Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Laura Anita Winchester    16/04/2011    2 recensioni
Silente l'ha scelta come cavia.
Lei conosce già quel mondo. Lei sa come andrà a finire la storia. Come finirà lo scontro tra bene e male.
Ma qualcosa la spingerà a rimanere in quel mondo magico.
PS la storia comprende il seguito "Ti fidi di me?" e altri capitoli aggiuntivi.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Riuscii ad arrivare a casa.
Non so come ci riuscii, ma improvvisamente l’ippogrifo iniziò a scendere diretto verso una schiera di case.
Scesi e guardai l’ippogrifo – Vai a casa bello.
L’ippogrifo fece un inchino e volò via.
Bussai sulla porta e dei passi pesanti si avvicinarono.
Alessandro aprì la porta – Che cosa ci fai qua?
Lo guardai con gli occhi lucidi – Stavo solo complicando le cose.

- E Draco? – chiese ignorando il mio dolore.

- Gli ho cancellato ogni singolo ricordo di me.

Mio fratello mi guardò per qualche secondo in silenzio, poi mi abbracciò.
Scoppiai a piangere – Stavo solo complicando le cose! Pensavo di poterlo aiutare ma mi sbagliavo!
Lui prese le valigie – Dai, vieni dentro. Ti preparo qualcosa di caldo.
Salii in camera e mi sdraiai sul letto.
Voltai la testa verso il muro.
E le vidi.
Le nostre foto, la sua scritta…

- Ecco, bevi – disse mio fratello entrando e porgendomi la tazza.

La strinsi tra le mani e bevvi molto lentamente, continuando a fissare le foto.
Alessandro seguì il mio sguardo – Ma quelle da dove…

- Stanza delle necessità – dissi, prima di bere un altro sorso.

Lui si avvicinò al muro e le guardò – Non ci posso credere. Questa è la sua firma? – disse indicando la scritta sul muro.
Una lacrima mi rigò la guancia – Si.
Lui si avvicinò e mi abbracciò – Perché l’hai fatto? Perché hai voluto lasciarlo da solo?

- Io volevo aiutarlo – sussurrai fissando la tazza, tra le mie mani.

- E allora? – chiese ancora più confuso.

- Non aveva il coraggio di uccidere Silente – continuai.

- E perché?

- Perché aveva paura di perdermi. Non so nemmeno io, cosa avrei fatto dopo la morte di Silente – dissi posando la tazza sul comodino affianco al letto.

- Beh, potevi almeno chiederglielo prima che ci lasciasse le penne.

- L’ho fatto – sussurrai.

- E cos’ha detto?

- Che avrei fatto la scelta giusta. Mentre eravamo nella stanza delle necessità ad aprire l’armadio ai mangiamorte, la stanza è cambiata ed è diventata camera mia. Draco si è seduto sul letto. Piangeva. Cazzo, un Malfoy non piange mai in presenza di qualcuno. Ho visto le foto. E ho capito, che scegliermi è stata una pessima idea. Così gli ho cancellato la memoria – dissi riassumendo la serata.

Mio fratello sospirò – Silente credeva in te sorellina.
Lo guardai con gli occhi lucidi – No, non credo. Ho commesso così tanti errori… Qualche settimana fa ho dovuto cancellare la memoria di Harry, perché era diventato improvvisamente violento. Per non parlare di Hermione che con Ginny e Luna mi hanno testo una trappola.

- Vuoi dire che oltre a Draco, nessuno la dentro ti voleva?

Mi guardai le mani e un volto si fissò nella mia mente – Severus.

- Piton? – chiese mio fratello, incredulo.

Accennai un si con la testa – Mi ha sempre aiutata. Diceva che sono uguale a Lily. L’ho persino consolato quando è crollato una volta.

- E chi pensava che il pipistrello fosse così dolce – disse scostandomi una ciocca di capelli.

- Voglio dormire Ale. Ho bisogno di riposare.

Lui mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò.
Chiusi gli occhi.
“Dimmi che è solo un brutto sogno” pregai.
 
