Anime & Manga > Saint Seiya
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Autore: solinari    13/04/2011    3 recensioni
C'era una volta... tanto e tanto tempo fa... un pezzo di legno, direte voi.
No, ancora prima...
Genere: Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Incol

 

 

 

 

I quattro bronzini di Atena si aggiravano da ore all'interno di un bosco, guidati da Pegasus che, mappa in mano, camminava deciso.

“ Seiya, guarda quell'albero attorcigliato, siamo già passati di qui!”

Shiryu aprì il pettorale della sua armatura tirandone fuori una lattina di fanta ghiacciata.

“ Ehi, Dragone che c'hai costì dentro?”

Seiya si avvicinò curioso.

“ Guarda ho portato il cloth da Mu dell'Ariete e mi sono fatto istallare un mini frigo nei pettorali. Non è una figata?”

“ Noooo, troppo ganzo! Lo voglio anch'io, dai muoviamoci, forse arriviamo prima di buio!”

“ E vai! Ma devi fartelo fare leggermente più alto, non c'entrano le bottigliette!”

Fecero per scattare via veloci, ma il Cigno si parò loro davanti con sguardo truce.

“ Fermi, noi trovare e salvare Atena e Erii prima!”

I due santi si bloccarono.

“ Oh, cacchio! E' vero- sbottò Seiya – Che pizze ste' donne però!”

Shiryu alzò gli occhi al cielo tracannando la sua fanta.

“ Danne una anche a me Shiryu!”

Seiya si chinò a raccogliere la mappa che aveva buttato a terra.

“ Aaahhh!!!! Tu guardato mappa al contrario!”

Hyoga sbiancò di colpo.

“ Ah, è vero- Pegasus si grattò la testa- va be' abbiamo fatto un giro turistico, visto un bel bosco, incontrato gli animaletti...”

“ Dov'è Shun?”

Shiryu si portò le mani nei capelli.

“ Hyoga eri tu che tenevi la catena... l'hai lasciata... Quando? Se lo perdiamo Ikki ci ammazza!”

“ E dai Shiryu, Ikki gli ha impiantato il microchip dietro l'orecchio, se lo trovano ce lo riportano a casa:”

“ SEIYA!!! IKKI CI AMMAZZA SE LO PERDIAMO UN'ALTRA VOLTA!!!!”

Il dragone cominciò a girare in tondo velocemente.

“ Shiryu tu guarda lì. Ecco Shun, lui fare pipì dietro albero!”

“ AAAHHH!!! MAREMMA ZOPPINA!!! TRAGEDIA! TRAGEDIA! “

Da dietro una collinetta stracolma di tenere margheritine, spuntò un vecchietto con le gambe storte e una parrucca gialla, gialla in testa.

Con una velocità incredibile per le gambette storte si diresse verso l'albero e guardò allibito un povero pezzo di legno a terra.

“ AAAHHH!!! TRAGEDIA!!! TRAGEDIA!!!”

Shun, espletato il suo bisognino, si era accucciato poco più in là a giocare con una fila di bruchini tutti pelosi.

“ FERMO BISCHERO! E' PROCESSIONARIA CODESTA!”

Il nonnetto afferrò la manina che stava incautamente toccando un bruchino.

Shun sollevò gli occhioni sul vecchio vecchietto.

“ Oooh, chi tei tu ? Uno gnomo dei bocchi? Non devi preoccuparti , ho il gel per lavarmi le mani.

Nittan dice che lo devo usare tutte le volte che tocco qualcota... è utile tai ? L'ho appena utato... tenti come mi profumano le mani...tono pulite... potto toccare la procettionaria...”

“ Oh, maremma zoppina! Questo è più ciucco del pezzo di legno che mi ero scelto come figliolo!”

Shiryu si avvicinò coi lucciconi agli occhi.

“ Venerabile signore lei è un parente della Prugna Rinsecchita di Goro Ho? Lui è il mio venerabile maestro. Ci parli della sua tragedia. Se possiamo aiutarla...”

“O, coso! Che mi vuoi aiutare a fare ormai... sto ragazzetto ha pisciato su i pezzo di legno magico! E io come fo ora senza il mi' pezzo di legno? E' diventato inutilizzabile ormai...Oh, povero me... sono solo e vecchio.... volevo un figliolo tutto mio... che mi facesse almeno un po' di compagnia nella serate lunghe d'inverno...”

“ Ooohhh, io... io ho fatto la pipì tul tuo figlio ? Mi...mi tcuti... mi tcuti tanto... non l'ho vitto.. c'era tolo un pezzo di legno....”

Grossi lacrimoni cominciarono a scendere sulle gote vellutate del piccolo saint.

“ O citrullo, quel pezzo di legno l'era i mi' figliolo!”

“ U...uu...uuu...UUUWWEE!!!! IO... IO NON VOLEVO! UUUWWWEE!!! MI TCUTIIIIII!!!!”

Shiryu prese ad accarezzare la testolina vuota del cucciolo, per calmarlo, mentre si inchinava fino a picchiare una craniata davanti al vecchio gnomo... uomo!

