce di continuare a vivere come prima. Così decide di compiere un viaggio pericoloso: vuole vedere il mare delle Terre Ignote. Verrà aiutata da una sua amica, ma oltre il Saar la aspettano gli elfi che la guarderanno sempre con disprezzo e ostilità.
Tra questi conoscerà il principe di una delle loro città che la "accoglierà" nel suo palazzo come serva, ma con un ruolo particolare.
La ragazza si adeguerà a questi cambiamenti in un modo o nell'altro, però non sa ancora cosa potrà succedere tra loro a causa della loro vicinanza.
Questa è la mia prima ff che scrivo e, se vi ho incuriosito almeno un po', sarei molto felice se lo leggeste.
Grazie e buona lettura!
P.S. I primi capitoli, che dovrò revisionare, potranno annoiare, ma dal settimo in poi sarà tutto diverso da come era prima e più movimentato. Spero che vi piacerà!
Contiene elementi di alcuni manga.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kryss, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Completezza 02
Nuotata nel passato

Tepore.
Un piacevole tepore e un leggero venticello fresco svegliarono una ragazza dai capelli color castano chiaro ramato che, aprendo gli occhi, svelò due profondi occhi blu mare.
La giovane si alzò in piedi e si dirise verso il ruscello vicino al suo giaciglio improvvisato che aveva creato usando "Kara"*, uno dei primi Lotis che aveva imparato qualche anno prima.
Guardò il proprio riflesso sull'acqua, si spogliò e vi si immerse notando subito la limpidezza e la purezza di quelle magnifiche acque sconosciute a quasi tutti gli abitanti del Mondo Emerso.
Questo pensiero risvegliò in lei i ricordi riguardanti la sue origini, la sua terra e la sua famiglia. Un po' di nostalgia invase il suo cuore e la sua anima ripensando al suo passato.
Già, la sua patria. Sorrise.
Mentre nuotava, ripensò alla Terra del Mare dove nacque 42 anni dopo la Battaglia d'Inverno che pose fine alla tirannia di Aster per merito di Nihal, primo Cavaliere di Drago donna e ultimo mezzelfo puro del Mondo Emerso e nonna dell'odierno re della Terra del Fuoco San.
Sacondo le "Guerre del Mondo Emerso" e i racconti dei suoi genitori,  San, i sovrani della Terra del Sole Learco e Dubhe e i membri del Consiglio delle Acque Lonerin e Theana erano coinvolti personalmente nello scontro contro la Gilda degli Assassini 19 anni prima al fianco di Ido e Sennar, personaggi molto importanti e famosi, dato che avevano fronteggiato con Nihal le schiere del Tiranno.
Cambiò verso nuotando a dorso e rimuginò a proposito della sua infanzia.
Fino a sette anni visse in una modesta casetta affacciata sul Golfo di Lamar. In realtà, potevano permettersi di più: infatti suo padre, Rigel, era uno dei più forti e rispettati Cavalieri di Drago che ci fossero all'epoca ed era stato istruito all'Accademia della Terra del Mare. Oltre al fatto che poteva prestare servizio all'Ordine molto presto, vivevano in quella terra perché anche i due coniugi  erano nati lì, ma anche per divertirsi in spiaggia quando erano tutti insieme.
Non a caso, a lei piaceva molto nuotare ed essere in contatto con l'acqua ed era pure un'ottima nuotatrice.
Tutti gli episodi di allora erano molto piacevoli e gioiosi. Poi, nella sua mente riaffiorò il ricordo di quel giorno. Il giorno che cambiò la sua vita.
La sua casa era poco lontano dal villaggio dove andava a giocare con gli amici.
Quella sembrava una giornata qualsiasi: infatti, un'ora prima del tramonto, salutò i suoi compagni di giochi e si avviò verso casa per mangiare.
Percorse lo stesso sentiero come ogni giorno spensierata e allegra canticchiando qualcosa.
Poi arrivarono.
Sbucarono fuori da alcuni cespugli e corsero velocemente per catturarla. Erano cinque briganti e la piccola non ebbe neanche il tempo per scappare che se li ritrovò a strattonarle le braccia. Quindi urlò capendo ciò che le sarebbe successo, ma uno di quegli uomini spregevoli le diede uno schiaffo facendole arrossire intensamente la guancia sinistra causandole anche un piccolo taglio al labbro da cui usciva lento il sangue.
Tutto fu molto veloce.
Non ebbe nemmeno il tempo per rendersi conto delle sue condizioni fisiche che subito percepì la stretta della mano di uno di quei briganti sul suo arto destro allentarsi e li vide tutti accasciarsi a terra uno ad uno senza emettere suoni se non un lieve sussulto rilasciato in aria poco prima di cadere.
Sentì due braccia calde e familiari avvolgerla da dietro e, voltandosi, notò che si trattava di sua madre, Betel.
-Simyf, stai bene?- chiese preoccupata la madre.
La figlia scoppiò a piangere sia per il dolore causato dalle violenze subite che per lo spavento ci ò che le era accaduto e la consapevolezza che tutto fosse finito la spinse ad aggrapparsi a lei la quale la accolse cercando di tranquillizzarla e confortarla. Dopo che si calmò, si dirisero verso casa, ma la piccola si voltò vedendo che ogni brigante era morto con un coltello da lancio conficcato al cuore.
La sera successiva, Rigel fece ritorno a casa in seguito al compimento di una missione nella Marca dei Boschi e notò immediatamente la ferita della figlia.
-Simyf, cosa ti è successo?- domandò allarmato.
-Cinque briganti l'hanno attaccata.- gli rispose la moglie.
-Cosa?!?- E che ne hai fatto di loro?- chiese l'uomo non credendo al fatto che abbiano fatto del male alla sua bambina.
-Li ho raggiunti non appena l'ho sentita urlare e li ho uccisi subito sbarazzandomi dei corpi quando nostra figlia si addormentò appena rientrati in casa. Nessuno si è accorto di niente e non c'è più nessuna traccia di quel che è successo.- spiegò la donna e aggiunse: -Ovviamente, l'ho curata prima che la ferita si infettasse.- 
-Sei proprio una professionista, eh? Ancora adesso mi chiedo se ho fatto bene a sposarti...- disse il cavaliere sarcastico fingendosi esasperato.
-Ah! Ah! Simpatico!- lo schernì. -Adesso non venire da me a lamentarti della tua scelta. Sei stato tu di tua iniziativa a volermi conquistare rimorchiandomi per mesi e nessuno lo pretendeva da parte tua, tantomeno la sottoscritta.-
La piccola Simyf, che intanto se ne stava seduta in disparte senza partecipare alla conversazione, guardò i suoi genitori. Conosceva la loro storia. Gliela raccontavano quando dormivano tutti insieme sul letto matrimoniale dove la piccola si rifugiava quando era spaventata a causa di un incubo durante la notte.