La mattina seguente la porta di camera si aprì, lasciando entrare una raggio di luce in camera.
Mi voltai dall’altro lato del letto – Lasciatemi in pace.
I miei genitori esitarono sulla porta – Volevamo solo sapere come stai.
- Tutto il mondo mi è crollato addosso. E solo per uno stupido libro. Ecco come sto.
La porta si richiuse.
Mi rivoltai per guardare la parete.
Mi alzai, toccando con i piedi nudi il pavimento congelato e mi avvicinai alla parete.
Staccai le foto da essa e le portai sul letto.
Baci, abbracci, risate…
La porta della camera si spalancò, ma non dissi niente.
Dei passi pesanti si avvicinarono al letto e un pesante giornale, cadde sopra le foto.

- Che diavolo…- mi lamentai prima di prestare attenzione alla copia del giornale.

 
Il mago Silente, noto come preside di Hogwarts, è stato ucciso da un suo studente la notte scorsa. Muore anche uno dei professori noto come Severus Piton.
 
Ma non fu quella frase a preoccuparmi.
Voltai pagina e ripresi a leggere.
 
Come già stato accennato il professor Silente è stato ucciso da uno studente.
Ora, imprigionato ad Azkaban, Draco Malfoy si trova nella stessa cella con suo padre Lucius Malfoy. Proseguono le ricerche della madre e moglie dei due carcerati che a quanto risulta non si trova più nella sua dimora. E’ stato trovato, inoltre, il cadavere di uno dei professori della scuola di magia.
 

- No…- sussurrai guardando la foto di Draco dietro le sbarre – Doveva ucciderlo Piton, non Draco…

- Infatti, hai fallito sorellina. Ti ho detto che Silente si fidava di te. Dovevi portare la missione fino in fondo.

Abbassai lo sguardo – Scommetto che hai anche la stampa del giornale babbano.
Lui sospirò e la posò sopra l’altra stampa.
In un trafiletto, a caratteri cubitali, era scritto tutto.
 
Il sesto libro della saga…uno scherzo?
La J.K. Bowlingnon sa spiegare l’accaduto.
 
Chiusi il giornale e lo passai a mio fratello.

- Cos’hai intenzione di fare? – chiese mentre ripiegava il giornale.

Mi alzai e lo guardai dritto negli occhi – Ricominciare da capo.

- E come pensi di poterlo fare? – chiese, sfidandomi con lo sguardo.

Per questo adoravo mio fratello. Non era mai troppo comprensivo con me.
Mi voltai verso il comodino e presi il ciondolo che avevo trovato, mentre scappavo dalla scuola.

- Con questo – dissi mostrandogli il giratempo.

- L’hai preso a Hermione? – chiese.

Scossi la testa – No, l’ho trovato mentre scappavo dalla scuola.
Misi il ciondolo attorno al collo e guardai la clessidra.
Quanti giri dovevo fare?

- Su questo biglietto c’è scritto che, cinque giri dovrebbero bastare – disse Alessandro porgendomi un foglietto che teneva tra le mani.

Osservai la lettera e sorrisi – Silente.

- Come ho detto, aveva fiducia in te – disse mio fratello – Vai sorellina e torna vittoriosa.

Sorrisi e girai cinque volte la piccola clessidra.
Il mondo attorno a me iniziò a vorticare.
Mi ritrovai nuovamente nella stanza delle necessità con Draco.
Non esitai e aprii l’armadio.
Presi Draco per mano mentre la stanza cambiava.
Quella sensazione di essere nuovamente con lui era magnifica ma, non potevo perdere minuti preziosi.
Non guardai nemmeno la mia stanza e abbassai la maniglia.
Draco si fermò nel corridoio lasciandomi proseguire da sola.
Mi voltai a guardarlo.

- Non voglio perderti – sussurrò.

Mi avvicinai e gli presi una mano – Non ti abbandonerò. Ho promesso che ci sarò sempre per aiutarti. Ho fallito una volta, non lo farò la seconda.
Lui mi fissò per qualche secondo poi la risata di Bellatrix lo risvegliò e continuammo la salita.
Appena arrivammo alla torre di astronomia mi fermai sulle scale.
Draco si voltò a guardarmi – Perché non vieni?
Sorrisi debolmente – Perché io non posso essere li. Verrebbe registrato.
Lui mi guardò poi sospirò – Ti prego, restami vicino.