“ Ci perdoni.. ci chieda qualsiasi cosa...Le cerco un altro pezzo di legno se vuole..”

“ No, non ne voglio un altro! Voglio il mio io! L'era fatato, la Fata Turchina l'aveva fatto un incantesimo... io e facevo un burattino e lei la gli dava la vita...E Invece ho incontrato sti tre citrulli!””

Il vecchio ometto incrociò le braccia sul petto.

“ Ovvia. O Geppetto.. e son bravi giovani, non vedi? “

Un grillo in smoking apparve sulla spalla del vecchio.

“ Ooohhh! Un animalino tanto carino! Guarda Thiryu... che cota è? Potto giocare con lui?”

“ Fermo Shun non si tocca!”

Seiya si avvicinò a guardare curioso il grillo parlante.

“ E' uguale a quello che ho visto a volte sulla spalla di Saori...”

Hyoga lo osservava da lontano.

“ Magia no buona!”

Il grillo parlante si esibì in una danza tirolese, cantò lo yodel, ricamò un lenzuolo e si inchinò a ricevere gli applausi.

“ Sono il Grillo Parlante, e sono stato mandato dalla Fata Turchina per diventare la coscienza di Pinocchio... ma Pinocchio...”

Il Grillo puntò gli occhietti scuri su Shun.

“ O Geppetto guarda come l'è bellino codesto bambino ! Piglialo al posto di Pinocchio. E un l'è nemmeno di legno! La un' rischia di bruciassi i piedi al foco! Piglialo lui, o Geppetto!”

Il vecchio vecchietto si portò una mano al mento strofinandoselo, mentre girava intorno al saint d'Andromeda osservandolo attento e tastandolo di quando in quando.

“ Mmmhhh... l'è magrolino e un sembra nemmeno in grado di far nulla... si però l'è un bel bambino... ma a i che mi serve se l'è bellino e basta?”

“Non si faccia ingannare dall'aspetto, Shun è forte e poi e obbediente, affettuoso, fedele, ha il pelo così morbido, si deve solo ricordare di pettinarlo ogni tanto.”

Il saint di Pegasus prese ad accarezzare i capelli del saint d'Andromeda.

“ Piglialo o, Geppetto... se l'è piccolo vuol dire che mangia meno... e poi l'è docile. L'è un bel cucciolo...Pensa quando lo mostrerai a Mastro Ciliegia... O, se un no voi, si va via!”

Il Grillo Parlante si distese sbadigliando sulla spalla del vecchio vecchietto.

“ Si, Mastro Ciliegia sarà invidioso ! L'è vero! “

Geppetto fece un giro su se stesso sghignazzando e sputacchiando saliva tutt'intorno, centrando l'occhio buono di Shiryu.

“ Via, lo piglio!”

Afferrò il braccio di Shun che sbatté le lunghe ciglia spalancando la bocca..

“ Che...dove andiamo?”

“ E vieni a casa ! Ti ho comprato l'abbecedario, così domani vai a scuola. E poi senti... e ti chiamo Pinocchio io! Che citrulleria di nome è Shun?”

Shiryu si rese conto ad un tratto di quel che avevano fatto.

“ Seiya, hai regalato Shun a questo vecchio signore! Ma appartiene a Ikki! Non potevi farlo.”

“Gli diremo che lo abbiamo perso e che se lo cerchi!”

Pegasus, si portò le braccia dietro alla nuca.

“ Noi non potere regalare saint di Andromeda ora! Noi dovere trovare Atena ed Erii ora! Noi bisogno di Shun! Niente Shun, niente Ikki! Noi combattere soli tre contro cinque sei nemici, no buono!”

Seiya sbuffò rumorosamente e poi rivolgendosi al vecchio sorrise.

“ Non possiamo darle ora il cucciolo...”

“ O , Maremma delle Maremme! Ma se mi avete detto di chiedere qualsiasi cosa! Ora mi appartiene!”

Shiryu si inchinò rispettosamente.

“ Manterremo la nostra promessa venerabile Geppetto... ma al momento abbiamo bisogno di Shun per combattere le forze del male. A fine battaglia glielo consegneremo!”

“ E chi me lo garantisce?”

Shiryu porse un bigliettino da visita della divina Atena.

“ Se non ci vede a fine giornata si rivolga pure alla signorina Sori Kido, penserà a ripagarla.”

“ KIDO ? Bene, bene... e tu m'hai convinto.”

Il vecchio artigliò il bigliettino con un sorrisetto accattivante.

“ Andate a combattere pori bischeri! E vedete di non tornare a fine giornata. A non rivederci!”

Il vecchietto zoppicò via veloce.

“ Bene a questo punto dovremo dividerci... Se uno di noi va a nord, uno a sud, uno a ovest ed uno ad est... qualcosa troveremo...”

Shiryu guardò gli amici .

“ Si... facciamo così... che si fa il primo che trova qualcosa fischia?”

“ Noi combattere no fischiare!”

