Conquisterò
tutto!
La
sera era calata, tutto taceva, solo un gruppo di persone era ancora
sveglio e
allerta a confabulare nel loro quartier generale.
Intorno
ad un tavolo rotondo sedevano cinque persone intenti a discutere su
quale
strategia fosse la migliore.
I
presenti erano vestiti tutti con una cappa nera a nuvole rosse,
distinguibili
tra loro da vari particolari.
Quello
che sembrava il capo stava in piedi di fronte al tavolo, una maschera
arancione
spiccava sul suo viso, il discorso che stava tenendo agli altri era
mortalmente
serio… o almeno il tono usato lo era.
-
Vi dico che il mio esercito arancione conquisterà tutto con
questa mia GENIALE
trovata e voi poveri sciocchi non potrete fare niente per fermarmi,
hahahahaha.
-
Un
ragazzo biondo e con gli occhi azzurri sbuffò scocciato, -
Lo stai ripetendo
ormai da ore, ma non mi pare che questa tua strategia geniale ti abbia
portato
a grandi benefici, anzi… per il momento continui solo a
perdere territori
importanti! Non che questo mi dispiaccia, certo…
l’unico messo peggio di te
Tobi è solo Kisame. –
Il
diretto interessato, un armadio a due ante dalla pelle azzurrognola,
sentitosi
tirare in causa prese subito la parola, - Voi non capite
l’importanza di
dominare gli oceani, senza un buon controllo navale non si
può vincere. – la
frase fu detta con tanta convinzione da intenerire gli
altri… ma solo per poco.
-
Non dire eresie ed ammetti che semplicemente stai perdendo miseramente
contro
di noi miscredente che non sei altro, qui valgono solo i territori su
superficie! Ma poi cosa posso pretendere da un simile senza dio come
te… - a
parlare era stato un albino intento a pregare con il suo rosario.
Subito
il biondino tornò alla carica, - Non centra niente essere
credenti o meno, il
punto è che come stratega fa schifo! –
-
Eretico… - ma l’albino fu fermato prima di
iniziare la sua predica da un Kisame
stizzito ed irritato.
-
Deidara, Hidan dateci un taglio entrambi e poi non mi sembra che i
vostri
eserciti siano messi poi molto meglio del mio blu e di quello arancione
di
Tobi! –
Infondo
non aveva torto, gli eserciti gialli di Deidara e rossi di Hidan erano
di poco
superiori a quelli di Tobi e Kisame, ma non per questo si risparmiavano
dal
criticare.
Alla
fine infastidito da tutto quel divagare l’ultimo membro prese
la parola, si
trattava di un ragazzo pieno di pearcing e dai capelli arancioni, che
subito
attirò su di sé l’attenzione di tutti
con le sue parole, - Che inetti a fare
simili discorsi… voi parlate tanto ma i vostri eserciti non
sono niente in
confronto al mio nero, guardate… la cartina mostra
chiaramente come sia quasi
riuscito ad ottenere un controllo completo su tutto. Ormai non avete
più
speranza, arrendetevi e cedetemi i vostri territori. –
Sentendo
ciò il tizio con la maschera arancione si
infervorò e prese a sbraitare, - NON
DIRE SCHIOCCHEZZE!!! ANCHE SE DOVESSI RIMANERE CON UN SOLO UOMO A
BATTERMI, NON
MI ARRENDERÓ MAI SENZA COMBATTERE. –
-
A sì? E di grazia per cosa mai staresti combattendo con
tanta determinazione? -
I
cinque intorno al tavolo gelarono sul posto e voltandosi lentamente
verso la
voce videro quello che poteva definirsi il loro peggior incubo.
Sulla
porta si vedevano altri individui dalle cappe nere come le loro, si
trattavano
degli ultimi membri di quel gruppo che insospettiti dalla scomparsa dei
compagni erano andati a cercarli.
La
persona che aveva parlato era l’unica ragazza del gruppo, il
suo nome era Konan
e come tratto distintivo aveva un origami di un fiore tra i capelli,
subito
dietro di lei si potevano vedere Itachi, moro occhi rossi, Sasori,
rosso con
occhi nocciola, Kakuzu, bardato in modo da far vedere solo gli occhi
verdi, ed
infine Zetsu un ibrido di uomo e pianta.
Tutti
a parte Konan mostravano facce a dir poco scocciate per
la vista che gli si prospettava, mentre la ragazza
mostravo solo una furia cieca.
-
Konan aspetta, lascia che ti spieghi… - lo sbruffone dai
capelli arancioni era
completamente sbiancato alla sua vista.
-
E cosa dovrei capire Pain? Mi sembra più che chiaro quello
che stavate facendo,
no? –
Ora
si sentiva in trappola, solo un miracolo avrebbe potuto salvare lui
dalla furia
della sua compagna e gli altri dalla sua futura vendetta, ma come
sempre in
questi casi si poteva contare su Tobi per risolvere la situazione,
infatti…
-
No, no, no Konan-san hai capito male! Noi non stiamo affatto perdendo
tempo,
non vedi? Noi stiamo CONQUISTANDO IL MONDO! -
Questa
fu la classica goccia che fa traboccare il vaso, e mentre la ragazza
era
intenta a massacrare il suo “capo” urlandogli
contro di non perdere tempo inutilmente,
gli altri fissavano la scena sconsolati sperando che solo il
malcapitato Tobi
avrebbe pagato per quello.
Quasi
con le lacrime agli occhi il biondo si avvicino al compagno, ormai
certo che
non sarebbe sopravvissuto alla futura tortura che lo aspettava e
dispiacendosi
della futura perdita di un simile pagliaccio a rallegrarli.
-
Sai Tobi, non credo che la tua frase sia stata molto appropriata in
quel
momento. -
-
E perchè mai? Io ho solo detto la verità! -
rispose l’interpellato sorpreso.
Ad
intervenire fu Itachi, certo che lo spettacolo sul massacro del loro
capo
sarebbe andato avanti ancora per molto.
-
Non credo che conquistare il mondo di Risiko sia uguale che conquistare
quello
vero come noi vogliamo… -