- E’ quello che farò – dissi baciandolo – Ora vai.

Mi posizionai in un angolo dove potevo vedere benissimo la scena.
Harry era già stato bloccato ed era invisibile, grazie al mantello dell’invisibilità.
Draco si avvicinò a Silente con la bacchetta puntata.
I due iniziarono a parlare.
Intanto, sotto i miei piedi, si sentivano urla di combattimento.
Scesi per cercare Piton e lo trovai a lottare contro una guardia.
Lanciai un incantesimo contro la donna, facendola crollare a terra.
Piton scavalcò il corpo senza sensi e mi raggiunse.

- Tu cosa ci fai qui? – chiese.

- Aiuto Draco, dovresti farlo anche tu – dissi guardandolo negli occhi.

Lui abbassò i suoi – Hai ragione, non deve essere lui ad ucciderlo.

- Hai capito perfettamente. Ora andiamo, è di sopra.

Salimmo velocemente le scale mentre i mangiamorte ci seguivano schiantando le ultime guardie.
Arrivammo su e sentii le parole di Draco.

- Lei con capisce! Devo farlo. Devo ucciderla. O lui ucciderà me.

Vidi Bellatrix sorpassarci e avvicinarsi a Draco – Bravo ragazzo. Ora, uccidilo!
Draco rimase con la bacchetta puntata esitante.
Mi inserii nel gruppo dei mangiamorte cercando di non farmi troppo notare.

- Forza uccidilo! – gridò Bellatrix.

Draco aprì la bocca per pronunciare l’incantesimo.

- No! – disse Piton avvicinandosi a Draco.

Fu allora che gli presi una manica e lo trascinai via stingendolo forte a me.

- Vedo che sei tornata – disse Silente guardandomi.

Lo fissai con gli occhi pieni di lacrime mentre abbracciavo forte Draco, che cercava di trattenere le sue.
Silente spostò lo sguardo su Piton – Severus ti prego…

- Avada Kedavra! – urlò Piton colpendo Silente in pieno petto.

Misi la testa contro il petto di Draco per non gridare.
Avevo visto Silente morire.
E pensare che sapevo della sua morte.
Si sentì un tonfo di ossa rotte. Un grido…

- Andiamocene, svelti! – disse Piton prendendo Draco per il colletto e trascinandoci entrambi verso le scale.

Incontrai Hermione mentre percorrevo il corridoio.
Non avevo tempo per starle dietro. Puntai la bacchetta contro di lei e le lanciai un incantesimo.
Lei cadde a terra, priva di sensi.
I corridoi erano pieni di grida.
Approfittai di un momento in cui una zona era libera, per lanciarmi di corsa, seguita da Draco, verso il portone per uscire in giardino.
Fuori trovammo Bellatrix che urlava come una pazza.
La seguimmo sperando che ci portasse in salvo.
Un incantesimo ci passò vicino e una voce ci richiamò – Siete dei bastardi, tutti e due!
Mi voltai e vidi Harry che seguiva Piton, dietro di noi.
Arrivammo fino alla capanna di Hagrid.
Bellatrix lanciò un incantesimo contro la capanna, che prese fuoco.
Harry urlò qualcosa.
Mi voltai e vidi Severus combattere contro Harry.
Lui si accorse di me – Portalo via di qua!

- Non è la tua ora, Severus – sussurrai guardandolo.

Lui si voltò e riprese a combattere.
Strinsi la mano di Draco e iniziammo a correre per i boschi.
Lo guardai negli occhi – Ti fidi di me? 
angolo autrice ed ecco la fine della prima parte =D ringrazio specialmente coloro che hanno recensito il capitolo precedente che mi hanno aiutato a prendere la mia decisione. Quindi (rullo di tamburi) continuerò a scrivere qui i prossimi capitoli!!! Ringrazio ancora per i complimenti e le critiche che scrivete =) a presto!!!
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Laura Anita Winchester