Hyoga partì serio verso il nord.

Seiya lo seguì con lo sguardo e mostrò la lingua quando scomparve.

“ Ma quant'è simpatico!”

Shiryu si chinò su Shun.

“ Allora Shun, tu ora prendi quella direzione e cammini finché non trovi un nemico. Devi combattere e sconfiggerlo hai capito?”

I grandi occhi color della giada si spalancarono pieni di luce e comprensione la testolina si sollevò per annuire....ma all'ultimo momento si mosse da destra a sinistra.

“ No Thiryu, io non ha capito nulla, ripetilo per favore...”

“Aspetta Shiryu.”

Seiya si tolse un tappino dalla tasca e lo infilò nell'orecchio destro di Shun.

“ Parlagli nell'orecchio sinistro e poi tappalo con questo:”

Gli porse un altro tappino.

Shiryu fece come gli aveva suggerito Seiya.

E finalmente la testa vuota capì quel che doveva fare e partì saltellando verso est.

“ Che dici si ricorderà qualle che gli hai detto?”

“ Finché non si toglie i tappi dalle orecchie...Beh andiamo Seiya... speriamo di trovarla presto quell'arpia di Saori...”

“ Già... chi ce l'ha fatto fare... firmare un contratto con lei...”

I due saints si salutarono e partirono alla velocità della luce.

Poco dopo Seiya, guerriero impavido di Pegasus avvistava il castello diroccato.

“ Ma guarda la leggenda che ci ha raccontato Shiryu era vera! E allora ci saranno anche i super boys! Io sono pronto!”

Il santo balzò su una roccia mostrando i suoi muscoli.

“ Guarda qua! Che potenza! Tanto più forte è il nemico, tanto più mi metto in luce con Saori! Li sconfiggerò tutti! Se la nostra principale muore chi ce lo paga lo stipendio? Con la crisi che c'è oggi... Forza Seiya sei il migliore !”

“ Chi è il migliore? Tu sei Seiya di Pegasus?”

Un tipo tutto muscoli e poco cervello si piantò davanti al 1° galoppino di Atena.

“ Si, io sono Seiya il bello. Il grande! Sul mio regno non tramonta mai il sole!”

“ E io sono Maya della Freccia e nel mio regno non sorge mai la luna! E sono più bello e forte di te!”

“ Aaahhh, davvero? Lo dici tu!”

“ Si che lo dico io! E dico che sei un coglione fifone!”

“ IO FIFONE?”

“ Si, tu, proprio tu sei un fifone! Ti sfido a prendere questa freccia e ferirti se hai coraggio!”

“ Certo che ne ho il coraggio dammi qua, sono un saint di Atena, io!”

Quel mono-neuronedi Seiya si mosse veloce verso il nemico, gli strappò la freccia di mano e facendo una specie di hara kiri si infilò la suddetta fra le costole ululando di dolore.

“ ULILI', ULULA', CHE MALE CHE FA!”

Maya della Freccia si batté la mano sulla fronte sibilando piano.

“ Non ci credo, è troppo scemo... non ci credo...”

“ HAI VISTO ? NON SONO UN FIFONE IO! SONO UN FIGO! SONO TROPPO FORTE! E GUARDA...”

Pegasus spinse con forza la freccia facendola spuntare sulla schiena.

“ SONO O NON SONO IL MASSIMO?”

“ Si, il massimo della stupidità! Ah,ah,ah quanto sei scemo!!1 A bbello io te saluto! Mi licenzio perché quella Eris è più matta di te e me messi insieme! Io me ne vado alle Canarie!”

Maya della Freccia si tolse l'armatura gettandola in un dirupo lì vicino poi salutò con la mano e si diresse verso l'uscita del bosco.

Si soffermò a guardare Pegasus che aveva il mento appoggiato a terra da quanto aveva spalancato la bocca.

“ Ah, già... Ah, bbello! La freccia è avvelenata, morirai tra atroci dolori. Mi dispiace, ma meglio a te che a me! Ciao, ciao!”

“ FIAMMA”

Maya della Freccia prese fuoco e si alzò in volo per poi scomparire nel blu del cielo, dipinto di blu, o forse era la torcia umana che passava...boh!

Seiya mono-neurone cercò di riordinare le idee e dopo che la terra ebbe fatto un giro intero intorno al sole , la cometa di Halley fosse ripassate ben tre volte e il Sahara fosse fiorito , alzò il volto illuminato da un radioso sorriso.

“ Ma si, ho vinto io! Lui è scappato! Sono troppo, troppo bravo! Ahia, sta freccia mi fa un po' male... ma no io so' Seiya Di Pegasus e son convinto so er meio dell'Olimpo!”

Intanto Eris della Discordia ballava un flamenco con uno zombie Argentino davanti alla povera Dea Atena che sconvolta dal dolore pregava.

“ Oh, Padre mio... Dio immenso dell'Olimpo... fammi sto' grande favore toglimi i bronzini.... falli schiattare... quanto...quanto ti devo pregare?”

la qui il testo.

   
 
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