Tom and Lizzie

Dietro l 'oscurità
Cap 15 Stand by me

Sono in braccio a Tom. Stiamo discutendo dell’importanza del Quiddich. Alterniamo quelle parole con dei baci
Mio padre entra in cucina e tossisce per far cessare quel “discorso”. Non mi interessa quello che pensa mio padre. Se dipendesse da me, io e Tom saremmo restati in quella posizione per molto tempo ma l’ex Serpeverde HA deciso di aggraziarsi il futuro suocero ( e già! Mi ha chiesto di sposarlo. E mi pare pure normale dopo quattro anni di fidanzamento)e si stacca da me. Con atteggiamento infantile facio il broncio e allungo la lingua in direzione di mio padre.
Entra Alice e Alex. Lo stesso Alex che mi invitò a ballare durante la festa del professore Lumacorno. Lo stesso che ho piantato l’ultimo giorno di scuola. Hanno cinque anni di differenza ma non interessava. Anche loro si stanno sbaciucchiando.
«A lei non dici niente?» chiedo a mio padre. Più che altro è una domanda .«Lizzie, sei più pericolosa tu. Non so come questo povero ragazzo sia innamorato di te.» rispode mio padre.
«Nonnooooooo» grida un marmocchio di circa due anni correndo verso mio padre. Quanto è cresciuto il mio piccolo Theo. Dopo essere stato stropicciato dal nonno, corre dal mio ragazzo. Mio figlio adora Tom. Ed è puramente normale, è il padre. Non lo dico solo perché è la mia creaturina però Theo è così bello. I suoi capelli nero corvino gli incorniciavano il viso bianco. Gli occhi luminosi erano verdi, come i miei. Ha il corpo esile ma abbastanza slanciato per la sua età.
«Ciao zia» corre tra le mie braccia. Per lui sono la sorella del padre. Ecco tra le mie braccia Theo Potter, figlio di Drake e Emily Potter. Due anni fa ero rimasta incinta. Emily non poteva avere figli e ,quando le ho proposto di prendersi cura di mio figlio , è saltata dalla gioia. Sia Emily che Drake sono biondo scuro e inizialmente mio padre aveva temuto che Theo non fosse suo nipote . Però la sorella di Emily ha i capelli neri e subito ogni accusa è caduta.
Dopo aver abbracciato tutti, se ne va da Henry , il figlio del nostro vicino di casa che ha 5 anni. Nel frattempo sono entrati in cucina anche Drake e la moglie. Mio fratello si sistema su una sedia e giocherella con il sale.
«Papà, hai visto? La nostra piccola principessa si è diplomata e tra poco la vedremo in abito bianco.» Quanto è antipatico. Non avevo accennato niente a nessuno. Ad eccezione di Alice. Ovviamente aveva spifferato tutto. Guardo Tom con aria dispiaciuta.
«Esatto. Almeno per la prima cosa che hai detto.» anche mio padre si siede su una sedia «Dobbiamo organizzare una festa. Lo so che non ti piacciono ma è un avvenimento unico nella vita. Ovviamente non sarà solo tua la festa. Non dimenticarti del tuo ragazzo. Tom convincila tu. Lo so che sei un bravo ragazzo.».
«Che bello. Immagino già Lizzie con un vestitino rosa confetto e i capelli legati con un nastro … ahi Lizzie. Mi hai fatto male. Veramente papà? Non avevo mai immaginato che tu potessi definire bravo un Serpeverde.» conclude Drake. Guardo mio fratello con occhi spalancati. Alice si è staccata da Alex e ora aveva una faccia ancora più preoccupata della mia. Si scatenò un putiferio. Mio padre odia tutte le persone che sono state Serpeverdi. Lui essendo uno dei più importanti Auror, aveva conosciuto moltissimi assassini. Tutti Serpeverde. Più volte aveva pensato che era una coincidenza ma con il passare degli anni si era convinto che erano cattiva gente.
«Sei fidanzata con un Serpeverde.» grida mio padre. Si è alzato dalla sedia facendola cadere a terra. Ora è rigido.
«Dopo tutto quello che ti ho fatto per te, tu mi ripaghi così?» dopo una breve riflessione riprende il discordo «Non mi dire che ti sei trasformata a causa di questo!»
«Si e no, papà» gridando allo stesso modo «Non sai proprio niente. Non tutti i Serpeverde diventano assassini. Almeno non lui. Secondo te sono così scema? Papà, io lo amo» Non accennai all’episodio di Mirtilla.
«Tu non sai proprio niente.» era andato verso il bancone. Diede un pugno sul mobile e fece saltare tutte le posate «Senti Lizzie, io ti voglio bene e spero che tu sia felice. Per questo voglio che quello se ne vada» indicando il mio Tom.
«“Quello” ha un nome e non se ne va da nessuna parte. Almeno non senza di me.»
Papà per l’ira prede un coltello e si gira verso di me. È irriconoscibile. Vuole uccidere il mio ragazzo. Si dirige verso Tom ma io mi metto tra i due. Lotto con mio padre e il coltello.
Improvvisamente non capisco più niente. Delle urla è l’unica cosa che sento. Tocco la camicia bianca di Tom, era piena di sangue. Non può aver ucciso il mio amore. Guardo mio padre e dico «Come hai potuto uccidere Tom?». Mi sento male a tal punto che non riesco a tenermi in piedi. Cado in quella pozzanghera di sangue insieme a Tom. Il mio punto debole è proprio il sangue. Vedo degli occhi neri pieni d’ira diventando pian piano vuoti. Erano quasi rossi come il sangue sulla sua camicia. Vedo le mie mani rosse. Non devo svenire proprio in questo momento. Non riesco a sentire più nulla. Non riesco più a vedere più nulla. Forse è questo quello che si prova quando per l’amore della tua vita…

L'Angolo dell'Autrice
Ecco il quindicesimo capitolo e ultimo.
Il finale è un po' a indovinello.
Per rispetto al morto non l'ho voluto scrivere
chiaramente. Avete capito che è morto?
Ve lo svelo io: Lizzie. Si sono un'assassina.
Mi è dispiaciuto troppo rileggere i vecchi capitoli.
Io ho immaginato che Voldy sia nato per colpa dell'amore.
UN GRANDE RINGRAZIAMENTO A VOI CHE LEGGETE.