Betel e Simyf erano amici d'infanzia e vivevano in un villaggio della Terra del Mare vicino al confine con la Marca dei Boschi.
Erano entrambi molto felici, spensierati e allegri fino a quando, all'età di sette anni, Betel non uccise un uomo.
Dopo quel crimine, la ragazza fuggì lasciando l'amico che decise definitivamente di iscriversi all'Accademia della loro terra per mantenere la sua promessa che strinse con la compagna di giochi.
La piccola sarebbe morta a breve se non fosse stata trovata da un assassino della Gilda. Costui le parlò della sua natura di Bambina della Morte e del culto oscuro di Thenaar, ma non la portò nella Casa per trasformarla una Vittoriosa come lui perché era ciò che lei desiderava. Però non voleva ignorare il fatto che avesse tutte le carte in tavola per essere un'ottima assassina, quindi le impose l'addestramento dei Vittoriosi portandola con sé per tutto il Mondo Emerso.
Passarono sei anni e il suo maestro le ordinò di ucciderlo, dato che la Gilda lo considerava troppo vecchio e debole per continuare a servirlo, come il suo ultimo insegnamento. In seguito, Betel continuò a praticare quel mestiere per altri sette anni essendo diventata un abile sicario e visse in quel modo finché non la conobbe.
Era una ragazza che si chiamava Meas e si incontrarono a Salazar dove l'assassina si era recata per lavoro.
In seguito a certi avvenimenti, Betel si rese conto che era in pericolo perché è stata coinvolta in una questione personale della sconosciuta e dovette affidarsi a lei per non rischiare la pelle.
Si avviarono insieme verso Laodamea nella quale le attendeva il compagno di Meas, Alsho, assieme a Rigel, che, nel frattempo, si era diplomato come Cavaliere di Drago.
Fu nel palazzo reale che i due si rincontrarono, ma la ragazza non riusciva a parlargli come faceva un tempo dopo anni di solitudine, tantomeno si mostrava allegra e sorridente.
In quel periodo, anche Dubhe era arrivata a Laodamea e le due poterono parlare conoscendosi, anche se approssimativamente,  diventando poi buone amiche.
Passarono dei mesi prima che Meas e Alsho li informassero che non erano più in pericolo e, successivamente alla distruzione della Gilda, Rigel, resosi conto da anni dell'amore che nutriva nei confronti dell'amica, cercò di avvicinarsi a lei rivelandole i suoi sentimenti.
All'inizio l'assassina era fredda e distaccata, ma dopo sei mesi di corteggiamenti da parte del Cavaliere, anche se era molto occupato per colpa di varie rivolte un po' ovunque, e qualche momento molto intimo accaduto per cause maggiori, anche Betel realizzò di essersi innamorata e glielo dimostrò all'ennesima dichiarazione del suo amato il cui volto si illuminò scoprendo che finalmente il suo amore.
Trascorsero altri mesi di convivenza per recuperare gli anni passati separati amandosi e infine decisero di sposarsi.
La notizia rese molto felici Dubhe, divenuta regina da tre mesi, e Oriun, il maestro di Rigel che conosceva tutta la storia e i sentimenti dell'allievo dapprima che le strade dei due amanti si rintrecciassero, e dopo un anno nacque Simyf.

