Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: littlewhitedevil    14/04/2011    0 recensioni
Un momento in cui si accorge che tutto è finito e che alla fine non rimane niente...
Si può riuscire a ricominciare?
Si può lottare per ciò che si desidera?
Me lo chiedo spesso e mi dò sempre la stessa risposta: si può.
Ma allora perchè io non lo faccio?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 N.A: Ciao a tutti e scusate il ritardo. Ho impiegato davvero dei secoli per aggiornare, vi chiedo ancora scusa >-< ma ho avuto tanto di quei impegni che non ho mai avuto tempo per scrivere... scrivevo giusto qualche bozzetto..
Beh.. è meglio finirla ora e lasciarvi il piacere di continuare a leggere, per cui eccovi il nuovo capitolo. Spero che vi piaccia e buona lettura ^-^




 Capitolo 3: Si continua
 
Sono distesa sul letto.
Il mio volto è nascosto fra i guanciali del cuscino, che soffoca i miei singhiozzi.
Sto ancora piangendo, anche se sono a casa, lontano dai tuoi occhi, ma non riesco a fermare le lacrime.
I miei non ci sono, per fortuna…
Solo ora mi considera la dea.
Certo che il destino è davvero beffardo… Beh… poco male.
Non sarei riuscita a sostenere gli sguardi interrogativi dei miei genitori che si chiedono come mai piango.
Una fortuna… già… un’amara fortuna…
Perché non è arrivata prima? Le sto così antipatica?
Dannata dea della fortuna!
E’ inutile prendersela con lei ora. Non ne ho voglia.
Mi sento stanca priva di forze…
Sarà colpa di queste lacrime?
Forse…
Non so da quanto sto piangendo… minuti? Ore?
Non lo so… non mi interessa…
Le palpebre mi si abbassano sotto il peso della stanchezza.
Mi faccio cullare dal ritmico suono del ticchettio dell’orologio della mia stanza.
Cado in un sonno profondo privo di sogni ma pieno di incubi.
Sogno te…
Sogno il nostro addio…
Sogno te e lei insieme…
Mi tormenti anche nei sogni, non ti basta la realtà?
Vuoi distruggermi anche nell’unico posto in cui potrei essere felice?
Ti devo dimenticare!
Questa è l’unica soluzione che posso fare per salvarmi, ma come posso riuscire a dimenticarti?
Sei la droga del mio spirito, la luce che illumina la mia esistenza.
Devo rinunciare a te e ritornare nel buio della mia caverna della solitudine.
Ma può un essere umano lasciare ciò che serve alla sua sopravvivenza?
No… Esattamente come io non posso rinunciare a te.
Ti amo… troppo…
 
 
Mi sveglio.
Il mio viso è ancora umido… devo aver pianto anche mentre dormivo o forse il mio sonno è durato solo pochi minuti.
Chissà…
Sento dei rumori provenienti dal piano inferiore.
I miei devono essere tornati.
Mi alzo e mi dirigo verso il bagno.
Devo far scomparire questi occhi rossi e gonfi di pianto.
Non voglio far vedere ai miei che ho ancora pianto per te.
Devo andare avanti!
Giungo di fronte alla porta del bagno. Entro e chiudo a chiave la porta dietro alle mi spalle, per essere sicura che nessuno entri e mi sorprenda.
Mi guardo allo specchio.
Ho un aspetto orrendo: capelli scompigliati, occhi rossi e gonfi come palle da biliardo, guance segnate da striscioline che testimoniano la presenza delle lacrime…
Insomma, un aspetto terrificante, quello che si assumono tutti dopo un pianto con la testa fiondata sul cuscino.
Comincio a farmi degli impacchi d’acqua calda e fredda per diminuire il gonfiore degli occhi.
Dopo un bel po’ di tempo esco dal bagno.
Ho un aspetto più decente. Non ho più due occhi che sembrano due pomodori maturi, ho pettinato i capelli e non ci sono più tracce di pianto sul mio viso.
Scendo le scale e vado in cucina.
Trovo mia madre intenta a preparare la cena, mentre mio padre è comodamente seduto comodamente sul divano (la nostra cucina comunica con il salotto attraverso un arco).
-Bentornati-
-Ciao tesoro-
mi dice mia madre, mentre si volta verso di me con un sorriso dolce, il tipico sorriso pieno d’amore che una madre regala alla propria figlia.
Mi guarda in modo strano e poi mi fa segno di avvicinarmi.
Spero che non abbia capito che ho pianto…
Mi avvicino a lei, che continua ad osservarmi attentamente.
-Yukari hai per caso pianto?-
La guardo sorpresa.
Come aveva fatto a capirlo?
Ero riuscita a debellare qualsiasi segno di pianto, ma lei era riuscita in qualche modo a vedere le mie lacrime.
E’ proprio vero che non si può nascondere nulla alle madri.
Sospiro e faccio cenno di sì con la testa.
-Tesoro devi dimenticarla- mi disse affettuosa.
-Lo so- gli rispondo con la voce rotta, di nuovo, quasi dal pianto.
Ho voglia di rimettermi a piangere.
Mia madre mi accarezza la testa, quello è il colpo finale che riesce a distruggere la mia, già sottile, barriera.
Ricomincio a piangere, ma questa volta fra le braccia di qualcuno che mi comprende, invece che di un dannato cuscino.
Sfogo contro il petto di mia madre tutta l’amarezza, il dolore che provo.
Dopo un po’ smetto di piangere e mi stacco da lei.
Mi sento meglio.
Mi sono liberata da una delle catene che mi lega a te.
Mi asciugo le lacrime e regalo il mio primo sorriso sincero della giornata e lo dono a mia madre.
-Oggi ho cucinato tutti i tuoi piatti preferiti.-
Il mio sorriso si amplia.
Mia madre sa sempre come tirarmi su di morale.
Grazie mamma…
 
Ho finito di cenare e mi sto dirigendo verso la mia camera.
Voglio dormire, almeno questa orribile giornata avrà finalmente termine.
Mi metto il pigiama e poi mi infilo sotto le coperte.
Spero che Morfeo mi prenda velocemente fra le sue braccia e mi culli regalandomi dei bei colori per dipingere un sogno dalle delicate note.
Ma questa fortuna non si fa sentire, ahimè.
Sono ancora sveglia.
Guardo il soffitto e penso: che questa giornata faticosa sia una prova imposta dalla dea della fortuna per prepararmi ad una futura felicità?
Ipotesi…. Soltanto ipotesi.
Chiudo gli occhi e mi ritrovo nel buio dei miei sogni, finalmente.
Alla fine Morfeo mi ha voluto accogliere nel suo mondo creato dalla fantasia umana.
 
Una lunga giornata è finita, ma domani ne sorgerà un’altra altrettanto lunga e piena di prove, che un giorno mi condurranno da qualche parte.
 
Dietro il dolore della buia notte, vi è sempre la gioia di una giornata di sole.
La vita passa continuamente tra periodi di luce e buio. Per cui bisogna andare avanti qualunque cosa succeda, perché prima o poi il sole ritornerà…
 
 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: littlewhitedevil