Riflettendo sul passato dei suoi genitori, la piccola si rese conto della forza loro d'animo e fisica e, per sua sfortuna, anche della sua debolezza. Forti non si nasce, ma si diventa. Ci aveva pensato molto dopo l'attacco del giorno precedente e aveva deciso che pure lei sarebbe divenuta forte.
Ne parlò con i due coniugi che si opposero da subito a quella richiesta, ma, vedendo l'insistenza e la testardaggine della figlia, acconsentirono ad allenarla.
Ci pensò Betel sottoponendola all'addestramento dei Vittoriosi poiché il marito doveva prestare servizio nelle Marca dei Boschi e quella delle Paludi date le ostilità tra gli uomini e le ninfe, quindi non poteva ritornare a casa molto spesso.
Ormai aveva smesso di nuotare ed era rimasta a galla su quelle acque limpide.
Aveva trascorso otto anni addestrandosi in ogni terra del Mondo Emerso con la madre e qualche volta incontravano il padre con cui si allenava un po' applicando ciò che aveva imparato.
Era cresciuta e il suo corpo si era modellato con il tempo.
Aveva una leggera muscolatura difficile da intravedere, ma anche curve sinuose non eccessive.
Aveva viaggiato molto, senza soffermarsi troppo in uno stesso posto, quindi non aveva molte amicizie e mai avuto un ragazzo di cui si interessasse e viceversa, sebbene fosse una adolescente molto carina.
Aveva terminato l'addestramento e passava molto tempo in famiglia come un tempo nella loro casetta in riva al Golfo di Lamar.
Un giorno si trovava nel bosco per una passeggiata e individuò un uccellino ferito caduto dal suo nido. Lo raccolse immediatamente e volle guarirlo, ma, non essendo pratica di magia, non potè aiutarlo guarendolo.
Fu in quell'occasione che la incontrò. Era una ragazza sui 19 anni con i capelli color biondo chiaro dorato che da poco sotto le spalle scendevano in soffici boccoli fino alle ginocchia e con due gentili occhi dorati. La sconosciuta le consigliò che, se desiderava davvero con tutto il cuore aiutare quel povero animaletto, doveva esprimere il suo desiderio con le parole.
Simyf non se lo fece ripetere due volte, chiuse gli occhi e concentrò tutti i sentimenti che nutriva nei confronti della creatura che aveva tra le mani. Percepì una grande forza benefica avvolgerla e aprì gli occhi.
Rimase incredula nel constatare che le ferite dell'uccellino erano scomparse e, riportando sul suo nido, ringraziò la ragazza che le disse che il merito era soprattutto suo e del suo cuore, dato che le aveva soltanto indicato come fare, e la salutò dandole un braccialetto con una pietra rossa incastrata.
Si avviò verso casa pensando di aver già visto quell'oggetto senza, però, venirne a capo, ma quando raggiunse la radura dove vi era la sua abitazione e da cui si intravedeva il mare, vide la stessa giovane di prima con un ragazzo che parlavano con i suoi genitori.
Rigel la vide e la chiamò presentandole ai due amici, così scoprì che i due non erano altri che Meas e Alsho, rivelazione che riempì la testa della ragazza di dubbi, dubbi venuti all'istante chiariti quel giorno, l'unico giorno in cui si incontrarono dal vivo.
Infatti i due ospiti le spiegarono dell'esistenza di altri mondi da cui loro provenivano e capì perché erano così giovani nonostante il loro incontro risalisse a prima della sua nascita.
Apprese anche di avere la capacità di attraversare i sogni incontrando altri sognatori e di usare i 24 Lotis, le parole sacre dettate dal cuore della gente, e le dissero che la pietra del suo braccialetto era la prova che ha usato "Jiva", il Lotis della guarigione. Non era l'unica ad esserne capace perché anche i suoi genitori erano sognatori e i loro braccialetti erano formati da 24 pietre rosse.
Dopo il suo diciottesimo compleanno, si rese conto della sua incompletezza e si rivolse al mare per capire cosa le mancasse, ma capì che quella massa d'acqua da lei tanto amato e conosciuto non poteva aiutarla, quindi mise al corrente i genitori della sua intenzione di recarsi nelle Terre Ignote per ammirare un mare diverso da quello del Mondo Emerso.
Anche quella volta i due coniugi si opposero alla sua decisione, ma l'insistenza e la testardaggine della ragazza vinsero ancora contro il loro volere, anche se le ci volle molta volontà per convincerli, dato che sarebbe stata sola a compiere quel viaggio.
Simyf era rimasta in piedi in mezzo al ruscello e si piegò abbassandosi in modo tale che solo la testa rimanesse fuori dall'acqua.
Ripercorrendo la sua vita, arrivò a pensare al sogno che fece la notte precedente: aveva sognato il giorno della sua partenza.
Ricardava il volto della madre: era piena di preoccupazione e si era raccomandata fino all'ultimo della sua incolumità.
Sorrise.
Non sarebbe mai cambiata. Rimarrà sempre la donna premurosa di un tempo.
La giovane capì di essere rimasta troppo tempo in acqua, quindi uscì, si asciugò e si vestì. Si dirise verso il giaciglio improvvisato e prese la borsa lì accanto. Ci aveva messo delle proviste e mangiò un po' di formaggio, del pane e della carne secca. Dopodichè si preparò per ripartire.
Desiderava ammirare al più presto l'oceano delle Terre Ignote.

*Kara: Lotis della protezione.

Angolo autrice:

Ecco qua il secondo capitolo! XD
Sinceramente credevo che ci avrei messo di più ad aggiornare, ma ho realizzato che questa storia per me è diventata come una droga! Non avrei mai creduto che mi sarebbe piaciuto così tanto scrivere! XD Anche se qui ho raccontato quel po' che basta da sapere sui personaggi e i vari avvenimenti che lo rendono diverso dall'originale.
Ma credo che a questo punto mi riteniate pazza... Già il titolo basta per confermarlo.
Ho pensato fosse meglio mettere tra gli avvertimanti che la mia ff è un crossover perché i Lotis appartengono al manga di "Alice 19th" di Yuu Watase e la questione dei mondi e dei sogni l'ho preso spunto da "XxxHolic" e da "Tsubasa Recervoir Chronicle" entrambi delle Clamp. Non so se li conoscete, ma vi chiarisco un po' le idee.
E poi credo che avrete capito che razza di viaggi mi faccio. Ho messo addirittura un flashback nel flashback. o.O Però era necessario altrimenti non capirete molto. >.< (forse non avrete capito il cap per la gran confusione che ho creato -.-)
Meas e Alsho sono personaggi inventati da me prima di Simyf&co. e avevo già pensato che le loro strade si incrociassero. In realtà ho tolto il momento dell'omicidio di Betel, il suo incontro con Meas, la dichiarazione di Betel e il legame che li lega perché sarei andata fuori tema, ma ho pensato di scrivere un'altra ff per questo. Non so quando, ma lo farò...
E avrete un po' un'idea di come sono fatti i membri della famiglia, vero? La scorsa volta mi sono dimenticata di chiedervi la vostra impressione a proposito di loro! ç_ç Qui vi ho svelato un po' di cose.
Questo capitolo è servito anche a spiegare il sogno. 
Spero che vi sia piaciuto! Se notate qualcosa che non va, contattatemi subito che provvederò di rimediare.
Spero anche che riesca a concludere presto il prossimo, dato che ci sto lavorando da ieri mattina, ovvero poco dopo la fine del 2° cap, ma non posso assicurarvi niente. Vi anticipo che non riguarderà sogni e ricordi (perché ne ho avute abbastanza!), ma del viaggio di Simyf. ^^
Qui sotto c'è il link che mi ha mandato una mia amica e raffigura come mi immagino Simyf. Dateci un'occhiata.
Simyf
Purtroppo la mia amica non ha trovato gli occhi blu perché è un sito cinese, ma immaginatelo. Vi dico che questa immagine mi piace da impazzire!!! XD Se è troppo piccolo, cliccate la lente vicino all'immagine al centro. Fatemi sapere che ne pensate.
Il mio angolo è molto lungo! O.O Mi spiace, ma ho molte cose da dirvi... spero che nel prossimo cap sia più breve. ^^"
Mi spiace anche di aver deluso le aspettative di qualcuno. Per ogni cosa arriverà il suo momento, cari. v.v
Ringrazio chi ha recensito e anche chi segue la mia ff e chi ha solo letto perché mi rendete felice e mi commovete!
Alla prossima e bacioni! X^
Ciao! XD ^-^
  
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